SULLE ORME DI MADRE SPERANZA
 

Figli e Ancelle dell'Amore Misericordioso nel mondo

 

 

L'esperienza del Brasile:
un dono!

 

 

 

 

Per le feste natalizie, la maggior parte delle persone, generalmente, finiscono col rompersi il capo cercando qualcosa di originale da regalare a familiari ed amici. Lo scorso dicembre, diversi marchigiani, accompagnati da me, hanno deciso di donare se stessi e di spendere ed investire il proprio tempo per metterlo a servizio di chi è nel bisogno, raggiungendo le missioni dei Figli e delle Ancelle dell’Amore Misericordioso presenti in Brasile.
Lasciata la propria famiglia, il gruppo ha trovato una Famiglia più grande che si è adoperata per esprimere al meglio, tra imprevisti e contrattempi, l’accoglienza e la premura di un Dio che si prende cura ed ama ciascuno in modo unico e personale.
Tra i missionari, si è prodigato in modo impagabile per i suoi conterranei P. Claudio Corpetti, in Brasile dagli inizi della fondazione. Figli ed Ancelle dell’Amore Misericordioso vi operano da oltre 25 anni, durante i quali, con il loro lavoro e con l’aiuto della Provvidenza di tanti benefattori, hanno portato sollievo alle più svariate categorie di persone, realizzando asili, scuole, case per accoglienza di giovani, laboratori di arte e mestieri, chiese, ecc.
Di pari passo, l’impegno dei missionari è anche quello di sensibilizzare, responsabilizzare e promuovere un intervento fattivo nel sociale da parte dei cittadini, perché non rimangano semplici spettatori di quella triste e stridente realtà che si impone agli occhi e alla coscienza di tutti: lo sfarzo della vita nelle ricche metropoli e l’ingente povertà dei diseredati delle “favelas”.
Il gruppo si è anche incontrato con una Chiesa giovane, viva e dinamica, animata da una fede semplice e profonda, accogliente ed aperta, sostenuta da una intensa collaborazione con i laici, il cui ministero viene fortemente valorizzato.
Il risultato di questa esperienza, nata nel desiderio di “portare” qualcosa in quella terra lacerata da contraddizioni e povertà, è stato che ciascuno dei partecipanti è tornato “più ricco” in affetti, tenerezza, sensibilità… ricordando i tanti volti e sguardi incontrati, le tante mani strette, le tante storie ascoltate e custodite nel cuore!
Per il gruppo è stata un’esperienza di fede ed il poter condividere, anche solo per pochi giorni, la vita dei missionari, ha insegnato a tutti che ci sono tante persone che, nel silenzio e nel sacrificio, sono esemplari testimoni del Vangelo.
Un pellegrinaggio certamente da ripetere, espressione di quell’amore concreto e fattivo che Madre Speranza ha incarnato e ci ha insegnato con la vita. A questo gruppo di persone, raggiungere nella loro terra i poveri, “i beni più cari a Gesù”, è sembrato il miglior “dono” di celebrare la proclamazione delle virtù eroiche della nostra Venerabile Speranza di Gesù che ci auguriamo presto di vedere elevata agli onori degli altari!

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ultimo aggionamento 30 marzo, 2003