studi

Suor Giuseppina Viozzi eam

La gestione del personale nelle
Organizzazioni non Profit:

Il caso della Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso

Tesi di laurea in organizzazione aziendale

Presso l’Università degli Studi di Macerata

Facoltà di Economia - Anno Accademico 2007-2008

Relatore: Prof. Federico Niccolini

(seguito)

2.5 Caratteristiche operative delle divisioni di secondo livello

La Comunità di Roma, è la prima divisione operativa in Italia, l’inaugurazione risale al 2 luglio 1936, fin dall’inizio venne aperto un internato per le bambine orfane o figlie di famiglie numerose ed economicamente disagiate. Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, Madre Speranza istituì la Scuola Elementare38. Oltre all’assistenza nello studio, veniva offerta alle bambine la possibilità di imparare lavori domestici, taglio, cucito, ed altro. La scuola, nei momenti difficili per le famiglie, garantiva ai minori un clima familiare, favorevole alla loro crescita culturale, sociale e religiosa39. Nel settembre del 1970 fu aperta anche la scuola materna privata40. In seguito, dietro la richiesta di tante famiglie del Quartiere di poter iscrivere nella scuola anche i loro bambini, apprezzando l’offerta formativa ed educativa ed il  clima di famiglia che la caratterizzano, la scuola ha accolto bambine e bambini esterni41. Il tasso d’iscrizione attesta che la Scuola "Amore Misericordioso" si distingue per i tratti della sua specifica identità. Nell’anno scolastico 2000-2001 è stato aperto il Micro-asilo dove, da un lato si viene incontro alle esigenze di tante mamme impegnate nel lavoro, dall’altro si offre la possibilità ai bambini di iniziare a fare esperienze ludiche e socializzanti positive. La scuola si intitola all’Amore Misericordioso, e ha come finalità specifica l’accoglienza dei bambini in un clima di famiglia, fraterno, sereno e gioioso; condizione indispensabile per un processo di crescita e di sviluppo integrale di tutte le potenzialità dell’alunno. Una scuola che vuole essere in continuità con la famiglia, per cui gli ambienti, le iniziative, i comportamenti, gli interventi didattici ed educativi sono finalizzati ad esprimere il linguaggio della comunicazione che forma e prepara la persona alla vita. La comunicazione, infatti, è costruita sull’amore, sull’attenzione e la comprensione dell’altro, sulla fiducia reciproca tra i membri della comunità educante e gli alunni, soggetti dell’educazione. Questo linguaggio, basato sull’amore che comprende in profondità, richiede un’adeguata professionalità e si traduce in accoglienza incondizionata, capacità di comprensione, condivisione e aiuto, e si avvale fondamentalmente del modello coinvolgente della figura dell’educatore. Trovandosi in questo determinato territorio, la scuola si radica nella sua storia e cultura, assumendone i problemi ed i bisogni e cercando, con la propria specificità, di dare ad essi un’adeguata risposta42. Oltre la Scuola Amore Misericordioso, nella comunità di Roma è presente anche una casa di accoglienza, la Casa per ferie "Madre Speranza". Quest’ultima, ha iniziato la sua attività nel Natale 1949 (in occasione dell’anno Santo 1950) come Casa del Pellegrino con esenzione di autorizzazione, allora prevista. Nel 1975 venne annullata quell’esenzione e fu chiesta la licenza di Pensione chiamandola: "Pensione Ancelle dell’Amore Misericordioso". Nel 2007 è stata rinnovata con la denominazione "Casa per Ferie Madre Speranza". Tale struttura nel corso degli anni è stata adeguata alle vigenti normative e può accogliere fino a 120 persone. In generale, la Casa è frequentata da gruppi di persone organizzati provenienti sia dall’Italia che dall’estero, i quali vengono per visitare Roma, per partecipare alle udienze del Papa ed altro; vi sono anche famiglie e casi di persone che dovendo assistere i parenti ricoverati nei vicini ospedali, necessitano di un alloggio. Per questi ultimi, si pone particolare attenzione offrendo un costo differenziato e in casi di difficoltà economica, un servizio gratuito. Nell’accoglienza viene comunque messa sempre al centro la mission organizzativa, viene infatti curato anche l’aspetto spirituale, offrendo alle persone o gruppi la possibilità di pregare e di celebrare l’Eucarestia nella Cappella interna e di conoscere la spiritualità dell’Amore Misericordioso.

Particolare importanza riveste la Casa del Pellegrino (Collevalenza, PG), un edificio annesso al Santuario dell’Amore Misericordioso, che accoglie quanti, singolarmente o in gruppo, sostano presso il Santuario. La finalità della Casa è in funzione esclusiva del Santuario, volta all’accoglienza dei pellegrini e all’ospitalità di convegni su tematiche religiose di ampio respiro. L’attività è iniziata nel 1967; la struttura può ospitare circa 300 pellegrini ed è dotata di ampi saloni per conferenze e convegni. La Casa del Pellegrino è frequentata da gruppi organizzati con una permanenza che varia in media, dai 2 ai 5 giorni, sacerdoti, famiglie, persone singole e persone che partecipano ai diversi convegni e corsi di esercizi spirituali che ivi si svolgono durante l’anno ed altro. Negli ultimi anni l’afflusso di pellegrini è cresciuto notevolmente nei giorni preposti all’immersione nell’acqua del Santuario.

La Comunità di Fratta Todina, è stata aperta nel 1948, dapprima con un internato per minori affidati alla comunità e l’anno seguente la scuola materna. Quest’ultima, oggi Scuola dell’Infanzia "Sacro Cuore", è stata riconosciuta paritaria nel 2001. Il progetto educativo-didattico fa riferimento alle "indicazioni nazionali per la realizzazione dei piani personalizzati delle attività educative e didattiche nella scuola dell’infanzia43". L’obiettivo principale del progetto educativo è quello di favorire una metodologia dell’integrazione, affinché insegnanti, alunni e genitori possano considerare e comprendere le varie facce della "diversità" che caratterizza l’individualità quale tratto tipico di ogni persona. Sono previsti progetti di inserimento per bambini disabili. La scuola dell’infanzia "Sacro Cuore" si presenta come contesto educativo privilegiato che, da una parte, favorisce gli apprendimenti e valorizza le capacità e le potenzialità, dall’altra rappresenta l’occasione di una relazionalità sociale. I bambini vengono accolti in un ambiente pensato e realizzato per promuovere vari momenti individualizzati. Le iniziative di inserimento sono strutturate all’interno della scuola dell’infanzia dove possono condividere varie esperienze anche di tipo ludico e didattico. La progettazione proposta ha come finalità educative:

• la maturazione dell’identità;

• la conquista dell’autonomia;

• lo sviluppo delle competenze.

Nel settembre 2002, viene istituito all’interno della Scuola dell’infanzia, l’asilo nido "La Coccinella", di ispirazione cristiana, per rispondere alle sempre più numerose richieste del territorio per un’assistenza all’infanzia (accoglie bambini da 3 a 36 mesi). La continuità tra i due servizi è vista come un valore, una dimensione etica nella quale operare con la consapevolezza che gli interventi educativi devono sempre ispirarsi a principi condivisi. I servizi all’infanzia sono aperti a tutti i bambini senza distinzione di sesso, di religione, etnia e gruppo sociale. È stato implementato nell’anno scolastico 2005/2006 un processo di "Qualità" dei servizi educativi conseguendo la certificazione ISO 9001:2000 ad agosto 2006. "La Coccinella" si propone come occasione privilegiata per favorire le prime relazioni tra bambini ed adulti fuori dal contesto familiare e come occasione di conoscenza ed utilizzo di materiali e giochi per confermare il ruolo da protagonista del bambino, che con le sue competenze si appresta a conoscere il mondo. Le due attività sopra citate insieme a quella del Centro Speranza sono ubicate nel centro storico di Fratta Todina (PG). Il Centro Speranza è un servizio riabilitativo per bambini, ragazzi e adulti disabili che fin dalla nascita presentano difficoltà nello sviluppo neuropsicologico. Il servizio ha carattere diurno (semiresidenziale e ambulatoriale) ed è gestito dalla Congregazione oggetto di studio. L’attività ha preso avvio nel 1984 presso il "Palazzo Altieri". Il Centro è chiamato "Speranza" in linea con la vision di Madre Speranza, la quale ha sempre espresso il "sogno" di poter realizzare un’opera che accogliesse e aiutasse bambini e ragazzi in difficoltà e le loro famiglie. Per ciascuna persona assistita viene redatto a partire dalla diagnosi e dal profilo funzionale un progetto riabilitativo individuale che, tenendo conto dell’età e della patologia sviluppa interventi riabilitativi mirati allo sviluppo e miglioramento delle funzioni adattive, allo sviluppo armonico della persona disabile, al miglioramento della qualità della vita. Attualmente accoglie circa 73 utenti nel servizio diurno e circa 18 nel servizio ambulatoriale. Viene svolto un delicato lavoro con le famiglie per aiutarle ad accogliere il loro figlio disabile e sostenerle nei momenti di maggiore difficoltà; in casi di bisogno è offerta anche la possibilità di permanenza nella struttura per un breve periodo di tempo ai ragazzi/e disabili, i quali sono accolti familiarmente nella comunità delle suore. Nel 2006 è stato implementato un sistema di gestione della qualità ed è stata ottenuta la certificazione e l’accreditamento. L’attività è diretta dalle suore ed è svolta da personale qualificato come si può vedere dall’organigramma allegato (vedi fig. n. 6). Il principio ispiratore o core value, che ha promosso questo servizio è il concetto del " valore primario della persona umana" e quindi il dovere di contribuire all’arricchimento ed alla pienezza del suo sviluppo con giustizia, carità evangelica, scienza e tecnica. La metodologia operativa è definita trattamento pedagogico globale, il quale si basa su una concezione unitaria dell’uomo e si propone di favorire lo sviluppo armonico della persona nel rispetto della sua globalità. Con la finalità di condividere la spiritualità che anima il servizio del Centro e sostenere l’opera, nel 2000 è nata l’Associazione "Madre Speranza" Educatori e Amici del Centro Speranza ONLUS. L‘Associazione intende vivere la sua vocazione e missione ispirandosi alla vision di Madre Speranza e nasce dal bisogno di alcuni educatori, terapisti ed operatori del Centro Speranza di creare momenti formativi e spazi di confronto. I volontari iscritti, hanno come finalità di perseguire esclusivamente la promozione della formazione umana e professionale dei suoi associati, nonché l’assistenza sociale e socio-sanitaria di tutte le persone svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche e familiari. Essa promuove, inoltre la conoscenza e l’approfondimento del trattamento pedagogico globale del "Centro Speranza" e delle problematiche relative alla disabilità con lo scopo di contribuire alla coesione sociale ed al miglioramento della qualità della vita, al fine di conseguire l’integrazione, in normali ambiti di vita, di soggetti in difficoltà sociale nonché quello di sostenere le loro famiglie. Da quanto esposto si percepisce come la missione dell’Ente sia perseguita attraverso rapporti di rete e da categorie di personale eterogeneo, religioso, volontario e stipendiato, unite da una forte vision condivisa.

La Comunità Educativa per minori "Opera Don Ricci" ( Fermo, AP). L’opera porta il nome di Don Ernesto Ricci, sacerdote della diocesi di Fermo, il quale, nell’immediato dopoguerra fondò il "Collegio Artigianelli del Sacro Cuore", internato maschile, accogliendo ragazzi poveri, orfani e di famiglie numerose. Il suo obiettivo era quello di ridare dignità ai più deboli, ad essi volle dare una formazione integrale: oltre al soddisfacimento dei bisogni primari e la possibilità di frequentare la scuola, offrì una preparazione professionale insegnando loro un mestiere affinché potessero inserirsi agevolmente nel mondo del lavoro. A questo scopo, nel 1946 aprì la "Scuola di Arti e Mestieri", realizzando all’interno laboratori di tipografia, falegnameria, officina di ferro-alluminio, edilizia, calzoleria e sartoria. Nel 1962 la scuola fu istituita dal Ministero del Lavoro a "Centro di Addestramento Professionale di meccanica di precisione". Dal 1980, con l’istituzione delle Regioni, venne denominato "Centro di Formazione Professionale", estendendo la sua attività educativa e professionale anche agli adulti e ai giovani disabili. Dal 1946 al 1997 si contavano 3.030 giovani e adulti istruiti professionalmente, di cui 2.010 operai specializzati e 1020 sono diventati imprenditori e artigiani44. Dopo la morte di Don Ernesto Ricci (1950), Madre Speranza comprese45 che doveva farsi carico della sua opera, e pertanto nel 1952 aprì a Fermo una comunità di suore e successivamente una comunità della nascente Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso46. Si ha qui un importante esempio di cultura proattiva messa in atto dalla Fondatrice. Nel corso degli anni e in conformità alle normative vigenti, l’opera è stata trasformata:

• da "Collegio Artigianelli del Sacro Cuore", a "Comunità Educativa per Minori-Opera Don Ricci"47, gestita dalle Ancelle dell’Amore Misericordioso.

• da "Centro di addestramento professionale di meccanica di precisione" a "Centro di formazione professionale", gestito dai Figli dell’Amore Misericordioso.

La Comunità educativa per minori, è una struttura residenziale di tipo comunitario, che si caratterizza per la convivenza di un gruppo di minori con un’equipe di operatori che svolgono la funzione educativa come attività di lavoro. Gli adulti vivono insieme ai minori, nella struttura di accoglienza, non solo seguendo turni di lavoro che garantiscono la continuità educativa, ma anche secondo le modalità di una vita di famiglia, favorendo la costruzione di relazioni significative; può accogliere fino a 25 minori. Il servizio di accoglienza di minori svolto dalle suore e da personale qualificato è, da un lato, orientato al recupero del minore, spesso in difficoltà socio-affettiva e psicologica a causa di disagi familiari e, dall’altro, a sostegno ed affiancamento della famiglia nel- l’educazione dei figli; tali interventi si realizzano attraverso progetti personalizzati per gli assistiti, incontri con i genitori ed un lavoro in rete con i servizi sociali del territorio e con il Tribunale dei Minori. La Comunità offre due tipologie di accoglienza, residenziale48 e semiresidenziale49.

A sostegno dell’opera è sorta l’Associazione "Amici dell’Opera Don Ricci" ONLUS, la cui missione primaria è quella di sostenere l’opera educativa delle Ancelle dell’Amore Misericordioso a favore dei minori in condizioni di disagio e a supporto delle famiglie in difficoltà nella loro opera educativa, quindi all’assistenza umana, scolastica sociale e culturale dei minori accolti. Anche in questo caso la gestione avviene attraverso un rapporto di partnership simbiotico diadico.

In tutte le divisioni operative descritte emergono in modo chiaro la mission dell’Ente, la sua cultura organizzativa, in particolare nei valori dell’accoglienza incondizionata, di una comunicazione volta a comprendere in profondità la realtà personale dell’altro, creando un clima di famiglia fraterno e gioioso all’interno di ogni struttura, sia verso le persone accolte che nel contatto con il personale.

Tale cultura è stata diffusa, nelle singole divisioni, dalla stessa Fondatrice, la quale ha impresso in ogni realtà particolare la vision che, doveva orientare ogni servizio, oggi, condivisa anche dal personale laico. La tipologia di leadership che orienta le divisioni è partecipativa e fondata sui valori. Emerge una particolare attenzione all’efficacia dei risultati e alla qualità del servizio senza trascurare l’efficienza tecnica.

(fine)


38 Autorizzata dall’ Ispettorato scolastico della seconda Circoscrizione di Roma. La prima convenzione fu chiesta nel 1942, ma i primi contributi risalgono al 1957, nel frattempo la scuola ha funzionato senza i contributi dallo Stato.

39 Autori vari, Un Cuore Grande come il Mondo, Edizioni l’Amore Misericordioso, Collevalenza – PG. Pag. 49.

40 Autorizzata dall’Ispettorato scolastico della 2° Circoscrizione di Roma.

41 Nel 1957 la Scuola Elementare ha chiesto ed ottenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione la Parifica e nel 2000 la Parità, mentre la Scuola Materna otteneva la Parità nel 2001.

42 Cfr. Sito della Scuola: www.scuolaamoremisericordioso.it.

43 Cfr. Legge n. 53 del marzo 2003. Sito della scuola: www.centrosperanza.it .

44 Marani Carmela, La scuola di Don Ricci ha mezzo secolo. "Il Resto del Carlino" del 06/11/1996.

45 Cfr. Diario, opera citata, pag. 243.

46 1954:Da questo momento la diocesi di Fermo diviene molto importante per la storia della Famiglia religiosa in quanto il Vescovo, Mons. Norberto Perini riconobbe nell’opera un’ispirazione divina e non solo affidò a Madre Speranza il Collegio Artigianelli, ma appoggiò la nascente Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso e diversi sacerdoti della diocesi entrarono a far parte della Congregazione; nascerà a Fermo una particolare forma di appartenenza alla Congregazione: Sacerdoti Diocesani con Voti.

47 Legge n. 149, art. 1, comma 1. Legge Regionale n. 20/2002 e Legge Regionale n. 9/2003.

48 Per minori di ambo i sessi dai sei agli undici anni e per le ragazze in età compresa tra i 12 e i 21 anni, (due posti sono riservati per la pronta accoglienza).

49 Per minori di ambo i sessi dai sei ai tredici anni.

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ultimo aggiornamento 26 maggio, 2009