P. Ireneo Martín fam

Febbraio 2016

 

 

Madre Speranza come il chicco di grano...

 

"Mosso da un profondo, filiale sentimento di gratitudine per la Madre desidero ripercorrere alcuni momenti della sua vita, rileggendoli alla luce del Vangelo di Giovanni e della bontà provvidente del PADRE, che vuole veramente felice ciascuno di noi, suoi figli. Sottolineo la sua costante e crescente tenerezza materna che arriva al culmine quando accetta serenamente l’inattività, la malattia, la morte per dare la vita a chi tanto amava, semplicemente, senza rumore, nel silenzio, come il chicco di grano caduto in terra..."In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" (Gv 12,24). Queste parole la Madre se le era sentite ripetere per lei personalmente da Gesù stesso in maniera ancora più dettagliata.

Nel diario del 1949 scritto da lei, c’è infatti una pagina molto significativa, nella quale, dopo l’annuncio di un rapido fiorire di opere..., alla fine la Madre annota la condizione per la loro fecondità apostolica: "Così tu, devi passare attraverso tutta questa elaborazione per poter arrivare ad essere ciò che Io desidero, cioè che Io possa servirmi di te come alimento per molte anime, e i figli e le figlie prendano da te questa sostanza elaborata e mi diano tanta gloria in questo Santuario con il soave profumo del sacrificio, della preghiera, dell’abnegazione e con l’esercizio continuo della mia carità e amore verso i più bisognosi" (Diario, quaderno 3). L’efficacia apostolica della Madre ha la sua sorgente nella "pedagogia misericordiosa del Padre", che invita ad una "totalità di amore per Lui" fino al "Per loro pago io...".

Il buon Gesù l’andava preparando all’offerta della "sua unica creatura": il silenzioso ritirarsi, immolarsi e perdersi della Madre assumevano giorno dopo giorno una serenità proiettata verso l’eternità: "...il chicco di grano annuncia la spiga...".

La mattina dell’8 febbraio del 1983 la Madre ci lasciò per sempre. Così il chicco di grano terminava la sua missione sulla terra. Padre Bartolomeo Sorge S.J. nel 1986, tre anni dopo la sua morte, così si esprimeva: «Davanti a quella tomba, non mi stanco di guardare al di là di ciò che rappresenta, perché vedo in essa il simbolo del futuro cammino della Chiesa. Quella tomba sintetizza mirabilmente il legame tra il carisma di Madre Speranza e la storia dei tempi nuovi. Perché?". È il cammino iniziato con Giovanni Paolo II venuto a questo Santuario per ringraziare l’A. M. per la sua guarigione, è il cammino percorso da Papa Francesco, che ha indetto l’Anno della Misericordia, è il cammino del nostro vescovo Benedetto Tuzia, che ha concesso il dono della Porta Santa". (Dall’omelia di P. Ireneo Martìn 08.02.2016)

Festa della Beata Speranza di Gesù

Nella seconda Festa liturgica della Beata Madre Speranza nel 33° Anniversario dalla sua morte, nell’Anno del Giubileo della Misericordia, le giornate dedicate a tale evento, 6-8 febbraio, hanno avuto come tema: "Madre Speranza e le opere di misericordia". Eccone lo svolgimento:

Giorno 6 febbraio: ore 16.00 Saluto dei due Superiori generali, P. Aurelio Pérez FAM e M. Speranza Montec­chiani EAM cui ha fatto seguito "La pedagogia di M. Speranza: una luce accesa nella storia degli anni ‘30" svolta da M. Anna Maria Bilbao, Superiora provinciale EAM Spagna.

Ore 21.15 Veglia di preghiera organizzata dai giovani con la rappresentazione teatrale delle parabole della Misericordia interpretate dalla Comunità terapeutica giovanile di San Faustino.

Domenica 7 febbraio: ore 09,30 il tema "La misericordia viscerale di Dio" tenuto da Don Antonio Nepi, prof. di Teologia biblica all’Istituto Teologico di Fermo.

Alle ore 11.30 Solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo, animata dalla Corale "Madre Speranza".

Il Cardinale ha anticipato il suo arrivo per sostare in preghiera alla tomba della Madre, ha visitato col Professor Pietro Jacopini i luoghi dove è vissuta e ha trascorso un tempo prolungato nella Cappella del Crocifisso.

Nell’omelia ha messo in luce un’affinità tra il messaggio di Madre Speranza e Papa Francesco: "Pensando a questa celebrazione e sapendo di dover varcare la porta di questa chiesa mi è venuto di fare un accostamento tra "il Santuario dell’Amore Misericordioso" e "il Giubileo Straordinario della Misericordia". L’accostamento sta in un innervamento tra quanto è qui avvenuto e la nostra Beata ha realizzato e il dono di Papa Francesco: ambedue ricordano alla Chiesa quale profezia essa deve essere e questa opera deve fare per essere Chiesa significativa del suo sposo crocifisso e risorto: vivere della misericordia e donare misericordia".

Ore 16.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi, con la partecipazione della Vicaria di S. Felice (Coro Vicariale e Banda ASCAM). Ore 17.00 "La costante carità misericordiosa nella vita di Madre Speranza" tenuta da P. Gabriele Rossi, Segretario generale FAM. Di seguito P. Aurelio Peréz ha guidato una interessantissima e vivace tavola rotonda con le testimonianze di alcuni membri della Famiglia dell’Amore Misericordioso.

Ore 21.15 Serata musicale "Ricordando Madre Speranza". Abbiamo vissuto un momento di Famiglia molto particolare insieme ai pellegrini. A dare alla serata un tocco molto felice, e gliene siamo grati, è stata la presenza delle nostre consorelle; un coro di tenui voci ci ha fatto gustare e godere le belle canzoni con reminiscenze musicali spagnole nel ricordo delle indimenticabili ricreazioni trascorse allora con la Madre.

Lunedì 8 febbraio: festa liturgica della Beata M. Speranza. Ore 08.00 Celebrazione Eucaristica nel pio transito della Beata Speranza di Gesù presieduta da P. Ireneo Martìn FAM, Rettore del Santuario, nel 33° Anniversario della sua nascita al Cielo.

Ore 11.30 Pellegrinaggio dalla Tenda della Misericordia al passaggio della Porta Santa.

Ore 12.00 Celebrazione Eucaristica del Pellegrino presieduta da Mons. Domenico Cancian FAM. Ha concelebrato una trentina di sacerdoti della sua Diocesi di Città di Castello che, insieme al Vescovo e con la collaborazione e riflessione guidata da Mons. Tuzia, hanno trascorso due giornate di Formazione permanente a Collevalenza.

Ore 17.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da P. Giovanni Ferrotti FAM. Per le omelie e le conferenze di tali giornate rimando ad altra parte della Rivista e al sito internet www.collevalenza.it

Quaresima 2016: le opere di misericordia spirituali

Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2016 ci ha sollecitato a praticare "le opere di misericordia nel cammino giubilare" prendendo come modello Maria, icona di una Chiesa che evangelizza perché evangelizzata. Per tutti il Pontefice invoca la misericordia di Dio: "Misericordia io voglio e non sacrifici" (Mt 9,13). "Le opere di misericordia nel cammino giubilare" sono infatti il tema del Messaggio.

Nel Santuario il cammino quaresimale ci fa scoprire le opere di misericordia spirituali e ad approfondirne il significato e l’importanza per la nostra vita cristiana. Ogni domenica, inclusa quella di Risurrezione, prendendo spunto dai rispettivi Vangeli, ci siamo soffermati su un’opera di misericordia con l’impegno di concretizzarla nella settimana successiva. Queste sono state e saranno le tappe: prima domenica: sopportare pazientemente le persone moleste; seconda: insegnare a chi non sa; terza: ammonire i peccatori; quarta: perdonare le offese; quinta: consigliare i dubbiosi; domenica delle palme: pregare Dio per i vivi e per i morti; domenica di resurrezione: consolare gli afflitti.

Al Santuario Giubileo delle Vicarie della Diocesi Orvieto-Todi

Domenica 7 febbraio, terminata la distribuzione a tutte le famiglie della Diocesi del Vangelo di Luca e della Novena dell’Amore Misericordioso, le sei Vicarie della Diocesi, di domenica in domenica, hanno iniziato il loro pellegrinaggio alla Porta Santa del Santuario.

Nelle prime 4 domeniche hanno varcato la Porta Santa le Vicarie di San Felice, di Santa Cristina, di San Terenziano e della Beata Vanna.

Il programma della giornata prevedeva: alle ore 09,30: Accoglienza, Catechesi; Adorazione Eucaristica e Confessioni nella Tenda della Misericordia (La Tenda della Misericordia è una struttura per 500 persone appositamente installata nei pressi della Porta Santa); ore 13,00: Pranzo; ore 14,30: Confessioni e Via Crucis in Cripta; ore 15,30: passaggio della Porta Santa; ore 16,00: S. Messa presieduta dal Vescovo diocesano in Basilica. Molti pellegrini hanno dovuto seguire la S. Messa dallo schermo in Cripta e qualche domenica anche in Santuario. Nessuno, neppure il nostro Vescovo, si aspettava un afflusso di pellegrini così numeroso. Nella Voce dell’Umbria la giornalista Maria Cristina Pepe ha scritto: "Abbiamo purificato le nostre anime negli affollati confessionali della Cripta, abbiamo rafforzato la fede con le parole del nostro Vescovo Mons. Tuzia, che ci ha invitato a deporre la maschera (che ci fa attori= hypokrités) e a spalancare la parte nascosta, profonda e segreta (Kryptòs) della nostra coscienza a Dio così da facilitare il nostro incontro con Lui che instancabilmente ci cerca... Ma non c’è da meravigliarsene!, ha concluso, tutto può l’Amore Misericordioso, soprattutto a Collevalenza per intercessione della Beata Madre Speranza".

La Diocesi di Albano in pellegrinaggio a Collevalenza

La Diocesi Suburbicaria di Albano, nell’ambito delle iniziative per il Giubileo Straordinario della Misericordia, sabato 20 febbraio, ha organizzato un pellegrinaggio al Santuario dell’Amore Misericordioso. L’iniziativa è stata promossa dal Vescovo diocesano Mons. Marcello Semeraro e ha trovato un’ottima rispondenza negli oltre 2.500 fedeli provenienti dalle parrocchie della Diocesi.

I pellegrini sono arrivati al Santuario nel primo mattino ed hanno preso parte ai diversi momenti di preparazione al passaggio della Porta Santa: celebrazioni penitenziali e catechesi sulla misericordia in modo da dare a tutti la possibilità di accostarsi al Sacramento della Penitenza. Il culmine della giornata è stato il passaggio della Porta Santa e la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta in Basilica da Mons. Semeraro e concelebrata dal Vicario Generale Mons. Franco Marando, dal Rettore del Santuario P. Ireneo Martin FAM, da tutti i Vicari foranei e da diversi parroci che hanno accompagnato i propri fedeli. Nel cuore di tutti i partecipanti forte è stata l’emozione nel passare la Porta Santa per fare esperienza della misericordia nel luogo voluto dal Signore.

Eventi

– Domenica 31 gennaio si è tenuta a Collevalenza l’Assemblea Ordinaria della Sottosezione UNITALSI di Todi, che da poco ha rinnovato il suo Consiglio direttivo. Alla presenza degli associati e di molti simpatizzanti, P. Domenico Spagnoli, Assistente Spirituale, ha tenuto una catechesi sul servizio. È stata eletta Presidente la Dott.ssa Maria Antonietta Sansone. Alla conclusione della riunione così si è espressa : "La nostra è un‘associazione riconosciuta dalla Chiesa che vuole esercitare concretamente la carità nel servizio alle persone più fragili, malate e disabili".

– Il 2 febbraio, a conclusione dell’Anno della Vita Consacrata, Fratel Francesco Marcazzan, FAM, membro della comunità del Santuario, è andato a contemplare la grandezza della gloria del Buon Gesù. La sua partenza improvvisa e silenziosa ci ricorda il suo stile sobrio, discreto e gioioso.

Il 24 febbraio anche il nostro fratello sacerdote D. Angel Navas, SDFAM, è deceduto a Logrono (Spagna). Ha trascorso la sua vita da parroco a Logrono. Con il suo sorriso aperto e cordiale si è prodigato nei vari servizi a favore dei poveri, dei malati e soprattutto degli zingari assistiti dalla Caritas. Ringraziamo e affidiamo alla misericordia del Signore questi due nostri confratelli.

– Dal 22 febbraio al 1 marzo si è tenuto al Santuario il primo dei due corsi di Esercizi Spirituali programmati dai Superiori generali per i Figli/e della Famiglia Religiosa dell’Amore Misericordioso nell’Anno del Giubileo. Vi ha partecipato una sessantina; sono venuti anche dalla Spagna e dalla Romania. A guidarlo è stato Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovo emerito di Viterbo. Il tema trattato "Siate materni come è materno il Padre vostro" (Lc 6,36) è stato presentato ed esposto con stile vivace e convincente, più da fratello-amico che da maestro; è risultato interessante e attuale per l’esposizione profonda ed elevata delle riflessioni. Grande apprezzamento da parte di tutti.

Gruppi pellegrini

Albano Laziale (Diocesi), Anzio, Assisi, Bari, Bellara (PD), Bologna, Borgo Rivo (TR), Brescia, Brindisi, Cagliari, Camerata Picena (MC), Campobasso, Carrara, Città di Castello, Corea , Cuneo, Due Ville (VI), Fabriano, Fabro, Fermo, Ferro di Cavallo (PG), Filippine, Sri Lanka, Forlì, Germania, Guardea, Ischia, Latina, Maiori, Messina, Milano, Monferrato, Montalbano , Napoli , Nettuno, Ovada (AL), Paderno Dugnano (MI), Palermo, Perugia, Pozzuoli, Prato, Ravenna, Rimini, Roma, Rovigo, S. Bonifacio (VR), Santa Maria Capua Vetere (CE), Svizzera, Terracina, Vicarie Diocesi Todi-Orvieto (S. Felice, Santa Cristina, San Terenziano, Beata Vanna), Fermo, Caserta, Firenze, Arezzo, Novara, Cremona.

Foto di gruppo

Da Ancona

Da Bari

Da Porto S. Elpidio

Dalla Croazia

Dalla Svizzera

Da Ovada Alessandria

Celebrazione presieduta da Mons. Benedetto Tuzia

Marcia Giovani della Diocesi Orvieto.Todi

Marcia Giovani della Diocesi Orvieto.Todi

Da Messina

Da Milano”

Da Monte Molino

Da Nettuno

Da Nizza

Da Padova

Da Roma

Da Rovigo

Da Verona

Da Roma

Da Rozzano

Da Siena

Pellegrinaggio della Diocesi di Albano

Da Treviso

Da Vittorio Veneto

Da Fermo e dalla Corea

Esercizi Spirituali Famiglia Religiosa dell’Amore Misericordioso

 

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ultimo aggiornamento 21 marzo, 2016