DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P. Ireneo Martín fam

Aprile 2013

 

Voce del Santuario

 

 

Una Reliquia del Beato Giovanni Paolo II

Nel mese di aprile c’è stato un evento significativo e inatteso per il quale ringraziare il Signore sempre fedele al suo amore: l’arrivo della reliquia del Beato Giovanni Paolo II al Santuario dell’Amore Misericordioso con il seguente programma: Sabato 6 aprile ore 10,00 una conferenza tenuta da Mons. Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello, nell’Auditorium della Casa del Pellegrino sul tema: "Il Beato Giovanni Paolo II e la Venerabile Madre Speranza"; alle ore 12,00 S. Messa del Pellegrino presieduta da Mons. Cancian; Ore 15,00 S Rosario della luce; dalle ore 10 del mattino fino alle 18 della sera liturgie delle acque e immersione nell’acqua del Santuario; ore 17,30 accoglienza della Reliquia del Beato Giovanni Paolo II e S. Messa presieduta da Mons. Gualtiero Bassetti con la solenne Benedizione impartita dall’Arcivescovo; ore 21,15 II Concerto dell’organo restaurato in Basilica: "Eterna è la sua Misericordia", tenuto dal maestro Stefano Pellini. Domenica 7 aprile, Festa della Divina Misericordia: Sante Messe celebrate secondo l’orario festivo del Santuario con la solenne Benedizione della Reliquia impartita da ogni celebrante.

Mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia, salutato da p. Aurelio Perez, Superiore generale dei Figli dell’Amore Misericordioso, all’inizio di una solenne liturgia eucaristica, ha consegnato a p. Ireneo Martin, Rettore del Santuario, una Reliquia del Beato Giovanni Paolo II portata solennemente all’altare.

L’Arcivescovo, recatosi in pellegrinaggio al Santuario della Divina Misericordia in Polonia ha ricevuto dal Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, una Reliquia del Beato Giovanni Paolo II da venerare nel Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza dove rimarrà permanentemente.

"Sono ben lieto questa sera, ha detto Mons. Bassetti all’inizio della Celebrazione, di far dono al Santuario di una reliquia del beato Giovanni Paolo II, il Papa della misericordia. Si tratta di un grumo di sangue racchiuso in una piccola teca di cristallo. Tale reliquia mi è stata consegnata personalmente dal Card. Stanisław Dziwisz, l’estate scorsa a Cracovia, perché la portassi a Collevalenza, al Santuario dell’Amore Misericordioso, tanto caro a Papa Wojtyla".

Ai pellegrini, che qui giungeranno, la piccola reliquia ricorderà sempre il grande Papa e il suo messaggio di pace e di amore per tutti gli uomini. Sarà testimone della vita straordinaria di un uomo che, con la forza del Signore, ha solcato le strade del mondo per portare un annuncio di speranza e per ricordare che "l’amore di Dio dura in eterno", che "eterna è la sua misericordia".

E’ noto a tutti il legame profondo del Beato Giovanni Paolo II con Madre Speranza e con il Santuario di Collevalenza. Infatti, nella sua prima uscita fuori Roma, dopo l’attentato del 13 maggio 1981, il Beato volle venire pellegrino a Collevalenza per ringraziare l’Amore Misericordioso per avergli salvato la vita e per ripresentare alla Chiesa e al mondo la sua seconda Lettera Enciclica "Dives in misericordia" che aveva promulgato, l’anno precedente, per diffondere il messaggio di Amore e di Misericordia del Signore, che considerava primo dovere del suo ministero petrino.

Con queste parole ha esordito nella sua omelia l’Arcivescovo di Perugia: "Questa maestosa Basilica-Santuario ci accoglie stasera, alla vigilia della Domenica in albis detta anche della Divina Misericordia, per far memoria delle meraviglie compiute dal Signore nella sua Pasqua e per ricordare due grandi figure di santi: il beato Giovanni Paolo II e Madre Speranza di Gesù, entrambi cantori dell’Amore Misericordioso di Dio per tutti gli uomini. Madre Speranza ha costruito questo Santuario perché quanti qui accorrono possano conoscere l’amore di Dio e acquistare le grazie per una vita rinnovata. Giovanni Paolo II vi è salito pellegrino, ancora sofferente per l’attentato del 13 maggio del 1981, per testimoniare dinanzi al mondo che l’Amore Misericordioso del Signore è più forte del male, di ogni male che è nell’uomo e nel mondo! E per ricordare quanto sia importante inserire nei rapporti umani quei sentimenti di misericordia e di amore vicendevole, che soli possono rendere la vita più ricca di umanità".

Al termine della solenne concelebrazione eucaristica, animata dal Coro della Basilica diretto dal M° Marco Venturi, Mons. Bassetti ha impartito con il Reliquario ai numerosi pellegrini intervenuti la solenne benedizione.

La memoria del Beato testimonia che il vangelo è per tutti e conduce ad una vita per sempre felice. La presenza della reliquia è memoria, che rimanda al mistero della Grazia che ha operato nella sua vita e ci fa gustare la Comunione dei Santi. Il Beato Giovanni Paolo II e la Venerabile M. Speranza camminino con noi, intercedano per noi e ci guidino al Buon Gesù.

Pellegrino… al Santuario

La presenza della Reliquia del Beato Giovanni Paolo II riporta alla memoria il suo farsi pellegrino al Santuario dell’Amore Misericordioso: vi invito a leggere uno tra i suoi interventi più appassionati.

"Oggi sono qui fra voi pellegrino, a un anno di distanza dalla pubblicazione dell’Enciclica "Dives in misericordia", nella quale, integrando quanto già avevo scritto nella Redemptor Hominis, invitavo a rivolgere lo sguardo a Dio nostro Padre, da cui solo ogni paternità prende nome nei cieli e sulla terra (cfr. Ef. 3, 15), come prende consistenza la reale dignità dell’uomo-figlio. Dicevo in quel documento che dalla verità intorno all’uomo bisogna risalire, in Cristo, alla verità del mistero del Padre e del suo amore (cfr. vol. Insegnamenti III, 2/1980/pag. 1533-34).

Vorrei dire che questo spirituale itinerario dall’uomo a Dio, basato sulla meditazione di Cristo rivelatore, mi ha suggerito il presente itinerario, che è propriamente un pellegrinaggio al Santuario dell’Amore Misericordioso. Fortunata è l’Umbria, fortunata in particolare è la vostra antica ed illustre Città, cari abitanti di Todi, perché accanto alle numerose e ben note tradizioni religiose, accanto a tanti artistici e suggestivi templi e monumenti cristiani, possiede questo Santuario, che è centro eletto di spiritualità e di pietà. Col suo stesso nome, come con la sua mole e con l’attività spirituale, pastorale e formativa che vi è promossa, esso a tutti ricorda e proclama la grande e consolante verità della misericordia paterna del Signore. Che sarebbe l’uomo, se non avesse il supremo suo fondamento in Dio? Che sarebbe di lui, se non ci fosse per lui, su nel Cielo, un Padre che lo segue e lo ama con la generosità della sua provvidenza? Che sarebbe di lui peccatore, se non potesse contare sulla certezza di avere in questo stesso Padre colui che sempre lo comprende e lo perdona con la generosità della sua misericordia?

Ecco, fratelli e sorelle, a simili interrogativi, a cui già con la mia Enciclica intendevo richiamare tutti i figli della Chiesa per una convinta risposta di fede, ci richiama altresì questo insigne Santuario, che tanto opportunamente è sorto in mezzo a voi. Esso costituisce un "segno", e quindi un invito a meditare e ad accogliere l’eterno messaggio della salvezza cristiana, quale scaturisce dal disegno misericordioso di Dio Padre…

Un anno fa ho pubblicato l’enciclica "Dives in misericordia". Questa circostanza mi ha fatto venire oggi al santuario dell’Amore misericordioso. Con questa presenza desidero riconfermare, in qualche modo, il messaggio di quella enciclica. Desidero leggerlo di nuovo e di nuovo pronunciarlo. Fin dall’inizio del mio ministero nella sede di San Pietro a Roma, ritenevo questo messaggio come mio particolare compito.

La Provvidenza me l’ha assegnato nella situazione contemporanea dell’uomo, della Chiesa e del mondo. Si potrebbe anche dire che appunto questa situazione mi ha assegnato come compito quel messaggio dinanzi a Dio, che è Provvidenza, che è mistero imperscrutabile, mistero dell’Amore e della Verità, della Verità e dell’Amore. E le mie esperienze personali di quest’anno, collegate con gli avvenimenti del 13 maggio, da parte loro mi ordinano di gridare: "Misericordiae Domini, quia non sumus consumpti" (Lam 3,22).Perciò oggi prego qui insieme con voi, cari Fratelli e Sorelle. Prego per professare che l’Amore misericordioso è più potente di ogni male, che si accavalla sull’uomo e sul mondo. Prego insieme con voi per implorare quell’Amore misericordioso per l’uomo e per il mondo della nostra difficile epoca". (Papa Giovanni Paolo II - era il 22 novembre 1981).

II° Concerto "Eterna è La sua misericordia"

A lavori definitivamente ultimati del "restauro-conservativo" dell’organo della Basilica voluto dalla Venerabile M. Speranza e dopo l’inaugurazione dell’organo avvenuta il 9 febbraio in occasione del XXX° della nascita al cielo di M. Speranza, si è eseguito, il 6 aprile alle ore 21,30, un secondo concerto sempre dal tema: "eterna è la sua misericordia".

Questo concerto ha voluto essere ancora un omaggio a M. Speranza che ebbe la felice intuizione di volere nel 1965 dotare la Basilica di tale strumento, costruito dalla Ditta Tamburini di Crema. L’omaggio si è esteso anche al Beato Giovanni Paolo II, perché da quella sera ci è dato di venerare nel Santuario dell’Amore Misericordioso una sua Reliquia.

Il M° Luca di Donato ha presentato il M° Stefano Pellini che ha suonato musiche di D. Bedard, J.S. Bach, V. Bellini, M. Dupré, F. Swann, W. Wolstenholme… applauditissimo concerto. Grazie alla bravura del M° Pellini si è vissuta una bella e splendida serata musicale, dove le note del’organo sono risuonate solenni nella Basilica facendo vibrare i tanti presenti. A dare alla serata un tocco particolarmente felice è stata la presenza del tenore Fr. Alessandro Brustenghi ofm con alcuni canti religiosi.

50° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

Il 21 aprile, IV domenica di Pasqua, si è celebrata la 50° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.

Quest’anno ha assunto un particolare rilievo sia per il 50° anniversario dal suo inizio, sia perché si colloca nel contesto fecondo dell’Anno della Fede. Lo slogan scelto per questa Giornata è stato: "Progetta con Dio... Abita il futuro". Il messaggio, che Papa Benedetto XVI° aveva inviato tempo fa a tutte le comunità cristiane, invitava a riflettere sul tema: "Le Vocazioni segno della Speranza fondata sulla Fede", tradotto nello slogan: "Progetta con Dio ... abita il futuro". La Speranza è un tesoro fragile e raro; il suo fuoco è sovente tenue anche nel cuore dei credenti. Anche noi nella nostra Famiglia dell’Amore Misericordioso abbiamo bisogno di una grande riserva di Speranza, per imprimere una decisa accelerazione alla pastorale vocazionale.

Sappiamo bene che le vocazioni al ministero sacerdotale e alla vita consacrata sono primariamente frutto di un costante contatto con il Dio vivente e di un’insistente preghiera che si eleva al "Padrone della messe" sia nelle comunità parrocchiali, sia nelle famiglie cristiane, sia nei Santuari.

A voi lettori della rivista e pellegrini che venite a questo Santuario chiediamo di favorire con la vostra testimonianza e la vostra preghiera il sorgere di nuove vocazioni alla nostra spiritualità e al nostro carisma dell’Amore Misericordioso perché ne siamo certi che se la nostra forza è il Signore la "Speranza" in Lui non verrà mai meno.

Pellegrinaggi

È ripreso in modo consistente il flusso dei pellegrini al Santuario durante i fine-settimana; ad essi si sono aggiunti molti gruppi di ragazzi/e che hanno concluso qui la loro preparazione alla messa di Prima Comunione o alla Cresima. Sempre accompagnati dai loro parroci e animatori, hanno giocherellato per la piazza alternandovi momenti di riflessione, sono passati poi attraverso il sacramento della Riconciliazione, dove sempre sono ben accolti.

Da tante parti d’Italia hanno raggiunto Collevalenza, carichi di speranza e attese, intere famiglie, gruppi, parrocchie, comunità religiose. Meritano una parola i numerosi pellegrini che ogni sabato vengono a questo Santuario e partecipano con tanta fede e fiducia alla liturgia delle Acque immergendosi nell’acqua delle sua misericordia e rinnovando la loro vita nel Sacramento della Penitenza. La S. Messa del Pellegrino delle ore 12, sempre affollata, è diventata punto di incontro per i vari gruppi che vi partecipano con la gioia di celebrare la loro fede insieme a tanti altri provenienti dalle varie regioni d’’Italia; è presieduta sempre da un Figlio dell’Amore Misericordioso e organizzata con cura e passione dai nostri attenti e bravi volontari. C’è stata la partecipazione di qualche corale, ma ne auspichiamo una maggiore presenza, previo avviso al Rettore del Santuario.

Gruppi Aprile

Afragola (Na), Alba Adriatica (TE), Amalfi, Anagni(FR), Ancona, Angri (SA), Arezzo, Aversa (CE), Avezzano, Bagno di Romagna, Bagnoregio (VT), Balsorano (AQ), Bari, Barisciano (AQ), Barletta, Barzanò (Lc), Bellante (TE), Belluno, Bologna, Breganze (VI), Brescia, Brindisi, Brusciano (Na), Caivano(NA), Reggio Calabria, Campobasso, Cantù, Capranica (VT), Capri (Na), Casali di Mentana (RM), Caserta, Castellammare di Stabia, Castell’Azzara (GR), Castiglione Olona (VA), Catania, Cerignola (FR), Cervaro (FR), Chieti, Cittareale (RI), Civitanova Marche, Civitavecchia, Coriano (RN), Fermo, Fiano Romano(RM), Fiumicino – Roma, Foggia, Forlì, Francia, Frosinone, Gissi (CH), Giuliano di Roma (FR), Giussano, Ischia, Iseo, Isola del Liri (FR), Isola della Scala, Isola di Compiano (PR), Latina, Legnago, Loreto(AN), Macerata, Maddaloni (CE), Mantova, Marano (NA), Mariglianella(NA), Marlia – Lucca, Melissano (LE), Mercato S. Severino (Sa), Messina, Minerbe(VR), Mogliano (MC), Molin del Piano (FI), Montevarchi (AR), Montorio al Vomano (TE), Movimento Mariano "Don Gobbi", Napoli, Narni, , Negrar (VR), Orta di Atella (CE), Orte, Osimo (AN), Padova, Pescara, Pistoia, Pomezia, Pompei, Ponte a Chiani (Arezzo), Pozzuoli, Reggio Emilia, Riano (RM), Rieti, Rignano (RM), Rimini, Roma, Salerno, Sasso Marconi (BO), Siena, Somma Campagna (VR), Somma Vesuviana, Spinaceto (Rm), Succivo (CE), Teramo, Terracina(LT), Trecate (No), Valdagno (VI), Vasanello (VT), Verona, Vicenza, Villafranca (VR).

Foto di gruppo

Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Gualtiero Bassetti con la Reliquia del Beato Giovanni Paolo II

Da Napoli - Caivano Parco Verde

Da Castiglion Fiorentino

Da Salerno

Da Bari - Comunità S. Pancrazio

Dalla Francia

Dirigenti Associazione Speranza

Da Foggia

Da Chieti

Da Frosinone

La teca contenente la Reliquia di Giovanni Paolo II davanti all’Amore Misericordiso

Da Mantova

Da Marano (NA) Da Messina Da Montalto (Fermo) Da Bari
Da Napoli Da Padova Da Paliano (FR) Da Arezzo
Da Pompei (NA) Da Roma Da Como Da Sommacampagna (VR)
Da Pompei Da Terracina Da Verona

 

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ultimo aggiornamento 20 maggio, 2013