50° del Santuario

 7  note di storia

 

31 ottobre 1965
Presenti Vescovi da tutto
il mondo

CONSACRAZIONE  DEL NUOVO GRANDE TEMPIO

 

Ripensando la storia vissuta accanto alla Madre, dal suo arrivo a Collevalenza, viene da immaginarla come un’attività febbrile che ha coinvolto Lei e la sua Famiglia religiosa, per oltre venti anni, nella realizzazione del Santuario e del suo complesso che costituisce anche materialmente un’opera da ammirare. Il solo elenco delle opere realizzate in questi pochi anni fa impressione:

la Casa dei Padri - dall’aprile 1953 al 18 dicembre del 1953.

il "Roccolo" (Seminario minore) dal 1954 con diverse sistemazioni ed usi fino al dicembre 1968 nello stato attuale.

il Santuario (Crocefisso) dal novembre del 1954 al luglio del 1955.

il Pozzo e le Piscine dal febbraio al dicembre del 1960.

la Casa delle Suore dal settembre del 1960 al settembre del 1962.

il Santuario (Basilica e Cripta) dal maggio del 1963 all’ottobre del 1965.

il Campanile dal 30/6/1965 al 11/5/1966 con la posa del campanone.

la Casa del Pellegrino (edificio A) dal 05/09/1963 (prima pietra) al 13/8/1967 con 420 della GIAC di Milano e al 22/10/1967 con i familiari delle suore.

la Piazza (e il sottopiazza) dal 26/02/1968 (quando la Madre da il via) al 26/10/1969 quando il Card. Benno Gut la benedice.

la Casa del Pellegrino (edificio B) dal 01/11/1969 al 30/09/1973 (quando il Card. Corrado Ursi la benedice). Il 31/05/1975 vi comincia a funzionare anche la Casa di accoglienza sacerdotale.

la Via Crucis monumentale 27/03/1967 al 29/09/1973.

Il 31 ottobre 1965, fra tutte queste date, segna un giorno memorabile nella storia del santuario che viene completato con il nuovo tempio e la relativa cripta; il nuovo tempio è solennemente consacrato e inaugurato alla presenza del card. Alfredo Ottaviani, di 62 Padri Conciliari (Vescovi da tutto il mondo) e con la partecipazione di circa ventiduemila pellegrini; si contarono 102 pullman e più di duemila automobili che dovettero trovarsi parcheggio anche a 4 kilometri dal Santuario.

Le note di storia di quel tempo ricordano cose curiose.

"La Madre si rendeva conto che non avrebbe potuto assistere a tutte queste cerimonie perché l’entusiasmo e il fanatismo della gente non si controlla quando la vedono. E allora chiese al padre Arsenio di celebrarle una santa Messa alle tre del mattino, quando non c’era nessuno. Di fatti alle cinque e mezza il Santuario si riempì di pellegrini perché la gente chiama questa Messa "la Messa della Madre", ma quel giorno restarono delusi perché la Madre non c’era. E anche quando arrivò il Cardinale Ottaviani essa poté vederlo solo da una finestra dell’Istituto".

"Alle 7 il vescovo della Diocesi Mons. Antonio Fustella consacrò il Tempio a Cristo Re Amore Misericordioso; nel discorso disse: "onore a colei che ha avuto l’iniziativa e ha portato a compimento il lavoro di questo grande tempio".

"Alla fine del pranzo la Madre potè intrattenersi e ossequiare il Cardinale, i Vescovi, gli Ambasciatori di Spagna presso la Santa Sede e il Quirinale, le Autorità. Fece una certa impressione una battuta del cardinale, che aveva avuto modo di conoscere la Madre quando era assessore al Santo Offizio e che quindi conosceva molto bene i motivi per i quali la Madre era dovuta venire dalla Spagna a Roma: "Benedetto il giorno che è venuta in Italia!".

"La cosa più preziosa di questa giornata fu quando l’Eminentissimo Cardinale, con tutti Padri Conciliari, con le Autorità Ecclesiastiche e civili, si sono inginocchiati ad adorare il Crocefisso dell’Amore Misericordioso".

 

Il Padre Gino, rettore del santuario, ha rivolto questo saluto:

Eminenza Rev.ma, Eccellenze, Autorità, carissimi Fratelli.

La Prima e l’ultima tappa di una piccola storia di 14 anni.

18 agosto 1951, mentre suona l’Angelus della sera, in un sereno sabato estivo, il Vescovo Diocesano Mons. De Sanctis conduce due piccole Comunità a Collevalenza: sono le Ancelle dell’Amore Misericordioso e i primi tre Figli dell’Amore Misericordioso che prendono residenza nella Casa parrocchiale.

31 Ottobre 1965: Il Vescovo Diocesano Mons. Antonio Fustella ha consacrato questo Tempio che nella mente della Madre Fondatrice doveva essere appena un ampliamento del piccolo Santuario e che l’Arch. Lafuente ha reso imponente per linee e per mole.

Ometto di ricordare tutte le tappe intermedie, forse meno importanti ma tanto luminose.

La presenza dell’Eminenza Vostra, Sig. Cardinale, la presenza di numerosi Padri Conciliari ci fa onore e ci incoraggia.

Serva ai non pochi timidi. Da oggi in poi sottolineeremo con più entusiasmo il concetto della Paternità di Dio e dell’amabilità infinita di Cristo.

Nelle paterne semplici parole rivolteci questa mattina al Suo ingresso nel Santuario ci ha dato una bella notizia che intuivamo ma non sapevamo: Lei ci ha detto che il Santo Padre è contento che ci sia in questa zona tanta devozione verso l’Amore Misericordioso di Gesù.

Possiamo chiederle un favore, Eminenza? Umilii al Santo Padre il nostro devoto filiale omaggio e tutta la nostra riconoscenza. Abbiamo sempre visto nel Papa il Vicario dell’Amore e Lo abbiamo servito con vera dedizione. Vediamo in Paolo VI un seminatore di amore e nel nostro piccolo vogliamo seguirlo.

Ed ora, Eminenza, chiediamo a Lei ed agli Eccellentissimi Presuli qui presenti una Benedizione e una preghiera perché riusciamo a dare a Gesù tutto quello che ci chiede. Domandiamo troppo se chiediamo una Benedizione particolare per la Venerata Madre Fondatrice, Madre Speranza di Gesù?

 

Voce del santuario così ricordava questa giornata:

Questo mese lo abbiamo visto in funzione del 31, festa dell’Amore Misericordioso. Siccome c’era di mezzo la consacrazione e dedicazione del nuovo tempio, allora tutti erano rivolti a quell’avvenimento.

Al mattino del grande giorno alle 5,30 sull’altare dell’Amore Misericordioso celebrava il giovane Vescovo indiano Mons. D’Souza Leobard, poi Mons. D’Rosario Huberto, Vescovo di Dibruharth (India).

Intanto alle 7 Mons. Antonio Fustella, Vescovo di Todi iniziava il magnifico rito della consacrazione e dedicazione della nuova casa di Dio; conconsacranti erano l’Arcivescovo di Madrid, Mons. Morcillo e Mons. Arattukulam, Vescovo di Aleppey (India). L’altare grande veniva consacrato a Cristo Re Amore Misericordioso dal Vescovo di Todi, quello della cripta a Maria Mediatrice dall’Arcivescovo di Madrid e quello della quinta cappella di sinistra al SS.mo Corpo di Cristo dal Vescovo indiano.

L’attenzione dei numerosi fedeli presenti è stata attirata dal rito in cui il Consacrante scriveva sulla cenere l’alfabeto latino e greco con il pastorale e quando ungeva con il sacro Crisma le dodici pietre poste sulle pareti e le due degli stipiti del portone centrale.

Siamo ora alla prima Santa Messa. È una e sono quattordici, infatti Mons. Fustella concelebrava con tredici Figli dell’Amore Misericordioso. Mi è toccato recitare a voce alta il Comunicantes ed ho inteso che veramente aleggiavano su quell’altare del più grande e più buono dei Re una schiera infinita di spiriti buoni a cominciare dalla grande anima di Maria SS.ma con S. Giuseppe, gli Apostoli e tanti, tanti testimoni di Cristo di tutti i tempi. Come si sarebbero salvati e santificati se il Signore non fosse stato buono?

Abbiamo cominciato a distribuire Comunioni a non finire dove si celebrava una Messa e quasi ininterrottamente all’Altare dell’Amore Misericordioso. Durante la Messa di Mons. Florentino Arma Lerena Vescovo nel Perù (che conoscevamo come semplice agostiniano recoletto, quando veniva a confessar per le Quarantore a Collevalenza negli anni 1952 e 1953) ho distribuito Comunioni, poi ci si è messo anche lui.

Avevamo consacrato parecchie pissidi fin dal giorno avanti per non restare senza Ostie come era successo l’anno scorso. Poi ogni pisside che vedevo tornare vuota in sacrestia, la riempivo e la rimandavo all’altare perché consacrassero particole.

C’è stato un pochino di disordine per la celebrazione delle Messe dei singoli Sacerdoti pellegrini, poiché avevamo organizzato le sacrestie nuove la sera avanti e non riuscivamo a trovare la sacra suppellettile necessaria. Mons. Ilario Alcini, che con tanto amore ha benedetto vesti e cotte per i nostri Apostolini, che la indossavano per la prima volta, ha dovuto fare una preparazione piuttosto lunga all’altare maggiore della cripta davanti alla bella Madonnina contornata dagli Apostoli, poi... quando sono arrivati i paramenti ha potuto finalmente celebrare con l’assistenza del Padre Mario Tosi, Superiore dei F.A.M. a Lujua (Bilbao).

Chi si è prodigato per facilitare ed aiutare è stato Don Leone Sancricca dell’Archidiocesi di Camerino: preparava per le Messe, confessava, comunicava. Sembrava un F.A.M. o per lo meno un bravo aspirante.

Alle ore 10 Mons. Morcillo Arcivescovo di Madrid con altri 10 Padri Conciliari ha iniziato la concelebrazione, che vorrei chiamare ecumenica: erano all’altare del Tempio:

i Monsignori Ernesto Unterkoefler, Vescovo di Charleston (USA), segretario generale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, Julo Rosales, Arcivescovo di Cebu, Presidente della Conferenza Episcopale delle Filippine; Stefano Barela, Vescovo di Czestochowa (Polonia), Petrus Tou, Vescovo di Hsinchu (Cina), Lukas Arai, Vescovo di Yokohama (Giappone), Kaldany Hanna, Ausiliare del Patriarca di Gerusalemme; Michael Arattukulam, Vescovo di Alleppey; Marc Mikayo, Arcivescovo di Tabora (Tanzania), J. A. Lebrum, Vescovo di Valencia (Venezuela); Virgil Copas, Vescovo T. di Bennefa (Australia) e Geraldo Pebido (Brasile).

È una assise imponente. Sono i rappresentanti di tutta la terra che elevano lode e ringraziamento al buon Dio per il suo infinito Amore Misericordioso.

Il coro sostenuto da Suore e da nostri Studenti di liceo e teologia è diretto con sentimento dal P. Arsenio Ambrogi, mentre siede all’organo il Maestro Volpi della Basilica di Loreto. In attesa dell’organo definitivo che suonerà per la festa del prossimo anno, Tamburini di Crema ci ha lasciato questo piccolo. Suono buono, canti ottimi.

L’arrivo del cardinal Ottaviani. Qualche minuto dopo il mezzogiorno arriva il Sig. Cardinale Alfredo Ottaviani, scortato da motociclisti della Polizia stradale, dalle Guardie Municipali e dai Carabinieri. Negli ultimi sette chilometri si era formato un lungo corteo di macchine fra le quali quella del Vescovo spagnolo di Vitoria, Mons. F. Peralta y Ballabriga, dell’Ambasciatore di Spagna presso il Quirinale Dott. Sanchez Bello, dell’Architetto Lafuente e del Rettore del Santuario. Sulla gradinata del Tempio erano ad accogliere il Porporato sessanta Padri Conciliari tra le acclamazioni della folla fuori e dentro il sacro edificio. C’era una carica di commozione in giro e tanta gioia. Il Cardinale sale, prende posto nella sede di marmo con ai lati il nostro Superiore Generale Padre di Penta ed un Cerimoniere Pontificio.

Le parole di saluto del Card. Ottaviani vengono su da un cuore di padre. Sono semplici e suadenti. Di che parla? Parla dell’Amore Misericordioso. Non deve suonargli stravagante questo nome, perché dice e ripete l’Amore Misericordioso con persuasione e con affetto.

Alla fine ci siamo tutti trovati a battere le mani.

Le giovanette asturiane che sono venute con le nostre Suore da Colloto riprendono il suono del loro complessino di chitarre, mandolini e cembali, mentre Sua Eminenza scende la gradinata.

Un momento di tregua apparente è stato quello della refezione, poiché la folla si è raddoppiata, moltiplicata. L’Ing. Calogero Benedetti, che per i suoi calcoli ha dato modo all’Architetto Lafuente di sostenere le meravigliose strutture del nuovo tempio, ha calcolato che al momento culminante la folla raggiungeva le ventiduemila unità fra il Santuario e le adiacenze. Ricordate quando facevamo la festa a fine ottobre gli altri anni? Stavamo pigiati ben bene. Ora con la chiesa grande ci siamo trovati nelle stesse condizioni.

All’ingresso solenne del Cardinale Ottaviani insieme ai Vescovi e alle Autorità il grande tempio era stipato fino all’inverosimile. Il Rettore del Santuario ha letto un devoto indirizzo al Sig. Cardinale ed ai sessanta Vescovi presenti, quindi Sua Eminenza ha pronunciato un discorso tanto caldo e paterno per incoraggiare alla fede e confidenza all’Amore Misericordioso di Gesù. Andatevelo a rileggere in altra parte di questa Rivista, dove è stato riportato per intero.

Anche il breve messaggio del Cardinal Cicognani a nome del Santo Padre è stato espressivo e ci ha tanto confortato. C’è motivo di ringraziare il buon Gesù di tanto alti riconoscimenti ed incoraggiamenti.

Rinnovazione dei santi voti. Alla Benedizione Eucaristica del Cardinale i Figli dell’Amore Misericordioso hanno rinnovato devotamente i loro Santi Voti.

Inginocchiarsi davanti al SS.mo Crocifisso. Un problema non indifferente si è creato quando il Cardinale ed i Vescovi sono andati ad inginocchiarsi davanti al SS.mo Crocifisso dell’Amore Misericordioso. C’erano una trentina di Carabinieri che facevano ala e aprivano un piccolo varco fra la folla. Questo il momento culminante: Cardinale e Vescovi, Autorità e pellegrini in ginocchio davanti a Gesù Crocifisso, documentazione suprema dell’amore infinito e della misericordia più eroica.

La Messa vespertina. Quando non tanto facilmente ognuno ha lasciato il Santuario e Collevalenza, mentre Mons. Frattegiani Arcivescovo di Camerino celebrava la Messa vespertina, l’ultima invocazione restava a palpitare nelle centinaia di ceri rossi che bruciavano nella cappella dell’Amore Misericordioso davanti alla adorata immagine: «Signor mio e Dio mio, la tua misericordia ci salvi, il tuo Amore Misericordioso ci liberi da ogni peccato grave». Grande fiducia in un Amore, che si fa compagno di viaggio!

 

Padri Conciliari di tutti i Continenti: Universalità ed Amore della Chiesa

A nome di tutti i componenti delle Congregazioni dell’Amore Misericordioso, dei ventiduemila pellegrini convenuti il 31 ottobre a Collevalenza e di numerosissimi altri uniti in spirito, rivolgiamo tutta la filiale riconoscenza ai Padri Conciliari che hanno onorato con la presenza o con la efficace unione di preghiere la solenne consacrazione ed inaugurazione del nuovo grande Tempio dell’Amore Misericordioso.

Un particolare ringraziamento va alla Segreteria generale del Concilio ed in particolare ai Segretari generali delle varie Conferenze Episcopali nazionali che tanto cordial­mente hanno collaborato. Alcuni di essi hanno partecipato personalmente: il Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti di America, Vescovo Ernest Unterkoefler, il vice-segretario generale della Conferenza Episcopale della Cina, Vescovo Pietro Tou, e con essi l’ausiliare del Patriarca di Gerusalemme, Vescovo Hanna Kaldany; l’ausiliare del Cardinale Rugambwa, Vescovo Gervasius Nkalanga; l’ausiliare del Cardinale Quintero, Vescovo Henriquez Jiménez; l’ausiliare del Cardinale de Barros Camara Jaime, Vescovo Lopez de Castro Pinto. Grazie al Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Brasile, Vescovo, Goncalves da Costa, al Vescovo Angelo Fernandez segretario generale della Conferenza Episcopale dell’India ed al dr. Ramus, segretario del Cardinale Quintero.

Ed ora ecco i nomi dei Padri Conciliari convenuti il giorno di Cristo Re. Nel leggerne l’elenco, vogliano i nostri amici rivolgere una preghiera affettuosa all’Amore Misericordioso affinché su tutti questi Arcivescovi e Vescovi scendano sempre più abbondanti le grazie divine non solo per la felice conclusione del Concilio ma anche per tutte le innumerevoli necessità di cui questi Pastori abbisognano nelle loro diocesi sparse in tutto il mondo. Preghino pure, molto fraternamente, per i popoli cui essi appartengono.

dall’ASIA
Giappone    Mons. L. Arai, Vescovo di Yokoama

Filippine      Mons. J. Rosales, Arcivescovo di Cebu
               
   Mons. M. Gaviola, Vescovo di Cabanatuan

                   Mons. C. Urgel Villahermosa, Vescovo di Calbayog

India           Mons. M. Arattukulam, Vesc. di Aleppey (Sud India)
               
   Mons. H. D’Rosario, Vesc. di Dibrugarh (India Sett.)
               
   Mons. L. D’Souza, Vescovo di Jabalpur (India Centr.)
               
   Mons. I. Mummadi, Vescovo di Guntur

                   P. Mauro dell’Addolorata, Carmelitani siro-malabarici (Padre Conciliare)

Cina            Mons. Pietro Tou, Vescovo di Tsin-Tchou

Terra Santa Mons. Hanna Kaldany, Vescovo Ausiliare del Patriarca di Gerusalemme

Siria            Mons. A. Denys Hayek, Arcivescovo di Alep

dall’ AFRICA
Tanzania      Mons. R. Butibubage, Vescovo di Mwanza
                   Mons. E. Mchonde, Vescovo di Mahenge

                   Mons. G. Nkalanga, Ausiliare del Cardinale Rugambwa

Egitto          Mons. P. Habra Basile, Vicario Patriarcale siro-cattolico dell’Egitto e Sudan

                   Mons. P. Noussier, Arcivescovo di Minya (copto)
                   Mons. J. Nuer, Vescovo
di Assiut (copto)

                   Mons. H. Amand, Vicario Apostolico di Eliopoli

Algeria        Mons. B. Lacaste, Vescovo di Oran

dall’ AMERICA LATINA

Venezuela   Mons. Henriquez Jiménez, Ausiliare del Card.Quintero
                   Mons. Lebrum Moratinos, Vescovo di Valencia
                   Mons. C. Maradei, Arcivescovo coad. di Merida
                   Mons. D. Roa Perez, Vescovo di Maracaibo

                   Mons. J. R. Pulido Mendez, Arcivesc. coad. di Merida

Brasile         Mons. J. Lopes de Castro Pinto, Aus. di Rio de Janeiro
                   Mons. Gelain, Vescovo di Vacaria

                   Mons. G. De Morais Penido, Arcivesc. di Juiz de Fora
                   Mons. De Castro e Silva, Vescovo aus. di Fortaleza
                   Mons. Milton Pereira Correa, Aus. di Belem
                   Mons. Rolim de Moura, Vescovo di Cajazeiras
                   Mons. A. Niehues, Vescovo t. di Aptuca
                   Mons. B. da Silva Neto, Vescovo di Luz

                   Mons. J. Bezerra Coutinho, Vescovo di Estancia
                   Mons. Ruy Serra, Vescovo di Sao Carlos

Perù            Mons. F. Armas Lerena, PN di Chota

Guatemala   Mons. L. De Uriarte Bengoa, Amministr. Apostolico

dall’AUSTRALIA

                   Mons. V. Copas, Vescovo titolare di Bennefa

dagli STATI UNITI D’AMERICA

                   Mons. Ernest Unterkoefler, Vescovo di Charleston, segretario generale della Conferenza Episcopale degli U.S.A

dall’EUROPA

Polonia       Mons. S. Bareca, Vescovo di Czestochowa

Jugoslavia   Mons. G. Segedi, Vescovo t. di Gissaria (rito bizantino

Spagna       Mons. C. Morcillo, Arcivescovo di Madrid, Sottosegretario gen. del Concilio

                   Mons. A. del Campo y de la Barcena, Vescovo di Calahorra
                   Mons. F. Peralta y Ballabriga, Vescovo di Vitoria
                   Mons. E. P. Barrachina, Vescovo di Orihuela Alicante e Amm. Ap. di Murcia

Italia            Mons. Antonio Fustella, Vescovo di Todi
                   Mons. R. M. Radossi, Arcivescovo di Spoleto

                   Mons. Siro. Silvestri, Vescovo di Foligno
                   Mons. Massimiliani, Vescovo di Civita Castellana
                   Mons. Lojali, Vescovo di Amelia
                   Mons. B. Fratteggiani, Arcivescovo di Camerino

Di altri non abbiamo potuto registrare i nomi perché giunti nel pomeriggio e confusi nella immensa folla dei pellegrini non potemmo raggiungerli.

Infine un pensiero di gratitudine e di ringraziamento agli Arcivescovi e Vescovi, che, pur non avendo potuto presenziare, ci hanno espresso la loro unione di preghiere:

l’Arcivescovo di Fermo, Mons. Perini;

l’Arcivescovo di Benevento, Mons. Calabria;

l’Arcivescovo Vicegerente di Roma, Mons. Cunial;

il Vescovo di Campobasso, Mons. Carinci;

il Vescovo di Bilbao, Mons. Gúrpide Beope;

il Vescovo di S. Sebastián, Mons. Bereciartua;

l’Arcivescovo di Oviedo, Mons. Enrique y Tarancón;

il Vescovo di Fano, Mons. Del Signore;

l’Arcivescovo di Perugia, Mons. Raffaele Radossi;

il Vescovo di Orvieto, Mons. V. Dondeo;

l’Arcivescovo di Pamplona, Mons. Delgado y Gómez;

l’Arcivescovo di Tabora, Mons. Mihavo;

il Vescovo di Spira (Germania), Mons. J. M. Emmanuel;

il Vescovo di Norcia, Mons. Scola;

il Vescovo di León, Mons. Almarcha Hernández;

il Vescovo di Astorga, Mons. González Martín;

l’Arcivescovo di Barcellona, Modrego y Casaus;

il Vescovo di Gerona, Mons. Jubany;

il Vescovo di Terni, Mons. Dal Prà;

il Vescovo di Rieti, Mons. Cavanna;

il Vescovo di Vittorio Veneto, Mons. Luciani;

il Vescovo di Solsona, Mons. Bascuñana Llopez;

il Vescovo di Plasencia, Mons. Zarranz y Pueyo;

il Vescovo di Kyoto (Giapp.), Mons. Furuya;

il Vescovo di Darwin (Australia), Mons. O’Loughlin;

il Vescovo di Dinajpur (Pakistan), Mons. J. Obert;

l’Arcivescovo di Winnipeg (U.S.A.), Mons. Hermaniuk;

l’Arcivescovo di Dae es Salaam, Mons. Maranta;

il Vescovo di Moshi, Mons. Kilasara;

il Vescovo Gennaro, Esarca apostolico,

di rito siro-malabarico ed altri numerosi.

A tutti questi Padri Conciliari, presenti ed uniti in preghiera, tutti carissimi Presuli, dei quali abbiamo apprezzato sia nei vari incontri prima della solenne festa e sia nel giorno di Cristo Re, la amabilità, la paternità, l’umiltà edificante, chiediamo di portare nel loro cuore, nelle loro amate Diocesi, il ricordo non solo delle solenni cerimonie, della magnifica concelebrazione «di tutti i continenti» delle belle ed umane espressioni sull’Amore Misericordioso di Gesù dettate dal Cardinale Ottaviani, ma anche lo sguardo dolcissimo ed implorante del nostro venerato Crocifisso, l’Amore Miseri­cordioso, perché contribuisca a sostenerli sempre, sempre, sempre nel singolare mandato di successori degli Apostoli e di Padri delle anime.

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ultimo aggiornamento 16 luglio, 2009