P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

Fra le tue braccia

Tutto per Amore

Madre cara,

nell’anniversario della tua nascita al Cielo, i giovani del tuo Amore Misericordioso non hanno tradito l’appuntamento. In comunione con i pellegrini. Oppure in disparte, per lasciarsi toccare l’anima, il cuore.

Da Gesù. Da te.

Come sempre, li aspettavi a braccia aperte.

E proprio con un gesto, più che a parole, ci hai fatto vedere il perdono, settanta volte sette.

Sì, perché se è stato eroico il perdono che hai vissuto quaggiù, se hai avuto mille ragioni per riabbracciare i tuoi figli smarriti, forse fai la stessa cosa, lassù.

Gli angeli e i santi, compagni di vita eterna, ti danno una mano. Anzi, ognuno ti dà le sue braccia perché tu possa compiere il destino degli amici di Dio.

Una passeggiata in Cielo e… guardando la Terra, avete qualche ragione per preoccuparvi.

San Francesco piange l’Amore non amato.

Teresina canta: Vivere d’amore, che strana pazzia! Mi dice il mondo: smettila di cantare! E bada a non sprecare i tuoi aromi, la tua vita, impiegali utilmente! Ma amarti, Gesù, che feconda perdita!

Elisabetta della Trinità ormai tutta seppellita nella Luce del Prediletto, grida: O mio Astro adorato, affascinami, perché io non possa più sottrarmi alla tua irradiazione!

E tu, che cosa fai? Quale motivo ci sussurri?

Magari incontri qualche nostro avo e insieme a lui o a lei, guardi Gesù, che guarda il Padre e ripeti: «Padre, perdona loro!».

Appena l’avete suggerito e un’eco erompe all’infinito: «Padre, perdona, perdona loro!

Sono come bambini che non distinguono la destra dalla sinistra. Non sanno quello che fanno.

Tu che sei l’Amore, puoi forse non amarli?».

E dappertutto vibrar di cembali, volteggiar di ali, armonie di voci… che non perdono mai freschezza. Loro sì, davvero, giovani in eterno!

Son finite le lodi dei giovani, quaggiù. Ed erano belle.

Certamente sorridi quando cantano lo spagnolo così e così, tu che parlavi l’italiano così e così… Ti assomigliano, son proprio figli tuoi! Insegna loro, per favore, il linguaggio che hai imparato alla perfezione: quello dell’Amore!

I giovani invecchiano.

Accompagnali tu nel cammino della vita, affinché non si perdano.

E se dovesse capitar loro la sventura di perdere di vista l’orizzonte più bello della vita, non dire niente.

Poggia soltanto la tua mano forte di Madre sulle loro spalle, perché come figli prodighi e sempre attesi, possano piangere beati, annidando il capo fra le tue braccia.

    Un forte abbraccio!

Sr. Erika di Gesù

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ultimo aggiornamento 16 marzo, 2011