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Franco Sicali

Dio è Dio

"La Chiesa deve professare e proclamare la misericordia divina in tutta la verità, quale ci è tramandata dalla rivelazione".
(Dives in misericordia n,13, anno 1980)

Dio è Dio, e Gesù Cristo è suo Figlio mandato dal Padre per redimere l’umanità caduta nell’abisso del peccato, dal quale non sarebbe stata capace di risalire mediante le sue sole forze umane.

Il concetto è semplice, profondo e radicale, non necessita di ulteriori approfondimenti, se non per il fatto che sulla relazione Dio-Cristo-Umanità, nel corso di due millenni si sono sviluppate tutta una serie di disquisizioni che non hanno portato a comprendere meglio questa relazione. Ecco perché penso che sia necessario un ritorno alla semplicità della parola autentica del Vangelo, un ritorno alle sue origini e alla sua genuinità, senza scomodare il pensiero che in tutto questo tempo sono stati capaci di sviluppare, a favore o contro, i tanti uomini di cultura che si sono addentrati nel percorso relazionale DIO-CRISTO-UMANITÀ.

Indagare su Dio, ricercare sulla Sua natura, non serve. Dio non ha bisogno di essere sondato, scandagliato. Tutto quello che ci ha svelato Cristo-Figlio su Dio-Padre attraverso le parole del Vangelo, basta e avanza. Non servono filosofie, non servono teologie; sono tutte prodotte dal pensiero umano, quindi limitate, approssimative, fallibili, e lasciano spazio anche a vuoti irrisolvibili. Theilard de Chardin, teologo di un certo spessore, consapevole dei limiti di ogni teologo, ebbe modo di dire all’epoca della sua maturità che pur essendo egli teologo, perciò parlava di Dio, era pur sempre un uomo che parlava di Dio.

È certo che nessuno conosce o ha potuto conoscere Dio meglio del Figlio, il Quale ce ne ha parlato con la dovuta saggezza e competenza. Dio non è terribile, vendicativo, e neanche giusto, è "soltanto" misericordioso. La Misericordia di Dio va oltre la giustizia e non conosce i limiti della stessa giustizia.

La mente umana è limitata per poter parlare di Dio e per poterlo conoscere, può solo immaginarlo, ma con i rischi che corre ogni immaginazione umana. Santa Suor Faustina Kowalska scriveva nel suo Diario che noi non possiamo conoscere intimamente Dio, ma possiamo entrare in relazione con Lui meditando sui suoi attributi.

Dunque a Dio dobbiamo la meditazione, la contemplazione, l’adorazione, la preghiera, in forza del suo attributo più grande che è la Sua MISERICORDIA. Infatti se tutto è dono, lo dobbiamo essenzialmente alla Sua misericordia. Attraverso la lettura dei Salmi, da questo punto di vista, possiamo imparare molto e dare molto a Dio attraverso la supplica e la preghiera.

Dio è Dio, come Padre, come Figlio e come spirito Santo. Noi dobbiamo riconoscere l’essere umano a immagine e somiglianza di Dio, ma limitato nelle sue capacità, nelle sue azioni e nelle sue possibilità. Per questo motivo non possiamo fare a meno di riconoscere l’esistenza di un ordine naturale e di uno morale primigenio, originario, antecedente al tempo dell’uomo, che va ripreso, tutelato, rispettato, difeso, diffuso.

I tentativi che sistematicamente si fanno contro questi due tipi di ordine, stanno portando a situazioni devastanti sia sotto il profilo della natura che in quello della società e della coscienza personale di ognuno di noi, disseminando il disordine morale ad ampie mani. Si vuole fare a meno di Dio per agire irresponsabilmente come fa ci fa comodo, e per giustificare ogni operato dell’uomo che porta alla libera e all’anarchica interpretazione dell’originario ordine naturale e morale.

Dio non è terribile e neanche giusto, ma misericordioso.

L’essere umano ha preteso e pretende di essere giusto, non conosce altro obiettivo di riferimento, come se la sola giustizia potesse bastare, ha cercato sempre "giustizia" in ogni modo, ma è incappato puntualmente nei limiti che sono propri di ogni giustizia umana. A questo proposito una periodica rilettura del Discorso sulle Beatitudine ci farebbe molto bene per uscire di questa mentalità anchilosante.

Allora Dio-Padre, per dimostrare all’uomo i limiti di questa giustizia terrena, ha mandato sulla Terra, facendone un vero e proprio dono, Suo Figlio, l’Amato, lo ha consegnato e messo a disposizione della volontà dell’uomo, e ha permesso a quest’ultimo di condannarlo e morte mediante crocifissione per colpe mai commesse Lui, il Giusto per eccellenza, condannato a morte senza alcuna colpa.

"Per san Paolo la vera giustizia non viene dalle opere, ma è una grazia che «discende dal cielo» (Rm 1,17; Rm 3,21) per trasformare il creato.

Una dimostrazione d’Amore di gran lunga più grande, dei suoi limiti "umani", Dio non poteva dare all’intera Umanità per farle comprendere la sua incapacità nella gestione della giustizia.

Dio, comunque, non si è vendicato ed è andato al di là della stessa giustizia, ha offerto all’uomo la Sua Misericordia ad una sola condizione: il pentimento profondo e sincero, che rappresenta un immenso atto d’Amore di Dio verso l’uomo attraverso l’offerta del Figlio, Gesù, il Santo, sacrificato sulla croce per riscattare l’intera umanità.

In conclusione, Dio è Dio, l’immagine reale della Misericordia, perciò misericordia Egli stesso, che non ha bisogno di essere inventato, né immaginato da pensieri suggestivi, elaborati o contorti. Il Vangelo è la Sua parola, quella che dobbiamo ascoltare, motivo per cui diventa necessario rispettare il Suo mandato: andate e predicate a tutti i Popoli della Terra.

La Misericordi di Dio è il messaggio da vivere e diffondere. L’Amore per la Sua Chiesa è la testimonianza che possiamo offrire, come hanno fatto in tutte le epoche i cristiani, soprattutto quelli che sono stati martiri per la fede.

Dio è Dio, ricco della Sua infinita Misericordia, che elargisce Amore incessantemente nel suore di chi vuole accogliere il suo messaggio evangelico, messaggio che riempie di gioia e di speranza, risana e fortifica.

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ultimo aggiornamento 05 aprile, 2016