La lettera

 

Reliquia di tenerezza

Carissimo,

un Papa, Giovanni Paolo II, proclama la sua "Dives in misericordia" a Collevalenza, la fede nello stupore di un Dio che ha la "pazzia" dell’amore.

Papa Francesco accoglie la reliquia di Madre Speranza, filigrana di un mistero di misericordia che ci costringe, che ci avvolge, che ci penetra. La vita di una Beata nel bacio della tenerezza del Papa.

Il Dio di Madre Speranza, il Dio che non può fare a meno di amarci. Il Dio di questo Papa che, nel vento, nel fuoco dello Spirito, ha aperto al mondo un orizzonte di misericordia.

L’orizzonte di un Dio che "ci guarda con occhi colmi di affetto", che non chiede altro: "Permettimi di volerti bene".

Un Dio che mi trova, mi ripete la sua alleanza: "Io ero per loro come chi si porta un bambino alla guancia, io mi chinavo su di lui per dargli da mangiare...".

La misericordia di Madre Speranza, la reliquia di una vita nel bacio di Papa Francesco. Stringo al cuore le parole a Sri Lanka: "Il Signore è capace di piangere con noi, è passato per tutte le prove... quando ci fanno la domanda: perché i bambini soffrono? Perché succede questo o quest’altro di tragico nella vita? Che la nostra risposta sia il silenzio o la parola che nasce dalle lacrime".

La parola che nasce dalle lacrime, la misericordia, la tenerezza, la nostra responsabilità di amare in cui Dio si gioca la sua reputazione.

Chiamati ad essere i referenti della speranza, a lasciarci interrogare dal futuro del mondo, a ritrovare noi stessi come un dono che Dio vuole fare agli altri.

Nino Barraco

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ultimo aggiornamento 23 marzo, 2015