L’Anno Santo va risvegliando in tante coscienze il desiderio di fare esperienza della Misericordia del Padre. Al Santuario, dall’apertura della Porta Santa, si nota un afflusso continuo di pellegrini provenienti da tutte le regioni d’Italia e dall’estero. Il logo e il motto dell’Anno giubilare sono una sintesi felice per coglierne il significato. Il motto Misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca 6,36) si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr. Lc 6,37-38).

Il logo – opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik – si presenta come una piccola summa teologica sul tema della misericordia. Mostra il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Non sfugga un particolare: il Buon Pastore con infinita misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre.

La scena si colloca all’interno della mandorla, anch’essa figura cara all’iconografia antica e medioevale, che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. Infine, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona.

Maggio, il mese delle rose, che la tradizione vuole dedicato alla Vergine Maria, al Santuario è stato vissuto con intensa partecipazione da parte dei pellegrini e da quanti vivono nei paesi confinanti delle due province di Perugia e di Terni. Anche quest’anno nei giorni 5, 6 e 7 c’è stato un triduo in preparazione alla festa di Maria Mediatrice. Nei giorni 7 e 8 maggio si è celebrato il "Giubileo con Maria Mediatrice Madre di Misericordia".

L’8 maggio i vari gruppi arrivati al Santuario hanno avuto la possibilità di festeggiare con la Famiglia dell’Amore Misericordioso il giorno dedicato a Maria Mediatrice; alle 10,00 un primo momento di meditazione sul "Vivere uniti a Gesù per mezzo di Maria" alla Tenda della Misericordia guidato dal Superiore Generale P. Aurelio Pérez, seguito da un secondo momento di Adorazione Eucaristica e Confessioni terminato alle 12,30 con la Benedizione Eucaristica. Alle 15,00 davanti al mosaico dell’altare della Cripta, che raffigura Maria e gli Apostoli nel giorno di Pentecoste, i pellegrini, in un clima di preghiera e raccoglimento, hanno recitato il Rosario meditato; processionalmente si sono avviati verso la Porta Santa per concludersi in Santuario con un’interpretazione magistrale del "pianto della Madonna" di Jacopone da Todi eseguita da Simonetta Bologna del gruppo di preghiera "Madre Speranza". Presenti numerosi fedeli che "emozionati" hanno a lungo applaudito.

Lungo il mese, con i pellegrini, che vi soggiornavano, si sono svolte due fiaccolate, una dedicata alla Misericordia e una a Maria, con partenza dal parcheggio della casa del Pellegrino verso il Santuario, recitando e meditando i misteri del Rosario, pur con l’incognita del tempo, attraversando la Porta Santa per concludersi all’interno del Santuario.

Il 31 maggio partendo dalla piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie si è snodata una processione con la partecipazione delle frazioni della parrocchia di Collevalenza. Dopo la Celebrazione della Santa Messa delle ore 17,00 presieduta dal Superiore generale P. Aurelio Pérez, nel ricordo del 2° Anniversario della Beatificazione di Madre Speranza, si è voluto dare particolare solennità a quell’evento con la fiaccolata serale.

Sabato 7 maggio al Santuario dell’Amore Misericordioso si è festeggiato il IX Venerini Day con il ritrovo di tutte le scuole Venerini. Riporto la cronaca fatta da uno di loro: "Quest’anno abbiamo avuto la gioia di vivere questa nostra grande festa con tutte le scuole riunite nel IX Venerini Day, a Collevalenza (PG), nel Santuario dell’Amore Misericordioso. Obiettivo di questa giornata era quello di ricordare Santa Rosa Venerini con la Celebrazione del Giubileo: genitori, alunni e insegnanti, accompagnati da tante Maestre Pie, hanno avuto la gioia di vivere questa esperienza nella bella cornice di questo particolare Santuario dove al centro si trova il grande Crocifisso dell’Amore Misericordioso che abbraccia tutti! La mattina è trascorsa seguendo un cammino di preparazione al Giubileo con la catechesi, il passaggio della Porta Santa e la grande Celebrazione eucaristica tutti insieme. Una mattinata intensa! La scuola di Marino, con i suoi canti, ha dato un tocco di vivacità, di gioia e di bellezza alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Rettore P. Ireneo Martin. Il pomeriggio grande festa per tutti con giochi a squadre guidati dalla scuola di Velletri e di Viterbo. La giornata è terminata con "la via della misericordia" secondo la vita di Santa Rosa. Complimenti a tutte le scuole partecipanti per i bellissimi e intensi lavori  che hanno presentato: tutti hanno saputo cogliere la vita di  misericordia in S. Rosa Venerini e nella Beata Madre Speranza".

Sabato 14 il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ha presieduto nel Santuario dell’Amore Misericordioso la celebrazione della Giornata regionale della Vita consacrata e del Giubileo.

Come ogni anno, numerosi i religiosi e le religiose presenti, dopo la recita dell’Ora Media, nell’Auditorium Giovanni Paolo II, per ascoltare una riflessione del Card. Bassetti su "La Vita consacrata alla luce del Giubileo della Misericordia".

Dopo questo momento di riflessione, il Cardinale si è ritrovato in Cripta con i Vescovi, Presbiteri e Religiosi Umbri e tantissimi pellegrini per il passaggio della Porta Santa cui è seguita la Celebrazione Eucaristica, dove il Cardinale così ha concluso "Volgiamo lo sguardo a Maria, la Madre della Misericordia".

Sabato 21 maggio alle ore 21,00, in Basilica è stato rappresentato il Musical Oratorio Sacro per Coro e ensemble ispirato a Santa Teresa d’Avila. L’Oratorio il Baco e la Farfalla è un’opera musicale che nasce dal desiderio di fare della musica e del teatro un’arte di evangelizzazione: oratorio sacro ispirato agli insegnamenti di Santa Teresa d’Avila. L’Opera racconta del percorso spirituale di un uomo affaticato e distante dalla felicità... "Nonsorriso" che nella lettura e la meditazione degli insegnamenti di Santa Teresa trova la Via che conduce l’Anima a Dio.

Ideato e scritto in musica e testi da Marcello Bronzetti "ilfedeleamato" con la direzione della moglie Tina Vasaturo; è stato presentato per la prima volta il 3 luglio 2015 come uno degli eventi principali del XII Festival di Musica Sacra a Cortona con Marco Frisina direttore artistico.

L’Oratorio è stato poi rappresentato in Spagna e in Italia. In particolare a Roma nella Basilica di Santa Anastasia, nella Basilica di San Pancrazio, nella Chiesa di Santa Silvia, nella Chiesa di Santa Maria ai Monti e nel Monastero Carmelitano Regina Carmeli.

S. Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa: nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale, parlando con l’abbondanza del cuore; una donna colma di Dio cui Madre Speranza si è ispirata come lei stessa ha scritto nel 1964: "Ho lasciato la casa paterna con il grande desiderio di diventare santa, di rassomigliare un po’ a S. Teresa, che era coraggiosa, non aveva paura di niente e affrontava ogni situazione". Era il 15 ottobre 1914 festa di S. Teresa.

Il Direttore già sta preparando per il 12 novembre, il giorno prima della chiusura del Giubileo della Porta Santa del Santuario, un musical su Madre Speranza. Vi aspetto numerosi!

Sabato 28 maggio alle ore 21,30 in Basilica è stato rappresentato il Musical L’Abbraccio del Padre di Giulia Ianni – Salvatore Rumeo - Aldo Giordano – Teresa Riggio ad iniziativa di Casa Wojtyla di Caltanissetta.

Il testo è una rilettura «laica» del Vangelo della Misericordia, rappresentato nelle vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Caltanissetta. E’ un percorso in chiave teatrale della storia del Figliol prodigo o del Padre misericordioso nell’oggi con le sue tensioni, i problemi, le paure e l’abbraccio liberatorio del Padre.

L’opera tende a disegnare la figura del protagonista, Luca, che in un certo senso ci rappresenta tutti, in quanto, insieme alle persone che incontra e con cui si rapporta, vive e incarna figure e situazioni che ci sono familiari per la quotidianità; altresì si descrive una persona apparentemente ribelle, scontenta, priva di valori certi con uno spirito inquieto alla ricerca di se stesso e della verità.

In questo contesto la figura del sacerdote di strada vuole rappresentare qualunque persona che incontriamo nel cammino della nostra vita per aiutarci nelle scelte, sia esso un genitore, un amico, una conoscenza occasionale, o come in questo caso, un sacerdote; qualcuno a cui dire "Grazie" e senza il quale non saremmo ciò che siamo. Significativo il musical espresso con vivacità e bellezza nell’Anno della Misericordia.

È partita il 15 maggio, da Praga, la 10° edizione 2016 della Staffetta Praga / Bolsena /Orvieto/ passando per Collevalenza... Evento di sport, cultura e tradizione legato alla celebrazione del Corpus Domini che simbolicamente rifà il percorso del sacerdote boemo Pietro.

Iniziativa organizzata dal Comune di Orvieto e dalla Diocesi Orvieto-Todi in collaborazione con l’Arcidiocesi di Praga, Caritas Praga, Sportify s.r.o., comitato staffetta Praga-Bolsena-Orvieto e l’associazione sportiva Libertas Orvieto.

Di tappa in tappa nei territori della Repubblica Ceca (Praga, Jilové u Prahy,Osecanuy, Oparany, Veselì nad Luznicì, Borovany, Kaplie, Rozmberk nad Vltavou), dell’Austria (Bad Leonfelden, Salzburg, Hintertux, Brennero) e dell’Italia (Trento, Padova, Castiglione del Lago, Collevalenza, Todi, Bolsena, Orvieto) la staffetta, dopo aver sostato alla Casa del Pellegrino il giorno 27, attraversata la Porta Santa del Santuario dell’Amore Misericordioso, è rientrata ad Orvieto Sabato 28 maggio vigilia del Corpus Domini. L’indomani 29 maggio tutti gli atleti hanno partecipato alla Santa Messa in Duomo e alla solenne processione del Corpus Domini cui hanno partecipato anche otto volontari del Santuario.

Nell’anno del Giubileo, la città di Praga, da cui proveniva il sacerdote,  la Città di Bolsena, luogo del miracolo e la Città di Orvieto, che ne conserva le reliquie, hanno deciso di ripercorrere il viaggio di Pietro da Praga a Roma, dove si recava per pregare sulla tomba degli Apostoli per ricevere la grazia della fede, che lo liberasse dai dubbi circa la presenza reale del Corpo di Cristo nell’Eucaristia.

Durante il viaggio di ritorno da Roma si fermò a Bolsena, una delle tappe preferite dai pellegrini, per celebrare la Messa nella Chiesa di Santa Cristina. Qui avvenne il prodigio: dopo la consacrazione l’ostia appare sanguinante ed alcune gocce di sangue cadono sul corporale, lasciando delle macchie; altre gocce cadono sulle pietre dell’altare.

Da segnalare particolarmente la presenza di una quarantina di laici ALAM di Santiago di Cile venuti per trascorrere una giornata al Santuario varcando la Porta Santa nel ricordo del 6° Anniversario del loro primo incontro con l’Amore Misericordioso a Collevalenza. È stata una giornata graditissima facendo felice anche me. Ci sono nella vita di ogni persona momenti indimenticabili e questo lo è stato per me.

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ultimo aggiornamento 22 giugno, 2016