P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam
 

 

Processo

    a Natale

 

 

 

 

 

 

 

 

Meraviglioso Natale (anno 0!)

Carissimi amici!

Il giorno di Natale è agli sgoccioli. Il Festeggiato dorme, dopo l’ultima poppata.

Giuseppe è stanco, ma soddisfatto.

Ha visto la verità di un sogno negli occhi di un Bimbo, ha udito l’opera dello Spirito nei vagiti di un Neonato, ha toccato quel Corpo piccino, avvolto in fasce dalle mani della sua Sposa.

Maria è stanca, ma non può dormire!

Si affollano nel suo cuore i timori e le speranze di nove mesi d’attesa.

Lui è qui, davanti ai suoi occhi, e sembra quasi accarezzare con i pugni chiusi, la paglia della nostra miseria.

Maria, donna di meraviglia, gli canta la prima ninna nanna.

Guarda, o Gesù, la tua mamma beata.

Il Padre ha tolto dal Volto il suo velo!

Oggi i brontoloni imparano lezioni:

nessuna più povera il Santo ha trovata!

Angeli e pastori, in terra e in cielo,

sulle corde e sui flauti intonano canzoni!

Gesù dorme il primo sonno da neonato: lo stringono fasce, presagio di morte e di dolore.

Un respiro lieve di silenzio avvolge le cose.

Si illuminano i volti, quando il Bimbo sorride.

Povero Natale (2010)

Una tempesta di sms mi segnala oggi che alcuni ragazzi, da noi invitati ai prossimi Esercizi spirituali, non possono venire.

Non possono, non si sentono, non vogliono venire…

Mi chiedono scusa, però.

Il pensiero va a un processo che il nostro gruppo ha fatto a Gesù, alla Chiesa: Perché andare a Messa la domenica?

Tre giovani avvocati hanno egregiamente difeso le posizioni prevalenti: sono contrario alla Messa e non ci vado (gli arrabbiati); sono favorevole ma non ci vado sempre (ovvero: ci vado quando mi va… quando mi pare: i tiepidi); sono favorevole e ci vado (i più convinti).

Nessuno ha optato per una quarta posizione che noi procuratori avevamo segnalato: sono contrario ma ci vado perché me lo dice la mamma (i tiepidi mammoni).

Il giudice (uno dei ragazzi) ha dichiarato colpevoli soltanto i ragazzi della posizione intermedia: sono favorevole e ci vado solo se mi va… ovvero non ci vado perché non ho voglia.

Decisamente la scelta (?) della maggioranza dei giovani.

Della maggioranza della gente.

Mi chiedo: se avessimo avuto la possibilità di invitare Giuseppe, Maria, i pastori, gli angeli… Gesù in persona… a deporre sul banco dei testimoni, che cosa ci avrebbero detto?

Giuseppe, Maria… che non capivano sempre. Non capivano tutto. Ma si mettevano in cammino per compiere l’esodo più difficile: quello della fede che pensa, della ragione che crede!

Quali prove avrebbero addotto per convincere la parte avversa a riconoscere l’assoluta necessità per i cristiani di andare a Messa, almeno la domenica?

Il Natale è così povero di prove, che non convince nessuno: gli arrabbiati continuano a mantenere le distanze; i tiepidi a dormire – soprattutto dopo una notte in discoteca –; e i più convinti allargano lo spiraglio del dubbio.

I pastori? Una classe così ignorante, incapace di argomentare!

E gli angeli? Sarebbero inviati ad annunciare la lieta notizia a una generazione di increduli?

E Gesù?

Un bambino come tanti. Come tutti.

Non fa nulla, non dice nulla per convincerci che oggi è Natale.

Si lascia posare su sterco e paglia. Si lascia mangiare, piccolo pane bianco. Senza difendersi mai.

È il Messia che il tuo cuore brama… ma tace.

È il Figlio amato… e piange.

Il tuo Salvatore… e dorme.

Gesù, sembra proprio che vuoi farci perdere la causa! Perché?

Povero e meraviglioso Natale (1930-2010)

Gesù ha scelto la notte di Natale per far nascere la Famiglia del suo Amore Misericordioso.

Dare alla luce orfani.

Avvolgerli in fasce.

Offrire una casa ai poveri, povera di arredi, ricca di affetto.

Aiutarli a crescere nella fede, nella speranza e nell’amore.

Con qualche caramella e il torrone, che mentre oggi è abbondante, allora pressoché assente. C’era la guerra! Prima civile in Spagna, poi mondiale in Italia…

Gesù ha scelto Madre Speranza per far nascere una Famiglia.

Ha ammesso di aver scelto la Madre non per i meriti, ma per il cuore umile. Non per la sua intelligenza, ma per la sua incapacità.

Nessuna più povera ha trovato!

Anche Lei, sul banco dei Testimoni, avrebbe poco da dire e molto da dare.

Dare esempio. Fare per prima!

La notte di Natale, con i giovani, dopo le Confessioni e la Messa, abbiamo fatto festa!

Abbiamo ballato! Augurato a Gesù: Buon compleanno! Proprio come avrebbe desiderato Madre Speranza!

Certo, loro stentano a capire; si scambiano regali e non sanno perché!

Per paura e pigrizia disattendono un invito importante.

Chiedono scusa, ma non serve: il mio cuore è ferito lo stesso.

E Gesù?

Lui non parla: il piccolo cuore prefigura e si apre al colpo di lancia.

La stessa, tutta d’oro, che ha trafitto il cuore di S. Veronica Giuliani (siamo nell’anno giubilare che celebra 350 anni dalla sua nascita).

Il cuore di Madre Speranza.

Veronica e Speranza, pazze d’amore, siedono mute sul banco dei Testimoni.

Proprio come Gesù!

2010 anni senza dire nulla, Gesù, ma la causa la vinci sempre Tu!

Tanti auguri: siete tutti invitati a testimoniare i segni del Suo Amore!

Sr. Erika di Gesù

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ultimo aggiornamento 11 gennaio, 2011