P A S T O R A L E

g  i  o  v  a  n  i  l  e

p a s t o r a l e  g i o v a n i l e

     Sr. Erika di Gesù, eam

Un cammino di Speranza

 

      Voce di Madre

Gesù mio

La prima volta che ho ascoltato la voce della Madre, mi ha scosso un brivido.

In cripta, al termine della preghiera, il celebrante ci prepara all’ascolto.

Dopo un po’, si ode il ronzio del vecchio registratore che aveva impresso su nastro la sua voce. Quindi poche parole scandite con solennità.

Due, soprattutto, mi toccano il cuore: Gesù mio!

La freccia è scoccata, centra il bersaglio ed io comprendo.

Nessuna invidia, se non un pizzico di quella cosiddetta "santa": possiamo dire le stesse parole con quella voce?

Ti voglio bene

Forse sì, e la memoria raccoglie frammenti di altre voci da brivido!

A quattordici anni, la voce roca del mio fidanzatino mentre dice "I AO" (vuol dire "Ti amo", scritto con le vocali, senza consonanti!).

La voce della mia migliore amica che sussurra, il giorno del mio ingresso in noviziato: "Non so dirti quanto bene ti voglio, né perché: è così e basta!".

La voce di mio padre, al telefono, la mattina della mia partenza: il saluto è rotto dalle lacrime e lui mi consola: "Auguri, ti voglio bene".

La mamma, che dopo aver scampato il rischio di morire, al mattino sorride e mormora: "Pensavo che non vi avrei più rivisto".

Proprio ieri, una consorella al telefono mi assicura: "Mi piace chiamare ogni tanto le persone a cui tengo".

Ci sono poi i TVB scritti sui messaggi che ricevo dai giovani. Messaggi sinceri, entusiasti, a volte precipitosi.

Infine Gesù, senza parlare, fa sentire la Sua Voce: "Mi vuoi bene?".

Appassionatamente

Sorprende che Gesù domandi a Pietro, a ciascuno di noi: "Mi vuoi bene?".

Eppure Lui solo sa se e quanto gli vogliamo bene.

Noi spesso dubitiamo di volergli bene.

D’altra parte, il dubbio sorge spontaneo. Che cosa ci trova di bello in noi, il buon Gesù?

Perché ci fa la corte? Perché elemosina amore fino a che non cediamo alle sue lusinghe? Perché continua a gridare per vincere la nostra sordità?

La Madre se lo chiedeva, soprattutto di fronte alla vocazione di alcune Suore "particolari".

Senza capire le ragioni del Signore, che le aveva invitate a seguirlo "più da vicino", mossa dal desiderio di "riparare" calunnie e maldicenze, soffriva per loro le penitenze più impegnative: tanti colpi di disciplina sulle spalle!

Spose per Gesù, figlie per lei: era sufficiente per volerle amare e sostenere la loro fedeltà così precaria.

Sorprende che Gesù abbia scelto Alfredo come primo Figlio dell’Amore Misericordioso, "un secolare che neanche lontanamente pensava di diventare religioso" (Diario, 24 febbraio 1951).

Accogliendo la sua difficoltà, soprattutto nell’affrontare il lungo cammino verso il sacerdozio, La Madre lo incoraggia con voce forte e dolce: "Quando si ama Dio appassionatamente si prova, nel dolore, un fascino così grande da farcelo sospirare e sognare e non si riesce a vivere se non in croce", ma lui si alza e le risponde che non vuole ascoltarla; gli sembra che Gesù chieda "in modo che non se ne possa più" (Diario, 4 marzo 1952).

Può essere che Gesù si sbagli? Perché comanda l’impossibile?

Folle d’amore, perde la testa per noi; innamorato non vive che per noi.

"Voglio essere per te tutto" (Diario, 7 marzo 1952).

Profumo che ubriaca e voce che consola, Gesù vuole essere tutto per noi.

Ma come?

Ancora una volta, la sua Voce – The Voice! – ha bisogno della nostra voce, magari timida, stonata, roca come gazza o raffinata come usignolo…

Desidera che "gli diciamo tante cose", come la Madre.

Anche a noi suggerisce di chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno: luce, volontà, costanza e forza per fare la sua volontà, "restare da soli con Lui per parargli e ascoltarlo" (Diario, 18 marzo 1952).

Lui ci parla appassionatamente perché appassionatamente ama.

Ma noi?

Ascoltiamo la voce appassionata della Madre e ripetiamo con Lei, umilmente:

"Il mio solo desiderio è di amarti tanto… unico amico dell’anima mia" (Diario, 19 marzo 1952).

Auguri per colloqui appassionati, in cammino con Speranza!

Sr. Erika di Gesù

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 15 aprile, 2014