ESPERIENZE
 

Bernadette Ucci

In te, mio Signore, si consumi la mia vita

 

Prendi su di te, mio Signore, il mio dolore per le colpe incastonate nella mia umana natura.
Prendi su di te le mie paure per le incognite di un tempo che scorre inclemente sulla mia tremante umanità.
Prendi su di te il mio sbigottimento di fronte alla tagliente e impietosa perfidia dei falsi sapienti e l’agonia dell’anima mia di fronte all’irrisione che essi fanno degli effetti nobili del tuo Amore nel cuore dei semplici.
Ma prendi anche in te, Signore mio, il coraggio che tu stesso infondi nel mio animo di combattere il male insieme all’infantile mio pensiero di sconfiggerlo definitivamente.
Prendi in te, Signore, tutto ciò che di puro mi fai sentire nel profondo e con esso il desiderio santo di amare la realtà del cosmo e l’uomo stesso con le sue meraviglie e le sue terrene stonature.
Prendi in te, Signore, le armonie sublimi del Bello che sfiorandomi lasciano impronte che colgo e trasmetto a mia volta in modo informe a causa della mia finitudine.
Prendi in te il bene indefinibile che muovi nel profondo dell’anima mia e governalo da suo sovrano Autore quale sei.
Prendi in te; Signore, l’attività della mia mente, il battito del mio cuore, l’anelito del mio spirito, perché non rimangano intrappolati fra le mie catene, ma liberati si slancino nell’infinito Amor tuo per noi.

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ultimo aggionamento 24 novembre, 2002