dagli scritti di madre speranza

a cura di P. Mario Gialletti fam

 

“Il Tuo Spirito Madre”

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il 30 settembre 1893 a Santomera morta in Collevalenza l’8 febbraio 1983. Fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso e del Santuario di Collevalenza

È in corso il Processo canonico per la sua canonizzazione e il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata venerabile. 

In questo anno celebriamo il 50° anniversario della erezione canonica del Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza; riproponiamo alcuni brani degli scritti della Madre sul santuario.

 

 

Madre Speranza

L’accoglienza dei pellegrini in Madre Speranza

Alcuni scritti della Madre che accompagnano

i primi anni del Santuario

– 6o – LA CASA DEL PELLEGRINO

Leggendo gli scritti della Madre

si trovano espressioni molto forti e significative dalle quali è facile risalire ai sentimenti che hanno orientato l’impegno nella costruzione di strutture di accoglienza dei pellegrini a Collevalenza.

«Io, amati figli e figlie, debbo dirvi che vivo giorni di vera gioia ed emozione... per il compito che vengo svolgendo in questi mesi nella casa di nostro Signore, facendo da portinaia di coloro che soffrono e vengono a bussare a questo nido d’amore perché Lui, come Buon Padre, li perdoni, dimentichi le loro follie e li aiuti in questi momenti di dolore. Sono qui, figli miei, ore e ore, giorni e giorni, ricevendo poveri, ricchi, anziani e giovani, tutti carichi di grandi miserie: morali, spirituali, corporali e materiali. Alla fine del giorno vado a presentare al Buon Gesù, piena di fede, fiducia e amore, le miserie di ognuno, con l’assoluta certezza di non stancarlo mai, perché so bene che Lui, da vero Padre, mi attende ansiosamente affinché interceda per tutti quelli che sperano da Lui il perdono, la salute, la pace e ciò di cui hanno bisogno per vivere, e affinché gli dica in nome di tutti loro, non una ma mille volte: "Padre perdonali, dimentica tutto, sono anime deboli che nell’infanzia non hanno ricevuto il solido alimento della fede e oggi, attaccate al pesante fango della natura e sballottate dal forte vento della corruzione, precipitano in fondo al mare senza forze per navigare". Ed Egli che è tutto Amore e Misericordia, specialmente verso i figli che soffrono, non mi lascia delusa e così con gioia vedo confortate tutte quelle anime che si affidano all’Amore Misericordioso». (El pan 20, circ 641-643)


La pergamena per la posa della prima pietra della Casa del pellegrino (
El pan 24, Arca 81)

Ad un gruppo di pellegrini ammalati:
«Coraggio, figli miei; coraggio figli miei! Soffrite con gioia e lodate il Signore. Intercedete per la pace, pregate per le famiglie che soffrono, … pregate perché la devozione dell’Amore Misericordioso si estenda nel mondo intero ed affinché nelle famiglie regni l’amore e la pace autentica, che proviene da Nostro Signore. Auguri, figli miei, auguri! Fate tesoro della prova e della sofferenza, figli miei!… Voi, chiamati dal Signore ad essere vittime di espiazione con l’infermità, pregate perché il Signore conceda unione alle famiglie, doni loro pace e le aiuti ad essere cristiane e morali».
(El pan 21, exh 4. 9)

La Madre parla della Casa del Pellegrino

"Dì a queste mie figlie che questa loro madre, in questo mese, aprirà un libretto nel quale segnerà ogni mese 100.000 lire perché quando si aprirà la Casa del pellegrino siano proprio i familiari delle mie figlie i primi ad occuparla; voglio che tutta la spesa per questo pellegrinaggio dei familiari delle mie figlie sia a totale carico della Congregazione e che nessuno di loro debba spendere nulla né per il viaggio né per il soggiorno a Roma". (El pan 21, exh 91)

"Adesso terminerò la costruzione del Santuario, poi comincerò con la Casa del pellegrino e poi ancora un’altra per i pellegrini malati ... tutto questo non si fa con pochi milioni di lire e ... ma, se il Signore mi conserva la vita io lo voglio fare perché lo desidera Lui e Lui mi aiuterà. Sarà cosa da nevrastenica, come dicono alcuni? Ognuno potrà dire quello che vuole, però con la nevrastenia non si paga, i milioni non sono prodotti dalla nevrastenia, nessuna donna nevrastenica potrà mai fondare due Congregazioni e fare cose così grandi, se non le fa Lui ..." (El pan 21, exh 675)

" ... io ho una grande ambizione: vorrei che non esistesse nessun altro Santuario più bello di questo e vorrei che in nessun altro Santuario si ricevessero tante grazie come in questo; io ragiono così: negli altri santuari i santi (e anche la Santissima Vergine) devono ricorrere al Signore per ottenere delle grazie, invece qui è proprio Lui il padrone e allora io Gli dico: Signore, sta attento, concedi tutte le grazie che vuoi sia qui che altrove, ma in nessun altro luogo come nel Tuo Santuario!" … (El pan 21, exh 954)

"... fra pochi giorni si aprirà questa casa, tanto bella e tanto grande e anche tanto cara perché io non ho posto nessuno ostacolo all’architetto e all’ingegnere ed essi hanno fatto quanto hanno creduto conveniente … ma io vorrei, figlie mie, che questa casa del pellegrino che si è costruita per i pellegrini e per riunioni possa fare tanto del bene sia ai giovani che a quanti verranno a passare alcuni giorni di riposo, qui vicino all’Amore Misericordioso del Signore. (El pan 21, exh 1088)

Io sono contenta che il Signore mi abbia chiesto una cosa tanto grande ... ho passato dei giorni che avevo l’impressione che mi mancasse la terra sotto i piedi … mi mancava tutto … e sono arrivata a dire: Signore, a mio giudizio, Tu non ti rendi conto, perché è troppo quello che mi stati chiedendo! … Ma ormai, grazie a Lui, la casa è finita e si aprirà la prossima settimana ...". (El pan 21, exh 1089)

" ... ieri è venuto a Collevalenza l’Ambasciatore di Spagna e mi ha detto: quando sono venuto l’ultima volta, madre, le ho detto che Collevalenza stava diventando una Colonia spagnola; oggi - dopo aver visto tutto e dopo averlo pensato bene – devo dirle che qui a Collevalenza c’è una particolare presenza di Dio e Lui realizzerà tutto quello che desidera". (El pan 21, exh 1115)

"Mi rendo conto che la casa del pellegrino è grande e per questo dico al Signore: Signore, asciuga il sudore delle mie figlie, osserva quanto hanno lavorato e ne proverai tanta gioia perché lo hanno fatto solo per Te. (El pan 21, exh 1113)

E voi, figlie mie, siate sempre docili nelle Sue mani, facendo la sua volontà, vivendo unite a Lui e dando buon esempio; al cominciare ogni giornata ripetete: Signore, è arrivato il momento di cominciare il mio lavoro … che sia sempre per Te e a gloria Tua e che sia solo Tu ad asciugare il sudore della mia fronte … Signore, niente per me. Un tempo questo roccolo era un luogo di divertimento e di caccia; da adesso questo nostro Santuario, il nostro lavoro e il nostro sudore saranno un mezzo per attirare le anime al Signore perché lui, proprietario di questo roccolo, possa trovarvi grande soddisfazione … (El pan 21, exh 1115-1116).

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ultimo aggiornamento 19 giugno, 2009