DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

Voce del Santuario

Aprile 2000

 

 

 

 

 

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Cristo risorto addita sentieri di speranza

Cristo risorto addita sentieri di speranza sui quali avanzare insieme verso un mondo più giusto e solidale, dove il cieco egoismo di pochi non prevalga sul grido di dolore di molti”.
E’ questo, mi sembra il passaggio centrale del messaggio “Urbi et orbi” di Giovanni Paolo II pronunciato il giorno di Pasqua, domenica 23 Aprile, davanti a una gremitissima Piazza S. Pietro. E’ la prima Pasqua del 2000, culmine dell’Anno liturgico e del Grande Giubileo.
Le celebrazioni al Santuario sono state ben curate e ben partecipate. La Casa del Pellegrino superaffollata, soprattutto da persone nuove. In quattro celebrazioni eucaristiche i fedeli riempivano contemporaneamente la Basilica superiore e la Cripta, ove era in funzione un maxischermo. Forse sono passate ventimila persone durante la Pasqua. Tantissime comunioni.
Abbiamo cercato con molta attenzione di essere al servizio per il sacramento della riconciliazione: 10-15 sacerdoti presenti a tempo pieno nelle giornate del Sabato santo, Pasqua, Lunedì. Ho immaginato che l’Amore Misericordioso volesse in questa Pasqua Giubilare straripare e inondare i cuori della gente con fiumi di grazie. Le celebrazioni della Domenica delle Palme e del Triduo Pasquale hanno fatto sentire la Presenza di Gesù Amore Misericordioso nell’Eucarestia, nel mistero della sua morte in croce e della sua Risurrezione.
Cristo risorto vuol dire che il suo Amore è più grande del nostro peccato; anzi la nostra miseria ha fatto ancor più risaltare, così proclama
il canto dell’Exultet, la sua travolgente Misericordia. “Grazie, Gesù. Il tuo Amore misericordioso è la nostra luce, la nostra speranza. Se tu non fossi venuto, se non avessi vissuto in mezzo a noi in modo così umile e bello, facendo del bene a tutti, curando gli infermi, cacciando i demoni, predicando il Vangelo, noi saremmo ancora prigionieri delle tenebre del male e della morte. Con Te siamo risorti anche noi. Tu cambi la nostra esistenza: ci offri la possibilità di vivere con te: nell’Amore“.
Un anonimo autore antico afferma che Cristo dopo la morte è andato a cercare il primo padre (Adamo) e in lui tutti gli uomini che lo avevano seguito. Lo va a cercare nell’ombra di morte e, prendendolo per mano, gli dice: “Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti: Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, usciamo di qui! E’ pronto per te il regno dei cieli”.
Gesù risorto sveglia i morti e i vivi, ci offre in dono la sua stessa vita divina, il suo Spirito, l’Amore che ricrea l’uomo e il mondo, l’intera vicenda umana.
Signore Gesù, tu sei presso il Padre, ma sei anche a fianco di ogni uomo, anzi ci precedi, ci fai strada ogni giorno e ci incoraggi, ci sostieni. Signore Gesù, fai risorgere tutta l’umanità del nuovo millennio!

La parrocchia di Collevalenza ha animato la celebrazione della Domenica delle Palme rappresentando sulla piazza l’ingresso di Gesù al Tempio. Il Venerdì santo ha invece riproposto - lo sta facendo da una decina d’anni - alcune scene della Passione di Gesù. I molti partecipanti si sono commossi.
Padre Carlo ha animato la Liturgia con canti e musiche appropriate che costituiscono parte essenziale della celebrazione da tutti apprezzata. Lui stesso ha tenuto un bellissimo concerto d’organo Sabato santo 22 aprile alle ore 18. Alla fine, ringraziandolo, mi sono sentito di dire che se il Santuario non avesse l’organo che ha e un maestro come lui, si avvertirebbe una notevole mancanza.
Un altro Concerto vocale-strumentale con L. Focardi, L. Toppetti, E. Sciotti e G. Vitangeli, ha avuto luogo domenica 9 aprile. E’ stato eseguito lo Stabat Mater di G. Pergolesi. Anche questo applauditissimo.

 

Due notizie di famiglia

Il 3 maggio ben 6 consorelle ricordavano con tanta gratitudine all’Amore Misericordioso e alla Madre il loro 50° di vita consacrata. Le nominiamo perchè meritano la nostra riconoscenza, la preghiera e l’augurio più fraterno per la continuazione della loro bella testimonianza nella dedizione al Signore e nel servizio ai fratelli. POssano portare a pieno compimento la loro missione in santità di vita.
Sono M. Aurora Zuluaga, Vicaria della Provincia M. Mediatrice e Superiora della comunità EAM alla Casa Romana del Clero (Roma); M. Laura Valle già da diversi anni in Brasile, attualmente a Juiz de Fora, dove svolge attività catechetiche e di promozione umana; Sr. Sagrario Pérez, che dopo aver sofferto per molti anni di una grave malattia, con tanta buona volontà sta prestando il suo servizio ad Alfaro (Spagna): Sr. Vincenta de la Fuente che è la sorella della nostra carissima Sr. Giovanna e presta servizio nella comunità EAM di Mengaray, dove sono accolte ragazze con handicap; Sr. Maria Gonzalez che da molti anni svolge il suo servizio in Brasile, attualmente nella comunità EAM di Ana de Moura; e finalmente la nostra carissima Sr. Pilar Alvarez, l’attenta sagrestana che molti di voi conoscono. Sapete che Sr. Pilar ha tre sorelle EAM? Alla fine della celebrazione eucaristica, commossa, ha confidato che ogni volta che mette i fiori (e dobbiamo riconoscere che ha ottimo gusto!) e accende i ceri al Santuario e alla tomba della Madre raccomanda tutte le persone che passano a Collevalenza. Sappiate perciò che anche voi siete ricordati in questo significativo gesto quotidiano.
A tutte queste sei consorelle i nostri migliori auguri e sentiti ringraziamenti.

Come spesso accade, insieme alla gioia arriva il dolore. Il 5 maggio il Padre del cielo ha chiamato nella sua casa la consorella Sr. Exaltación Martinez di anni 77. Una vita, la sua, spesa tutta nei servizi domestici svolti con tanto amore, con umiltà, col sorriso, con l’attenzione discreta di chi non diceva mai di no. E’ stata lei a pulirci e a metterci a posto, la biancheria, per molti anni. Grazie di cuore di quello che hai fatto e per come l’hai fatto!
Con molta serenità ha accettato una lunga e dolorosa malattia. A chi la visitava offriva un sorriso, un’attenzione e una parola appropriata, spesso anche con intelligente e delicato humour. Si è consumata nel fuoco dell’Amore che lo Sposo Gesù le ha trasmesso. Siamo certi che il Signore e la Madre le sono andati incontro con gioia. Sr. Exaltación ricordati di noi ancora, anzi di più!

 

Pellegrini

Nel mese di aprile abbiamo avuto un notevole afflusso. Quelli che abbiamo potuto incontrare e accompagnare per le celebrazioni e la visita provenimo da Olgiate Molgora (LC), Motta di Livenza (TV), Mantova (assieme al parroco di S. Silvestro vi erano le nostre suore che operano alla Casa del Sole), Bovolone, Viterbo (circa 150 persone hanno alloggiato alla Casa del Pellegrino per un fine settimana di Esercizi Spirituali), Padova, Catanzaro, Sezze (LT), Ladispoli, Ronco (FO), Colleferro (RM), Montemurlo (PO), Verona, Bovolone (VR), Montefiascone (VT), Monte Martano di Spoleto (PG), Rimini, Assisi, Magione, Città di Castello, Montecatini, Cerveteri, Fabriano (AN), Novara, Grottaferrata, Grottazzolina, Pesaro, Viterbo, Osimo (AN), Perugia, Bari, Milano, Napoli, Agrigento, Bolzano, Mantova, Brescia, Livorno, Taranto, Monza, Senigallia, Gorizia, Monza, ecc.

È una gioia per noi accogliere bene la gente che arriva, soprattutto poter offrire loro quanto di meglio il santuario ha e constatare che ciò corrisponde ai desideri più profondi della gente: la gioia della riconciliazione celebrata bene; un momento di preghiera vissuta nella commovente certezza che il Signore è veramente buono, accoglie e benedice; la visita alla Tomba della Madre Speranza che misteriosamente continua parlare; un momento di riflessione distensiva e di riposo, un buon pasto consumato nella sala ristoro, giornate trascorse nella pace della Casa del Pellegrino, le Piscine, la Via Crucis... e in tutto questo, quanti significativi incontri!
Permettete che ne ricordi qualcuno.
Anzitutto i “ritorni dei figli prodighi” come quella signora che confidava con gioia alla sua amica: “lo sai che oggi mia figlia dopo trent’anni s’è confessata?” Come quell’uomo ormai carico di esperienza e di anni che mi assicura con le lacrime agli occhi, senza ombra di sentimentalismo o devozionalismo: “Sì, nella mia vita il Signore io l’ho visto!”.
Come Fabio di Cesi che a 41 anni muore di tumore il giorno di Pasqua, abbandonandosi con fiducia all’Amore misericordioso pregato al Santuario in molti pellegrinaggi. Questi sono i fatti che testimoniano oggi ciò che predicavano gli apostoli: “Abbiamo visto il Signore!” Fratelli, spero che noi tutti abbiamo potuto dire in questa Pasqua Giubilare di Gesù: “Anch’io ho visto davvero il Signore. Anch’io, senza pretendere di toccarlo, gli ho gridato: Mio Signore e mio Dio!” Gli apostoli animati dalla parresia (coraggio), data loro dallo Spirito, dicevano a coloro che li volevano zittire: “Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20).

 

Giovani

Seguiamo con particolare attenzione i giovani che vengono al Santuario per incontrarsi con Gesù, per riflettere, per il discernimento vocazionale.
Sono venuti vari gruppi dalla Parrocchia di Spinaceto guidati dai nostri confratelli. P. Claudio e Sr Lucia hanno animato molto bene gli Esercizi Spirituali dal 28 aprile al 1 maggio. Assieme alle consorelle di Barticesti (Romania) e a P. Cornel Cadar incaricato della Pastorale giovanile della Diocesi di Iasi, ho potuto incontrare circa 180 giovani rumeni nella settimana dopo Pasqua. Esemplare l’attenzione con cui hanno seguito le catechesi, lo spirito di fede e la disponibilità alla preghiera e all’orientamento vocazionale. Il Signore benedica in modo particolare quelli e quelle che stanno approfondendo la nostra spiritualità, accompagnati dalle nostre brave consorelle e anche in questi ultimi mesi da Stefano Primavera.
Ora stiamo preparando la grande GMG (Giornata Mondiale dei giovani) dal 10 al 20 Agosto 2000 con il seguente programma: dal 10 al 15 agosto a Collevalenza e dal 15 al 20 a Roma. A Collevalenza saremo circa 500 e faremo degli incontri con gli altri 2500 ospitati nella Diocesi. A Roma saremo assieme ai 2 milioni di giovani del mondo. Coloro che ancora vogliono iscriversi hanno tempo fino alla fine di maggio: ci sono ancora posti. Non mancate questa grande occasione storica!

 

Santa Faustina Kowalska

È stata la prima canonizzazione del Grande Giubileo dell’Anno Duemila. Il Papa l’ha elevata agli onori degli altari Domenica 30 aprile, la II Domenica di Pasqua che d’ora in poi, proprio su proposta della nuova santa, sarà chiamata “Domenica della Divina Misericordia”. Una santa che si colloca nella linea di Santa Margherita Maria Alacoque, Santa Teresa di Gesù Bambino e... speriamo fra breve di Madre Speranza!
Santa Faustina visse appena 33 anni (1905-1938) in Polonia. Trascorse gli ultimi 13 anni nel convento delle Suore della Misericordia lavorando come cuoca, giardiniera e portinaia. Ebbe molti doni soprannaturali e scrisse, pur avendo frequentato la scuola solo tre anni, un interessantissimo Diario, tradotto anche in italiano.
Evidenziamo almeno alcuni collegamenti con Madre Speranza.
Anzitutto una coincidenza cronologica. La nostra Madre presenta il Crocifisso dell’Amore Misericordioso nel 1930 a Madrid, la mistica polacca contempla a Plock in Polonia il quadro di Gesù Misericordioso: Gesù risorto che con la destra benedice e con la sinistra scopre la veste sul petto, all’altezza del cuore, da dove partono due raggi luminosi, che rappresentano il Sangue e l’Acqua usciti dal cuore aperto di Gesù, simboli dell’Eucaristia e del battesimo.
Vi è inoltre una somiglianza di contenuto teologico. Il crocifisso dell’Amore Misericordioso invoca il perdono, il Quadro mostra come concretamente dal Cristo Risorto i raggi della misericordia arrivino agli uomini attraverso il sacramenti.
Una sottolinea la morte regale, l’altra le grazie effuse dal Risorto. Sotto il Crocifisso dell’Amore Misericordioso il comandamento di Gesù: Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. Sotto il Quadro di Gesù Misericordioso la preghiera: Gesù confido in Te.
Scrive Sr. Faustina: “Non riesco a comprendere come si possa non aver fiducia in Colui che tutto può... Anche se la terra si aprisse sotto i miei piedi, non cesserò di aver fiducia in Lui... Figlia mia, dì che sono l’Amore e la Misericordia in Persona” (Diario). Scrive Madre Speranza: “Quello che più dispiace a Gesù è la mancanza di confidenza e di fiducia in LUI”.
Questa prima canonizzazione del 2000, afferma il Papa, è un auspicio: “Il messaggio della misericordia di Dio, che si china sopra ogni miseria umana, sia nel nuovo millennio, per ciascuno, una fonte inesauribile di speranza”.
E noi desideriamo quanto prima che la Madre Speranza venga giustamente associata a S. Faustina come apostola dell’Amore Misericordioso.

 

Mese di Maggio

È già iniziato il mese dedicato a Maria, la Donna più bella e più santa. La primavera con i fiori, il canto degli uccelli, una natura che si risveglia, si profuma e si colora meravigliosamente, evoca la Bellezza affascinante di Maria, che noi amiamo invocare “Mediatrice”, cioè Avvocata, la cui festa ricorre l’8 Maggio.
Sapete che noi abbiamo tre avvocati: Gesù che intercede per noi presso il Padre (Cf 1 Gv 2,1), lo Spirito Santo chiamato Paraclito (che significa Avvocato: cf Gv 14-16) e Maria che nella Salve regina invochiamo così: “Orsù dunque Avvocata nostra, volgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi...”
La Madre Speranza ci ha presentato Maria Mediatrice in stretto parallelo con Gesù Amore Misericordioso: tutti e due con le braccia aperte intercedendo per noi, tutti e due con l’ostia, Lui re e Lei regina per assicurarci la speranza di un mondo rinnovato dalla Misericordia.
Che ne dite se riprendessimo con semplicità i famosi “fioretti di maggio”, cioè l’impegno a offrire a Maria tanti piccoli sacrifici o mortificazioni quotidiane: una parola, un silenzio, un sorriso, un aiuto, un’Ave Maria, un gesto di umiltà, la rinuncia ad una curiosità, golosità...
Che ne dite se ogni sera nelle famiglie si recitasse il rosario e si leggesse una pagina del Vangelo?
Auguro di cuore a chi non fa queste cose di cominciare con il mese di maggio!

Madre mia, Tu che stai continuamente con le braccia aperte implorando dal tuo Divin Figlio la sua misericordia e compassione per ogni bisognoso, chiedigli... che aumenti in me la Fede, la Speranza e la Carità, e tu Madre mia, insegnami a far sempre la sua divina volontà” (Madre Speranza, supplica a Maria Mediatrice).

Maria Mediatrice di misericordia ci affidiamo a Te come voleva Gesù morente, sicuri che Tu ti prendi cura di noi, tuoi figli e ci guiderai a seguire ancora meglio Gesù Amore Misericordioso. Con te la festa del Giubileo è completa”.

 

Foto di gruppo
Gruppo di Roma e Padova Da TORLUPARA (Roma) Da BOLSENA - Scuola Media, Classe I Da MONTECATINI Da BRESCIA Da TORDANDREA (Roma)
Da MAGIONE (PG) Da S. CLEMENTE di Rimini Da MONTEMURLO Da COLLEFERRO e FORLÌ Da VITERBO Da MANTOVA

 

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ultimo aggionamento 13 giugno, 2009