DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Domenico Cancian fam

 

Voce del Santuario

Maggio 2004

 

 

 

 

 

 

 

Santuario di Collevalenza

 

Alzatevi, andiamo

Sono le parole con le quali Giovanni Paolo II intitola il suo ultimo libro pubblicato dalla Mondadori il 18 maggio 2004, giorno del suo 84° compleanno. Un racconto autobiografico che completa il precedente: Dono e mistero, edito nel 1996, in occasione del 50° del suo Sacerdozio.
Il Papa ancora una volta ci sorprende. Dopo essersi fatto missionario del mondo, dopo aver sollecitato la Chiesa in più riprese a “prendere il largo”, a “varcare la soglia della speranza”, ora, anziano e quasi ridotto all’immobilità fisica, sente particolarmente sue le parole di Gesù ai suoi discepoli: “Alzatevi, andiamo!”
Sono le parole rivolte a Pietro, Giacomo e Giovanni nell’orto degli ulivi, con le quali Gesù va incontro alla sua Passione. “Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce s’avvicina” (Mc 14,42; Mt 26,46).
“Anche se queste parole significano un tempo di prova, un grande sforzo e una croce dolorosa, non dobbiamo farci prendere dalla paura… L’amore di Dio non ci carica di pesi che non siamo in grado di portare, né ci pone esigenze a cui non sia possibile far fronte. Mentre chiede, Egli offre l’aiuto necessario… Facendo eco alle parole del nostro Maestro e Signore, ripeto perciò anch’io a ciascuno di voi: “Alzatevi, andiamo!”. Andiamo fidandoci di Cristo. Sarà Lui ad accompagnarci nel cammino, fino alla meta che Lui solo conosce” (p. 158s).
Gesù interpella anche noi ad alzarci e ad andare con lui. Dove? Certamente verso il Padre passando per l’unica strada percorsa da Gesù: la via crucis. La croce resta il passaggio obbligato dell’obbedienza totale al Padre e del dono senza riserve al prossimo. Non spaventiamoci. Ce l’ha chiesto Gesù. Alziamoci e andiamo anche noi con lui! Ognuno portando con amore la sua croce!

Mese di maggio

Nel santuario abbiamo dato più spazio alla preghiera mariana e alla riflessione sulle virtù di Maria. Ci siamo serviti ancora del libro di T. Bello, Maria donna dei nostri giorni, (Paoline 1993). Quando il tempo lo permetteva ci siamo ritrovati davanti alla statua di Maria Mediatrice nel piazzale delle Piscine, in Cripta e davanti alla grotta di Lourdes.

La festa mariana più significativa per noi è quella di Maria Mediatrice, l’8 maggio. La nostra Madre la contempla come colei “che sta continuamente con le braccia aperte implorando dal Divin Figlio la sua misericordia e compassione per ogni bisognoso”. A Cana di Galilea, senza esser richiesta, è intervenuta efficacemente presso Gesù ottenendo il vino della Nuova Alleanza che ci porta nella festa piena e senza fine.
“Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre” (
Dante A.)

Numerosi pellegrini sono arrivati al Santuario da varie parti d’Italia.
Dopo aver rinnovato i nostri voti religiosi durante la prima Messa del mattino, ci siamo messi a disposizione delle persone.
Alle 21 il gruppo teatrale di Roma, composto da laici molti vicini alla nostra Famiglia religiosa, hanno riproposto un apprezzato spettacolo sulla vita della Madre Speranza. Il nostro teatro era strapieno. Li ringraziamo di cuore!
Molti gruppi hanno trascorso da noi i fine settimana, riempiendo la Casa del Pellegrino e partecipando intensamente alle varie liturgie. Soprattutto il 15-16 e 21-24, 29-30 maggio.
Ricordiamo i gruppi da 150 persone provenienti da Osimo, Città di Castello, Como, Salerno. Ed altri da Bari, Roma, Lecco, Napoli. Ma anche dalla Germania, Francia, Croazia. Con molti di loro qualche sabato sera abbiamo pregato il Rosario attraversando in processione la piazza davanti al Santuario (ormai illuminata in modo suggestivo), davanti a Maria Mediatrice al Piazzale delle Piscine e terminando in Basilica.
Alla chiusura del mese di maggio ha partecipato in massa la parrocchia di Collevalenza. È stato un bel momento di comunione tra noi, i pellegrini e le persone del paese.
Per la liturgia dell’acqua, soprattutto del sabato, abbiamo sempre varie centinaia di persone.
Come avete visto, ormai stanno per essere ultimati i lavori del passaggio coperto. Era necessario soprattutto per proteggere dal sole e dalla pioggia, ma anche per creare un ambiente più raccolto. Il progetto si è rivelato non solo funzionale, ma anche bello dal punto di vista architettonico.

Bambini, ragazzi, giovani

Tra i pellegrini abbiamo avuto molti gruppi di bambini e di ragazzi che venivano al Santuario, accompagnati dal loro parroco e dai loro catechisti, per prepararsi alla prima comunione e alla cresima.
Anche questa è una bella opportunità per il Santuario che può dare un aiuto alle parrocchie e alle famiglie. D’altra parte questi ragazzi ci hanno portato una ventata di gioia e di festa. Alla sera ripartivano contenti con i loro sacerdoti, catechisti e genitori. Il Nostro P. Claudio li sa intrattenere molto bene.

Domenica 30 maggio, solennità della Pentecoste alle 18.30 S. Ecc. Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo della nostra Diocesi, ha cresimato 17 ragazzi della parrocchia di Collevalenza. Una celebrazione molto seguita. Tanto apprezzata l’omelia. Applaudito meritatamente il coro di voci bianche di Acquasparta, diretto dall’organista Francesca Ferretti.

Domenica 16 maggio il coro dei giovani di Città di Castello, dopo il consueto ritiro mensile, ha animato la Messa delle 17.

Professioni religiose

L’8 maggio ha emesso i voti perpetui Sr. Susanne Rehberg. È stata una grande festa. La celebrazione solenne alle 17, presieduta da P. Mario Gialletti e animata da un coro polifonico di Fratta Todina e dintorni, è stata particolarmente suggestiva.
Con Sr. Susanne abbiamo nella nostra Famiglia religiosa la prima consorella tedesca.
Lo stesso giorno, in Brasile, faceva la prima professione Sr. Lara, una giovane italiana che ha deciso di fare il suo cammino formativo nelle nostre comunità del Brasile. P. Lucas ha presieduto la celebrazione, accompagnata dai canti e dalle danze festose, tipiche delle comunità cristiane di quella grande nazione.

Il 23, giorno dell’Ascensione, nel Santuario ha professato per la prima volta Sr. Mihaela. Insime a P. Lucas concelebrava anche Mons. A. Fechet, sempre presente in queste belle circostanze. Anche in questa occasione tutto è stato ben preparato e Sr. Mihaela ha pronunciato con voce decisa i suoi voti.
Benediciamo l’Amore Misericordioso per queste nostre tre consorelle che ci hanno ben sperare per il futuro. Auguriamo loro una vita consacrata sulla scia della Madre.

Una visita gradita

Lunedì 24 maggio quasi un centinaio tra Professori e personale non docente della Pontificia Università Lateranense, guidati dal Rettore Magnifico, S. Ecc. Mons. Rino Fisichella, dal Pro Rettore e da un altro Vescovo, hanno fatto visita al Santuario. Dopo un momento di preghiera, hanno voluto conoscere la storia di Collevalenza. È stato un incontro piacevole, anche per il clima di famiglia che l’ha caratterizzato e per l’attenzione che Mons. Fisichella ha per la nostra Madre e il nostro carisma.

Un concerto-lezione

P. Carlo Andreassi, organista della Basilica, ha organizzato, insieme a Laura Toppetti (soprano) e Fulvia Cianini (flauto), un concerto-lezione per le classi della terza media della Scuola “Cocchi-Aosta” di Todi.
È stato un successo. Un centinaio di ragazzi hanno seguito con vivo interesse sia le musiche per organo, sia quelle per flauto, sia l’esecuzione canora.
Hanno infine gradito ascoltare e conoscere la storia del Santuario.

Sacerdoti

Il 3 giugno ha avuto luogo la Giornata di Spiritualità Presbiterale. Questo incontro ha una lunga storia, iniziata e promossa con molto impegno e dedizione da P. Arsenio Ambrogi. Quest’anno ha visto la graditissima presenza del card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano.
La riflessione del cardinale è stata eccellente: ha chiarito come il sacerdote dovrebbe vivere la dimensione spirituale (la sua vita di preghiera) e la dimensione pastorale (il servizio alle comunità a lui affidate). La concelebrazione eucaristica, animata dal coro diretto dal Maestro P. Carlo, è stata partecipata da tutti intensamente. Si percepiva la bellezza del mistero della comunione presbiterale ed eucaristica. Il pranzo alla Casa del Pellegrino in un clima di vera fraternità, ha completato la giornata.
Erano presenti circa 300 sacerdoti dell’Umbria e delle regioni limitrofe e una dozzina di Vescovi. Degna di particolare menzione la presenza di un pullman di sacerdoti della Diocesi di Fabriano-Matelica, guidati dal loro Vescovo S. Ecc. Mons. Giancarlo Veccerica.

Giovedì 6 maggio abbiamo avuto un altro incontro dei sacerdoti della regione Umbria. Presiedeva Mons. Giuseppe Chiaretti, arc. di Perugia. Il tema svolto da Don Carlo Rocchetta era: “Il sacramento nuziale come sacramento permanente”. Ci ha aiutato a comprendere come il sacramento del matrimonio non è solo un momento celebrativo che termina il giorno delle nozze, ma un sacramento che copre tutto l’arco della vita della coppia, che anima e sostiene gli sposi specialmente nelle difficoltà e nelle crisi.
Risulta sempre più evidente che la famiglia diventa il principale obiettivo della pastorale, perché oggi in modo particolare, non è aiutata dalla cultura, dalla politica, dalle istituzioni. Sembra che ci si rassegni a lasciarla in balia delle interpretazioni più strane, fino a legalizzare convivenze, coppie di fatto, coppie gay. Perdendo i valori umani e cristiani, si minano i fondamenti della vita. Ben vengano dunque tutte quelle iniziative che aiutano e sostengono la famiglia come il Creatore l’ha voluta e Cristo l’ha benedetta.

Episodi del mese

Riporto due lettere ricevute in questi giorni. Ci chiedono preghiere. Ricordiamoli all’Amore Misericordioso e all’intercessione della Madre Speranza. Assieme a loro vogliamo ricordare le tantissime persone malate nel corpo e nello spirito che vengono al Santuario.

“Sono malata di sclerosi multipla (da sei anni) con alle spalle una storia di cure che mi ha visto provare il 95% delle terapie possibili ma che non mi hanno dato, purtroppo, alcun tipo di risultato. Non le dico chiaramente che sono disperata ma quasi. Sto cercando di aggrapparmi alla fede ed alla speranza ma è durissimo con due figlie ancora piccole (6 e 9 anni). Ho 34 anni e mio marito 40. Per la famiglia c’è tanto da fare e noi siamo una famiglia semplice senza tante aspettative. Le scrivo di nuovo per chiederle di ricordarci ancora nelle sue preghiere e come intenzioni, oltre alla mia malattia, aver presente anche tutta la mia famiglia o meglio le mie famiglie, cioè chi mi sta vicina: genitori, suocera, ecc.. ma in particolare le bimbe; l’ultima riceverà la Prima Comunione il 30 maggio prossimo ed io sono felicissima che quest’occasione capiti nel giorno di Pentecoste. Chiedo per lei una preghierina particolar).
Le porgo i saluti più cari”.

“Mi rivolgo a lei perché sono disperata. Sono ammalata di cuore con fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, oltre a tutto il resto. Sono stressata e stanca perché ho alle spalle una famiglia pesante: mio marito è ammalato di tumore alla prostata. Non mi capisce e non mi aiuta e non riusciamo ad intenderci. Sono molto stanca perché non ho aiuti in casa da sempre, devo arrangiarmi in tutto.
Inoltre mio figlio di 37 anni vive con noi, non è sposato e non si sposerà mai perché è un handicappato a motivo di una sordità e ha avuto anche una leggera meningeopatite.
Premesso tutto questo io chiedo con il cuore in mano una preghiera sulla tomba di Madre Speranza perché possa avere la grazia di continuare in salute a sostenere la mia famiglia.
Non dimenticherò mai l’incontro con Madre Speranza al tempo con i miei due gemelli che allora avevano soltanto 5 anni.
Rivedo ancora la sua immagine e il suo volto benedicente.
Ringrazio infinitamente e sono sicura che con le preghiere di tutta la comunità sarò esaudita”.

Voglio ancora farvi presente un’altra situazione che mi commosso.
Una mattina arriva una ragazza che subito dopo si mette a piangere. Racconta che lei sta con il padre che si è diviso dalla madre, con la quale è rimasta la sorellina più piccola. Quando le due sorelle vogliono incontrarsi i genitori fanno molta difficoltà, anzi dicono male l’uno dell’altro. “Io non so più come fare. Oggi sono riuscita a venire qui con la sorellina. La prego di ascoltarla e dirle una parola di incoraggiamento”.

Altre situazioni familiari gravi si sono presentate per chiedere l’aiuto della preghiera. Si tratta di giovani alle prese con la droga, l’alcool, la vita sregolata. Ciò mette sotto sopra l’intera famiglia.
Per questo ci sembra quanto mai ispirata la preghiera che ci ha insegnato la Madre: “Signor mio e Dio mio la tua misericordia ci salvi; il tuo amore misericordioso ci liberi da ogni male”.

Defunti

Raccomandiamo all’Amore Misericordioso del Signore il giovane nipote di Sr. Vincenta Prieto (ora in Messico), morto in un incidente stradale; la sorella di Madre Isis (Lupercio – Brasile); il nipote di Sr. Gema Bueno (Fratta Todina); il cognato di Sr. Rosario Perez (Collevalenza).
Il 2 giugno abbiamo ricordato il 5° anniversario della morte del primo Figlio dell’Amore Misericordioso: Padre Alfredo Di Penta. Assieme ai suoi parenti abbiamo ringraziato il Signore per la sua bella testimonianza.

Foto di gruppo
Gruppo teatrale da Roma Sr. Susanne Rehberg Sr. Mihaela Pal Sr. Lara Danieli
Coro di San Martino Giornata di Spiritualità Presbiterale Giornata di Spiritualità Presbiterale
Da Perugia Da Mantova Da Porto S. Elpidio ALAM di Palermo

 

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ultimo aggionamento 18 luglio, 2004