DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

Voce del Santuario

Maggio 2000

 

 

 

 

 

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L'Amore Misericordioso Eucaristico

Forse l’aspetto più originale del Crocifisso dell’Amore Misericordioso è l’aver congiunto il Cristo in croce e l’Eucaristia. L’Amore Misericordioso infatti si rivela massimamente nella croce e nell’eucaristia.
Nella croce Gesù dà la sua vita per noi. “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici” (Gv 15,13), anzi per i nemici, direbbe S. Paolo. “A stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto… Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rom 5,8). Gesù in croce diceva (cioè: continuava a dire): “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34). In cielo, seduto alla destra del Padre, “egli è sempre vivo per intercedere in nostro favore” (cfr. Eb. 7,25).
Nell’Eucaristia Gesù spinge il suo Amore “fino alla fine” (cfr. Gv 13,1), cioè fino all’estremo, potremo dire fino alla pazzia, perché decide di darsi a noi in cibo e bevanda. “Prendetemi e mangiatemi!” Nessuno ha mai detto e mai dirà così. E’ impossibile all’uomo. L’Eucaristia è il dono e il mistero d’Amore più grande in assoluto.
Tutta la vita di Gesù, tutta la sua Persona culmina nella croce e nell’Eucaristia: ci rivela il suo Amore misericordioso eucaristico. Ebbene, proprio questa espressione, qualifica il Giubileo della nostra Diocesi di Orvieto-Todi, in cui è particolarmente adorato il miracolo eucaristico del Corporale. Per noi il Giubileo di Gesù è interpretato nella linea dell’Amore misericordioso che accetta di morire in croce e di farsi nostro cibo.
È soprattutto nel mese di giugno che vogliamo vivere con più attenzione il mistero eucaristico. Per diversi motivi.
1. Anzitutto perché è il mese dedicato tradizionalmente al S. Cuore, devozione iniziata da S. Margherita M. Alacoque, di Paray-Le-Monial (Francia). Ebbe a scrivere: “Gesù mi scoprì le meraviglie del suo Amore e i segreti inesplicabili del suo Cuore”. La sua dottrina si diffuse molto specialmente con la Festa del S. Cuore (quest’anno il 30 giugno). Forse anche il cuore del Crocifisso dell’Amore Misericordioso richiama la spiritualità proposta da questa santa.
2. Un secondo motivo l’abbiamo nel Congresso Eucaristico Internazionale che si svolge a Roma nella settimana 18-25 giugno. “Il Congresso Eucaristico rappresenta il cuore del Giubileo definito dal Papa “anno intensamente eucaristico” e dunque orientato a rinvigorire la fede nella viva presenza del Signore, il Dio con noi, il “Salvatore che incarnandosi nel grembo di Maria, venti secoli fa, continua a offrirsi all’umanità, come sorgente di vita divina” (TMA 55).
Il tema del Congresso, “Gesù Cristo unico Salvatore del mondo, pane di vita nuova”, collega strettamente il contenuto portante del Giubileo (Cristo ieri, oggi e sempre) con il segno sacramentale del corpo e sangue del Signore, dato per tutti in remissione dei peccati. La vita nuova che scaturisce dall’Eucaristia è la vita divina che essa dona a chiunque si ciba di questo pane. “Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6,51).
Consiglio caldamente i lettori (specie quelli di Roma) a partecipare al Congressi e gli altri a seguire in TV le catechesi e le celebrazioni che verranno trasmesse. Consiglio pure di partecipare per quanto possibile alla Messa, Comunione, Adorazione eucaristica, nelle nostre Chiese. Siamo tutti in debito con questo Mistero, soprattutto per quanto riguarda l’adorazione. La Madre Speranza diceva che i suoi problemi li risolveva normalmente davanti al tabernacolo: le bastavano anche pochi minuti per sentirsi illuminata, fortificata e anche cambiata da quell’incontro. Lei, che con l’innocente furbizia di bambina aveva anticipato la prima comunione, disse: “Da quel momento non ho più lasciato Gesù, che volentieri ha fatto del mio cuore il suo tabernacolo. E’ proprio questo che Lui desidera fare di ogni uomo”.
“Ricordiamo che, com’è un vero inferno vivere senza Gesù, è dolce paradiso stare con Lui. Ditemi, figlie mie, avendo Gesù sacramentato, che ci manca per poter vedere Dio faccia a faccia? Certo, ancora ci circondano le ombre del mistero che non si romperanno fino al giorno della visione. Però anche così, non siamo già negli atri, nell’anticamera del cielo? Figlie mie, esclamiamo davanti al tabernacolo: “Gesù, come mi sento fortunata di abitare nella tua casa. Signore, la mia anima ti loderà giorno e notte. Ti terrò stretto a me e non ti lascerò. Ti prometto di seguirti sempre, e tu Gesù, Signore di tutto il mio essere, entra e riposa nel mio petto!”. Dove potremo gustare maggiori delizie che ai piedi dell’altare? Dove potremo amare Dio con più ardore e dolcezza che nella Comunione? Qui, figlie mie, l’anima anela, si perde e vien meno”.
3. Giovedì 22 giugno a Roma, domenica 25 giugno in tutte le parrocchie, ci sarà la grande Solennità del Corpus Domini. Partecipiamo con fede alla Processione e ai momenti di preghiera-eucaristica.
4. Infine voglio sottolineare la stretta relazione sacerdozio-eucaristia. Sono stati istituiti insieme, nel Cenacolo, quando Gesù disse ai suoi: “Fate questo in memoria di me” (1 Cor 11,24). Preghiamo perché i sacerdoti sappiano trarre dall’eucaristia la motivazione più profonda per la loro carità pastorale.
Vi chiediamo in particolare di pregare per il buon esito della grande Giornata di Spiritualità Presbiterale che avrà luogo a Collevalenza il 15 giugno e del corso di Esercizi Spirituali per Sacerdoti dal 12 al 16.

 

La CEI a Collevalenza

I Vescovi italiani hanno celebrato la loro 47° Assemblea Generale a Collevalenza dal 22-26 maggio. Questa volta, forse a motivo del Giubileo, la presenza è stata quasi totale. Erano circa 250. Diversi di loro erano molto giovani, appena consacrati. Ci dicevano che, a parte qualche difficoltà di orientamento per quelli che non conoscevano il santuario, si sono trovati molto bene, soprattutto per la possibilità di pregare, lavorare, mangiare insieme, di scambiarsi le esperienze, di fraternizzare. In effetti quello che più abbiamo notato noi è stata la testimonianza di amicizia, semplicità, cordialità che regnava tra di loro.
Il Presidente della CEI, il card. Camillo Ruini ha iniziato la sua Prolusione con queste parole: “Venerati e cari Confratelli, a un anno di distanza dalla nostra precedente Assemblea ci ritroviamo per il consueto appuntamento di maggio dei Vescovi italiani. In questa occasione, però il luogo del nostro incontro non è, come di consueto, l’Aula del Sinodo in Vaticano, ma la “Casa del Pellegrino” di Collevalenza, tradizionalmente sede delle nostre Assemblee straordinarie ed autunnali. Avremo modo, così, di fare vita comune, di pregare maggiormente insieme e di avere più spazio per gli scambi personali, che rafforzano la familiarità e la reciproca comunione. Ringraziamo di cuore le Figlie e i Figli dell’Amore Misericordioso, che ci ospitano con l’affetto e la premura che ben consociamo. Confidiamo nella loro preghiera e a nostra volta li ricorderemo volentieri al Signore”.
Ho pensato che tra Collevalenza e la CEI si va consolidando un legame che forse non è solo logistico. Da una parte noi siamo molto onorati di avere qui i nostri Pastori ai quali rinnoviamo la nostra obbedienza sull’esempio di Madre Speranza. D’altra parte, ho osato immagine anche il contrario: forse lo spirito dell’Amore Misericordioso può essere di aiuto, addirittura può favorire, una prospettiva per la Chiesa italiana. Lo vedremo nei prossimi orientamenti, ricordando comunque che “il Vangelo della carità” degli anni ’90 era nato qui.
Cosa hanno fatto i Vescovi a Collevalenza?
Anzitutto hanno accolto con attenzione il saluto del Papa che ha assicurato la sua Benedizione. E’ seguita la prolusione del cardinale Presidente, Camillo Ruini, e quindi i Vescovi hanno individuato insieme gli orientamenti pastorali per il prossimo decennio, hanno esaminato le numerose attività coordinate dalle varie commissioni, hanno provveduto alle elezioni. Tra l’altro vi è stata la riconferma del Segretario Generale, S. Ecc. Mons. Ennio Antonelli, già Arcivescovo di Perugia. A lui nostri più cordiali auguri! Molto curate le celebrazioni eucaristiche in Basilica, molto gradito il concerto di musica, offerto dal Comune di Todi al Teatro ed eseguito dal pianista Maestro Vladimir Krpan, martedì 23 maggio alle ore 21.

 

Altri eventi nel mese di maggio

Abbiamo cercato di esprimere ogni sera in Cripta la nostra devozione alla Madonna, e più precisamente a Maria Mediatrice, con il canto dei Vespri, la benedizione eucaristica e la recita del rosario.

L’8 maggio è per noi la Festa di Maria Mediatrice. Abbiamo rinnovato i nostri voti religiosi nel ricordo, come in ogni 8 del mese, della nostra Madre Speranza e dei nostri cari defunti.

L’11 è stato celebrato nel Santuario il Giubileo dei sacerdoti e diaconi della diocesi di Orvieto-Todi. Dopo l’Ora Media, è stata proposta una meditazione sulla spiritualità dell’Amore Misericordioso nei suoi fondamenti biblici e nelle testimonianze profetiche di quattro donne di cui il Signore si è servito per proporla negli ultimi secoli.
S. Margherita M. Alocoque, la santa del S. Cuore (suora francese vissuta appena 43 anni, dal 1647 al 1690).
S. Teresa di Gesù Bambino, carmelitana francese, morta a soli 24 anni, nel 1897, proclamata da Giovanni Paolo II dottore della Chiesa. (Parleremo di lei nel prossimo numero perché abbiamo la gioia di venerare le sue reliquie giovedì 8 giugno).
S. Faustina Kowalska, polacca, morta a 33 anni, nel 1938.
Madre Speranza, nata a Santomera nel 1893 e morta a Collevalenza nel 1983, dopo aver fondato, fra l’altro, la Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso e costruito il nostro Santuario.
Non stupisce il fatto che il Signore abbia voluto richiamare gli uomini alla sua Misericordia attraverso quattro donne religiose?
Dopo questa riflessione, i sacerdoti hanno fatto un breve pellegrinaggio penitenziale, dal Santuario del Crocifisso alla Basilica, e quindi la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione, con la preghiera per l’indulgenza. In questo modo i sacerdoti della diocesi hanno completato l’itinerario Amore Misericordioso Eucaristico, visitando le quattro Basiliche Giubilari della diocesi.

Il 14 maggio, Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, abbiamo pregato tanto (preghiamo ogni domenica con l’adorazione) perchè il Signore voglia mandare anche alla nostra Famiglia religiosa molti e buoni giovani per continuare la missione dataci da Gesù attraverso Madre Speranza.
Aiutateci anche voi con la preghiera e indirizzando qui giovani che vogliano rendersi disponibili al Signore. Sapete che abbiamo diverse iniziative, tra cui campi, esercizi spirituali, giornata mondiale della gioventù…

Il 18 abbiamo celebrato con gratitudine l’ottantesimo compleanno del S. Padre. La sua testimonianza è sicuramente uno dei doni più grandi fatti dal buon Dio alla Chiesa. Non finisce di stupire il suo coraggio indomito, la sua creatività nel porre gesti sempre più significativi. Che l’Amore Misericordioso dia a Lui abbondanza di grazie, la salute, il conforto dello Spirito, il sostegno di tutta la Chiesa unita!
Mi piace riportare le parole indirizzate al Papa dal card. Castrillón Hoyos: “Grazie, Dolce Cristo in terra, per quei capelli bianchi, per la sofferenza che L’ha resa ancora più cara ai nostri occhi, per i Suoi passi fisicamente stanchi quanto spiritualmente intrepidi, per averci esortato con vigore, 22 anni fa, a spalancare le porte a Cristo, senza paura, e per averci ora aperto la Porta Santa, dischiudendoci gli immensi orizzonti di Cristo, Signore della storia, per guidarci all’impresa missionaria della nuova evangelizzazione.
Padre buono, imploriamo l’amore misericordioso di Dio affinché Ella possa guidarci ancora a lungo, esercitando il carisma petrino, che ci fortifica e ci incoraggia”.

Nei giorni 15-18 a Roma ha avuto luogo il Giubileo dei Presbiteri. Hanno partecipato anche alcuni nostri confratelli che sono ritornati entusiasti. Erano presenti circa 2.500 sacerdoti e per il 18, giorno del compleanno del Papa, sono arrivati a 6.000. Commosso e commovente, Giovanni Paolo II ha detto loro: “Tutti vi stringo nel cuore. Vi abbraccio con grande affetto, cari sacerdoti del mondo intero! È un abbraccio che non ha confini e si estende ai presbiteri di ogni Chiesa particolare, raggiungendo specialmente voi, cari sacerdoti malati, soli o provati da varie situazioni”. Un tocco di paternità che ha segnato i cuori dei presbiteri presenti e ha scosso il “cenacolo” di Piazza S. Pietro. E’ stato un altro invito alla santità sacerdotale!

Il 31 abbiamo concluso il mese di maggio con una bella processione, partecipata oltre che da noi religiosi/e, da un gruppo di pellegrini della Svizzera e soprattutto da tanto popolo della parrocchia di Collevalenza. P. Quinto e P. Alessandro hanno animato con canti, immagini, fiori, cartelloni. La gente ha dimostrato genuini sentimenti di fede nei confronti della Madonna, ha partecipato ogni sera alla recita del Rosario nei vari rioni. E’ sicuramente un segno positivo. Tutti insieme quella sera ci siamo affidati a Maria.

 

Pellegrini

Il mese di maggio ha visto un notevole incremento dei gruppi di pellegrini.
Lunedì 1 maggio ne abbiamo contati circa 700; domenica 7 maggio circa 800, altrettanti sabato 13 e domenica 14; 600 domenica 20 e altrettanti sabato 27; oltre 1.100 domenica 28 maggio; 900 domenica 4 giugno… Molti sono arrivati anche nei giorni feriali.
Scusate se “ho dato i numeri” sui quali non voglio fermarmi, perché non è certo l’aspetto più importante.
Ci piace sottolineare piuttosto la qualità del pellegrino al Santuario. Attraverso una buona intesa con i capigruppo, in genere si riesce a fare con loro ordinate e ben partecipate liturgie penitenziali, eucaristiche, via crucis, liturgia delle acque (al sabato la cripta è quasi sempre piena) ecc.
Un altro dato rilevante è l’arrivo a Collevalenza di gente nuova, quelli che “capitano per caso”, persone che provengono da tutto il mondo. Quasi sempre abbiamo confidenze incoraggianti: siamo stati bene! Che Santuario! Che pace! Grazie!
Questa volta rinuncio a fare l’elenco delle città italiane di provenienza. Vanno dal Nord (Gorizia, Bolzano, Torino, Milano), al Centro (quasi tutte le città), al Sud fino a Messina, Trapani, Sassari, ecc.
Ricordo solo i paesi stranieri dai quali sono arrivati molti pellegrini: Stati Uniti, Inghilterra, Messico, Canada, Francia, Giappone, Svizzera, Germania… Interessante nota storica: abbiamo realizzato la prima traduzione di un dépliant in giapponese. Diversi sacerdoti ed anche un vescovo, S.Ecc. Raymond Renson, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Giapponese, hanno concelebrato per la prima volta in lingua nipponica nel Santuario del Crocifisso: era il 14 maggio. Chi vuole aiutarci a comunicare l’Amore Misericordioso nelle varie lingue?

Voglio ricordare il Concerto del Coro SIAE, diretto dal Valerio Romano Teofani. Domenica 14 maggio ha eseguito brani di Bach, Mozart, Giovanni da Palestrina, Rossini, Perosi, Andreassi. Ha avuto un notevole successo.
Il 21 maggio il Coro di Massa Martana ha animato la S. Messa delle 17. La gente ha potuto pregare con più trasporto: lo si vedeva.
Una menzione particolare merita il pellegrino malato. La Caritas di Monaco ha portato qui circa 150 persone dal 13 al 19, mentre la Caritas di Orvieto-Todi ha promosso il Giubileo del malato nei giorni 3-4 giugno: erano circa 150. Con loro abbiamo fatto la liturgia delle acque, la processione, l’adorazione… ed anche momenti ricreativi, come lo spettacolo “Il piccolo principe” presentato sabato 3 giugno dagli operatori e dai ragazzi del “Centro Speranza” di Fratta Todina. È stato molto apprezzato e applaudito, per la qualità della recitazione e sceneggiatura, ma soprattutto per l’attiva partecipazione dei ragazzi portatori di handicap, che si sono inseriti perfettamente. Grazie di cuore!

 

Notizie di famiglia

• P. Arsenio Ambrogi, venerdì 2 giugno, ha celebrato i suoi 60 anni di sacerdozio. Eravamo in tanti ad essere commossi quella mattina alla Concelebrazione delle 6.30 presieduta da un P. Arsenio più che mai in forma, soprattutto nell’omelia, nella quale ha dato gloria all’Amore misericordioso rievocando le tappe salienti di una vita sacerdotale davvero illuminata, spesa senza riserve, con molto spirito e molta intelligenza. Gli sono state rivolte parole di sincera gratitudine per quanto ha fatto nella sua diocesi di Perugia e soprattutto nella Congregazione: a Fermo e a Collevalenza, con i giovani, con sacerdoti in modo particolarissimo, come P. Generale della Congregazione per ben due sessenni, come confessore al santuario. Il nostro P. Generale, P. Lucas, gli ha rivolto le seguenti parole: “Nel ringraziare il Signore per il 60° di Sacerdozio, voglio esprimerle a nome mio e della Congregazione la più profonda gratitudine... La sua vita sacerdotale e religiosa è stata ed è un grande esempio di fede e di carità, un modello di preghiera e di vita interiore”.
• Quel giorno stesso alle 16 nella Cappella della Risurrezione abbiamo ricordato P. Alfredo di Penta, il 1° Figlio dell’Amore Misericordioso, nel 1° anniversario della sua dipartita. Di lui abbiamo ricordato la sua proverbiale umiltà, la sua riservatezza, la sua signorilità nel tratto, la sua fede nel Signore che gli ha parlato attraverso la Madre… Ricordo una confidenza: “Quant’è buono il Signore che mi concede anni di anzianità e di sofferenza: mi servono per purificarmi!” Adesso che sarà vicino alla Madre, nel Regno di Dio, lo sogno attento ad ognuno di noi, pronto a chiedere quello di cui abbiamo bisogno. Per i ricordi di P. Alfredo vi rimando alle conversazioni fatte da lui circa un anno e mezzo fa, riportate nella rivista di giugno/luglio 1999.

 Don Beniamino Nuzzo, Figlio dell’Amore Misericordioso, sacerdote della Diocesi di Ugento (Lecce) e parroco di Acquarica, domenica 7 maggio ha emesso la professione religiosa perpetua secondo le Costituzioni dei FAM e lo Statuto particolare dei Sacerdoti diocesani con voti. Il nostro P. Lucas e P. Aurelio Perez hanno partecipato a questo grande momento di gioia per lui, per noi e per i suoi parrocchiani. Ai quali egli stesso così scriveva: “Entrando a far parte di una nuova famiglia di consacrati sono chiamato ad annunciare la pienezza di bontà di Dio Padre, il quale ama tutti i suoi figli e li vuole rendere felici. Nello stesso tempo m’impegnerò ad accrescere maggiormente la santificazione mia e delle anime affidate alle mie cure pastorali, così da conseguire una maggiore armonia tra vita interiore e azione apostolica al fine di operare più efficacemente per il bene di ogni fratello e per l’edificazione della Chiesa”.
Che l’Amore Misericordioso possa davvero farti realizzare questi santi desideri. Auguri, fratello!
Questi sacerdoti diocesani con voti sono una ricchezza per la loro diocesi e per la Famiglia religiosa. Voglio da questa rubrica salutarli tutti con molta stima e affetto. Il Signore renda fecondo il vostro ministero e altri possano appassionarsi alla fraternità sacerdotale!

• Vogliamo infine raccomandare alla vostra preghiera il fratello di Sr. Giacinta di Roma (qualche mese fa era deceduto un altro fratello) e il fratello di M. Gemma Ortuzar di Collevalenza. Il Signore li accolga nel suo Regno e conforti le famiglie nel dolore.

 

Foto di gruppo
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ultimo aggionamento 13 giugno, 2009