La lettera

 

Questo Papa come Mosè

  Carissimo,

  sì, un Papa come Mosè, che ha trascinato il mondo verso la Terra Promessa, al confine dei cieli nuovi, di una nuova creazione, all’incontro con Qualcuno, presente e risorto nella storia.
  Un Papa che, nel disegno di Dio, nel bastone della roccia biblica, ha dispiegato la potenza trascendente di una speranza ostinata.
  La speranza dell’uomo, di ogni uomo, dei deboli, dei poveri, degli oppressi. La speranza dei popoli che invocano la pace, la giustizia, la pienezza dei diritti universali.
  “Attraverso i giorni in compagnia della speranza”. Così ancora oggi il Papa. La speranza calpestata, che chiede il dialogo tra le religioni e le culture, che prega nelle chiese cattoliche ma anche nelle sinagoghe e nelle moschee, che dà ragione al sogno dei giovani, che si fa testimonianza delle cose future.
  Un’avventura senza precedenti. Da quel giorno, così lontanto, della elezione, nulla è rimasto come prima. La storia è stata scardinata, è incominciata daccapo. Una svolta decisiva. Non solo il muro di Berlino, non solo l’Europa, non solo i grandi scenari de continenti, ma quelli di ogni persona, di ogni donna, di ogni uomo, di ogni bambino, la storia di tutto il dolore del mondo è stato il “luogo” della sua vita.
  Pastore di umanità, voce dei poveri, costruttore intransigente di pace, ostaggio del futuro, tutto di Maria. Una vita giurata sul mandato di Cristo, una irruzione dello Spirito, che ha aperto un passaggio tra le acque del mar Rosso.
  Una cerne ed una veste insanguinata. Vittima sull’altare, prigioniero della “debolezza” della croce. Ed è per questo l’aspetto più intimo, più autentico, di questo Papa straordinario, grande e tragico.
  Tragico, per il rischio di una civiltà postmoderna, non atea, non eretica, ma, peggio, indifferente, agnostica, per lo sfregio all’uomo, perpetrato, a volte, nel nome di Dio.
  Papa grande, per l’intimità sacerdotale del suo martirio agonico, per la proclamazione dell’uomo “via della Chiesa”, per il grido spalancato dell’Apocalisse, grido di “ciò che lo Spirito dice alla Chiesa”.

Nino Barraco

 

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ultimo aggionamento 26 settembre, 2004