"Sta nascendo una nuova Alba di Misericordia"

ROBERTO LANZA

"Andiamo e lasciamoci sorprendere da quest’alba diversa, lasciamoci sorprendere dalla novità che solo Cristo può dare. Lasciamo che la sua tenerezza e il suo amore muovano i nostri passi, lasciamo che il battito del suo cuore trasformi il nostro debole palpito".

Davvero belle e profonde queste parole che il Santo Padre Francesco ha ripetuto nella Veglia di Pasqua nella Basilica Vaticana il 15 Aprile. Parole di speranza che arrivano diritto al cuore e che vogliono scuoterci dalla nostra paralisi spirituale nella quale spesso incappiamo. Quante volte, infatti, pensiamo che quella pietra sepolcrale abbia sepolto anche la speranza. Già la speranza. Quale speranza oggi portiamo nel cuore? Sembra tutto finito perché dovremmo ancora sperare? Anche noi come tutta la nostra società in cui ci troviamo a vivere sembra essere una società depressa, senza speranza. Tante persone si lamentano di essere arrivate al limite, di sentirsi svuotate, non riescono a trovare la loro energia vitale. Ma che cosa sta succedendo alla nostra vita?

Perché la resurrezione di Cristo non ha senso per chi confida nel proprio io e nelle proprie forze, non dice niente, anzi fa ostacolo e crea difficoltà, per chi non sa aprirsi al mistero, per chi non accetta la Sapienza che viene dall’alto, per chi non rispetta i tempi lunghi e pazienti nei quali si dispiega l’azione di Dio, per chi pretende che l’Amore di Dio corrisponda in modo frettoloso, presto e subito, e superficiale ai desideri dell’uomo. La Resurrezione del Cristo fa ostacolo per chi vede nel dolore degli altri un fastidio da lasciare sulle spalle del prossimo e non una provocazione alla vicinanza e alla comunicazione fraterna.

 

Nei giorni santissimi del mistero pasquale la Chiesa non ha mai smesso, con la sua tenerezza e sapienza materna, di farci entrare nella logica dell’amore, del servizio, nella meraviglia di un Dio che ci ha amato fino alla fine. È questo l’annuncio pasquale: in questo giorno Gesù non ha soltanto vinto la morte, non è soltanto risorto, ha fatto qualcosa in più, ha fatto un passaggio, ha compiuto un passaggio, si è messo nelle mani del Padre, si è abbandonato al Padre. Cristo ha fatto Pasqua. È passato al Padre. Cristo ha rotto le nostre catene, ci ha liberati, ha riempito il nostro baratro, ha spezzato le nostre catene, ha rotolato la pietra del nostro sepolcro. La tomba è una tappa non è la fine del viaggio, la croce è solo un passaggio è un passaggio al PADRE. La tomba è o un punto d’arrivo o è un punto di partenza. Puoi scegliere nella tua vita puoi continuare a lottare per un po’ di affetto, per un po’ di potere, per un po’ di gratificazione, oppure puoi passare al Padre. Dobbiamo capire che ogni nostro dolore, ogni nostra sofferenza, ogni nostro patimento è una porta aperta alla relazione con Dio, perché è lì che Dio viene a cercarci, nei nostri inferi. Il mistero pasquale è un’esperienza, dobbiamo cercare di andare OLTRE.

 

Noi non siamo chiamati ad essere bravi, noi siamo stati chiamati a consegnarci, a dare la vita in offerta al Signore!

 

Se tu sapessi quanto ti ama Dio Padre. Da quando sono cristiano io non sono più bravo, non sono più forte, non sono più coerente, ma mi sento amato e questo mi ha tirato via dalla morte. Posso anche smettere di dimostrare che sono bravo, ma quello che importa e che ho scoperto che c’è Qualcuno che mi vuole veramente bene così come sono. La Resurrezione del Cristo ci mette sempre davanti a questa scelta: essere ostaggi della morte o essere pellegrini verso il Padre, abbandonarci in questo Padre. È questa l’autentica gioia della nostra identità più profonda, del nostro essere figli di Dio: sentirsi amati e sentirsi capaci di amare. È questa la "passione carismatica" che portava nel cuore la Madre Speranza: "Andate e incendiate tutto con il fuoco dell’Amore Misericordioso! Vivere un alba nuova di misericordia, per essere capaci di osare, per trovare in esso la forza di lasciare ciò che è più sicuro e certo, per buttarci verso situazioni nuove e di frontiera che continuamente ci interpellano e ci scuotono: "Ohé! Figlie mie! Vi siete dimenticate che abbiamo un corpo per soffrire e un cuore per amare?"1 Ecco allora il grande annuncio pasquale dell’Amore Misericordioso: puoi nasconderti finchè vuoi, Dio ti verrà sempre a cercare, verrà a cercarti proprio là dove sei fuggito e nascosto, perché gli appartieni, sei SUO FIGLIO, sei stato generato nell’Amore! Ci credi ancora nella Vita? Ci credi ancora che l’Amore di Dio è più forte, è più grande di ogni cosa? Ci credi ancora che puoi risorgere?

Fratello mio non sentirti solo, alza gli occhi al cielo e ti accorgerai che c’è sempre vicino a te qualcuno che TI VUOLE BENE... e che ama ripeterlo, nella tua vita, ogni giorno…credilo fermamente e avrai la forza ed il coraggio di amare e di essere dono per ciascun uomo! Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi, chi li distingue è l’amore, quando diventi dono, è questo che ti rende simile a Dio e ti rende VIVO. Fratello mio, sblocca il tuo cuore, il tuo spirito, e la tua esistenza non sarà più paralizzata, perché noi non siamo testimoni a titolo privato o personale, ma siamo stati chiamati per colorare il mondo dell’amore di Cristo. Non esitare inizia ora, non ti preoccupare se non lo hai mai fatto. Cominciamo con il fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile fare, e all’improvviso ci sorprenderemo a fare l’impossibile.

E quando pensi di aver fatto abbastanza nell’esercizio della carità, che sei già al massimo, che quello che fai è sufficiente, spingiti ancora più avanti: ama di più. Chi è innamorato di Dio non pretende né guadagno né premio, ma desidera solo perdere se stesso e ogni cosa per amore Suo. Questo è l’Amore Misericordioso: Amore che si dona, amore che rimane, amore che si comunica, amore che si moltiplica, amore che si sacrifica, amore che ci unisce, amore che ci salva. Se abbiamo gente che sa amare, abbiamo gente che rende sensibile e visibile la presenza di Dio tra gli uomini. Siamo stati chiamati dall’Amore per essere amore, solo così il vangelo della misericordia può diventare il centro di tutto ciò che siamo e facciamo. Tutto per amore, per dire che colui che è toccato dall’amore, non avrà più pace, finché non avrà compiuto fino all’ultimo tutto ciò che può fare per aiutare l’amore a trionfare. L’amore se c’è, si vede. L’amore se non si vede, è perché non c’è.

Dio poteva scegliere tante strade per comunicarci la salvezza, ma ha preferito contare su ognuno di noi, ha voluto scegliere TE! Forse manchi solo tu, affinché il mondo si capovolga e l’Amore Misericordioso di Dio si diffonda nel mondo. Mi piace pensare che il mio amore è solo una piccola onda di un immenso oceano, che niente andrà perso e che ogni mio piccolissimo gesto d’amore è come una piccolissima goccia che contribuisce a formare l’oceano; perché il mio amore, come la mia vita, fa parte di un TUTTO cui appartengo, che mi appartiene: è il cuore di Dio che batte insieme al mio per l’eternità. Il cammino dell’Amore non è affidato alle nostre forze, ma è lasciarsi toccare dall’Amore di Dio.

E non sarebbe assurdo se, in fondo alle strade della nostra vita, sentissimo ancora risuonare la voce del profeta Madre Speranza che, con un tono dolce e fermo, ci rispondesse: "Figlio, svegliati! non c’è più la notte, svegliati, perché viene nella tua vita la luce vera. C’è un nuovo sole che sta sorgendo, per guidare gli uomini alla salvezza…che tu possa aprire le porte del tuo cuore e accogliere la luce dell’Amore Misericordioso per sempre".

E tu? Chi sei realmente? Cosa stanno facendo le tue mani?

Questo è il messaggio dell’Amore Misericordioso: possiamo creare una nuova civiltà, possiamo costruire un mondo nuovo. La scelta è soltanto nostra. Il momento è a portata di mano. Questo è il momento della grazia. Non è troppo tardi. ORA è il momento di decidere, perché l’Amore Misericordioso è tutto ciò che siamo.

Lo vogliamo cambiare il nostro mondo?

Ora che il Cristo risorto con la sua Luce ha illuminato la mia notte fonda, ora che ha portato il chiarore di un amore immortale, ora posso vedere più lontano… posso vedere il sorgere di un alba nuova... l’inizio di un giorno nuovo, il levarsi di una vita redenta. Credilo anche tu e sperimenterai cosa significa veramente "perdersi" nell’Amore Misericordioso di Dio. Possa tu contemplare il Volto dell’Amore… possa tu incarnare nella tua vita l’alba nella quale Dio ha vegliato per te, possa tu attraversare la porta della vita sulla quale è stato inciso il nome stupendo dell’AMORE MISERICORDIOSO!


1 Diario (1927-1962) (El Pan 18)

 

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ultimo aggiornamento 15 maggio, 2017