P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

Grazie!

Caro Gesù,

sola di fronte al tramonto

vorrei solo tacere:

il rosso disco del sole

e un manto di nubi d’oro

preludono a una notte regale.

Scende la sera.

Brillano le luci notturne della città.

Sono stanca e vorrei riposare,

ma non posso tacere

le meraviglie stupende

che hai compiuto in questi giorni.

Un amico architetto ci ha detto che

per costruire una casa

occorre almeno un anno di lavoro.

Quanto hai impiegato Tu

per disegnare il sole, il cielo e le stelle?

Io non c’ero. Nessuno di noi era presente.

O Creatore dell’universo, ti lodo e ti rendo grazie!

A dire il vero, però, mi pare di non rendere giustizia

al tuo Amore con la lode,

il piccolo grazie che posso cantare,

al termine del Raduno Ragazzi da poco concluso.

Lavori di scavo

O Architetto del mondo, che sogni e disegni il nostro destino

hai visto quanti figli hanno riempito il Santuario?

Quanti sorrisi, quante mani tese e la tua gioia

inondare il cuore dei ragazzi?

Presso la tua casa, la casa di Madre Speranza,

hanno ascoltato e agito, attraverso il gioco soprattutto,

la tua Parola di vita.

Hanno scavato dentro di sé,

lasciandosi bagnare dall’acqua della tua Grazia,

acquistando rapidamente

un nuovo modo di pensare Te

il Padre, lo Spirito Santo,

il tuo Perdono

e i Santi costruttori del Regno.

Fra questi la Madre, soprattutto.

Ma anche gli educatori, gli esperti, i genitori, quanti hanno curato, accolto, amato ciascuno dei ragazzi con un gesto di amorosa attenzione.

Quell’attenzione che non deve mai mancare ai tuoi Piccoli.

Perché Tu sei in loro.

Esperta di costruzioni

Caro Gesù, un giorno alla Madre hai detto così:

«Madre Speranza, hai lavorato già molto per me,

ma desidero che tu, col mio aiuto, soffrendo con gioia,

fai l’ultimo "laboratorio", che aiuterà le Suore

e le giovani che avranno la fortuna di andarvi.

Insieme a questo laboratorio ci sarà anche

un Santuario dedicato al mio Amore Misericordioso,

una casa per malati, per i pellegrini, una casa per i sacerdoti,

il noviziato delle Ancelle, il seminario dei miei Figli».

E Lei, da vera esperta di costruzioni,

si è messa all’opera senza perdere un minuto.

Non solo, era così orgogliosa della tua opera che ti pregava:

«Ti chiedo soltanto che non esista nessun Santuario al mondo

più bello e più grande di questo.

Vorrei che da nessun’altra parte

ci siano tante grazie e guarigioni come in questo Santuario

e che un giorno venga il Papa a visitarlo e benedica,

approvi e renda ancora più grande questo Santuario,

unico al mondo perché dedicato al tuo Amore e alla tua Misericordia.

Nei Santuari dedicati a Maria SS.ma o a qualche altro Santo, le persone devono prima chiedere le grazie a loro e poi loro le chiedono a Te, mentre qui ci rivolgiamo direttamente a Te!».

Caro Gesù,

noi potremo costruire la casa della nostra vita

soltanto se avremo la stessa fiducia di Nostra Madre.

Se crederemo davvero, con tutto il cuore, la mente, le forze,

che Tu sei l’Amore che perdona, dimentica, non si ricorda mai i nostri difetti,

ma ci offre sempre la possibilità di costruire la nostra vita

sulla roccia del tuo Amore.

Se sapremo con certezza che non sei un giudice severo,

ma un Padre buono che desidera farci felici, sempre!

Se ci avviciniamo a Te, pietra viva!

Se ci allontaniamo senza disperare mai della tua Misericordia.

Se ci alziamo, domani,

quando il sole illuminerà di nuovo il fazzoletto della nostra casa,

con la speranza che Tu vieni a cercarci come il buon Pastore cerca la pecorella,

la più perduta!

In attesa che Tu ri-crei la casa che tutti abiteremo un giorno, sotto un nuovo cielo, in una terra nuova, ti chiedo la forza di costruire un edificio a te gradito.

Correggi pure la tua, la nostra piccola casa, Signore Gesù.

Rinsalda le sue fondamenta.

Soltanto così, reggerà sicura

alle tempeste della vita.

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ultimo aggiornamento 13 luglio, 2011