Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA AFFETTIVA

"M adre Speranza deve aver appreso tanto dalla meditazione dell’episodio evangelico della Cananea, perché su tale esempio molte volte ha modellato la sua preghiera. Come afferma della Cananea, così anche lei pregava con fede e fiducia.

"È così grande la sua fede nel Signore e lo crede così buono e amorevole, che neppure gli chiede la guarigione, dicendogli solo che sua figlia sta male, ritiene che Lui avrebbe deciso di guarirla e l’avrebbe fatto". (El pan 8, 616)

E come la Cananea, Madre Speranza perseverava nella fede anche quando non riceveva alcuna risposta.

"Ella perseverò, pur vedendo che i discepoli intercedevano per lei imperfettamente, cioè solo perché erano infastiditi dalle sue grida… Dicevano infatti: «Esaudiscila, vedi che ci grida dietro». Ma Gesù, nonostante questa intercessione, mostrò di rifiutare la supplica della donna". (El pan 8, 617)

Come insegna a noi, anche per se stessa, Madre Speranza imparava dal silenzio di Gesù che è proprio questo il momento in cui, ancora di più, bisogna esercitarsi nell’umiltà.

"Invece di perdersi d’animo per questa risposta tanto spiacevole da parte del Signore, che pure era mite e buono, lei perseverò nella fede e nella speranza. Gli si pose davanti, si prostrò ai suoi piedi e lo adorò dicendo: «Signore, aiutami!». La Cananea fu umile, paziente e prudente." (El pan 8, 618)

Se la fede nel Padre buono e amorevole è grande, si può mantenere e custodire anche quando Lui sembra respingerci.

"Gesù la definì ‘cagnolino’ per provare con questa espressione la sua fede, umiliarla e disporla meglio alla grazia. Con quanta soddisfazione Gesù metteva alla prova una tale anima piena di fede, umiltà e fiducia!... La Cananea, invece di lamentarsi, dà esempio di pazienza e, prendendo spunto dalle stesse parole di Gesù, dice: «Signore, anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla mensa del loro padrone»". (El pan 8, 619)

Quante volte, come per la Cananea, anche da Madre Speranza Gesù sarà stato vinto per la sua fede, umiltà, pazienza, fiducia e perseveranza e avrà esclamato con gioia: "Donna, davvero grande è la tua fede! sia fatto come desideri" (cfr. Mt 15, 28) "ponendo, in un certo senso, la propria onnipotenza a disposizione di lei e compiendo il miracolo che voleva lei." (El pan 8, 620)

Maria Antonietta Sansone

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ultimo aggiornamento 10 maggio, 2016