Usino quest’acqua con tanta fede e fiducia ...

"…ma un Padre che li ama, perdona, non tiene in conto e dimentica." (El Pan 24,75)

Il contenuto principale del messaggio affidato da Dio a Madre Speranza viene ribadito ancora una volta nella sua essenzialità.

Gesù stesso ha affermato nel Vangelo che Dio è nostro Padre insegnando a pregare agli Apostoli che glielo avevano chiesto (cfr Lc 11,1-2) e aveva già rivelato a Nicodemo che "Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio… non per giudicare il mondo, ma perché si salvi per mezzo di Lui" (Gv 3, 16-17).

Tuttavia non si stanca di ripeterlo e mostrarcene ancora i segni, come ogni innamorato non si stancherebbe mai di ripetere "ti amo" alla persona amata.

Se per noi è connaturale differenziare le persone in buone da frequentare e cattive da rifiutare, sicure e amiche o pericolose e nemiche, oneste e accettabili o disoneste e indesiderabili… per il Signore Dio tutta l’umanità è un’unica grande categoria: quella dei figli suoi.

Madre Speranza aggiunge che perfino l’essere umano più emarginabile, perché malvagio o spregevole, è amato da Dio con l’amorevolezza immensa di un padre e di una tenera madre (El pan 2, 67). Un padre che cerca di sollecitare il ritorno di ogni figlio lontano con amore instancabile, come se non potesse essere felice senza di lui. (cfr El pan 18,2)

E in cambio chiede solo fiducia nel Suo Amore di padre, che desidera donare per rendere felici i suoi figli e donarSi per renderci uguali a Lui.

"Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che Io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna" (Gv 4, 13-14).

Maria Antonietta Sansone

 

... e si vedranno sempre liberati da gravi infermità.

Due anni fa un amico chiedeva preghiere per la guarigione o la santa morte del suocero, affetto da cancro allo stomaco e già ricoverato in gravissime condizioni.

Risposi che avevo l’acqua dell’Amore Misericordioso e gliela diedi insieme alla novena all’Amore Misericordioso.

Cominciarono a dare l’acqua all’ammalato, mentre la famiglia pregava la novena.

Dopo soli tre giorni i medici constatarono un notevole miglioramento del malato, che alcuni giorni dopo venne dimesso dall’ospedale e circa tre mesi dopo tornò al suo lavoro.

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ultimo aggiornamento 08 settembre, 2011