La lettera

 

Quando sarà Natale

Carissimo,

un giorno erano i bambini a dire "è Natale".

Bambini, circuito impareggiabile di sangue, di fantasia, di futuro. Evento strepitoso sulla terra. Stupore, scoperta degli inizi, meraviglia che si accende tra le stelle.

Nasceva nei bambini il Bambino Gesù. In una notte di stupore immenso, alleata dei messaggi fascinosi, arrivata da millenni di anni luce. L’infinito tra i pastori, la culla di paglia, un vagito nato dal grembo di una ragazza ebrea.

Tra luci, personaggi, grotte, erano i bambini a farci trasalire di evento.

Poi si è fatto buio. E i bambini non hanno più detto "è Natale".

Bambini nel terrore della notte. Girotondo dissacrato, straziato dalla guerra, sterminato dalla fame, travolto da una società feroce, crudele, terribilmente dannata, di uomini predoni, pedofili, affaristi.

Si è perpetuato il giorno degli Innocenti, spezzati negli affetti, violentati nella vita, venduti nel corpo, barattati dal crimine, morti nelle stive dei clandestini, bruciati vivi nelle baracche degli ultimi.

Paura, grido, tributo di sangue, anche oggi, nelle mani di Erode.

Eperò la vita è più forte. Ci sarà domani. E i bambini diranno, ancora una volta, "è Natale". Voglia di vivere, annuncio delle cose nuove, reinvenzione della vita che conta, che danza. L’impossibile che avviene, che ritorna. Il Bambino risuscita i pensieri e i sogni dei bambini, riaccende in cielo le stelle.

Stelle per sorridere, per abitare la vita. Sussulto dei bambini che si fa, di nuovo, canto di tutti, dono della creazione che colma il nostro bisogno di vivere e di essere felici.

Siamo in attesa di questo giorno, di questo annuncio.

Per la collera dei poveri, di ogni uomo non amato, scacciato, separato dalla città, di ogni popolo sfregiato dal terrore, di ogni assenza di bellezza, di ogni speranza che muore, in questo nostro tempo cinico e mercantile, disperato e disperante.

In attesa di abitare la vita, di vivere la pace, di stabilire una nuova alleanza di festa, un patto nuziale con la storia, con il tempo, con gli altri.

Quando l’innamoramento dei bambini ci dirà, ancora, che "è Natale".

Nino Barraco

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ultimo aggiornamento 16 dicembre, 2008