DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

 

Voce del Santuario

Dicembre 2001

 

 

 

 

 

 

 

Santuario di Collevalenza

 

"Ti Benedica il Signore"(Num. 6,24)

È questo l’augurio cristiano più semplice e più bello che la Liturgia del 1° gennaio 2002 ci ha riproposto. Potremmo aggiungere: “Il Signore, Amore Misericordioso, benedica te, la tua famiglia, la chiesa, il mondo, con la pace! Ti protegga dal male e dal maligno, ti accompagni con la sua grazia in tutti i giorni belli e difficili di questo nuovo anno”.
La certezza della sua Presenza, quella dello Spirito di Gesù che grida nel cuore di ogni uomo: Abbà, Papà!, assicurandoci che siamo realmente figli suoi, è la garanzia più bella per un futuro sereno.

“Maria meditava nel suo cuore” (Lc 2,19.51).

La Chiesa ci dice: “Se vuoi vivere nella pace, guarda il modello che è Maria. Impara da lei a far silenzio e a meditare nel tuo cuore la Parola del Signore, quella che leggi nella Bibbia e quella che si nasconde negli eventi della tua storia personale. Pensa, prega, stai attento, per fare in ogni momento la sua volontà. Questo è il meglio per te!”
Caro amico, oggi più che mai, c’è bisogno di questa silenziosa e prolungata meditazione della Parola. Allora trovi Gesù e vivi con lui, anzi Lui s’incarna nella tua vita e sei nella Pace.

Fede viva, Speranza ferma, Carità ardente

È questa “la preziosa eredità” che la Madre Speranza lascia ai suoi figli e figlie. Nel suo testamento c’è la chiara consapevolezza che questo è un tesoro ricevuto gratuitamente dal Signore ed è quanto di più bello possiamo desiderare anche per noi. Un po’ più avanti si legge: “Desidero che tutti i miei figli e figlie siano molto poveri di beni materiali e molto ricchi di virtù, soprattutto delle virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza, virtù che rappresentano la passione e morte del nostro Divin Maestro”.
Perché questo riferimento?
Perché stiamo attendendo con ansia il riconoscimento, da parte della Chiesa, delle virtù eroiche della Madre Speranza. Noi che l’abbiamo conosciuta, possiamo testimoniare che queste virtù erano ben presenti in lei ed erano il segno più eloquente della sua santità.
Mi domando se anche noi siamo sufficientemente attenti a crescere in queste virtù umane e cristiane. Perché altrimenti perdiamo tempo. Sono virtù che vengono dalla grazia dello Spirito, assolutamente essenziale per le virtù teologali. La santità cristiana è data dalla presenza di queste virtù, incarnate nella vita di ogni giorno.

Giustizia, Perdono, Pace

Il Papa, Giovanni Paolo II, nel suo messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2002, ha scritto: “Non c’è Pace senza Giustizia, non c’è Giustizia senza Perdono. I pilastri della vera pace sono la giustizia e il perdono. Il perdono si oppone al rancore e alla vendetta, non alla giustizia. Possiamo e dobbiamo essere misericordiosi, perché ci è stata mostrata misericordia da un Dio che è Amore misericordioso (cfr 1Gv 4,7-12). I seguaci di Cristo, battezzati nella sua morte e risurrezione, devono essere sempre uomini e donne di misericordia e di perdono. In questi tempi burrascosi, possa l’umana famiglia trovare pace vera e duratura, quella pace che solo può nascere dall’incontro della giustizia con la misericordia”.
Giustizia e perdono ci interpellano quotidianamente, perché ogni giorno siamo tentati di fare i nostri interessi in modo ingiusto, di giudicare e di condannare gli altri, a volte anche quando sono innocenti. Ogni giorno, ciascuno di noi costruisce o demolisce la pace. Una pace che significa cessazione della guerra, dell’odio, delle rivalità, del terrorismo, ma in modo più profondo ci impegna a vivere da uomini onesti, responsabili, capaci di comprensione e di amore fraterno. Sono gli “ingredienti” che fanno nuovi i cuori, le relazioni, il mondo. Il cuore della pace è la pace del cuore.

Pellegrini

Nel mese di dicembre, anche a motivo del freddo, i pellegrini sono diminuiti, specialmente nei giorni feriali.
Le nostre comunità si sono raccolte nel Santuario per meditare le parole dell’Ave Maria durante la Novena dell’Immacolata e le cosiddette antifone “O” dei Vespri nei giorni 17-24 per prepararci al Natale di Gesù.

Domenica 2 dicembre, l’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Todi, ha festeggiato al Santuario la Patrona: Maria, Virgo Fidelis. La S. Messa è stata presieduta da S. Ecc. Mons. Decio Lucio Grandoni ed erano presenti le autorità cittadine. I carabinieri erano circa 200. Il presidente Nando Fettuccia ha organizzato tutto molto bene.
Il 4 dicembre è venuto al Santuario, per celebrare la sua prima Messa, don Luigi Marini della diocesi di Fermo. È un sacerdote che conosce bene la spiritualità dell’Amore Misericordioso. A lui i nostri auguri di un santo sacerdozio.

Alcune parrocchie hanno scelto Collevalenza come momento di preparazione al Natale. Provenivano da Capranica (circa 200), Terracina, Alatri, Frascati, Napoli, Città di Castello…

Molta simpatica l’iniziativa del Sig. Sabatta Gianfranco che ha convocato al Santuario, domenica 16 dicembre, gli ex dipendenti Auto Servizi di Perugia, una delle più grandi aziende d’Italia. Ne sono venuti circa 250. Hanno partecipato alla Messa delle 11, molti si sono confessati e poi alle 12 hanno riempito il Santuario del Crocifisso per invocare la benedizione del Signore sulla loro attività e sulle loro famiglie. Un autista ha ricordato con gioia di aver avuto a bordo del suo pulman Madre Speranza.

Il 14 dicembre ci siamo uniti ai cristiani di tutto il mondo nel vivere al meglio la giornata di preghiera, digiuno e carità, per invocare la pace nel mondo. Abbiamo pregato davanti al SS.mo Sacramento e il frutto del digiuno è stato destinato, come chiedeva il Papa, per le persone che hanno subìto le conseguenze del terrorismo e della guerra. Ancora una volta abbiamo sentito quanto il Santo Padre sia ispirato.
Seguendo la Sua proposta, vi invitiamo a partecipare alla Veglia di preghiera che avrà luogo nelle parrocchie e nelle diocesi il 23 gennaio (noi la faremo al Santuario), per chiedere ancora il superamento delle contrapposizioni e la promozione della pace. Per questo motivo il giorno dopo ad Assisi il Papa pregherà con i rappresentanti delle religioni, affinché queste non siano mai motivo di conflitto, di odio e di violenza.
Il nostro Santuario dell’Amore Misericordioso si sente coinvolto nel sostenere questa comunione dei cristiani e dei credenti per promuovere la pace nel mondo ed anche la giustizia. Come ogni anno, daremo molta importanza alla settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18 - 25 gennaio 2002) che ha per tema: “In te è la sorgente della vita”.

Feste natalizie

La partecipazione dei pellegrini alla celebrazione delle feste natalizie è aumentata. Nelle Messe di mezzanotte di Natale e del Capodanno, erano strapiene contemporaneamente sia la Basilica che la Cripta. Ma la cosa che più ci ha commosso è stata la celebrazione della penitenza: molti giovani e molte confessioni fatte con sincero pentimento. Tutti hanno avvertito l’importanza della pace del Signore per la vita personale, famigliare, sociale.
Ringraziamo di cuore l’Amore Misericordioso che continua a volerci bene e ancora una volta ci sorride, ci tende la mano, ci benedice e ci incoraggia. Maria e Giuseppe, i pastori e i magi, ci indicano i modi opportuni per ricevere bene il Regalo del Padre di cui abbiamo assolutamente bisogno: Gesù.

La festa della Famiglia il 30 dicembre e il “Capodanno in Famiglia” stanno diventando appuntamenti di grande rilevanza: per la qualità della proposta e per l’adesione che sta incontrando. Hanno partecipato quest’anno circa 300 persone (circa 100 provenivano da Verona, guidati da Nando). Domenica 30, festa della S. Famiglia, è stato svolto il tema: “Famiglia, diventa ciò che sei”. A 20 anni dalla grande enciclica Familiaris consortio, alcune coppie hanno proposto la missione cristiana oggi. Quindi hanno animato le Messe. Alla sera il cantautore Giosy Cento ha rallegrato tutti, specialmente i bambini, con i suoi canti e le sue intelligenti provocazioni.

Il 31 abbiamo trascorso una giornata di ringraziamento e di celebrazione penitenziale. La fine di un anno è motivo, come suggerisce la Madre Speranza, di un serio esame di coscienza e di bilancio spirituale: per ringraziare il Signore dei suoi innumerevoli doni, per chiedere il condono dei debiti contratti coi nostri peccati, per riprometterci di rispondere in futuro all’Amore del Signore, con l’attenzione dei santi.
Alle 18 abbiamo cantato di cuore il Te Deum, sottolineando alcune parole di questo stupendo canto:

“Noi ti lodiamo, Dio,
ti proclamiamo Signore…
Pietà di noi, Signore,
pietà di noi…
Sia sempre con noi
la tua misericordia.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo
confusi in eterno”.

Per noi era anche la conclusione del Giubileo della Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso e della venuta di Madre Speranza a Collevalenza. Davvero un anno di grazia. Una delle ultime celebrazioni è stata fatta a metà dicembre in India, presente P. Lucas e P. Miguel.

A mezzanotte, continuando una tradizione iniziata da P. Arsenio, abbiamo celebrato la prima Messa del nuovo anno. P. Aurelio Del Prado alle circa 300 persone presenti ha rivolto parole di speranza.
La benedizione del Signore, la solennità di Maria SS.ma Madre di Dio e la giornata della Pace sono tutti motivi di buon auspicio. Ripartiamo da Gesù e continuiamo il cammino in compagnia della Trinità e della Famiglia di Nazareth per diventare uomini di Pace.
Dopo la Messa ha avuto luogo la festa di Capodanno alla Casa del Pellegrino: “l’arcobaleno della Speranza”, in cui bambini e genitori, si sono scambiati reciprocamente gli Auguri per crescere insieme nei valori umani e cristiani.

Attività vocazionali

Abbiamo avuto due corsi di Esercizi Spirituali per giovani, ambedue nei giorni 27-30, rispettivamente a Collevalenza e in Romania. Hanno partecipato in tutto quasi un centinaio di giovani, molto interessati alle riflessioni e alla preghiera. Il tema svolto a Collevalenza da P. Claudio con la collaborazione di P. Franco e delle Suore era: “I giovani, sono forti e vincono il maligno”. In Romania io ho proposto la riflessione sul tema della Giornata Mondiale delle Gioventù: “Voi siete il sale della terra e la luce del mondo”.
Il condizionamento della mentalità e dei comportamenti del mondo penalizza molto i giovani. Quando sono davanti alla Parola di Dio e alla proposta di una vita santa, come ad esempio quella Madre Speranza, la reazione è molto positiva. C’è da pregare perché il Signore porti a maturazione il germe che Lui stesso ha messo nel loro cuore e così arrivino al discernimento vocazionale, e siano a loro volta luce per gli altri giovani.

Vita di Famiglia

Il 13 dicembre è stato un giorno storico per la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Le consorelle, che già dal 23 novembre erano riunite nel X° Capitolo Generale e avevano approfondito vari temi di particolare importanza per lo sviluppo della Congregazione, hanno eletto il nuovo Governo Generale che sarà in carica per i prossimi sei anni. Hanno confermato, come Madre Generale, Madre Mediatrice Berdini. Quindi hanno eletto Vicaria Generale M. Maria Grazia Biscotti; consigliere: M. Maria Luisa Alvarez, M. Berardi e M. Gabriella Ildebrando. Economa Generale resta M. Isabel Arana e Segretaria Generale M. Gemma Brustolin.
Auguriamo a queste nostre consorelle un buon servizio nello spirito della Madre.

Il 18 dicembre, memoria della Madonna della Speranza e quindi onomastico della nostra Madre, abbiamo ringraziato il Signore per due avvenimenti gioiosi: l’entrata in Noviziato di ben sei ragazze (Deepthi, Lidia, Mihaela, Ruby, Seema e Suja) e il 50° anniversario di vita religiosa di due consorelle che vivono qui al Santuario (Sr Ana e Sr. Incarnazione).
Altre tre consorelle hanno celebrato il loro 50° nelle loro comunità: Sr. Beatrice a Matrice (CB), Sr. Angeles a Roma, Sr. Maria Jesús ad Alfaro (Spagna). E così la nostra Famiglia va avanti: le giovanissime cominciano con gioia l’esperienza religiosa e quelle che hanno speso con grande dedizione una bella parte della loro vita nel servizio del Signore e della Congregazione, ringraziano e continuano a dare buon esempio.
Ancora vi chiediamo di pregare per le vocazioni di particolare consacrazione alla causa della testimonianza dell’Amore Misericordioso.

Il 3-4 gennaio abbiamo avuto a Collevalenza l’incontro dei Figli dell’Amore Misericordioso che operano nelle comunità d’Italia. P. Enzo, responsabile della Delegazione, ha proposto l’approfondimento della Lettera del Papa inviata ai sacerdoti del mondo, in occasione del giovedì santo 2001. Il tema era quanto mai vicino alla nostra spiritualità: “Il Sacerdote, mistero di misericordia”. Abbiamo riflettuto sul sacramento della riconciliazione come penitenti e come confessori. La vita del sacerdote e quella del cristiano dovrebbero essere celebrazione dell’amore misericordioso del Signore, com’è stata l’esperienza di Pietro e di Paolo, le cui testimonianze “ci invitano a vivere con senso d’infinita gratitudine il dono del ministero: nulla abbiamo meritato, tutto è grazia! L’esperienza dei due apostoli ci induce, al tempo stesso, ad abbandonarci alla misericordia di Dio… È bello poter confessare i nostri peccati, e sentire come un balsamo la parola che ci inonda di misericordia e ci rimette in cammino. Solo chi ha sentito la tenerezza dell’abbraccio del Padre… può trasmettere agli altri lo stesso calore, quando da destinatario del perdono se ne fa ministro” (Giovanni Paolo II, Lettera ai sacerdoti, giovedì santo 2001).
Il 4 gennaio abbiamo vissuto una giornata di fraternità visitando Bolsena, dove abbiamo celebrato la Messa, ricordando il miracolo eucaristico, e poi Orvieto.
Incontri simili si sono avuti in Spagna e in Brasile. Così le feste del Natale, diventano anche feste di Famiglia, come vuole la sana tradizione.

Episodio del mese

Il giorno 12 dicembre arrivano al Santuario un gruppetto di giovani che col viso serio vanno dritti a pregare sulla tomba di Madre Speranza e, quando ritornano, mi fermano e mi dicono: “Padre, preghi tanto per Francesca, la nostra carissima amica di 22 anni che ieri sera, assieme al fidanzato, sono stati ritrovati stesi a terra, nel loro appartamentino, intossicati dal monossido di carbonio, una sostanza letale”. Il Signore aveva voluto che gli amici, non avendo visto Francesca e il fidanzato, accorressero giusto in tempo per non trovarli già morti.
Il fidanzato era in condizioni meno drammatiche e piano piano recuperava, mentre riguardo a Francesca i medici dell’ospedale di Ravenna dissero subito in maniera nuda e cruda: “Se avete fede pregate, se no affidatevi alla fortuna: il caso è disperato”.
I familiari e gli amici si misero pregare e a far pregare. Ed ecco, inaspettatamente, i segnali di una ripresa. A P. Vittorio che era andato a trovarla, Francesca ha rivolto uno sguardo, e poi a Natale i genitori ricevono una parola e una carezza. In questi ultimi giorni Francesca parla abbastanza speditamente e tutto fa sperare in un progressivo, inatteso miglioramento.
Vedeste la sofferenza e la gioia nel volto dei familiari e amici! “È il più bel Natale della nostra vita. Ora saremo diversi: vivremo molto meglio la nostra fede, perché abbiamo toccato con mano la grazia del Signore!”
Vogliamo pregare ancora perché Francesca arrivi alla completa guarigione e possa riprendere la sua brillante carriera universitaria.
Questo episodio mi ha fatto venire in mente l’articolo riportato da Avvenire il 23.XII.01, alla p.11 col titolo ”La Speranza rinasce in baita. Max festeggia il suo primo risveglio dal coma”. Max ha 30 anni. È stato ben 10 anni in coma. Il 15 agosto 1991, infatti, un’auto lo tamponò violentemente mentre ritornava dalle ferie. Per i medici era tutto finito, ma la mamma organizzò a turno l’assistenza continua tenacemente convinta che prima o poi Max avrebbe ripreso. I 50 amici di Max si offrirono volontariamente e nel Natale del 2000 Max finalmente dette una carezza, davvero meritata, alla mamma Lucrezia. Da allora la vita sta tornando in lui goccia a goccia.
“A chi crede tutto è possibile”.

La Caritas a Collevalenza

Domenica 9 dicembre nella Parrocchia di Collevalenza è stata inaugurata la nuova sede della Caritas, nella casa dove Madre Speranza, insieme alle prime Ancelle dell’Amore Misericordioso, dimorò dal 1951 al 1953.
Questi locali, recentemente ristrutturati, appartengono alla Famiglia religiosa dell’A.M. e da questa sono stati messi a disposizione della Parrocchia perché fossero adibiti a “centro di ascolto della Caritas”. L’inaugurazione è avvenuta con la celebrazione della Messa presieduta da S. Ecc. Mons. Decio Lucio Grandoni e concelebrata da P. Aurelio Perez, Vicario Generale dei FAM, e dai parroci P. Quinto e P. Alessandro. Numerosa è stata la partecipazione delle autorità e dei parrocchiani. Era presente anche il Capitolo Generale delle EAM e Sr Erika Bellucci, festeggiata dalla sua parrocchia per essersi consacrata al Signore definitivamente il 1° novembre.
Un’opera di carità è sicuramente il modo migliore di onorare un luogo abitato da una donna come Madre Speranza, ardente di amore per Dio e per gli altri, specialmente per “i più poveri e abbandonati”.

Nel ricordo di Madre Speranza

Come avete visto dal programma, da venerdì 8 a domenica 10 febbraio abbiamo le celebrazioni del 19° anniversario della morte di Madre Speranza.
Per quell’occasione abbiamo convocato anche i capigruppo dei pellegrinaggi al Santuario e abbiamo mandato ad ognuno il programma che pubblichiamo nella rivista sia per conoscenza, sia per coinvolgere eventuali capigruppo che avessimo dimenticato. In questo caso basta fare una telefonata al sottoscritto, oppure a Sr. Mediatrice alla Casa del Pellegrino.

Defunti

Il 29 dicembre è deceduto abbastanza improvvisamente il fratello più giovane di P. Carlo, Antonio. Aveva una cinquantina d’anni. Da poco erano morti un altro fratello e il papà. Abbiamo chiesto al Signore tanto conforto per il nostro caro confratello, la sorella e i familiari, molto provati da questo susseguirsi di lutti.
Abbiamo pregato tanto anche per il fratello di Sr. Anna Rita Todini, Dino. Anch’egli era giovane e aveva trascorso da noi qualche tempo.
Il Signore ha chiamato a sé anche un fratello delle consorelle Angoitia che vivono in Spagna e una sorella di Sr. Evelina che presta il suo servizio in Germania. La preghiera di tutta la Famiglia sia di conforto a coloro che restano e affretti l’entrata nel Regno di Dio dei defunti.
Ci ha lasciato anche, dopo una dolorosa malattia, il papà del carissimo organista Luca Garbini, Giuseppe. Frequentava moltissimo il Santuario ed era un nostro amico.
Abbiamo ricordato anche P. Lando Stangherlini di Perugia e il giovane costruttore Piero Flamini che aveva dato la sua competenza professionale nell’edificazione del Centro Informazioni.

Foto di gruppo
da Bolzano - Ladini della Val Gardena da Arconate (MI) - Goccia della Solidarietà da Olbia (CA) da Fermo (AP) - Liceo Classico Paolo VI
da Cadorago (CO) da Marina di Montemarciano (AN) da Sommacampagna da Macerata
da Castelnuovo Belbo (Asti) Inaugurazione della nuova sede della Caritas a Collevalenza Suor Ana e Suor Encarnación nel 50° di Professione religiosa Prima Messa al Santuario di Don Luigi Marini (Fermo)

Nelle celebrazioni del 50° di Fondazione della Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso, che sono presenti da circa due anni anche in India, il padre generale padre Maximiano Lucas ha potuto essere presente in Kerala a due momenti molto significativi:

  • la celebrazione del 50° con un folto gruppo di sacerdoti insieme ai Vescovi Mons. Joseph Fernandez e Mons. Stanley Roman.

  • ingresso al Postulantato della Congregazione dei primi cinque giovani del luogo.

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ultimo aggionamento 02 febbraio, 2002