ATTIVITÀ GIOVANILE
 
Sr. Erika di Gesù

 

Cari giovani

 

 

 

Cari amici,

io purtroppo a Colonia non c’ero, almeno fisicamente, ma come molti di noi, sono stata a guardare dalla TV la nostra storia. Benedetto XVI, la sua parola autorevole e voi, i giovani.
Volti che si scrutano, sorrisi; abbracci festosi; cori interminabili che assordano le strade di Colonia e che si sono aggregati sulla spianata di Marienfeld.
Saluti lanciati all’amico che non è potuto venire, perché non aveva i soldi o il lavoro necessario per guadagnarseli. Ciascuno diverso nel vestire, eppure tanto uguale, uniforme eppure originale.
Tutti, rigorosamente, con il cappello alla cowboy sulla testa; le Suore incluse.
Bandiere e striscioni nelle mani, sventolate freneticamente e che giocano col vento. Eravate 120.000, gli italiani. Quasi 300 con la nostra Famiglia religiosa: il «Movimento giovanile Amore misericordioso», che accoglieva fra gli altri, un numeroso gruppo di giovani dalla diocesi di Nocera Inferiore. Ben 150 giovani della diocesi di Caltanissetta hanno sostato a Collevalenza, prima e dopo la GMG.
Tutti stanchissimi e felici.
Mi avete raccontato che non sono mancati i disagi. Pasti scarsi dei primi giorni, spreco successivo, mezzi di trasporto superaffollati, docce fredde o senza più acqua; decine di chilometri a piedi senza l’assistenza necessaria, code interminabili e spesso inutili.
Ci si è messa anche la pioggia, per non dimenticare di essere in Germania! Quante benedizioni per i teli azzurri del kit degli italiani!
Mi sembra di vedervi, mentre improvvisate qualche tenda per ripararvi dalla coltre di rugiada piovosa, calata nella notte.
Magari proprio come avranno fatto i Magi, 2000 anni fa.
Sulle tracce dei Magi di allora, ci siete voi, i giovani di ora.
Ancora una volta, abbiamo visto e ascoltato i passi di nostra Madre, la Chiesa, che percorrono le vecchie strade d’Europa con passo ardito e instancabile.
Abbiamo contemplato il suo volto giovane. E in quel volto abbiamo intravisto un’ansia antica quanto l’uomo. Quella della ricerca.
Cari giovani, che cosa cercate? Che cosa avete trovato a Colonia?
Vi è stato detto, da chi vi conosce e vi ama, gli Apostoli di ora, che la ricerca dei Magi non è fuori moda, che Gesù è la verità, «non una delle tante possibili proposte; che solo Dio merita la nostra adorazione».
Mi sembra che stiate cercando «ragioni vere di vita da giocare e da proporre»; la gioia, la bellezza, l’amore, nel rispetto di una corporeità vissuta globalmente e non come qualcosa di accessorio e parziale, lasciato alla gratificazione immediata e spesso deludente.
Siete alla ricerca di una sfida, non più denigratoria dei vostri scandalosi costumi, ma capace di proporre un valore caduto in disuso, ma non certo dimenticato: anche se siete «la generazione dei pantaloni bassi», noi scommettiamo che possiate vivere una «castità nuova».
I vostri desideri non trovano spazio in «comunità gruccia» alle quali «appendere le vostre attese»1, ma attendete di essere catturati nelle maglie della rete di Cristo, «presente nel tabernacolo della misericordia, nel sacramento dell’altare»; presente nel coraggio della vostra testimonianza, oltre le distanze e le inevitabili sofferenze, per dire a tutti che vale la pena «far entrare Cristo nella propria vita»2.
Vale la pena, perché come vi ha detto ancora il suo Rappresentante, Benedetto, «Cristo nulla toglie di quanto avete in voi di bello e di grande, ma porta tutto a perfezione per la gloria di Dio, la felicità degli uomini, la salvezza del mondo»3.
State cercando anche voi, come Edith Stein, il senso della vita che Dio rivela in Gesù.
E che Gesù nasconde nei poveri di sempre, nelle bettole sudice che continua a frequentare, nei piedi sporchi che continua a lavare.
Non per i nostri meriti, ma per sua misericordia.
Anche voi sognate il “sogno luminoso” della festa, che, nel Perdono immeritato dei peccati, ci fa vedere «l’universo con occhi nuovi» (Adolphe Retté).
E sapete gustare il sapore del regalo più bello, il dono dell’Eucaristia, inventata da Gesù nella notte “dell’amicizia tradita” per mostrare, in questo “segno estremo”, che la sua potenza divina è soltanto Amore.
Anche voi credete che la forza per vivere il Vangelo e trasformare il mondo fiorisce dall’Eucarestia4.
Cari amici, a Colonia avete «spalancato le porte del vostro cuore a Dio»?
Gli avete «concesso il diritto di parlarvi?»
Avete aperto «le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso»5?
Credo di sì!
Credo che abbiate potuto gridare, rinnovando la lode ardente dei Magi: «Siamo venuti per adorarlo!»6.
Un confratello sacerdote mi raccontava, con le lacrime agli occhi, delle file che avete sostenuto con pazienza per giungere alla tenda dell’adorazione: lì, prostrati come i vostri Santi predecessori, i Magi, avete adorato la S. Eucaristia durante la notte.
Così, quando Gesù ha bussato e, dolcemente, «ha messo la mano nello spiraglio»7 della porta del vostro cuore, avete aperto con fiducia.
E sappiamo che continuate a “cenare” con Lui, ogni sera, nel “paese” a cui avete fatto ritorno, alla mensa del suo corpo, offerto per voi, dato per tutti8.
Non c’è davvero modo più bello di mettere in pratica la parola esigente e “benedetta” di Benedetto XVI!
Qui al Santuario, il 25 settembre, abbiamo celebrato la festa di Cristo, Re Amore misericordioso.
Guardando a Lui, il Crocifisso, tornato al suo originario splendore, mi ritorna alla mente questa parola del Papa che voi avete ascoltato dal vivo: «Dio contrappone al potere rumoroso e prepotente di questo mondo il potere inerme dell’amore, che sulla Croce […] instaura il suo Regno».
Questo è “lo stile di Dio” che potete imparare.
Lo stile dei Santi, gli unici esperti della rivoluzione del mondo9.
I Santi non si vergognavano della loro debolezza; ne soffrivano soltanto quando, a causa del peccato, era di ostacolo alla realizzazione del progetto di Dio, all’avvento del suo Regno di amore e di pace.
“Fatevi santi” era anche lo slogan costante che M. Speranza ripeteva a tutti.
La santità nella vita è un pellegrinaggio costante, è un cammino durevole dietro la luce della stella, è la speranza di innamorarsi eternamente del “Re dei Giudei”10, il Dio bambino. E’ lo stupore che nasce quando Egli, misteriosamente, fa brillare ancora il suo volto giovane su di voi, sorprendendo perfino i potenti di questo mondo.
Fatevi santi e continuate a seguire la parola del nostro nuovo Padre, che come il suo grande e amato predecessore, il Servo di Dio, Giovanni Paolo II, ci insegna i mezzi necessari per giungere alla meta: incontrare Gesù Cristo.
Voi giovani amate la libertà, e non c’è libertà vera che non sia a servizio del Bene.
Perciò, non vi resta che fare quello che avete ascoltato: “pregare”; “ascoltare la Parola”, spendere “il tempo libero” con Dio, «partecipare all’Eucaristia domenicale», “riconciliarsi” con Dio; «conservare la comunione con il Papa e con la Chiesa»; “perdonare”; non dimenticare “gli anziani” e non distogliere gli occhi dai “sofferenti”11.
Cari giovani, so bene che il vostro compito è grande perché, come riconosceva Benedetto, «aspirate alle cose grandi». Non scoraggiatevi mai e «dimostrate al mondo» il vostro impegno «per un mondo migliore».
Nella mia povera esperienza, posso dire che non c’è aspirazione più grande di questa: dimostrare al mondo la misericordia di Dio.
Non vergognatevi, dunque, di testimoniare il suo Amore misericordioso!
Fate vedere la mondo «che Dio non è un Padre desideroso di castigare, ma un Padre pieno di misericordia che ci attende per perdonarci. Anche se fossimo i maggiori peccatori non dovremmo temere, perché il suo Cuore misericordioso ci perdona e ci ama con amore infinito»12.
Con questa speranza ed augurio, vi saluto con affetto e…
Alla prossima GMG!


1 D. Sigalini, Vivere nel mondo come veri adoratori di Dio. Per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2,12). Catechesi a Colonia; cf. il Sito www.gmg2005.it

2 Benedetto XVI, Discorso ai giovani dal battello sul Reno.

3 Benedetto XVI, Discorso ai giovani dal battello sul Reno.

4 Cf. A. Comastri, Catechesi ai giovani italiani a Colonia.

5 Benedetto XVI, Discorso ai giovani dal battello sul Reno.

6 Mt 2,2.

7 Ct 5,4.

8 «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3,20).

9 «Solo dai Santi, solo da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo». Benedetto XVI, Discorso durante la veglia a Marienfeld.

10 Cf. Benedetto XVI, Discorso ai seminaristi.

11 Benedetto XVI, Omelia della S. Messa.

12 M. Speranza di Gesu’, Consigli pratici, 21.

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ultimo aggiornamento 08 novembre, 2005