note di storia

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P. Mario Gialletti fam

il tempo ... per fare il bene (2)

 

 

"Ho gran timore del tempo che tu mi hai dato per fare il bene

e che io, invece, ho speso male e, peggio ancora, offendendoti".

(Dalla NOVENA all’Amore Misericordioso)

 

 

Due cose non si recuperano:

le grazie di una Comunione non fatta e il tempo perduto.

(MADRE SPERANZA in Camino hacia la santidad, 88)

 

La Novena all’Amore Misericordioso si articola con una preghiera introduttiva e una domanda che si ripetono uguali tutti i giorni, mentre ognuno dei 9 giorni è caratterizzato da una breve meditazione a commento del Padre nostro e da una preghiera.

La preghiera introduttiva della Novena - ripetuta ogni giorno – ricorda che, ogni volta che noi ci mettiamo a pregare, possiamo essere mossi da qualche problema da risolvere o da qualche grazia da chiedere, ma è importante ricordare che la cosa più importante resta sempre solo quella di riuscire a cambiare la nostra condotta. Recita così:

«Gesù mio, grande è il mio dolore considerando la disgrazia che ho avuto di offenderti tante volte. Tu invece, con cuore di Padre, non solo mi hai perdonato ma con le tue parole: "domandate ed otterrete" mi inviti a chiederti quanto mi è necessario. Pieno di fiducia ricorro al tuo Amore Misericordioso, affinché mi conceda ciò che imploro in questa novena e soprattutto la grazia di cambiare la mia condotta e d’ora innanzi di testimoniare la mia fede con le opere, vivendo secondo i tuoi precetti, e di ardere nel fuoco della tua carità».

La preghiera di domanda di ogni giorno recita così:

«Mi spaventano i miei peccati, Gesù mio, mi vergogno delle mie ingratitudini e delle mie diffidenze. Ho gran timore del tempo che tu mi hai dato per fare il bene e che io, invece, ho speso male e, peggio ancora, offendendoti. A te ricorro, Signore, che hai parole di vita eterna».

Ho gran timore del tempo che tu mi hai dato per fare il bene
e che io, invece, ho speso male e, peggio ancora, offendendoti.

Il tempo e gli anni della vita che il Signore ci da per fare il bene possono essere sciupati offendendo Iddio con il peccato e possono essere spesi male in diversi modi:

  • non facendo il bene;

  • non facendo il bene che il Signore si aspettava;

  • adagiandosi a una vita comoda e perdendo il tempo;

  • ma soprattutto non impegnandosi a cogliere tutte le occasioni di bene che il Signore offre; le stesse difficoltà e prove della vita, nella mente e nel desiderio di Dio, sono per noi solo occasioni per tirare fuori da noi il meglio nelle virtù cristiane: l’umiltà, la pazienza, il perdono, la mitezza, la benevolenza, la tenerezza.

 

Ripropongo la lettura di alcune riflessioni tratte dagli scritti della Madre.

(seguito)

Non dimentichiamo che l’amore infinito di Gesù si è rivolto a noi da tutta l’eternità e ci ha scelti. Come rispondiamo? Credo che i mezzi da usare per questo sono: abituarsi a vedere Gesù in tutto, donarci totalmente a Lui mediante l’esercizio della carità, sfruttando ogni occasione per fare il bene ai fratelli. Non dimentichiamo che la vita è molto breve, che il tempo dell’amore terreno termina molto presto, e che è l’amore a prepararci il posto nel cielo. (El Pan 2, 118).

Orbene, cosa può esentarla dall’obbedienza? Cercatelo. Il tempo? Ma il tempo non le appartiene più. Il tempo appartiene alla Congregazione. Il lavoro? Ma la Congregazione ha affidato ad ogni religiosa un compito. La preghiera? Le Costituzioni stabiliscono le pratiche di pietà e anche il tempo da dedicare ad esse. Non rompetevi la testa a cercare qualcosa nella vita religiosa che vi esoneri dall’obbedienza. Fissatevi bene in mente questo pensiero: «Sono religiosa per obbedire». Mille volte felice la religiosa che ad ogni istante ripete: «Signore, che vuoi che faccia?». Seguite la Superiora e, protette da lei e dalla obbedienza, giungerete sicuramente al cielo. (El Pan 4, 98-100).

Noi non possiamo perdere neanche un minuto, perché tutta la nostra vita dev’essere consacrata al servizio del prossimo. Unicamente c’è concesso il riposo per recuperare energie per il giorno successivo. Preoccupiamoci se abbiamo perso invano il tempo. Ogni ora che Dio ci concede ha un valore molto importante poiché ci permette così di recuperare le occasioni perdute; è prezioso per quelle anime la cui salvezza dipende in gran parte dal nostro zelo. (El Pan 5, 9).

La religiosa fervorosa mette tutto l’impegno per raggiungere la perfezione e s’impegna totalmente per conseguire questo risultato. E’ inutile dissuaderla da questo cammino; essa vi dirà: non posso riposarmi questo è tempo prezioso che Gesù mi concede perché raggiunga la perfezione della carità, dell’obbedienza, della povertà e dell’umiltà. Così la vediamo progredire continuamente, dimenticando il passato e tutta protesa verso l’avvenire per raggiungere il suo obiettivo. (El Pan 5, 134).

Col parroco, precisamente perché si tratta del confessore, desidero e vi ordino che vengano eliminate le visite nella sala d’attesa. Si evitino le confidenze o conversazioni fuori dal confessionale. Mai più si ripeta ciò che si è fatto o si sta facendo in codesta casa, ossia che il confessore rimanga a cena con le suore. Se è vero che dobbiamo evitare perdita di tempo e ogni visita inutile nelle sale d’attesa, ciò a maggior ragione vale con i confessori. (El Pan 18, 494).

29 ottobre 1944: questa mattina alle dieci, si sono presentate in casa due dame di san Vincenzo de Paoli per scusarsi della discussione del giorno avanti. Io ero andata dal parroco a chiedergli di non mandarmi più le dame di san Vincenzo perché io parlassi loro, finché non si fossero sacrificate loro stesse per i poveri. Infatti ho saputo che alcune di loro sono andate in qualche parrocchia di Roma a chiedere elemosine per la mensa di san Barnaba, che non ha alcun bisogno dell’aiuto di altre parrocchie, ma che siano loro stesse a sacrificarsi per i poveri. Il parroco mi ha manifestato la difficoltà di dir loro queste cose; gli ho risposto di non preoccuparsi perché gliele avrei dette io stessa, come pure di non tornare più a farmi perdere tempo. E la mattina stessa, alle due dame che sono venute a trovarmi, ho detto queste cose. (El Pan 18, 968-969).

Collevalenza 27 gennaio 1954: questa sera che gioia ho sperimentato! Sono andata a fare la via crucis e all’ultima stazione ho avuto la consolazione di vedere per un momentino il buon Gesù. Quanto è buono, padre mio! Dimenticando quanto l’ho fatto soffrire, per un istante ha sollevato il velo che in questi giorni lo copriva e si è lasciato vedere. Amorosamente mi ha rimproverato per il tempo che ho perso in questi giorni rimuginando tante stupidaggini che mi hanno rubato il tempo della meditazione, mi hanno turbato e amareggiato il cuore. (El Pan 18, 1434).

Collevalenza 3 febbraio 1954: Padre mio, non so cosa mi succede, ma ogni giorno mi trovo sempre più impossibilitata a fare bene la meditazione, tanto quella con la comunità che è molto breve, come quella che faccio da sola, giorno e notte. Mi creda, padre mio, il tempo mi passa senza poter dire una sola parola al buon Gesù. Sono incapace di fare alcun ragionamento e passo il tempo osservando Gesù dentro di me, amandolo, questo si, ma senza udire la sua voce, senza vedere il suo dolce viso. Però, nonostante questo, le debbo confessare che oggi mi sento come elevata verso Dio e, anche se non sono distratta e non vedo il buon Gesù, mi sento come fuori di me e ho paura di restare in cappella a fare la via crucis, perché sembra che mi manchino le forze per mantenermi fortemente aggrappata al banco ed evitare che si ripeta quello che mi è capitato nella notte del 30 e qualcuno mi veda abbracciata al tabernacolo e si scandalizzi. (El Pan 18, 1450).

Collevalenza 13 febbraio 1954: Debbo confessarle, padre mio, che, nonostante i miei sforzi e il vivo desiderio di dare al buon Gesù quanto gli piace, credo di non accettare la presente privazione e sofferenza con allegria e gioia, come vorrei. La mia sofferenza cresce, temendo che il buon Gesù non sia contento del mio comportamento con Lui nei momenti nei quali si nasconde, perché vedo, padre mio, che ricevo molto diversamente le consolazioni dalla prova, nonostante dica molte volte al giorno al buon Gesù, che voglio soffrire. Invece al momento del dolore, cioè della sua assenza, anziché unirmi sempre più a Lui e pensare all’amore che nutre per me e quanto ha sofferto per me, piango e mi angoscio troppo, perdendo il tempo che mi concede per amarlo. Che pazzia, padre mio! (El Pan 18, 1470).

Io spero che non sia così, però se qualcuna non ha lavorato per Nostro Signore ha perduto il tempo, figlie mie! (El Pan 21, 70).

Guardate, figlie mie, che state perdendo il tempo. Io desidero una cosa sola: che i miei figli e le mie figlie siano i primi nella santità. Sarà ambizione di una madre, non so se questo sarà giusto, però è la cosa che costantemente chiedo al Signore: che siano i primi nel cammino della santità. (El Pan 21, 79).

Supplicate al Signore che vi aiuti a santificarvi e chiedetegli che aiuti anche a questa povera madre perché possa darvi sempre buon esempio. Io, figlie mie, poco posso fare, ho l’impressione di non avere più il corpo, mi mancano le forze, quasi non riesco a stare in piedi … non posso darvi niente e piango per il tempo che ho perduto durante la mia vita; fortuna che il Signore ancora può offrirmi sofferenze e dolore. (El Pan 21, 86).

Vediamo, figlie mie, che cosa abbiamo fatto dalla ultima rinnovazione di voti a oggi e vi renderete conto di avere molto, ma molto da riparare, almeno alcune. Invece di essere preoccupate di dare gloria a Dio siete state pensando nella propria persona, al proprio onore, alla considerazione che gli altri avranno di voi …; siete state perdendo il tempo; vi siete comportate come le farfalle che girano intorno alla luce e oggi vi ritrovate bruciate in tante sciocchezze. Figlie, io vengo a dirvi solamente questo: «svegliatevi, alzatevi; il Signore vi aspetta!». (El Pan 21, 408).

Non dobbiamo preoccuparci dei mali futuri, e tanto meno affliggerci prima che capitino, perché significherebbe perdere tempo con cose che forse non accadranno. Aiutati dal buon Gesù, avremo tempo di soffrire quando ci capiteranno. (El Pan 16, 156).

Suppongo che in questo tempo di Avvento stiate preparando i cuori a ricevere il divino Bambino. Io lo sto facendo e pregherò unita ai miei figli e figlie, per rinnovare il fermo proposito di seguire Gesù nel cammino del Calvario, ad ogni costo. Gli chiederò di aiutarci costantemente a non perdere il tempo che ci ha concesso per lavorare nell’esercizio della carità e nella nostra santificazione. (El Pan 9, 170).

 

Quando parla del tempo Madre Speranza sottolinea fortemente alcune sue convinzioni:

… necessità assoluta di approfittare bene il tempo per avanzare nella perfezione…

… la perdita del tempo non si recupera…

… anche in una malattia piuttosto grave si può fare pochissimo per il nostro avanzamento nella perfezione…

… la festa di compleanno ogni anno riempie sempre più di dolore il mio cuore perché comprendo come ho sciupato il prezioso tempo che Gesù mi ha concesso per farmi santa…

… con grande dolore e vergogna devo confessare che non ho compiuto per niente o ben poco i desideri del nostro Dio…

… ho cominciato con proposito serio ogni giorno il lavoro della mia santificazione e debbo dire che neanche un giorno ho avuto la soddisfazione di aver dato al buon Gesù quanto Lui desiderava…

… i tempi che attraversiamo sono di particolare difficoltà e disorientamento, alla ricerca di qualche cosa di meglio e di più originale; con molta frequenza si finisce per mettere da parte e tradire la propria vocazione, lo spirito religioso, lo spirito di mortificazione. Vorrei che nessuna delle mie figlie fosse vittima di questa mania...

… vorrei che l’impegno di queste giornate fosse orientato a vedere come attuare e mettere in pratica quanto si è deciso: non perdete il tempo cercando altre novità...

… chieda a Gesù che io riesca a vivere solo concentrata in Lui senza perdere il tempo in vane angustie...

… Gli chieda che non mi succeda mai di tirarmi indietro di fronte allo sforzo necessario per progredire nel cammino della mia santificazione..

… Gli chieda, padre mio, che si dimentichi delle mie ingratitudini e della mia poca delicatezza con Lui, che mi dia un grande amore e una lunga sofferenza..

… debbo dirle che - ormai da diversi giorni – io chiedo al buon Gesù che la aiuti a misurare bene il tempo, con lo scopo che il suo lavoro nell’apostolato risulti sempre per lei un mezzo di santificazione e mai una fonte di dissipazione…

… chieda al buon Gesù che mi aiuti e che io non lasci di dare quello che devo per timore a quello che qualcuno potrebbe dire; mi tormento con questo pensiero e perdo molto tempo…

… e tu, figlia mia, datti completamente a Gesù; non perdere il tempo con preoccupazioni inutili o con pensieri inutili: credi che hanno perduto la fiducia in te o che pensano di te qualche cosa che non è vera, ecc. Se così pensassero tu rientra dentro te stessa, da uno sguardo a quello che dissero del buon Gesù e ti renderai conto che molto di più pensarono e dissero di Lui senza alcun fondamento. Impara a non giustificarti mai, a non difenderti e a non desiderare che le figlie ti difendano, e a non lasciar capire che ti fanno soffrire molto ingiustamente..,

… io vorrei, figlia mia, che invece di star perdendo il tempo a vedere e pensare come si possa combattere le calunnie e gli spropositi che queste creature (da quello che si sente dire) hanno diffuso, tu – anziché eccitare di più gli animi - devi lasciare tutto nelle mani del buon Gesù; abbandonandoti per completo nelle sue braccia senza preoccuparti di altro...

… fa che in ogni momento della mia vita compia solo la tua volontà...

… sono tanto felice di avere da Te ... un tempo più o meno lungo per servirti con l’esercizio della carità...

… non perdiamo tempo! Sforziamoci per essere come Gesù ci vuole...

… non dimentichiamo che la vita è molto breve, che il tempo dell’amore terreno termina molto presto, e che è l’amore a prepararci il posto nel cielo...

… noi non possiamo perdere neanche un minuto, perché tutta la nostra vita dev’essere consacrata al servizio del prossimo...

… preoccupiamoci se abbiamo perso invano il tempo...

… ogni ora che Dio ci concede ha un valore molto importante poiché ci permette così di recuperare le occasioni perdute; è prezioso per quelle anime la cui salvezza dipende in gran parte dal nostro zelo..

… non posso riposarmi questo è tempo prezioso che Gesù mi concede perché raggiunga la perfezione della carità, dell’obbedienza, della povertà e dell’umiltà...

… amorosamente Gesù mi ha rimproverato per il tempo che ho perso in questi giorni rimuginando tante stupidaggini che mi hanno rubato il tempo della meditazione, mi hanno turbato e amareggiato il cuore..

… se qualcuna non ha lavorato per Nostro Signore ha perduto il tempo, figlie mie!...

… guardate, che state perdendo il tempo. Io desidero una cosa sola: che siate i primi nel cammino della santità…

… io piango per il tempo che ho perduto durante la mia vita; fortuna che il Signore ancora può offrirmi sofferenze e dolore!...

… invece di dare gloria a Dio siete state pensando nella propria persona, al proprio onore, alla considerazione che gli altri avranno di voi …; siete state perdendo il tempo; vi siete comportate come le farfalle che girano intorno alla luce e oggi vi ritrovate bruciate in tante sciocchezze...

… non dobbiamo preoccuparci dei mali futuri, e tanto meno affliggerci prima che capitino, perché significherebbe perdere tempo con cose che forse non accadranno...

… io chiedo al Signore di aiutarci costantemente a non perdere il tempo che ci ha concesso per lavorare nell’esercizio della carità e nella nostra santificazione...

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ultimo aggiornamento 11 gennaio, 2011