Un ostacolo alla perfezione:
l'irriflessione

 

Non dimentichiamo che uno dei principali ostacoli per camminare nella perfezione è l'irriflessione, il lasciarsi trascinare dall’impulso del momento, dalla passione, dall’abitudine e dal capriccio.

 

Prima di agire dobbiamo fermarci a riflettere e vedere se ciò che stiamo per fare è gradito a Dio, se ciò che ci muove ad agire è il suo amore, il desiderio della sua gloria; e non piuttosto il desiderio della nostra gloria, l’attaccamento all’onore, alla vanità, ecc.

Teniamo ben presente che la fretta febbrile è un grande ostacolo per camminare verso la perfezione, poiché produce una tensione troppo forte che consuma inutilmente corpo ed anima ed espone al pericolo di deviare verso il male.

È necessario agire con riflessione, calma e moderazione.

Viviamo sempre uniti al buon Gesù, procurando di imitare le sue virtù, specialmente l’umiltà. Preghiamolo di aiutarci a praticare in ogni momento l’umiltà del cuore e di accendere in noi l’amore a Dio, che ci porta al disprezzo di noi stessi.

La cosa più efficace per avanzare nella perfezione è l’accettazione serena e cordiale di tutte le pene e le croci che Dio crede bene inviarci, convinti che le tribolazioni e le sofferenze sono una dimostrazione certa che Dio ci ama e desidera purificare le nostre anime.

La persona che crede di poter arrivare alla perfezione senza impegnarsi ad acquistare lo spirito di umiltà, senza preghiera e sacrificio, vive in errore. Dopo non molto tempo la si sentirà esclamare: "Sono stanco della lotta della vita; io non posso avanzare nella perfezione, è inutile che mi sforzi; non è per mancanza di proposito perché tanto più faccio, tanto peggio mi trovo".

Dovrebbe invece ricorrere a Lui e con fiducia filiale chiedergli perdono. Pieno di fede e di amore deve dirgli: "Castigami, Gesù mio, per i miei peccati, ma salvami per il tuo amore e la tua misericordia".

Madre Speranza

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005