DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Alberto Bastoni fam

Giugno 2011

 

Voce del Santuario

 

…ha tanto amato il mondo…

"...El corazòn de Jesùs late con immenso amor por todos los hombres...Nuestro pobre corazòn no ama màs que a sus tiempos, en cambio, Jesùs no ha cesado ni un istante de pensar en nosotros y su amor velarà sin cesar mientras dure nuestra vida.El no se desanima, no se cansa, perdona, no cuenta. En El no cabe mudanza." (Madre Speranza di Gesù)

Per porre argine al freddo filosofismo detto razionalismo, Gesù presentò a santa Margherita Alacoque, traendolo dal petto, il suo Cuore circondato di spine, sormontato da una piccola croce, aperto dallo squarcio della lancia, divampante fiamme d’amore e raggiante di luce gloriosa.

Il razionalismo si era compiaciuto di ridurre il cuore ad un fatto semplicemente anatomico, celebrando invece la mente, il cervello, fino ad ottenere una perdita del centro, dell’unità fatta di cuore e ragione.

Per questo Gesù ci ha presentato il Suo Cuore perché non ci allontanassimo più dal nostro "centro", dal nostro cuore. dal punto più profondo dove maturano le scelte, dove le emozioni dell’animo fanno accelerare i battiti. Quel Cuore vuole rendere vero il nostro cuore, continua ad amarci oltre le nostre brutture,oltre le nostre fragilità con un amore infinito.

Quel Cuore che ha sofferto tanti colpi, flagellazione, crocifissione, solitudine, rifiuto, tradimento, silenzi… quel cuore non è estraneo al nostro cuore e, anche se non gli somigliamo, quel cuore è umano… come il nostro.

È quel Cuore che ci invita a rimuovere il cuore di pietra che spesso è in noi, un cuore duro, freddo, morto, che non ama l’amore.

È quel Cuore che attira a sé il nostro piccolo cuore e lo fa misteriosamente ardere vivificandolo di amore. È quel Cuore che ci parla di Dio, del Suo amore instancabile, dei suoi progetti su di noi, della sua misericordia., del nostro bisogno di accoglierla, del suo desiderio di donarla. È quel Cuore che ci sussurra che Dio ci ama individualmente e personalmente e che la sua dimora preferita è il nostro cuore. Allora, Signore, non smettere mai di passare sulle nostre strade, svuota i nostri cuori e arricchiscili di Te.

rettore.santuario@collevalenza.it

Giornata sacerdotale

Anche quest’anno si è celebrata la tradizionale Giornata di Spiritualità Sacerdotale umbra. Per i numerosi vescovi e presbiteri accorsi, è stata un’occasione per ritrovarsi insieme, pregare, riflettere e fraternizzare nella gioia del sacerdozio.

Quest’anno la Conferenza Episcopale umbra ha invitato a tenere la riflessione su "Il prete nella Chiesa e nel mondo oggi" e a presiederà la Concelebrazione Eucaristica, Sua Em.za il Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano. Profonde ed attuali le parole pronunciate dal porporato, ricche di spunti per una rinnovata spiritualità presbiterale. Riflessione condotta anche sulla base dell’esperienza delle comunità pastorali che da anni , in territorio ambrosiano, sono un’efficace soluzione per il superamento di alcune problematiche come la carenza di presbiteri e la mancanza di personale che si prenda cura della persona stessa del prete.

Esercizi spirituali

"Sentire Cristo". I verbi del Verbo. Più che un corso di esercizi spirituali, quello guidato dal barnabita p. Antonio Gentili, è stato un corso di meditazione profonda. Padre Antonio Gentili si è laureato in filosofia a Pavia ed in Teologia a Roma. Dal 1970 è responsabile della Casa di Esercizi Spirituali di Eupilio (CO), presso la quale ha dato vita ad una intensa attività culturale legata alla meditazione ed al pensiero mistico, aperta anche alle altre religioni. Oltre ai numerosi libri di meditazione e preghiera ed alle sue collaborazioni a periodici e riviste, va segnalata la sua traduzione per Adelphi di Nube della non conoscenza, opera di un anonimo mistico inglese del XV secolo. Davvero soddisfatti i numerosi partecipanti, tra cui anche il nostro Superiore Generale, p. Aurelio Perez, FAM e diversi ospiti della comunità di accoglienza presbiterale. "È possibile avere di Gesù quella stessa esperienza che fecero i suoi contemporanei? Come raggiungere quel "sentire" che vantarono i primi discepoli, che avevano "udito, veduto, toccato" con le loro mani il Figlio di Dio? Padre Gentili, da vero maestro spirituale, prende le mosse da un’attenta ricerca dei "verbi del Verbo", e cioè di tutti quei termini con cui i contemporanei hanno descritto il rapporto privilegiato che hanno vissuto con Gesù di Nazaret. Ne nasce un quadro sorprendente che scava all’interno delle pagine evangeliche e ne attualizza il loro affascinante messaggio".

Raduno giovani 2011

Per il decimo anno consecutivo si è svolto il raduno dei giovani. Convenuti dalle diverse realtà della Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso, circa duecento ragazzi hanno pacificamente invaso gli spazi attigui al Santuario. Il primo appuntamento è stato in basilica, dove, accolti dal rettore, hanno dato inizio al raduno con l’inno, composto da Chiara Rossini, la lettura del vangelo di Matteo, e una breve riflessione introduttiva. Il tema della Casa sulla Roccia è stato poi proposto sia da p. Sante Pessot FAM, nelle diverse catechesi, che dai numerosi animatori e accompagnatori. I ragazzi hanno così "sfogliato", sotto la guida sapiente degli organizzatori, un manuale di costruzione per la realizzazione di un progetto che riguarda il loro futuro. Ascolto, preghiera, condivisione… Ma anche tanto gioco e animazione. Le infaticabili e imbattibili suor Lucia e suor Erika, insieme a collaboratrici della parrocchia di Collevalenza, hanno provveduto alla organizzazione remota dell’evento. Grazie al loro impegno, davvero notevole, non solo il raduno ha avuto un grande successo, ma è risultato, senza dubbio, ancora più bello di quelli precedenti. Nella mattinata dell’ultimo giorno, che coincideva con la domenica del Corpus Domini, i ragazzi sono stati raggiunti dai loro familiari. Una solenne e vivacissima celebrazione, in basilica, ha concluso le giornate, faticose e impegnative, ma sicuramente esperienza per tutti di gioia, fraternità che nello stare insieme raggiungono la loro massima espressione.

Celebrazioni

Ascensione

Domenica 5 giugno, solennità dell’Ascensione, nel corso di una partecipata concelebrazione, presieduta da p. Aurelio Perez FAM, abbiamo dato l’ultimo saluto terreno alla carissima suor Ana, a dire di tutti, ancella dell’Amore Misericordioso e figlia di Madre Speranza, tra le più fedeli ed esemplari. Donna forte e coraggiosa, venne qui a Collevalenza, insieme alla Madre all’indomani della nostra fondazione, il 18 agosto 1951. Testimone discreta e schiva, ha condiviso tutto il lungo e faticoso cammino di realizzazione dei progetti più importanti affidati dal Buon Gesù alla Madre: il Santuario e opere annesse. Ha visto davvero trasformarsi questo luogo da roccolo per gli uccelli a roccolo per gli uomini, il roccolo della misericordia. È grazie anche alla pazienza, alla fatica, all’ impegno alacre e generoso di suor Ana che oggi possiamo "goderci" Collevalenza. Grazie, umile sorella, intercedi, con la nostra venerabile Madre presso il Padre, perché ognuno come te e con te e le tante sorelle e fratelli che ci hanno preceduti, possiamo cantare: hasta al fin, hasta al fin, hasta al fin!

Pentecoste

Preceduta dal tradizionale settenario, abbiamo celebrato la solennità di Pentecoste come memoria grata del grande dono dello Spirito Consolatore. Nella suggestiva e pacata atmosfera della cripta, la sera precedente, il rettore, p. Alberto ha presieduto la solenne veglia, che, per certi aspetti ed elementi, ricorda quella pasquale. Dopo il lucernario e l’ascolto attento della Parola di Dio, più abbondate rispetto alle altre celebrazioni, sono state rinnovate le promesse battesimali e gli impegni della confermazione. I numerosi fedeli, in soggiorno alla Casa del pellegrino, hanno vissuto un momento spiritualmente ricco ed edificante.

Corpus domini

Nel pieno rispetto delle disposizioni dell’Arcivescovo Mons. Marra, amministratore apostolico della nostra diocesi, abbiamo celebrato la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù, nel pomeriggio di domenica 26 giugno. Come tutti sanno, questa solennità, in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena, è stata estesa alla Chiesa universale, proprio da Orvieto, nel 1264, con la bolla "Transiturus de hoc mundo" di papa Bonifacio IV. Ogni hanno, attraverso un corteo storico e successiva processione, si commemora l’evento con grande solennità. Mons. Marra ha invitato tutti i presbiteri, diaconi,religiosi/e alla grande celebrazione presieduta da Sua Eminenza il Cardinal Francesco Ravasi. Molti confratelli e consorelle hanno accolto l’invito del vescovo e in mattinata hanno raggiunto la stupenda basilica-cattedrale di Orvieto, tempio-custodia del Sacro Corporale, per la messa solenne. Nel pomeriggio, alle 17, padre Aurelio ha presieduto la concelebrazione, in basilica, durante la quale le Ancelle dell’Amore Misericordioso hanno rinnovato i santi voti. Al termine della messa, una composta processione ha accompagnato il Santissimo Sacramento, lungo il piazzale antistante. Ai numerosi pellegrini si sono uniti i parrocchiani della nostra unità pastorale, guidati dal parroco p. Quinto. Seduti in prima fila, i bambini che quest’anno hanno fatto la prima comunione, assistiti dalla catechista Francesca.

Pellegrinaggi

L’affermazione che davvero il numero dei pellegrini che raggiunge il nostro santuario è sempre crescente, trova conferma nel lungo elenco riportato al termine della cronaca del mese. Se da una parte rendiamo grazie al buon Gesù per la chiamata che rivolge a tante persone perché facciano esperienza del suo amore e della sua misericordia, dall’altra sentiamo sempre di più quanto questo ci responsabilizzi nell’ adeguare la nostra accoglienza alle tante esigenze. Il nostro Santuario, l’ho detto fin dall’inizio del mio mandato, non può ne deve essere un luogo dove la pastorale sacramentale prevarichi sull’annuncio e l’evangelizzazione: un sapiente dosaggio dei due elementi aiuta sicuramente a vivere meglio il pellegrinaggio in questo luogo dove si viene a chiedere la grazia di un vero rinnovamento di vita nella forza dello Spirito, a rimotivare il proprio cammino di fede, riconciliati col Padre per mezzo del Figlio, e "a chiedere quanto è necessario per la salute del corpo e dell’anima". Vorrei segnale 2 pellegrinaggi particolari. Il primo, quello della Congregazione dei Vescovi, al completo. «È il dicastero che, per la Chiesa latina e ad eccezione dei territori di missione, ha il compito di erigere le nuove diocesi, le province e le regioni ecclesiastiche e costituire gli ordinariati militari; provvede inoltre al reclutamento e alla nomina dei nuovi vescovi ed amministratori apostolici e dei loro coadiutori e ausiliari; vigila sul governo delle diocesi e organizza le visite ad limina (i viaggi che, di regola, ogni cinque anni i vescovi devono compiere a Roma per rendere conto alla Santa Sede dello stato della loro diocesi). La Congregazione è attualmente costituita da 32 membri tra cardinali, arcivescovi e vescovi: il prefetto, nominato il 30 giugno 2010 da Benedetto XVI, è il cardinale canadese Marc Ouellet, della Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio». Ad accoglierli c’era anche il nostro vescovo, Mons. Marra, consultore della medesima Congregazione. Al termine della celebrazione eucaristica, p. Aurelio Perez FAM ha rivolto a tutti il suo saluto e ha brevemente illustrato la figura della Madre e dato qualche notizia sul Santuario. Un grazie davvero sentito a tutto il Dicastero per la scelta di Collevalenza come meta di pellegrinaggio e a loro l’augurio di un buon proseguimento di servizio.

*****

Il secondo pellegrinaggio che segnalo è quello proveniente dal Sant’Elpidio a Mare (FM), paese d’origine di Madre Mediatrice Berdini, attuale vicaria generale EAM. Circa 250 persone accompagnate dal loro zelante parroco don Enzo, hanno raggiunto Collevalenza nelle prime ore della mattino. La giornata, sotto il profilo meteorologico, non è stata delle migliori, come del resto, tutta la prima decade di giugno. Un violento acquazzone ha costretto i pellegrini a trovare rifugio o in cripta o sotto il portico delle piscine. Sono davvero dispiaciuto per il disagio subito e per i contrattempi che non hanno permesso un sereno svolgimento del programma prefissato. Porgo le mie scuse a don Enzo e a tutti i pellegrini ma allo stesso tempo faccio tesoro di questa esperienza perché in casi simili si provveda in maniera più efficiente a ridurre disguidi e sconforti!

Cori

Anche in questo mese abbiamo avuto il piacere e la gioia di ascoltare 2 cori in Santuario. Il primo, il più conosciuto e apprezzato coro umbro, I "Cantori di Assisi", un gruppo che ha assimilato l’amore per la musica attraverso la tradizione antica che si può far risalire a S. Francesco. L’ideale che il Coro, fin dagli inizi si è prefisso è quello di andare per il mondo a cantare le lodi del buon Dio, come voleva S. Francesco. E anche nella nostra basilica è risuonato il Cantico delle Creature di padre Stella, la cui melodia esalta magistralmente il testo francescano. Seduto alla consolle, lo spoletino Angelo Silvio Rosati, un vero "mostro dell’organo", conosciuto in Italia e all’estero per la sua bravura e la precocità del suo talento. L’attenta e competente direzione dell’amico fraterno p. Antonio Giannoni OFM, ha reso la serata una piacevolissima elevazione spirituale, per il diletto delle orecchie e il nutrimento dell’animo!

*****

Provenienti da Assisi ma di origine pugliese, i due cori - fusi per l’occasione - che domenica 19 giugno hanno fatto sosta qui al Santuario. Diretti dal Maestro Vincenzo Bartolomeo, il coro La Ginestra e il coro Musica Mundi di Bari, hanno improvvisato un breve saggio di musica sacra, proponendo, tra l’altro il famoso brano tratto dal Requiem di Mozart: Lacrimosa dies illa. Un discreto numero di pellegrini è accorso per plaudire ai volenterosi cantori, stanchi della esibizione perugina e del lungo viaggio, ma davvero ammirevoli per passione ed entusiasmo.

*****

Proprio mentre scrivevo queste note è arrivata la triste notizia della morte del caro confratello p. Angelo Perez, fratello di p. Albino e di suor Amada, che tutti conoscono come la suora della Madre per esserle stata accanto e per averla amorevolmente accudita fino al giorno della sua nascita al cielo. Un altro membro della nostra già ridotta famiglia, raggiunge le schiere celesti dopo essere passato dal doloroso e purificante crogiuolo della malattia. Accanto alla Madre e a tutti gli altri fratelli e sorelle, ora veglia sul nostro cammino, pronto a intercedere per i nostri bisogni. Quello che credo sia più urgente chiedere è un rifiorire delle vocazioni religiose e sacerdotali: loro che sono stati fedeli allo spirito del Signore e hanno rivelato al mondo la bontà di Gesù, ci ottengano questa grazia.

Movimento Sacerdotale Mariano

Anche quest’anno vescovi e presbiteri aderenti al movimento fondato da don Gobbi, si sono dati appuntamento per il tradizionale corso di esercizi spirituali. Purtroppo, don Stefano, che nei giorni precedenti al raduno era stato colpito da un grave infarto, non ce l’ha fatta e il 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, è tornato alla Casa del Padre. Data la presenza degli aderenti al Movimento, il giorno successivo, prima dei solenni funerali che sono stati celebrati sabato 2 luglio, festa del Cuore Immacolato di Maria, a Dongo (CO), suo paese d’origine, la salma, viaggiando tutta la notte, ha raggiunto Collevalenza e qui, in una basilica stracolma di persone, presieduta dal Card. Diaz e concelebrata da 20 vescovi e circa 400 pebiteri, è stata celebrata la prima messa esequiale.

Arrivederci don Stefano…

«Ho scelto te, perché sei lo strumento meno adatto; cosi nessuno dirà che è opera tua. Il Movimento Sacerdotale Mariano deve essere solo Opera mia. Attraverso la tua debolezza Io manifesterò la mia forza; attraverso la tua nullità Io manifesterò la mia potenza» (16 luglio 1973).

Don Stefano è stato un testimone per certi aspetti impalpabile, ma nello stesso tempo forte e vivo,come solo un dono di Dio può essere. L’eredità che ha lasciato a me, ma di certo ad ogni sacerdote, è che affidarsi a Maria significa prendere in ogni istante della vita maggiore coscienza della propria consacrazione fatta a Dio nel giorno del Battesimo e dell’ Ordinazione sacerdotale, affidando il passato alla infinita misericordia del Cuore di Gesù, attendendo il futuro come dono della Provvidenza, che giunge puntualmente attraverso le mani della Mediatrice di ogni grazia… e vivendo il presente con gioioso impegno. Forse proprio l’amore che Madre Speranza aveva per i sacerdoti lo ha attirato qui a Collevalenza, qui, dove i Figli dell’Amore Misericordioso si dedicano in maniera prioritaria ai sacerdoti, accogliendoli gratuitamente nelle comunità, offrendo loro esercizi e ritiri spirituali, assistendo quelli anziani e malati, animandoli alla vita in comune per favorire la loro santità di vita, in un momento storico molto delicato per quelli che devono essere e sono "ministri della misericordia". No, non siamo tristi, oggi il nostro cuore è in festa, don Stefano si è preparato con Maria tutta la vita, si è preparato ad accogliere per redimere, a soffrire per amare, a stare in piedi sotto la croce e come Maria ha offerto a tutti la gioiosa testimonianza del senso comunitario della nostra vita e il senso ecclesiale delle nostre comunità e, mentre il Padre lo accoglie tra le sue braccia, ci invita ancora a rendere più cosciente ed effettiva la nostra partecipazione alla vita della Chiesa.

«Se si paragona la Chiesa ad un grande albero, direi che scopo del M.S.M. non è di aggiungere un altro ramo ai molti che ha, ma e quello di immettervi una forza segreta che, partendo dal Cuore Immacolato di Maria, si diffonde a tutti i rami della Chiesa, aiutandoli a svilupparsi ciascuno secondo la propria funzione e la sua particolare fisionomia, e comunicando a tutti maggiore vigore e bellezza».

D. Stefano Gobbi

Gruppi GIUGNO 2011

Albano Laziale (RM) - Ascoli Piceno – Sansapolcro (PG) – Pignatario Interamna (Cassino-FR) – Gombola (MO) – Napoli – Bovolone (VR) – Fabro (TR) – Roma – Velletri – Asciano (PI) – Veroli (?) – Tiriolo (CS) – Pomigliano D’Arco (NA) – S.Severino Marche (AP) – Grottole (MT) – Rovagnate (LC) – Verona – Reggio Emilia – Perugia – Ardea (RM) – Grottammare (AP) – Riccione – Formia (LT) – S.Elpidio a Mare - Gradara (PS) – Sora (FR) – Quingentole (MN) – Bari – Piedimonte (FR) – Pianello (PG) – Ronco (FO) – Capodimonte (VT) – Gruppi dalla Romania – Morro d’Alba (AN) – Norcia (PG) – Mantova – Cisterna (LT) – Treviso – Paliano (FR) – Acquasparta (TR) – Arezzo – Prato – Orvieto – San Marzano (SA) – Bergamo – Castiglione in Teverina (VT) – Madonna Alta (PG) – Isola d’Asti – Modena – Orgosolo (NU) – Paestum (SA) – San Marco Argentano (CS) – Bologna – Città di Castello (PG) – Chieti – Salerno – Fermo – Tore Annunziata (NA) – Caserta – Foggia – Casette d’Ete (FM) – Villa di Briano (CE) – Rocca di Mezzo (AQ) – Terni – Macerata – Aversa (CE) – Pratola Peligna (AQ) – Crecchio (CH) – Cascinare Mare (FM) – Cesena – Manfredonia (FG) – Bisceglie (BA) – Frosinone – gruppo dalla Corea.

Foto di gruppo

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 13 luglio, 2011