La lettera

 

Dare eternità al tempo

Carissimo,

    incontrarsi, fermarsi, riflettere sulla dimensione del tempo.
    Riconoscere nel tempo una Presenza, la contemporaneità di Cristo che condivide i nostri giorni, la nostra storia, la storia del mondo.
    Dare valore, durata, eternità al tempo.
    Sì, i giorni, le stagioni, la luce, la notte, il passato, il presente, rincorrersi di anni, di secoli.
    Nel tempo, la vita dell’uomo, la nascita, la crescita, la morte, le vicende, gli incontri, gli scontri, il dolore, la speranza.
    C’è una poesia, bellissima, di Quoist. Dice del nostro "uscire", del nostro andare, venire, camminare, correre ... frettolosi, precipitosi, sovraccarichi, impetuosi.
    I1 Signore compassionevole attende. Quando finiremo di correre? Quando avremo tempo per capire il senso, il significato più profondo della vita che sopravvive a tutte le vicende del tempo?
    Ritrovarci su una strada che è cammino, che è viaggio, avere i sandali ai piedi, le cinture ai fianchi, il bastone in mano. Sulla soglia di Qualcuno: "Le cose di prima sono passate...».
    Ancora un tempo, un dono di cui meravigliarci. Ancora un tempo da vivere, da attendere. Tutta la trama della vita è attesa. Siamo sempre ad attendere. Aspettiamo cieli nuovi e terra nuova. I1 tempo, attesa che si riveli il volto di Dio.

    O Signore, donaci il dono della lentezza; rendici capaci di fermarci dalla corsa; non farci abituare alla vita; liberaci dall’amnesia del viaggio; impegnaci nella misericordia delle opere, sulla strada da Gerusalemme a Gerico; rendici aperti all’unico giorno di futuro che già viviamo.

Nino Barraco

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ultimo aggiornamento 07 giugno, 2006