Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA DI UNIONE

Madre Speranza insiste molto sulla perseveranza nell’unione con il buon Gesù, perché, nonostante sia stata già percorsa un bel po’ di strada per arrivare alla preghiera di unione, è ancora possibile che l’amor proprio o l’attaccamento a qualcosa che non è Lui, distolgano dall’osservare la volontà di Dio e facciano tornare indietro.

"…La lotta dello spirito contro la carne e della volontà contro le passioni, deve essere continua. Il mezzo più semplice per fronteggiare tutto ciò e giungere facilmente alla santità che il buon Gesù desidera per noi, è amare Dio, perché l’amore infiamma l’anima, sostiene il coraggio nella lotta e vince lo scoraggiamento con l’unico desiderio di vivere per Lui e per compiere la sua divina volontà a qualunque costo".(El Pan 15, 105-6)

E poiché l’amore a Dio si concretizza nell’amare il prossimo (cfr 1Gv 4,20), verificare la propria posizione nel cammino è molto semplice: basta controllare a che punto ci troviamo nell’amore reciproco, nella fedeltà ai nostri doveri, nella compassione che agisce e cerca soluzioni concrete per chi soffre, nella disponibilità a dimenticare se stessi e sacrificarsi a favore di un altro per amore a Dio. Sono tutte opere direttamente proporzionali all’unione con la Sua volontà.

"Ogni atto buono è espressione di una virtù e ogni virtù ha per riferimento la carità, regina di tutte le virtù. Se la carità è regina e riferimento di ogni virtù, le azioni ispirate dall’amore a Dio e al prossimo sono, senza alcun dubbio, molto più meritorie di quelle ispirate dal timore o dalla speranza. Per questo dobbiamo porre il massimo impegno nel fare tutto per amore, perché in questo modo anche le azioni più ordinarie si trasformeranno in opere di carità e parteciperanno al merito di questa virtù, senza perdere il proprio.

Santifichiamo ogni nostra azione e Dio benedirà le nostre opere e ogni nostro sforzo per farle con maggiore perfezione, cioè soltanto per Lui e per la sua gloria." (El pan 15, 59-60)

"La nostra principale preoccupazione sia santificare tutte le nostre azioni, per quanto piccole, facendole tutte per amore, in riparazione e risarcimento dei nostri peccati e di quelli dei fratelli.

Tributiamo ogni onore al buon Gesù e facciamo in modo che tutta la gloria delle nostre azioni sia sempre per Lui. Pensiamo con frequenza che è Lui per noi l’unico necessario e così cercheremo con grande premura di unirci a Lui." (El pan 15,187-188)

Maria Antonietta Sansone

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ultimo aggiornamento 13 novembre, 2017