Celebrazione del 20° anniversario della morte di Madre Speranza

 

Il saluto del Rettore del Santuario,
P. Domenico Cancian, al Cardinale

 

Eminenza, benvenuto e grazie di cuore. La Sua presenza, oggi, a vent’anni esatti dalla morte della nostra carissima Venerabile Madre Speranza ci riempie di gioia. È un grande regalo per noi questa sua presenza. Lei, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, è qui per testimoniare l’eroicità delle virtù di questa nostra Madre, e a lei dobbiamo molta riconoscenza, e sottolineo brevemente, 3 motivi.

Il primo: Lei Eminenza, è Religioso Clarettiano, e la nostra Venerabile Madre è stata Clarettiana dal 1921 al 1930, e quindi se permette “siamo un po’ parenti”.
In ogni caso, le diciamo con verità, che la Madre ha avuto molta stima per l’Istituto Clarettiano, in quei nove anni ha ricevuto molto e ha dato anche un suo contributo. Una cosa è certa, quando il Signore l’ha chiamata a Fondare una nuova Famiglia Religiosa, esattamente il 6 dicembre del 1930, c’è stato il momento del distacco da questo Istituto. In quel momento la Madre, scrive di aver sofferto molto, è stato per lei come uno strappo. Un momento di sofferenza, perché amava molto ed ha continuato ad amare questa Famiglia religiosa. Noi stessi, abbiamo trovato nell’Istituto Clarettiano, tanta collaborazione per farci avere documenti di notevole valore storico.

Il secondo motivo di riconoscenza è che Lei Eminenza ha firmato il 23 aprile scorso, il “Decreto sulla eroicità delle virtù” della Venerabile Madre Speranza. Ringraziamo perché è un bellissimo testo. Per chi non lo conoscesse ancora, lo abbiamo pubblicato in una semplice e bella edizione.
Un bellissimo testo che fotografa bene questa carissima persona.

Il terzo motivo, in Lei Eminenza oggi noi ascoltiamo, con la filiale attenzione e devozione (che era nello stile della nostra Madre) la voce della Chiesa.
Le facciamo presente che in questo salone, intitolato a Giovanni Paolo II, ha parlato il Santo Padre in quell’indimenticabile 22 novembre 1981, presente la Madre.
Proprio qui, dove siede Lei è stato seduto, dandoci una grande lezione e una parola che abbiamo sempre nel cuore, Giovanni Paolo II.
Qui, tante volte si sono radunati i Vescovi Italiani e Lei stesso, ci ha detto che una volta ha partecipato alla Conferenza Episcopale Italiana, qui, a Collevalenza, ed altre due o tre volte è venuto in incognita, insieme ai suoi amici.

Oggi in questa ricorrenza, per noi storica, ascoltiamo ben volentieri la Sua parola e ancora la ringraziamo di cuore.

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ultimo aggionamento 15 marzo, 2003