Festa del Santuario

Studi

 

Domenica 25 settembre 2016, Festa diocesana del Santuario dell’Amore Misericordioso in Collevalenza. La Basilica è stracolma di fedeli e di pellegrini venuti da ogni dove che hanno domandato il sacramento della riconciliazione e il passaggio per la Porta Santa del Giubileo della Misericordia. Alle ore 11,30 mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, ha presieduto in Basilica la concelebrazione eucaristica, animata dai cori di Todi e da quello del santuario, e ha esortato i pellegrini con la seguente omelia.

 

Il mondo ha bisogno di misericordia
Omelia nella Celebrazione Eucaristica
Festa dell’Amore Misericordioso
Collevalenza, domenica 25 settembre 2016, ore 11,30

Sono grato al Superiore Generale della Congregazione dell’Amore Misericordioso di Collevalenza e al Rettore del Santuario per questa possibilità che ho di fare memoria degli incontri, accompagnato da Don Luigi Giussani, con Madre Speranza, nei decenni passati.

Ricordi, che hanno segnato la mia vita.

Ricordi, che, attraverso il magistero di Papa Francesco, oggi mi ritornano pieni di profezia e di passione per il tema della misericordia.

Chi di noi non sente i brividi nel collegare il carisma di Madre Speranza con questo Anno Santo straordinario della Misericordia?! Chi di noi non si sente preso e commosso da Papa Francesco che ci immette nell’infinito mare della Misericordia?!

Da dove nasce la Misericordia che ci avvolge e ci commuove?

Le letture della Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci aprono a contemplare questo Mistero, ripercorrendo l’itinerario cristiano:

1-Quale è il vero problema umano di tutti i tempi, e ancora più oggi? Lo diciamo nel Padre Nostro: "Liberaci, o Signore, da tutti i mali". E’ la liberazione dal male. Il peccato c’è, nella vita personale, familiare, sociale, istituzionale.

Non c’è potere umano che non sia fragile, inquinato dal peccato. Quanti, prendendo il posto di Dio, si fanno re, capi, dominatori, amanti del potere! Quanti "re" abbiamo oggi! Ognuno dentro questa piccolissima parola - "re", appunto- ci può mettere tanti nomi e cognomi.

Permettetemi due citazioni in merito:

Sant’Ambrogio diceva: "Guardate quanti padroni hanno quelli che non vogliono l’unico Signore!".

E, Papa Francesco alla G.M.G. di Cracovia del luglio scorso metteva in guardia i giovani così: "State attenti ai venditori di false illusioni".

Le Religioni sono nate e si adoperano, come abbiamo visto ad Assisi nei giorni scorsi, a partire da questo bisogno di essere liberati dal male: supplicano il proprio Dio di donarci la pace, liberandoci dal male della guerra.

Tuttavia, per tutte le Religioni, il Signore invocato è trascendente, invisibile e perciò lontano. Il Cristianesimo invece, che apre al dialogo con le Religioni, porta questa novità, porta l’Avvenimento storico in cui Dio Misericordioso scende dal cielo, si incarna, si coinvolge con noi, soffre e lotta con noi contro il male, accompagnandoci alla croce e alla risurrezione, come il Vangelo di oggi ci ha proposto.

2 - Allora, ecco la seconda domanda che ci poniamo: come il Cristianesimo risponde al problema del male?

Il concilio Vaticano II (Dei verbum, 2) ci dice; "Con questa rivelazione, per mezzo di Gesù, Dio invisibile nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli alla comunione con sé".

Questa Comunione concreta di Dio con gli uomini è la vera, grande e inimmaginabile Misericordia. Gesù, la Misericordia del Padre, si immedesima con gli uomini in tutto, eccetto nel peccato. Gli uomini si perdono, Gesù li va a cercare, diventando pastore. Facciamo anche l’esempio legato al Vangelo ascoltato (Gv 18, 33-38): gli uomini si fanno re, Gesù si fa re per smascherare e salvare i falsi re e riaffermare che l’unica regalità è quella della Misericordia di Dio.

Il Vangelo infatti ci mostra questo disegno straordinario di Dio: Gesù risponde a Pilato proprio così: "Per questo -essere re- sono nato e venuto al mondo".

Amici, la forma della Misericordia di Dio, in Gesù, è quella di immedesimarsi in tutte le nostre esperienze umane per liberarci dal male e dal peccato dal di dentro, e per tirarci su, da Lui.

Infatti, nella 1a lettura di oggi, il Profeta Isaia (Is 53, 1-10) preannuncia questo fatto così: "Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori". E S.Paolo, nella 2a lettura (Ef 2,1-10), ci dice: "Dio ci ha fatto rivivere con Cristo … per mostrare nei secoli futuri questa straordinaria ricchezza …".

Ricordo la passione di Papa Francesco alla G.M.G. di Cracovia nel fare conoscere Gesù ai giovani: "La forza per cambiare le cose viene solo da Gesù, perché è Dio in mezzo a noi".

Questa è la ricomposizione dell’umano: uomo o donna, vuoi il potere? Vuoi essere veramente re e padrone? Vuoi essere liberato da tutti i mali? Vuoi essere felice? Ecco la strada della Misericordia su cui Gesù cammina con te, rendendoti come lui: umile servitore per creare un mondo nuovo, nella fraternità, proponendo la civiltà dell’amore.

Più Gesù, è più novità di liberazione!

Più incontri Gesù, più ricevi e comunichi la civiltà dell’amore!

Più ti impegni con Gesù –la Messa della domenica, la Confessione, la vita di comunità-, più doni misericordia, condivisione, amore!

Più Gesù Misericordioso, più fioriscono le opere di Misericordia!

3 - Ecco il nostro compito: noi siamo chiamati a questo coinvolgimento con il mondo donando Gesù, che è la possibilità di risurrezione, di essere re e servitori, umili amici di tutti.

Cristo è re; il cristiano, insieme a Cristo, è re, profeta e sacerdote, per donare a tutti l’amore vero.

Cristo è la Misericordia; il cristiano, insieme a Cristo, diffonde misericordia su questo mondo pieno di male, di cattiverie e di violenza, sia in famiglia che in tutto il mondo.

C’era, e c’è, bisogno di questa opera di Madre Speranza: il suo motto era, ed è, "Tutto per Amore".

Il mondo ha bisogno di Misericordia, cioè di cristiani autentici ed appassionati, come Madre Speranza.

Gesù ha bisogno di te, di ognuno di noi, di soggetti cristiani autentici, che fanno "tutto per amore", facendo vedere che è possibile un mondo nuovo, come ha detto Gesù a Madre Speranza: "Tu, col mio aiuto, organizzerai un magnifico laboratorio … un Santuario dedicato al mio Amore Misericordioso …". Che bello questo dialogo di Gesù con Madre Speranza !

Questa Festa dell’Amore Misericordioso di Collevalenza 2016 susciti il desiderio di estendere questi "laboratori" di misericordia, questi luoghi in cui si sperimenta la possibilità di nuovi spazi per un mondo pieno di misericordia. Vi presento questa proposta formativa: che sorgano nuovi soggetti cristiani, come Madre Speranza!

Amici, presentatevi a questo Colle di Misericordia che è Collevalenza per dire: eccomi, sono disponibile per iniziare e continuare a creare "laboratori" di misericordia, luoghi in cui crescono cristiani, semplici e umili, appassionati e gioiosi, cioè santi, per rendere questo mondo più vivibile, sano e cristiano.

Padre Jacques Hamel, trucidato sull’altare in Francia, il 26 luglio scorso, qualche giorno prima del martirio aveva rivolto questa esortazione: "Sentite l’invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, là dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno".

Infine, mi direte, come resistere, non scoraggiarsi, non venir meno, come dare continuità certa e sicura a questa volontà di "costruzioni" umane e misericordiose?

C’è una strada semplice e immediata, a portata di mano: la Madonna! Lei, "umile e alta più che creatura" (Dante), è la Regina dei santi, dei cristiani che sono chiamati a donare la misericordia di Gesù. La Madonna può ottenere veramente tutto: "Chi invoca Maria - dice San Bernardo - non va mai fuori strada".

Come fare? Il mio consiglio è questo: ogni giorno il Rosario, o almeno tre Ave Maria, per domandare di crescere come cristiani autentici.

Seguiamo, amici, Papa Francesco che ci consiglia di legare le cose quotidiane con il "filo mariano" che intreccia tutto.

Buona festa dell’Amore Misericordioso, buona richiesta al Signore di essere laboratori viventi di Misericordia!

Articolo precedente

Articolo successivo

[Home page | Sommario Rivista]


realizzazione webmaster@collevalenza.it
ultimo aggiornamento 18 ottobre, 2016