DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Luglio-Agosto 2012

 

Voce del Santuario

 

Restauro-conservativo dell’organo del Santuario

Voglio iniziare la cronaca dei mesi luglio e agosto con uno dei temi che in questo momento sta più a cuore a tutti noi: l’organo della Basilica dell’Amore Misericordioso. L’organo elettro-meccanico della Ditta Tamburini (Crema), situato a lato destro dietro all’altare della grande Basilica, voluto dalla M. Speranza nel 1966, ha bisogno di un urgente restauro-conservativo. Fino a Natale o forse oltre non potremo ascoltare più le sue melodie.

Allo stato attuale, lo strumento necessita di un intervento accurato, che viene eseguito dalla ditta Giacobazzi di Modena con la supervisione del maestro Luca Di Donato.

Vogliamo riqualificare lo strumento per ridonare alla Santa Liturgia lo splendore e il decoro che la Venerabile M. Speranza ha sempre desiderato: un organo ben accordato e ben funzionante.

Inoltre lo strumento è di valore e nella nostra regione si colloca tra quelli più adatti a ricoprire una vasta attività concertistica, in onore dell’Amore Misericordioso e del suo Santuario.

Per questo motivo, qualche giorno prima di iniziare i lavori di restauro, abbiamo pensato di dedicare la giornata di sabato 7 luglio per ascoltare le note di quest’organo.

Di fronte al grande afflusso di pellegrini venuti al Santuario da ogni parte d’Italia, il maestro e organista Luca Di Donato ci ha fatto gustare la forza espressiva dello strumento, in attesa di suonare ancora nel giorno della inaugurazione del restauro, fra alcuni mesi. Alle ore 12 ha animato la Santa Messa e nel pomeriggio alle ore 14,30 ha esordito col primo dei concerti: "Eterna è la sua misericordia".

Suor Erika Bellucci, che ha presentato il concerto, ha detto: "Possiamo osservare come un fascio di trombe di lucido rame si protende verso la navata, mentre la zona inferiore ci mostra le corte canne di rame rosso compatte ed affiancate come legione. Ne risulta la geometria di una fiamma, che divampa verso il soffitto, materiata in legno lucido e in metallo opaco.

Una fiamma? Che cosa significa?

Come le lingue di fuoco divampano verso l’alto, così la nostra lode si apre ad un "Gloria", un "Osanna", che fanno da fondale sonoro a tutto il tempio.

Non possiamo che cantare alla Misericordia di Dio! Ricordare i suoi benefici. Con gratitudine. Con amore. All’amore, si risponde con l’amore. Non c’è altra risposta. Scrive Madre Speranza: "Credo che ogni creatura, ma specialmente noi della Famiglia dell’Amore Misericordioso, dobbiamo essergli molto riconoscenti e dimostrargli il più possibile questa gratitudine. Sforziamoci di essere molto caritatevoli, pazienti, sacrificati e impegnati ad eliminare ogni imperfezione per imitare tutte le virtù di Dio. Ricordiamoci che Gesù ci chiede di essere non anime comuni, ma sante; che con il buon esempio contribuiamo alla santificazione dei fratelli e che il nostro distintivo sia un cuore materno arricchito delle suddette virtù".

Con questi sentimenti suggeriti dalla M. Speranza e in religioso ascolto della musica, uno dei mezzi più potenti per elevare la nostra mente e far battere il nostro cuore all’unisono con il Dio della Misericordia, si è concluso il concerto molto applaudito. Alla fine P. Ireneo Martin ha ringraziato di cuore il Maestro Luca e ha rincuorato nella loro fede i pellegrini facendo altresì un caloroso invito a tutti a contribuire economicamente per quest’opera, dato il costo elevato che il restauro-conservativo comporta.

Automotoraduno presso il Santuario

Spesso le carovane delle auto e delle moto usate creano dei caroselli colorati e rombanti lungo il bel Stivale, attraversando paesi e località e hanno fatto storia e sono conosciute ed ammirate in tutto il mondo.

La manifestazione del 4° Automotoraduno della Città di Todi quest’anno è partita dal paesino di Collevalenza e il percorso delle storiche auto usate, che raramente si vedono in giro per le strade, è ancora negli occhi degli abitanti del luogo che le hanno viste sfilare.

Nel cuore dell’Umbria verde presso il Santuario dell’Amore Misericordioso domenica 8 luglio si è celebrato il trofeo BRUSCHINI FALIERO, un appuntamento indimenticabile per gli amanti delle macchine d’epoca.

Alle ore 10 P. Ireneo Martin ha celebrato la S. Messa in suffragio dell’anima di Bruschini Faliero, grande organizzatore dei motoraduni. Di seguito c’è stata la benedizione delle moto e delle auto e poi la partenza in direzione Todi. Il corteo si è snodato dalle colline tudertine fino al centro storico per far tappa al Museo della Civiltà Contadina. Il sacerdote, dopo la benedizione, ha augurato ai partecipanti una gradevole giornata, raccomandando prudenza sulle strade senza lasciarsi prendere dall’ebbrezza della velocità perché tra l’altro ci sono… gli autovelox.

La bellezza di questi raduni è proprio l’atmosfera che sanno creare: una passione comune, il ritrovo di vecchi amici, il poter ammirare da vicino pezzi d’epoca e l’attrattiva delle macchine e degli scooter usati da una vita, che fanno di questi appuntamenti una festa sempre attesa.

XI Convegno Internazionale esorcisti

Si è aperto lunedì 16 luglio fino al 20 nel Santuario dell’Amore Misericordioso l’XI Convegno internazionale degli esorcisti sul tema "UT UNUM SINT" con lo scopo primo di perseguire un linguaggio e dei concetti di fondo comuni.

Il Convegno è stato aperto da Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo Ausiliare Dell’Aquila con la Concelebrazione Eucaristica da lui presieduta.

Numerosi i partecipanti, più di duecento, sei i gruppi linguistici, un ampio programma ricco di temi stimolanti per un proficuo approfondimento del "ministero" e per precisare ulteriormente gli ambiti dell’azione propria dell’esorcistato.

Nella celebrazione eucaristica del giorno 19 presieduta da Mons. Michele Seccia vescovo di Teramo tra l’altro si è pregato per il rinnovo delle cariche e l’elezione del nuovo Presidente dell’Associazione e del Vice-Presidente. Poi ci sono state le elezioni nell’Auditorium della casa del Pellegrino.

Con i Padri eletti ci rallegriamo anche noi della Famiglia Religiosa dell’Amore Misericordioso ma soprattutto uniamo le nostre preghiere affinché possano svolgere il loro lavoro a servizio di tante persone nel mondo bisognose di aiuto e di consolazione.

Esercizi spirituali per laici

Nelle giornate dal 13 al 15 luglio si sono tenuti presso il Santuario dell’Amore Misericordioso gli esercizi spirituali per laici. Le riflessioni, guidate da P. Ireneo Martin fam, hanno focalizzato la sua attenzione sul tema: "Un cuor solo ed un’anima sola" (At 2,42-48) e sulla preghiera in Madre Speranza.

All’incontro, nelle tre intense e ricche giornate di spiritualità, hanno partecipato persone diverse, una sessantina, appartenenti all’ALAM (Associazione Laici dell’Amore Misericordioso), tra cui gruppi di Ravenna, Mantova, Roma-Spinaceto, Traspontina e Casilino ed inoltre persone appartenenti alla Divina Misericordia, al Rinnovamento nello Spirito, neo-catecumenali, terziari francescani, nonché famiglie laiche e singoli interessati all’evento.

Le giornate hanno permesso di poter condividere momenti di profonda spiritualità, alternati a momenti di preghiera con la recita del Santo Rosario e l’Adorazione Eucaristica, le sentite testimonianze di alcuni laici, culminate con la Santa Messa in Basilica nella giornata di domenica, giorno conclusivo dell’incontro e con il pranzo conviviale presso la Casa del Pellegrino.

P. Ireneo ha parlato della prima comunità cristiana e ha sottolineato alcuni punti base per le comunità ecclesiali: in questo percorso la comunità di Gerusalemme fà come da sfondo a tutte le altre. Questa comunità non è un gruppo di persone che si mettono assieme per la prima volta. È una comunità che, superata la crisi della croce-scandalo, si ritrova ma alla luce di questa novità: è la Croce, è la Risurrezione, è la Pentecoste che hanno creato un nuovo contesto per comprendere appieno tutta la vicenda di Gesù crocifisso-risorto.

Quanti accolgono la testimonianza apostolica entrano a far parte della comunità dei credenti perché il legame che li unisce è la comunione, è la fede, che si apre a tutti.

Ma che significa essere aggregati alla comunità? Quali sono le relazioni che si instaurano? Che cosa definisce la vita comunitaria dei cristiani, di noi laici?

L’evangelista Luca mostra di non voler raccontare dei fatti, degli episodi, bensì di descrivere un comportamento abituale nella comunità di Gerusalemme, indicando così le costanti per le nostre comunità cristiane:

-La fede della Chiesa nasce e si approfondisce facendo riferimento "all’insegnamento dei Dodici".

- La condivisione nella comunione (koinonia) dei beni si radica nella condivisione battesimale dell’essere, cioè io non depongo i miei beni ai piedi degli apostoli, se prima, ai piedi della croce, non mi sono deposto io stesso.

- Lo spezzare il pane, la frazione del pane, la celebrazione eucaristica è stata fin dall’inizio il rito centrale e comune delle comunità cristiane, in cui fare memoria del loro Signore e in adempimento del suo mandato "Fate questo in memoria di me"

- Le preghiere "Erano perseveranti nelle preghiere" (At. 2,42).

Quando i pagani cominciano ad entrare nella chiesa, la comunità dei cristiani prende appieno coscienza della propria identità: «È ad Antiochia che, per la prima volta, i discepoli ricevettero il nome di cristiani»( At. 11,26b).

A conclusione di quanto accennato possiamo dire che la comunità di Gerusalemme rimane l’ideale per ogni comunità. E noi, affinché possiamo ritrovare la nostra identità di laici, è necessario che ritroviamo la nostra identità di comunità ecclesiale: ma questa dipende dall’ascolto della Parola.

Quando la prima comunità è divenuta comunità di ascolto della Parola? ‘E stata l’esperienza dei "cinquanta giorni" nel Cenacolo in attesa dello Spirito Santo.

Qui ci riallacciamo alla preghiera personale e comunitaria. L’uomo è chiamato a riflettere questa vita di Dio presente in lui attraverso il suo essere e operare. La sua esistenza è un pe renne canto alla gloria di Dio ed ha come fine "l’unione con Lui". Nella Madre Speranza il tema della gloria di Dio è presente in tutta la sua vita e i suoi Scritti; ella afferma che non c’è vita di preghiera senza celebrare tale gloria e che la maggior gloria che l’uomo possa dare a Dio è entrare e rimanere nel suo amore, nella sua bontà, nella sua grandezza ed esserne un ri flesso.

La comunione con Dio può essere ostacolata dal nostro l’individualismo, male profondo che porta l’uomo alla solitudine, a volte alla disperazione, mentre per sua natura essa è visibilità, è manifestazione di Dio.

Questa "esperienza-presenza" di Dio, per la Madre, è nel più intimo di noi stessi ed è percepita dalla persona che risponde consegnando interamente se stessa a Dio per vivere stabilmente in questa rela zione. Questo è "il luogo" dell’orazione nel silenzio.

Ed è nel silenzio che la Parola mi permette di vedere Dio che con la sua soave voce parla al mio cuore.

"Il bene non fa rumore e il rumore non fa bene. Abbiamo bisogno di silenzio per ritrovare noi stessi e Dio. Dobbiamo rieducarci al silenzio, all’ascolto, alla riflessione. Parlando non s’impara niente, ascoltando si può imparare tutto. Le grandi parole sono sempre nate da un profondo e prolungato silenzio. Silenzio per pregare e pregare per amare. La preghiera mi ha salvato la vita. Senza di essa sarei pazzo da molto tempo". (Gandhi)

L’orazione permette anche di recuperare le forze spese nel lavoro; questo lo deduciamo anche dall’esempio della Madre che sappiamo quanto lavorava e quanto pregava.

Essere "parafulmini", come voleva la Madre, significa gridare a Dio dal cuore per chiedere la salvezza di tutti. Dal cuo re del Padre l’anima orante scende nel cuore degli uomini per dire loro che Dio è Padre e "fa festa per loro".

In questa esperienza di Dio, Amore Misericordioso, ci identifi chiamo con la miseria degli uomini mettendoli a contatto con l’amore del Padre che li libera dal peccato.

Lo stato di vittima è intrinseco alla nostra identità di Figli, An celle e laici dell’Amore Misericordioso e si sviluppa con la grazia che Dio ci dà per trasformarci in amore misericordioso.

Interiorizzeremo, così, lo stile di Gesù, di Maria. In silenzio, contemplando loro, lascia mo che il cuore dica: "Oh Dio, tu sei il mio Dio, tu sei il mio tutto".

Questo stile di preghiera di Madre Speranza ci permetterà di crescere nella conoscen za, nell’amore e nella trasformazione in Dio, Amore Misericor dioso.

La profondità dei temi trattati, i momenti di condivisione e di preghiera, le riflessioni e le testimonianze da essi scaturite hanno permesso a noi tutti di partire da questo ritiro spirituale, arricchiti interiormente e maggiormente motivati.

Esperienza ed esercizi spirituali EAM

Nel Santuario e presso la Casa del Pellegrino, un gruppo abbastanza numeroso di nostre consorelle provenienti dalla diverse comunità sparse per il mondo ha vissuto un’esperienza di rivitalizzazione vocazionale promossa dal Governo generale EAM. Le consorelle hanno trascorso qui accanto al Crocifisso e alla tomba della Madre giornate formative e momenti di condivisione e di confronto. Un appuntamento che oltre ai momenti di preghiera celebrativa serve per creare un vero ambiente di Famiglia come ci ha insegnato e fatto gustare la nostra Madre. Tra l’altro ci sono stati anche gli Esercizi spirituali predicati da P. Enrique Arana FAM.

L’Assunta: Cinquantesimo consacrazione EAM e FAM

Maria è la donna del riposo e del silenzio, proprio perché l’estate è segnata dalla festa mariana ferragostana dell’Assunta, venerata e celebrata in tantissimi luoghi.

Il 15 agosto, Solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo e anniversario di fondazione dei FAM, abbiamo cantato, con le nostre care consorelle, Sr. Virginia Agostini, Sr. Silvana Di Tommaso, M. Maria Luisa e M. Manuela Alvarez, M. Maria Fernàndez e Maria Pia Germontani (eampat), il nostro grazie al Signore, perché imitando Maria e seguendo le orme di M. Speranza, in questi 50 anni di consacrazione, ci hanno dato un esempio di umiltà nell’impegno quotidiano e nel dono totale di se stesse al Signore e ai fratelli.

Che la Vergine del silenzio e della pace ci ottenga in questa estate giorni di benedizione, di riposo dalle fatiche e di ricupero di interiorità.

Sempre il 15 agosto ci siamo uniti nella gratitudine all’Amore misericordioso, ai nostri confratelli P. Ottavio Bianchini, P. Enrique Arana e P. Giuseppe Goffredo che hanno celebrato i 50 della loro prima professione religiosa. Ringraziamo il buon Gesù, insieme a M. Speranza, per il generoso esempio di amore alla Congregazione e di servizio generoso che questi nostri fratelli ci hanno testimoniato e continuano a testimoniare, chiedendo, per ciascuno di loro, la benedizione del Signore e la gioia riservata ai servi fedeli.

Pellegrinaggi

Nonostante il caldo torrido di questi mesi, gruppi di pellegrini, famiglie, coppie, singoli, sacerdoti sono venuti qui al Santuario a cercare refrigerio all’anima e al corpo dove, passando soprattutto per il sacramento della Riconciliazione, è data la grazia di vivere l’esperienza sempre straordinaria dell’Amore Misericordioso.

Durante tale periodo di tempo abbiamo accolto famiglie da tutta Italia e anche dall’Estero che sono arrivate per ristorare il corpo e l’anima con l’acqua del Santuario, acqua della misericordia.

L’afflusso sempre più crescente di pellegrini è sorprendente, in particolare nelle giornate di lunedì, giovedì e sabato, in cui sono aperte le vasche.

LUGLIO

Alife (CE), Ancona, Aprilia, Aragona (AG), Badia Tedalda (Ar), Benevento, Campli (Te), Carinova- Falciano del Massico(CE), Caserta, Castelbellino Stazione (AN), Cava de’ Tirreni, Ceccano (FR), Celano (L’Aquila), Chianciano, Crispano (NA), Convegno CUORE IMMACOLATO DI MARIA, Empoli, Esperia-Pontecorvo (Fr), Foligno, Fucecchio, Isola Scala, Ladispoli, Lagonegro, Loreto, Montecosaro, Napoli, Ostia, Ostra Vetere (AN), Pachino (CT), Padova, Palermo, Pescara, Priverno (LT), Ripatranzone (AP), Rocca Bascerana (AV), Roma, Ronco, S. Valentino Torio (Sa), Sangemini, Sant’Egidio alla Vibrata (TE), Sarno (SA), Teramo, Termini Imerese (PA), Vado (BO), Viterbo.

AGOSTO

Andria (BA), Baia di Pagoli(NA), Campobasso, Caserta, Cassano d’Adda, Chieti, Città di Castello, Fermo, Fiano Romano, Iesi, Macerata, Milano, Novara, Palermo, Parete (CE), Pergine (AR), Perugia, Pollenza, Pozzuoli, Reggio Emilia, Roma, Ronco, San Marzano sul Sarno, San Sebastian - Bilbao (Spagna), Serra Capriola (FG), Treviso, Verona.

Foto di gruppo

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ultimo aggiornamento 24 settembre, 2012