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Ricordando Sr. Aurora |
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ata a Ceánuri (Vizkaia) il 5 agosto 1930, seguì Madre Speranza all’età di 18 anni. Sull’esempio della madre Fondatrice, ha dedicato la sua vita, prima in Spagna, al servizio dei bambini bisognosi, e poi in Italia, nei diversi uffici che l’obbedienza le ha affidato, anche come Madre Delegata della Delegazione "Maria Mediatrice" d’Italia e Germania.Apprezzata ed amata per la sua mitezza ed umiltà, era una donna saggia con un forte intuito materno che ha saputo mettere a servizio di tutti.
Suor Aurora aveva un animo sensibile e grato per quanto riceveva senza alcun suo merito, era animata da un desiderio di perfezione e santità che ricercava nelle piccole cose e nelle azioni di ogni giorno.
L’Amore Misericordioso le ha messo nel cuore il desiderio di svuotarsi di se stessa per abbandonarsi nelle sue mani, sapendo che "la vera religiosa è quella che non ha più una propria volontà".
Tra i suoi appunti spirituali del 50° di Consacrazione, troviamo scritto:
"Voi siete una cosa sacra,
siete il tempio di Dio,
non rattristate lo Spirito di Dio che è in voi".
Mi impegno a collaborare con Gesù con atteggiamenti più che con opere: voglio copiare in me gli stessi atteggiamenti e sentimenti di Gesù" (Esercizi spirituali – Mercoledì Santo, Anno 2000).
Suor Aurora è stata esempio di un’offerta generosa e gioiosa.
L’apice di questo cammino lei l’ha raggiunto nella sua ultima ed improvvisa malattia, di cui conosceva tutta la gravità. Ormai alla vigilia della Settimana Santa, stava portando a compimento e percorrendo il tratto più impegnativo della sua esistenza.
Con uno sguardo colmo di riconoscenza e serenità, salutando il confratello che le aveva amministrato l’Unzione degli infermi, disse: "Ci rivediamo in Paradiso"!
Pensiamo che il Buon Gesù avrà sicuramente accolto Suor Aurora con un forte abbraccio perché gli è stata fedele sposa, cercando di imitarlo nei suoi esempi di mansuetudine e di umiltà e nel suo abbandono alla volontà del Padre.
