2009 - 19 giugno - 2010 - ANNO SACERDOTALE

P. Aurelio Pérez fam

Madre Speranza ai sacerdoti

Presento un libro

Non poteva esserci un’occasione migliore dell’anno sacerdotale 2009-2010, indetto dal Papa Benedetto XVI nel 150º anniversario della morte di S. Giovanni Maria Vianney, per offrire ai lettori questa serie di riflessioni nate dal cuore appassionato di D. Angelo Spilla, zelante parroco della diocesi di Caltanissetta e sacerdote diocesano dei Figli dell’Amore Misericordioso. Queste pagine raccolgono un’esperienza vissuta, maturata come riflessione sempre più convinta nel corso degli anni, e costituiscono il riflesso di un dono ricevuto nella Chiesa e per la Chiesa, dono particolarmente urgente per i sacerdoti di questi tempi.

Quando Madre Speranza di Gesù, negli anni a cavallo tra il 1950 e il 1960, ispirata dal Signore, faceva muovere i primi passi alla Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso, assegnava ad essa come fine principale l’unione con il clero diocesano. Soleva dire che il sacerdote del futuro non avrebbe potuto vivere da solo, aveva bisogno di una famiglia. "Il fine principale di questa Congregazione è l’unione del Clero diocesano con i religiosi, i quali devono porre tutto l’impegno e la cura nell’unirsi ai sacerdoti, essendo per loro veri fratelli, aiutandoli in tutto, più con i fatti che con le parole"1. Punto culminante di questa unione è la possibilità stessa, per i diocesani, di appartenere alla Congregazione con uno Statuto proprio, vivendo una spiritualità sacerdotale impregnata di misericordia e rimanendo all’interno del loro presbiterio per favorirne l’unione e la santità.

In questi nostri giorni, un Papa, per la prima volta nella storia millenaria della Chiesa, indice un anno sacerdotale. Perché? Ci è facile intuirne l’urgente attualità, ma forse solo la storia ce ne farà capire la portata, come ci farà cogliere la dimensione profetica del progetto affidato a M. Speranza e alla sua Famiglia religiosa.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica raccoglie una frase commovente del Santo curato d’Ars: "Il sacerdozio è l’amore del Cuore di Gesù" (n. 1589). Il sacerdote è davvero lo strumento privilegiato della misericordia del Signore, attraverso il quale anche gli uomini di oggi entrano in contatto con i sacramenti della grazia scaturiti dal cuore trafitto di Cristo sulla Croce. Ma se tale strumento di grazia smarrisce la sua identità, se questo sale, magari pieno di "sapere", perde il suo "sapore", con che cosa lo si potrà salare? M. Speranza ha ripetuto spesso che Gesù ha voluto una Congregazione per il "suo amato clero", perché i sacerdoti fossero aiutati a santificarsi e ad essere così strumenti efficaci di santificazione.

Varie volte mi è tornato alla mente un parallelismo tra l’indizione di questo anno sacerdotale e una delle direttive principali del Concilio di Trento per far ripartire il rinnovamento della Chiesa Cattolica: l’Istituzione e la cura dei Seminari per la formazione del Clero. È urgente la selezione e la formazione adeguata dei Pastori anche nella Chiesa di oggi, e questo interroga le competenti autorità e istituzioni ecclesiali. È urgente la preghiera per i pastori (Gesù scelse i dodici dopo aver passato la notte intera in preghiera sul monte, Lc 6, 12ss), e questo è un dovere di ogni seguace di Gesù a cui sta a cuore il Vangelo e la Chiesa. È urgente anche la consacrazione di qualcuno che spenda tutta la propria vita per questa causa santa, e questo tocca in particolare coloro che nella Chiesa hanno ricevuto un particolare carisma e una missione specifica in favore dei sacerdoti.

"Per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità" (Gv 17). Con queste parole Gesù si rivolgeva al Padre, pregando per i suoi nell’imminenza della sua Passione: nella sua "preghiera sacerdotale" ha chiesto al Padre di conservarli nel suo Nome, di renderli perfetti nell’unità, di preservarli dal maligno, di consacrarli nella verità. Cristo è il Sommo Sacerdote misericordioso perché ha offerto se stesso a Dio per noi (Cf Eb 9,14). Sull’esempio di questa "offerta-consacrazione-santificazione" di Gesù, anche M. Speranza ha sentito l’ispirazione ad offrirsi vittima per i sacerdoti del mondo intero e a chiesto la stessa offerta d’amore alla sua Famiglia religiosa.

Con vera gioia e gratitudine presento queste pagine, con l’augurio che siano una traccia di luce e di amore per tanti fratelli alle cui cure pastorali è stata affidata la Chiesa di Dio.

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ultimo aggiornamento 19 maggio, 2010