La visitazione

Maria, ricolma dello Spirito e di una nuova vita in Lei, con premura si affretta a portare aiuto alla cugina Elisabetta: il primo segno di un Dio che va incontro all’uomo, che si fa solidale con la sua sofferenza e la sua gioia: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco appena la voce del tuo saluto è giunta fino ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo".

E’ con verità che Maria potrà cantare: "di generazione in generazione si estende la sua misericordia..."

 

Di tutte le felicità che in terra è dato di provare ed assaporare come anticipo del cielo, la più grande è vivere uniti a Maria. Questa fortuna è immensa. Essa prepara alla felicità suprema che è vivere in Gesù, poiché il mezzo più efficace per purificare e consolidare la nostra unione con l’Amore Misericordioso è Maria. Io credo che quando per Maria ci si dà a Gesù, è doppia la gioia e più pieno il possesso.

Darsi al nostro Dio

  • è il "FIAT" perpetuo in mezzo ad ogni avvenimento,
  • è il desiderio semplice e filiale che si realizzi in tutto la volontà di Dio,
  • è l'abbandono completo alle disposizioni del Buon Gesù,
  • è lasciarsi portare da Lui come un bimbo nelle braccia di sua madre.

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ultimo aggionamento 05 maggio, 2005