"Va e fa anche tu lo stesso" (Lc 10, 37)

Testimonianze di soggetti e operatori di "Casa Caritas"

a cura di

D. Lucio Gatti,

Direttore della Caritas di Perugia

 

Don Lucio Gatti, direttore della Caritas di Perugia, partendo dall’esortazione di Gesù "Va’ e anche tu fa’ lo stesso!" che conclude la parabola del buon samaritano, ha offerto la propria testimonianza, presentando contemporaneamente le più interessanti iniziative di accoglienza in corso nelle Diocesi dell’Umbria.

Nel mondo moderno - ha esordito don Lucio - dove sembra contare solo la perfezione, il fisico atletico, la famiglia tutti sorrisi senza problemi, il tutto e subito, secondo le immagini veicolate dai mezzi di comunicazione di massa, la realtà concreta, fatta di insoddisfazioni, di salute in pericolo, di crisi esistenziali, sembra bussare prepotentemente alla porta con tutto il suo carico di problemi.

L’omologazione di tutto, l’egoismo, grande male di oggi, sembra aver rubato la gioia vera, sapore di altri tempi lontani. La frenesia della vita contemporanea riesce a colpire alcuni individui più deboli, sbattendoli come canne al vento. La medicina per sconfiggere questa malattia moderna può essere solo quella dei piccoli gesti, del fermarsi per ascoltare, del dare una mano.

Spendersi concretamente nel mare odierno dell’egoismo, in cui il mondo è come una nave alla deriva, può sembra anacronistico. Ma questo è possibile, vivendo in una comunità, in cui si viva l’amore.

Nella comunità Caritas di Foligno in quattro anni sono passati circa 12.000 giovani,

In una villa del Cinquecento, immersa nel verde, sede della Caritas, si impara a prendersi cura dell’ambiente. Chi vive l’esperienza del volontariato, diventa poi un segno di speranza, imparando che solo un uomo può raccogliere le lacrime di un altro uomo, solo un uomo può impegnarsi nella relazione con altri uomini e con Dio.

Nel 2001 la diocesi di Spoleto - Norcia ha promosso una comunità, all’interno di 30 ettari di terra con olivi e boschi, dove ragazzi travolti dall’esperienza della droga potessero riscoprire la capacità di entrare in relazione con altre persone. Una vita essenziale, faticosa, responsabile, serve per riscattare una vita che si è rischiato di perdere.

Sul lago Trasimeno c’è un’altra azienda, con 16 ettari di terreno, una villa e varie case, dove attraverso la fatica si cerca di costruire qualcosa di prezioso, un luogo dove chi arriva possa trovare il calore di un’accoglienza fraterna.

Nella diocesi di Orvieto-Todi, a Massa Martana, presso l’abbazia di San Faustino, è nata la più giovane realtà della Caritas umbra. In un luogo con una lunga storia, iniziata nel XIII sec., rifiorisce ora la vita, rialzando i muri crollati, ritrovando nel silenzio antico quella pace che il caos moderno ci ha tolto.

Il vero modo di vivere è imparare a voler bene, e questa è una lezione che non finirà mai. Come è bello quando qualcuno accoglie chi bussa al suo cuore!

Nel 1999 dal campo di Nocera Umbra alcuni giovani sono partiti per il Kossovo, dove hanno trovato persone distrutte dall’atrocità della guerra. Hanno cominciato ad andare a trovare le famiglie, ricostruire case distrutte, accogliere i bambini abbandonati. Piccoli gesti di bontà e di condivisione riescono ancora a commuovere le persone, a farle uscire dal dolore.

Noi abbiamo bisogno di gente che si innamori di Gesù, per riscoprire poi il Suo volto in quello di tutti i fratelli. C’è bisogno oggi di santità collettiva, vissuta in comunità, dove nessuno sarà mai solo.

Non dobbiamo dimenticare – ha concluso Don Lucio - che la carità è per tutti, come il Vangelo è per tutti, anche se talvolta ci fa un po’ paura perché mina le nostre presunte certezze.