STUDI

Dott. Gastone Bellabarba

 

Dio Padre, fin dal principio,
ha affidato a Maria SS.ma e a Gesù Cristo la vittoria su Satana, principe del mondo

 

Introduzione: Satana, principe delle tenebre, rappresenta l’avversario del piano salvifico di Dio Padre
Parte prima: il peccato originale descritto dal libro della Genesi (V.T.)
1. L’uomo nel paradiso terrestre, la tentazione di Eva e di Adamo ad opera del serpente (Satana). 2. Il peccato originale, le scuse, le condanne di Dio Padre. 3. Adamo ed Eva cacciati dal paradiso terrestre.
Parte seconda: l’azione trasgressiva di Satana e la sua lotta contro i figli di Dio secondo la parola dei Vangeli
Premessa. 4. La strage degli innocenti. 5. La morte di Giovanni Battista. 6. Le tentazioni di Gesù. 7. I profanatori cacciati dal Tempio. 8. Il patto di Giuda Iscariota, l’Apostolo che tradì Gesù. 9. Gesù predice l’abbandono dei discepoli. 10. L’addio di Gesù. 11. La vita dei figli di Dio è soggetta alle continue tentazioni di Satana.
Parte terza: La vittoria su Satana secondo l’Apocalisse dell’Apostolo San Giovanni
Premessa. 12. La Donna e il dragone. 13. La caduta di Babilonia: lamenti sulla terra e gioia nei cieli. 14. La vittoria di Cristo e la sconfitta del dragone. 15 L’ultimo giudizio.
Conclusioni: La vittoria della Luce sulle Tenebre ad opera di Gesù Cristo e di Maria SS.ma.

INTRODUZIONE:
Satana, principe delle tenebre, rappresenta l’avversario del piano salvifico di Dio Padre.

Il Sacramento del Battesimo libera gli uomini del peccato originale e li rende creature nuove nel seno della Chiesa. Nel rito sacramentale, i padrini del battezzando pronunciano, insieme all’officiante, la formula di rinuncia a Satana e alle sue opere e di professione della fede in Dio Padre, in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nello Spirito Santo, nella Santa Chiesa cattolica, nella comunione del Santi, nella remissione dei peccati, nella risurrezione della carne, nella vita eterna.
Così il neonato, attraverso il primo Sacramento del Battesimo, viene lavato del peccato originale e con gli impegni battesimali di rinuncia a Satana e di servizio fedele a Dio nella Santa Chiesa cattolica, diviene fratello di Gesù Cristo e figlio di Dio e di Maria SS.ma.
Il battezzato, nella sua vita terrena, dovrà affrontare le tentazioni a cui lo sottopone il principe delle tenebre per sottrarlo, con ogni lusinga menzognera, alla Grazia del Signore perché attraverso la corruzione, la trasgressione, le promesse delle ricchezze del mondo sia conquistato al regno delle tenebre in cui domina il peccato e con il peccato la morte del corpo e dell’anima.
Satana è presente ed agisce nel mondo fin dal principio per opporsi al piano salvifico di Dio Padre che, attraverso il suo immenso amore e misericordia, invia, nella maturità dei tempi, il suo Figlio unigenito, Gesù Cristo, l’uomo-Dio, per il perdono dei peccati, la resurrezione dalla morte e assicurare la vita eterna a tutto il gregge dei figli di Dio e ricondurre alla mensa santa del Padre ogni pecorella smarrita. “ Questo (Gesù Cristo), è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3,17). “ ... uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8). “Cristo pure ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, affinché ne seguiate le orme ... eravate come delle pecore erranti, ma ora siete ritornati verso il pastore ed al custode delle anime vostre (I Piet. 2,21 e 25).
Attraverso i comandamenti e le regole di vita cristiana ciascuno è in grado di riconoscere le opere e le tentazioni del demonio il quale, pur non potendo leggere i nostri pensieri o l’intimo della nostra anima, può operare sulla nostra immaginazione, sulle nostre debolezze, sui nostri dubbi, per piegarci a fissare su di sé l’attenzione. Satana non è cretivo, cioè non origina idee nelle nostre menti, ma si appiglia a qualunque circostanza che sa possa turbarci, crearci inquietudine e disorientamento per spingerci al peccato allontanandoci così da Dio e dal suo piano salvifico.

 

PARTE PRIMA:
Il peccato originale descritto nel libro della Genesi (V.T.)

1.    L’uomo nel Paradiso terrestre, la tentazione di Eva e di Adamo ad opera del serpente (Satana ).

Nel sesto giorno della Creazione Iddio disse “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. (Gn 1,26) e lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse, e dette all’uomo quest’ordine “ Tu puoi mangiare liberamente di ogni albero del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché se tu ne mangerai, di certo morrai” (Gn 2,16-17).
Il Signore Iddio dalla costola tolta ad Adamo formò la donna, poi la condusse ad Adamo che esclamò: “Questa, sì, è osso delle mie ossa, e carne della mia carne! Questa sarà chiamata donna, perché è stata tratta dall’uomo” (Gn 2,23).
Tra tutti gli animali della campagna che Iddio aveva formato il serpente (Satana) era il più astuto e tentò la donna dicendo: “No, voi non morrete; anzi il Signore sa che qualora ne mangiaste, si aprirebbe gli occhi vostri e diventereste come Dio, acquistando la conoscenza del bene e del male” (Gn 3,4’-5). Satana, fin dal principio, si presenta nelle vesti di tentatore, di trasgressore della volontà del Signore per indurre al peccato e quindi alla morte. È lui l’avversario della volontà del Signore che aveva riconosciuto in ogni cosa creata l’essere “molto buona” cioè corrispondente all’amore perfetto Suo e della SS.ma Trinità.

2.    Il peccato originale, le scuse, le condanne di Dio Padre.

La tentazione di Satana si insinua nel cuore della donna che “colse quindi del frutto, ne mangiò e ne dette anche a suo marito, che ne mangiò con lei. Si aprirono allora gli occhi di tutt’e due e s’avvidero che erano nudi” (Gn 3,ó-7). Questo atto di disobbedienza viene a negare il suo stato di creatura soggetta solo alle leggi divine e a rovesciare l’ordine stabilito da Dio. La donna ed Adamo mirarono, con il peccato originale, ad avere la facilità di decidere di sé ciò che è bene e ciò che è male, senza dover dipendere da Dio, per diventare autonomi moralmente. Così con il peccato, si interrompe la comunicazione diretta con Dio ( e quindi si perdono i doni della Grazia divina ) dando inizio al libero arbitrio che pone l’uomo nella libera scelta tra il bene ed il male, cioè uniformare la sua condotta ai comandamenti di Dio e al Vangelo di Gesù Cristo oppure assecondare le lusinghe e le promesse menzognere di Satana.
Il Signore Iddio chiese alla donna: “Perché hai fatto questo?” E la donna rispose: “Il serpente mi ha ingannata, ed io ho mangiato il frutto” (Gn 3,13). Allora il Signore Iddio disse al serpente “ ... Io porrò inimicizia tra te e la Donna, fra il seme tuo e il Seme di Lei, Egli ti schiaccerà il capo e tu lo insidierai al calcagno” (Gn 3,15). Po, rivolto alla donna, le disse: “ Moltiplicherò assai le tue pene e le doglie della tua gravidanza ...” (Gn 3,16), e contro Adamo pronunciò questa sentenza: “Poiché tu hai ascoltato la voce di tua moglie ed hai mangiato del frutto dell’albero ... la terra sarà maledetta per causa tua...; col sudor di tua fronte mangerai il pane, finché ritornerai alla terra, da cui sei stato tratto, poiché tu sei polvere e in polvere ritornerai!” ( Gn 3, 17-19).
Iddio, nella sua infinita bontà e misericordia, pur condannando la donna ed Adamo per il peccato di orgoglio e di trasgressione commesso ad opera di Satana, non volle che essi cadessero nella disperazione e preannuncia loro la futura redenzione ( il versetto 15, detto “protovangelo”, rappresenta la prima buona novella dopo il peccato originale). Maria, per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo, schiaccia il capo a Satana, gli toglie a poco a poco il dominio del mondo, finché, nella maturità dei tempi, sarà rinchiuso per sempre nell’Abisso. Maria e Gesù Cristo, nel piano salvifico di Dio Padre, hanno la missione di ricondurre tutti i figli di Dio a quel Paradiso che ci è stato precluso dal peccato di Adamo e di sua moglie.
Questa prima buona novella rappresenta l’anticipazione storico-teologica del piano salvifico di Dio Padre realizzato attraverso l’incarnazione del Figlio, della sua rivelazione, della sua passione e morte in Croce e la sua resurrezione con la vittoria sulla morte e la promessa della vita eterna per chi segue il Vangelo e adegua la vita modello della Sacra Famiglia.

3. Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terreste.

Adamo pose nome Eva a sua moglie, nome che significa “Madre dei viventi” Dopo il peccato diventa la madre dei morti perché tutti i suoi discendenti nascono morti alla vita divina della Grazia, una morte temporanea perché il Creatore, fin dal principio, ha predisposto, come Padre, di ridare agli uomini la propria vita divina attraverso la Grazia e l’ Eucarestia così da permettere il ritorno dei figli al Padre attraverso Maria e Suo Figlio Gesù Cristo.
Il Signore Iddio, dopo aver rivestito Adamo ed Eva, soggiunse: “ Ecco, l’uomo è divenuto come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male. Ora facciamo sì che egli non possa più stendere la sua mano, né cogliere ancora del frutto dell’albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno” (Gn 3,22). Perciò il Signore cacciò Adamo ed Eva dal giardino di Eden, perché Adamo coltivasse la terra, dalla quale era stato tratto e pose dei Cherubini armati di spada fiammeggiante a oriente del giardino di Eden, per impedire l’accesso all’albero della vita (Gn 3,23- 24).

 

PARTE SECONDA:
L’azione trasgressiva di Satana e la sua lotta contro i figli di Dio secondo la parola del Vangelo.

Premessa

L’incarnazione del Verbo e la vita pubblica di Gesù Cristo rappresentano un periodo particolarmente intenso della lotta tra la Luce e le Tenebre. I quattro Vangeli sono la testimonianza della particolare opera di Satana non solo contro il Figlio di Dio, ma anche contro coloro che operano al fianco del Re di Giustizia, di Verità e di pace. Il Nuovo Testamento è al tempo stesso la buona novella rivelata da Gesù Cristo che rappresenta lo svolgersi del piano salvifico preannunciato fin dal principio da Dio Padre, e l’opera incessante di Satana contro il disegno di santificazione dei figli di Maria e fratelli di Gesù Cristo per la conquista della vita eterna. Pregando l’illuminazione dello Spirito Santo, seguiamo i momenti più significativi in cui Satana dispiega la sua opera di corruzione e di trasgressione come avversario del disegno di Dio Padre.

4. La strage degli innocenti.

Erode, “ vedendosi deluso dai Magi, s’irritò grandemente e mandò ad uccidere tutti i bambini che erano in Betleem e in tutti i suoi dintorni, dai due anni in giù, secondo il tempo che aveva rilevato dai Magi” (Mt 2,16).

5. La morte di Giovanni Battista.

Erode, il tetrarca, aveva fatto arrestare Giovanni, lo aveva legato e messo in carcere a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo; perché Giovanni gli diceva: “Non ti è permesso di averla” (Mt 14,3-4). Nella ricorrenza del giorno natalizio di Erode, la figlia di Erodiade ballò in presenza dei convitati, e piacque tanto ad Erode, che promise con giuramento di darle qualunque cosa gli avesse chiesto. Essa, istigata da sua madre, gli disse: “Dammi qui, sopra un piatto, la testa di Giovanni Battista”. Il re rimase contristato, ma a motivo del giuramento e dei convitati, ordinò che fosse data; e mandò a far decapitare Giovanni nel carcere” (Mt 14,6-10).

6. Le tentazioni di Gesù.

Gesù nel deserto, dopo aver digiunato quaranta giorni e quananta notti finalmente ebbe fame. E il tentatore (Satana), accostandosi, gli disse:

Dopo le risposte di verità del Figlio di Dio, il diavolo lo lasciò.

7. I profanatori cacciati dal Tempio.

“Entrò Gesù nel Tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel Tempio, e rovesciò i tavoli dei cambiamonete, e i seggi dei venditori di colombe, dicendo loro: “ Sta scritto: La casa mia sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne avete fatta una spelonca di ladri” ( Mt 21, 12-13).

8. Il patto di Giuda Iscariota, l’Apostolo che tradì Gesù.

Giuda Iscariota, uno dei Dodici, andò dai grandi Sacerdoti e disse loro: “ Che cosa mi volete dare? e io ve lo consegnerò “. Essi gli fissarono trenta sicli d’argento. E da quel momento egli cercava un’occasione propizia, per consegnare Gesù nelle loro mani. ( Mt 26,14-16)

Mentre Gesù era a cena con i Dodici, in preparazione della Pasqua, egli disse: “In verità vi assicuro: uno di voi mi tradirà” ... E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: “Son forse io, Maestro?” Gli rispose: “Tu l’hai detto” (Mt 26, 21 e 25).

9. Gesù predice l’abbandono dei discepoli.

Andati al monte degli Olivi Gesù disse loro: “Voi tutti resterete scandalizzati per causa mia in questa notte; poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e saran disperse le pecore del gregge; ma, dopo che io sarò risuscitato vi precederò in Galilea” (Mt 26,30-32) E Pietro prese a dirgli: “Quand’anche tutti restassero scandalizzati per causa tua, io non mi scandalizzerò mai”. Gesù gli disse: “In verità ti dico, che in questa notte, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte” (Mt 26, 33-34).

10. L’addio di Gesù.

“Ecco, vien l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma non sono solo, perché con me è il Padre. Tali cose ve le ho dette, affinché abbiate pace in me. Nel mondo voi avete afflizioni; ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo” (Gv 16,32-33).

11. La vita dei figli di Dio è soggetta alle continue tentazioni di Satana.

Non solo il Nuovo Testamento è testimonianza dell’opera distruttrice di Satana contro la realizzazione del piano salvifico di Dio Padre, ma tutti i membri del Corpo mistico di Cristo ( la Chiesa cattolica ) sono soggetti all’opera spesso anche violenta di Satana per indurre al peccato e così interrompere l’amorevole colloquio spirituale con la Sacra Famiglia, con la SS.ma Trinità, con gli Angeli, con i santi e con ogni uomo di buona volontà legato alla fede in Cristo e in Maria SS.ma. Il Giudizio finale riporterà la giustizia e la verità nella Creazione separando definitivamente il Bene dal Male, la Luce dalle Tenebre.

(continua)

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ultimo aggionamento 13 giugno, 2009