DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA
 
P. Giovanni Ferrotti fam

 

Voce del Santuario

Febbraio 2005

 

 

 

 

 

 

 

Santuario di Collevalenza

 

"Dio è Amore": un'Enciclica scolpita nel Crocefisso dell'Amore Misericordioso

Nell’ultimo numero della nostra rivista si è parlato abbondantemente dell’Enciclica "Deus caritas est", la prima del Pontificato di Benedetto XVII, che affronta in maniera semplice e rigorosa il problema fondamentale della vita: Chi è Dio? Chi è l’uomo? La risposta è questa: "Dio è Amore", l’uomo è la sua capacità di accogliere e di donare amore.
Non intendo aggiungere altre considerazioni, ma solo limitarmi a rilevare una singolare coincidenza tra alcuni temi trattati molto sapientemente dal Papa nella sua Enciclica e il Crocifisso dell’Amore Misericordioso che Madre Speranza fece scolpire nel 1931, a Madrid e che si conserva nel Santuario di Collevalenza.
Gesù – afferma il Papa – dà carne e sangue ai concetti; e lo fa con un "realismo inaudito". (Cfr.D.C.E.,12)
Con lo sguardo della fede possiamo leggere nel Crocifisso di Collevalenza quell’amore di Dio per la sua creatura che è insieme "eros" (amore umano, appassionato), "filia", (amore di amicizia) e "agape" (amore oblativo, dono totale di sé). "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui…abbia la vita eterna (Gv. 3, 16).
Madre Speranza ha voluto che Gesù fosse rappresentato ancora vivo, con il volto sereno per esprime più che lo spasimo del dolore la forza dell’amore. È il momento nel quale dalla croce implora perdono presso il Padre, perché è lì che la realtà dell’amore può essere contemplata e compresa. Mentre in Dio l’eros, la filia, l’agape, si armonizzano e coincidono per l’uomo non è così.
L’amore semplicemente umano è "ebbro e indisciplinato…caduta, degradazione dell’uomo… ha bisogno di disciplina, di purificazione per donare all’uomo non il piacere di un istante, ma un certo pregustamento del vertice dell’esistenza, di quella beatitudine a cui tutto il nostro essere tende" (D.C.E., 4).
Le croci le sofferenze purificano l’amore, lo rendono autentico, vero, forte.
"A questo atto di offerta Gesù ha dato una presenza duratura attraverso l’istituzione dell’Eucaristia , durante l’Ultima Cena…L’Eucaristia ci attira nell’atto ablativo di Gesù …veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione" (ivi 13).
Dietro al Crocifisso dell’Amore Misericordioso troviamo una grande ostia che ci ricorda il dono incommensurabile del Corpo e del Sangue di Cristo che ci nutre e guarisce
L’esercizio dell’amore fraterno, che costituisce la seconda parte dell’enciclica, ci viene richiamato dalla pagina del Vangelo di Giovanni dove è scritto: "Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato".
Il Vangelo, posto sotto la croce, poggia sul globo che rappresenta il mondo per indicare che l’amore è universale, va esteso a tutti, senza riserve e senza condizioni.
Veramente basta uno sguardo al Crocifisso per comprendere la grandezza dell’amore di Dio per noi, la preziosità della nostra vita e l’impegno che dobbiamo mettere per amare gli altri come Dio ci ama.

Ricordo di Madre Speranza

Il ventitreesimo anniversario della morte di Madre Speranza l’abbiamo celebrato quest’anno in due date distinte, quasi con lo stesso programma: sabato 4 e domenica 5 febbraio, martedì 7 e mercoledì 8.
La Liturgia delle Acque del sabato è stata quasi un gesto di accoglienza e purificazione per predisporre i numerosi amici del Santuario venuti dalla Spagna, dal Brasile, dalla Germania e da molte parti d’Italia a far tesoro dell’abbondanza di benedizioni che l’Amore Misericordioso voleva elargire per questa ricorrenza.
A sera si è celebrata la S. Messa e i Vespri per poi concludere la giornata con una bella "Ora di Adorazione" curata dall’ Equipe di Pastorale Giovanile. La preghiera si è sviluppata tenendo presente le parole del Vangelo di Giovanni "E videro dove abitava…" riferite all’esperienza dei primi discepoli. Sulla mensa dell’altare era stato posto il tabernacolo che, quando Madre Speranza abitava ancora nella casa parrocchiale di Collevalenza, si aprì all’improvviso in seguito alla sua insistente preghiera di poterlo vedere com’era, rinchiuso in quelle anguste pareti.
Più che una conferenza è stata una conversazione-meditazione quella dettata da P. Mario Gialletti sul tema : "L’offerta vittimale in Madre Speranza". Ha ricordato come la Madre fin dal 1927 fece il voto di vittima e in questo stato visse tutto il resto della sua esistenza rinnovando frequentemente questa sua offerta. Lo fece guardando Cristo Crocifisso, la vittima a Dio gradita, accettando con lo slancio e la profondità delle anime che sanno veramente amare tutte le vicissitudini e sofferenze della sua travagliata esistenza..

La S. Messa solenne di Domenica 5 febbraio è stata presieduta dal Vescovo Diocesano Sua Ecc.za Mons. Giovanni Scanavino, il quale ci è sempre paternamente vicino nei momenti importanti della vita del Santuario: Al termine della sua omelia si è augurato che entro l’anno la Chiesa proceda al riconoscimento definitivo della santità di Madre Speranza, per avere un esempio di autentica carità cristiana in quest’anno dedicato nel piano pastorale della Diocesi alla carità.

La Veglia intorno alla tomba della Madre, curata da Padre Carlo Andreassi, aveva come tema : "Cercare, trovare, incontrare Gesù". Attraverso l’ascolto del Vangelo di Giovanni (Gv.1,35-42) che racconta l’esperienza dei primi discepoli e alcuni brani presi dagli scritti di Madre Speranza, intercalati da silenzi, musiche e canti, è stata offerta a tutti la possibilità di confrontarsi con la fede, la tenacità e l’entusiasmo di alcune persone esemplarmente fedeli e generose.

"Sulle orme di Madre Speranza" era il titolo di un recital nel quale ho voluto ricordare la prima venuta di Madre Speranza a Collevalenza, il 18 agosto del 1951, facendo parlare varie persone del paese alcune delle quali erano presenti in quella circostanza. Movendo dalla piazzetta della Madonna delle Grazie ci siamo avviati verso il paese sostando nei vari luoghi dove la Madre abitò con le sue figlie e con i primi figli.

P. Vittorio ha curato la Via Crucis che martedì 7 si è snodata per il viale del Santuario, dove i gruppi scultorei di Antonio Ranocchia e Alcide Ticò, presentano i vari momenti della passione di Cristo. Nonostante il tempo non buono sono stati molti i partecipanti e tutto si è svolto in un clima di raccoglimento e preghiera.

Sua Ecc.za Mons. Domenico Sorrentino, nuovo Vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, prima di fare il suo ingresso in Diocesi ha voluto trascorrere nella nostra comunità alcuni giorni di ritiro e di preparazione edificandoci con la sua semplicità e affabilità. A lui abbiamo chiesto di celebrare la S. Messa dell’otto febbraio, giorno anniversario della morte della nostra amata Madre.
Nella sua bella omelia, prendendo lo spunto dalle letture del giorno, ha parlato di quella Sapienza che viene dall’alto e che ha guidato Madre Speranza nel realizzare l’opera meravigliosa di Collevalenza, dove il dono della misericordia trasforma il cuore dell’uomo e lo rende misericordioso verso i propri fratelli. .

Il fatto del mese

In questi ultimi tempi ho ricevuto varie lettere di persone che chiedono di pregare per loro nel Santuario o di ringraziare il Signore per le grazie che hanno ricevuto. C’è tanta fede in queste persone e tanta fiducia che l’Amore Misericordioso possa in qualche modo venire loro incontro, soprattutto per intercessione della Venerabile Madre Speranza alla quale si rivolgono con grande fiducia presentando i loro problemi di salute, di famiglia, di lavoro.
Riporto alcuni brani di lettere che mi sono pervenute recentemente:
"Cara Madre Speranza, ti chiedo di guarire il mio cuore straziato e l’anima triste e irrequieta.
Ti chiedo di purificarmi con la tua acqua e di darmi un po’ di sollievo da tutta questa infelicità…"
"Carissima Madre Speranza, vorrei ringraziarti tanto per tutte le grazie che mi hai concesso in questo anno. Chiedo il tuo aiuto e la tua preghiera per me e per la mia famiglia perché possiamo conoscere Dio come un Padre buono"
"Madre Speranza, guarisci mio marito e aiuta tutta la mia famiglia…"
" Sono malato fin da piccolo e adesso le malattie si sono complicate. Essendo solo mi è necessario un miracolo. Pregate tanto per me perché non ne posso più. Mettete la mia supplica sulla tomba di Madre Speranza".
"Siamo due genitori molto tristi e molto disperati, con una figlia carina e molto simpatica, ma affetta da handicap alle gambe. Chiediamo un piacere: possiamo avere qualche santino con immagine sacra del Santuario dell’Amore Misericordioso? Lei ne sarebbe tanto contenta.
Noi quando ci è possibile la portiamo con la carrozzina a vedere il mare e lei si diverte tanto.
La sera, prima di portarla letto, con molta fatica, preghiamo la Madonna e il Signore che la possano aiutare…lo speriamo tanto… Qualche sera la vediamo piangere dai dolori allucinanti che ha alle deboli gambe e anche a noi ci viene da piangere; per fortuna abbiamo tanti amici che ci danno forza e coraggio per andare avanti".
Cari lettori chiedo anche a voi di pregare per questa bambina e per tutti coloro che ricorrono con fiducia all’Amore Misericordioso.

Incontri

Si sono svolti i primi tre incontri dell’iniziativa "Cammino di fede", programmati dall’Equipe di Pastorale Familiare del Santuario. Non sono moltissimi i partecipanti, circa venticinque, ma li ho sentiti tutti molto contenti degli argomenti trattati e del modo discorsivo e partecipato con cui sono stati condotti. Il confronto e la riflessione sono elementi indispensabili per la nostra crescita spirituale.

La Giornata del Malato ha richiamato la nostra attenzione sul disagio mentale che colpisce un quinto dell’umanità. Il Santo Padre Benedetto XVI nel suo messaggio chiede l’impegno delle Comunità ecclesiali a pregare per questi fratelli e a testimoniare la tenera misericordia del Signore.
Abbiamo cercato di sensibilizzare i fedeli e pregato con essi per questi nostri fratelli.

Oltre quaranta volontari del Santuario hanno partecipato all’Assemblea annuale per rinnovare la loro adesione e partecipare ad un significativo momento di vicendevole incoraggiamento e scambio di esperienze e suggerimenti per migliorare il servizio di accoglienza dei pellegrini, soprattutto nel delicato compito delle piscine. Abbiamo constatato con soddisfazione un aumento di iscrizioni soprattutto tra i giovani del luogo. Il Padre Generale, il Retore e le Suore hanno ringraziato per questa preziosa testimonianza di tanti generosi laici che sostengono con il loro disinteressato sevizio le opere del Santuario.

"Diventare veri discepoli di Gesù" è stato il tema trattato da P. Aurelio Pérez nel Corso di Esercizi Spirituali dettato ad una cinquantina di Suore della nostra Famiglia Religiosa in questo mese.
La fonte delle riflessioni è stato il Vangelo di Marco e il volto di Gesù Crocifisso, Amore Misericordioso

Domenica 26 si è tenuta presso la Casa del Pellegrino, l’ultima conferenza in preparazione ai Corsi di Cristianità che si svolgeranno nel mese di Marzo. "Come può iniziare un tuo rapporto personale con Dio" è stato il tema trattato dal Vescovo diocesano Mons. Giovanni Scanavino e seguito con attenzione da un bel gruppo di persone

Domenica 13 febbraio un gruppo di amici di P. Enzo Ignazi si sono ritrovati a Collevalenza per ricordarlo con una S. Messa, a circa tre mesi dalla sua morte. Un ricordo che ha ravvivato i suoi saggi insegnamenti e la cordiale amicizia che li ha legati

Il messaggio del Consiglio Episcopale per la Giornata per la vita ci ha sollecitato ancora una volta a porre la nostra attenzione sul rispetto della vita umana. Senza questo presupposto non c’è né libertà né felicità, La vita non può essere manipolata come fosse proprietà esclusiva. Anzi quanto più essa è debole e indifesa tanto più deve essere aiutata e rispettata. Non si comprende come possano esserci persone che non riescano a capire questa elementare verità. La nostra preghiera ottenga la luce necessaria per comprendere che "ogni uomo è riflesso del Verbo di Dio" e deve essere accolto come suo dono.

Giornata della vita consacrata

Il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio si è celebrata la X Giornata Mondiale per la Vita Consacrata. Il Vescovo di Orvieto – Todi, Mons. Giovanni Scanavino ha invitato tutti i consacrati e le consacrate della Diocesi alla solenne celebrazione di ringraziamento che si è tenuta presso il nostro Santuario. Con il Vescovo hanno celebrato una trentina di Sacerdoti, tra i quali il P. Generale dei Figli dell’Amore Misericordioso, padre Domenico Cancian e il Padre Provinciale del Brasile, Padre Saverio Martinez. Molti religiosi presenti hanno festeggiato il 25°, il 50° e alcuni perfino il 70° della loro Prima Professione che ricorrerà durante l’anno corrente. Due Seminaristi brasiliani, prossimi al Sacerdozio, hanno emesso la Professione Perpetua nella famiglia dei Fam.
Il Vescovo nella sua omelia, ha sottolineato l’importanza della testimonianza dei religiosi, i quali "tengono accesa la lampada della speranza per rischiarare i passi di tutti coloro che sono in cammino verso il Signore". Ad essi ha chiesto di vivere nella gioia e nella carità la loro vita di consacrati.

Voti Perpetui e Ministeri

Vicente Paulo Braga e Ronaldo Evangelista De Melo sono due giovani brasiliani che prima di fare la loro Professione Perpetua ed essere ordinati Diaconi e poi Sacerdoti, Figli dell’Amore Misericordioso, hanno voluto fare un’esperienza di circa tre mesi prestando il loro servizio presso la casa di accoglienza per Sacerdoti anziani del nostro Santuario.
Il 2 febbraio durante la S. Messa celebrata dal Vescovo hanno promesso al Signore con la Professione Perpetua di vivere uniti a Lui tutta la loro vita.
La cerimonia, alla quale hanno partecipato oltre ai religiosi della Diocesi, molti figli e Ancelle dell’Amore Misericordioso di varie comunità, ha avuto momenti di grande commozione e in questo tempo scarso di vocazioni ci ha aperto il cuore alla speranza. Il 18 febbraio Padre Domenico ha conferito loro anche i Ministeri.
Li accompagneremo con la nostra preghiera così come faremo per le due suore, Sr. Alessandra Reis Barbosa e Sr. Dulce Aparecida Dutra, anch’esse brasiliane, che dopo un lungo periodo trascorso a Collevalenza hanno fatto la loro Professione Perpetua, in Brasile, a Juiz de Fora, l’undici di questo mese.

Riconoscimento Pontificio dell’Associazione Laici Amore Misericordioso

La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ha approvato con un decreto lo spirito e le finalità dell’Associazione Laici dell’Amore Misericordioso, dichiarandola pienamente inserita nella missione della nostra famiglia religiosa.
È un dono molto atteso che costituisce motivo di grande soddisfazione e gratitudine e che, nello stesso tempo, diventa un valido incoraggiamento a proseguire il cammino di formazione e servizio della carità, con lo spirito e lo stile di Madre Speranza, nei vari ambienti del lavoro, della scuola, della salute, e soprattutto della famiglia. Ringraziamo insieme il Signore e auguriamoci tanti frutti di bene per il nostro mondo sempre più bisognoso di una efficace testimonianza di amore e misericordia.

Gruppi

Ne mese di Febbraio 2006 abbiamo registrato il passaggio di questi gruppi di pellegrini:

2 Perugia, Porano, Orvieto, Avigliano, Todi, Acquqsparta, Massa Martana, San Terenziano, Fratta Todina, Castel Giorgio, Morrano di Orvieto

4 Bologna, Fermo (P. Franco Scendoni), Isola della Scala (Nando), Ravenna (Storace), Santeramo in Colle (BA) (con i coniugi Sette), Svizzera (gruppo guidato dalla Signora Stefania Bazzurri), Roma (Gruppo internazionale di religiosi della Congregazione dei Fatebenefratelli)

5 Domenica: Brindisi, Ugento, Svizzera, Verona.

8 Da Prato la signora M. Grazia Bianchi, una delle prime e più solerti organizzatrice di pellegrinaggi, è venuta con un gruppo di pellegrini e con alcuni parenti per celebrare con il marito Enzo il 50° di Matrimonio. Altri gruppi sono venti da: Napoli, Ronco, Roma(Sacerdoti)

12 Domenica: Firenze, Empoli, Fiesole, Roma (Parrocchia di Spinaceto)

18 Macerata, Gruppo di Famiglie della Costa d’Avorio, residenti in Umbria, che dopo aver pregato e visitato il Santuario, hanno voluto far tutti la liturgia delle acque, compresi coloro che non erano ancora battezzati

19 Domenica: Un gruppo di pellegrini di Pistoia guidato dalla Signora Stefania Baldi, Terni, Perugia

25 Gruppo da Spinaceto (Roma) con P. Ottavio Bianchini, gruppo di Ronco di Forlì con D. Piero, pellegrini da Trieste, S. Sepolcro, Foligno,

26 Domenica: Gruppo di cursillisti da varie zone della Diocesi, Perugia, Bastardo, Terni La squadra di Calcio del Verona con l’allenatore, Massimo Ficcadenti e tutti i dirigenti e tecnici, sono passati per una attenta visita al Santuario. Ha fatto ad essi da guida il Prof. Pietro Jacopini infervorandoli con la sua calda e persuasiva parola sull’Amore Misericordioso e Madre Speranza

Lutti

Nel mese di febbraio sono tornati alla casa del Padre alcune persone legate alla nostra Famiglia Religiosa:
Sr. Inocencia Lopez, della Comunità di Larrondo (Bilbao). Un’anima che ha seguito con fedeltà ed entusiasmo il cammino tracciato da Madre Speranza.
il signor Pio, fratello di Suor Raffaella della comunità di Fratta Todina
Il signor Franco, zio di Madre M. Gabriella, della casa generalizia di Via Casilina (Roma).
L’Amore Misericordioso accolga queste anime nel suo abbraccio, insieme a quelle di tutti i benefattori e amici del Santuario.
Ai parenti esprimiamo le nostre più sentite condoglianze e assicuriamo la nostra preghiera.

Foto di gruppo

Dalla Svizzera Da Santeramo (BA) Veglia di preghiera sulla tomba di Madre Speranza S. Ecc.za Mons. Domenico Sorrentino concelebra nel 23° anniversario della Morte di Madre Speranza
Da Spinaceto - Roma Dall Costa d'Avorio Da Pistoia Esercizi Spirituali Suore Ancelle dell'Amore Misericordioso

Vicente Paulo Braga e Ronaldo Evangelista de Melo emettono i loro Voti Perpetui nelle mani di S.E. Mons. Giovanni Scanavino

P. Vicente e P. Ronaldo

Squadra di calcio del Verona

 

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 21 marzo, 2006