P. Ireneo Martín fam

Gennaio 2018

 

 

Il sacramento della Riconciliazione per la nuova evangelizzazione

"In ogni diocesi, ci deve essere almeno un luogo dedicato in modo speciale e permanente alla celebrazione di questo sacramento, dove sacerdoti siano sempre presenti, per permettere ai fedeli di fare l’esperienza della misericordia di Dio. Il sacramento deve essere specialmente disponibile, anche su base quotidiana, nei luoghi di pellegrinaggio e chiese specialmente dedicate a questo" (XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Proposizione n. 33,)

Sfide per la nuova evangelizzazione:

"Uno degli aspetti qualificanti la nuova evangelizzazione, ho sottolineato più volte, è riportare in un’unità la vita cristiana. Figli del nostro tempo, anche noi siamo sottoposti, spesso in maniera inconsapevole, a pressioni culturali di marcata visione relativista, con la conseguenza di separare l’unità tra la professione di fede e la vita del discepolato.

Diverse espressioni presenti nel linguaggio comune mostrano con evidenza questa tendenza negativa che lentamente, ma in maniera inesorabile porta prima alla crisi di fede, poi all’indifferenza e, infine, all’ateismo.

"Credente ma non praticante" è, probabilmente, l’espressione emblematica di questa visione della fede che soprattutto oggi miete vittime nelle Chiese di antica tradizione. Una visione frammentaria è entrata nella vita dei credenti e della prassi pastorale. Accade così che ci si accontenti facilmente del frammento immediato che permette di vedere qualche sporadico risultato, senza puntare a un progetto unitario che sappia coniugare l’incontro con Gesù Cristo e la sua Chiesa con un’esistenza credente che matura progressivamente nella fatica della testimonianza quotidiana.

Sulla stessa linea il Papa Francesco raccomandava ai Vescovi di nuova nomina: "Vi raccomando la cura dell’intimità con Dio, sorgente del possesso e della consegna di sé, della libertà di uscire e di tornare. Essere Pastori in grado anche di rientrare in casa con i vostri, di suscitare quella sana intimità che consente loro di accostarsi, di creare quella fiducia che permette la domanda: ‘Spiegaci’. Non si tratta di una qualsiasi spiegazione, ma del segreto del Regno. È una domanda rivolta a voi in prima persona. Non si può delegare a qualcun altro la risposta".(Intervento di Mons. Rino Fisichella nel Convegno dei Rettori dei Santuari a Sotto il Monte Giovanni XXIII, l’8 novembre 2017).

(Segue..).

Professione perpetua di tre giovani FAM

Il giorno 4 gennaio in Basilica, alle ore 17,00, tre giovani FAM: Vincent Pragasam (India), Marcos Da Silva (Brasile) e Tadeo Gonzàlez (Messico) hanno fatto la loro professione perpetua nella Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso. La celebrazione è stata presieduta dal Superiore Generale P. Aurelio Pérez, arricchita dalle bellissime e commoventi parole rivolte ai presenti durante l’omelia. Prima di concludere la S. Messa Fr. Tadeo, a nome degli altri due giovani religiosi, oltre ad augurarci un buon anno, ha ringraziato tutti, formatori, Figli e le Ancelle dell’Amore Misericordioso, ALAM presenti, amici e pellegrini e ci ha chiesto di accompagnarli con le nostre preghiere. Auguri vivissimi a questi nostri Confratelli, promettendo loro un costante ricordo nell’orazione!

La festa si è conclusa con l’agape fraterno al quale hanno partecipato gli amici dei tre giovani, le Ancelle dell’Amore Misericordioso, i FAM, Gli ALAM ed altri sacerdoti.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

"Potente è la tua mano, Signore" (Esodo 15, 6). Queste parole del Libro del Esodo, ispirate al cantico di lode di Miriam e di Mosè dopo il passaggio del Mar Rosso, sono state il filo conduttore dell’edizione 2018 della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziata il 18 gennaio e finita il 25 festa della Conversione di S. Paolo.

Le chiese dei Caraibi sono state scelte per redigere il sussidio per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2018. Oggi i cristiani dei Caraibi (Isole delle Antille), appartenenti a diverse tradizioni, vedono la mano di Dio nella fine della schiavitù. L’esperienza dell’opera salvifica di Dio che porta la libertà è seme di unità. Per questo motivo la scelta del cantico di Mosè e di Miriam (Esodo 15, 1-21), quale tema per la Settimana di preghiera 2018, è sembrata molto appropriata. È un canto di trionfo sull’oppressione. Questo tema è stato trasposto in un inno intitolato The Right Hand of God (La mano di Dio), scritto durante un workshop della Conferenza delle chiese dei Caraibi nell’agosto del 1981, che è divenuto un "inno" del Movimento ecumenico nella regione e che è stato tradotto in diverse lingue.

Anche il nostro compito dell’unità fra i cristiani che deve essere ancora raggiunta, avviene nella speranza e nella lotta. Esso è radicato nella speranza che la preghiera di Gesù, che noi siamo una cosa sola, sarà esaudita nei tempi del Signore e con la sua grazia.

L’unità è dono di Dio. È nel riconoscimento dell’unico Battesimo che noi già sperimentiamo, quali amici di Gesù, il dono dell’unità. Questo si fonda sulla convinzione che Dio chiama ciascuno di noi a lavorare per l’unità e che ogni nostro sforzo verrà valorizzato da Dio perché "Potente è la tua mano, Signore". Camminare verso l’unità dei cristiani esige che confidiamo umilmente in Dio nella preghiera e nella sua immensa misericordia.

Incontro EAM/FAM

Dal 24 al 26 gennaio si è celebrato il tradizionale incontro EAM-FAM di superiori-re e formatori/trici dell’area europea sul tema: "Venite e vedete: una comunità che vive, accoglie e accompagna. Il giorno 25 alle ore 09,00, Suor Roberta Vinerba ha illustrato con molta saggezza ed esperienza il tema: "Che cosa chiedono i giovani ai consacrati...e che cosa offriamo loro?". Ne è seguito un dialogo di ulteriore approfondimento con la relatrice.

Ci sono state poi testimonianze e verifiche per gruppi su come i giovani interpellano noi Famiglia dell’Amore Misericordioso e come affrontare queste sfide. Ci sono state delle valutazione per ravvivare l’accoglienza nelle nostre comunità, verificando e rimotivando le relazioni umane nella nostra Famiglia. Ogni nostra comunità dovrebbe essere luogo di accoglienza di giovani che si pongono domande e chiedono risposte. I giovani hanno bisogno di modelli di vita consacrata. Nel pomeriggio il Prof. Luca Alici con il tema: "Essere felici" o "non stare male"? Il rischio di un dubbio non più amletico per i giovani...e quale risposta offrire?, ha illustrato le peculiarità dei "giovanissimi" del nuovo millennio.

Il 26 febbraio nella mattinata ci sono state ricche, vivaci e provocatorie testimonianze di due giovani EAM e FAM, Suor Lidia e P. Paulo su come loro vivono e valutano l’apertura delle nostre comunità ai giovani. Hanno raccontato la loro esperienza di vita dal sorgere della vocazione, gli anni della formazione fino adesso in una graduale crescita e impegno concreto nella formazione dei giovani Amore Misericordioso a Collevalenza. L’incontro si è concluso dopo pranzo in un clima di famiglia.

Corsi di esercizi spirituali

A parte i primi giorni dell’anno, caratterizzati dalle festività del ciclo natalizio, il mese di gennaio ha registrato un calo delle nostre attività, dovuto anche alla chiusura della Casa del Pellegrino e a una ridotta presenza dei pellegrini causata anche dall’inverno. D’altronde questo periodo invita alla calma, al "letargo" e ci piace godere in casa della dolce serenità del focolare.

– Le nostre consorelle EAM, come è tradizione, hanno scelto questo tempo, per partecipare a corsi di esercizi spirituali accanto al fuoco ardente del "focolare" del Santuario.

Il primo corso, diretto da P. Carlo Laudazi ocs, si è tenuto dal 7 al 15 gennaio. Il secondo invece, animato da P. Floriano de Fabiis C.P., ha avuto luogo dal 29 gennaio al 6 febbraio.

Le Ancelle dell’Amore Misericordioso partecipanti agli Esercizi spirituali hanno avuto inoltre un incontro formativo fraterno di due giorni sul tema "L’identità dell’Ancella dell’Amore Misericordioso", tenuto dalla Superiora generale, M. Speranza Montecchiani EAM.

– Dal 23 al 27 gennaio nella Casa del Pellegrino si è tenuto un corso di esercizi spirituali per i Frati Minori Conventuali ofm del Sacro Convento di Assisi predicato da D. Giuseppe De Virgilio.

Gruppi

Afragola, Bitonto, Cesenatico, Corea, Cortona, Fiesole, Gambettola (FC), Livorno, Mantova, Napoli, Palestrina, Pomezia, Rimini, Rocca Massima (LT), Roma, Sant’Anastasia (NA), Prato, Cesena, Bolzano, Caserta, Cisterna di Latina, Città di Castello, Cura di Vetralla, Ronco, Licata (AG), Massa, Matelica (MC), Reggio Calabria, Roma, Vieste, UNITALSI di Todi, Assisi, Siria.

Foto di gruppo
Professione perpetua di Vincent Pragasam (India), Marcos Da Silva Brasile) e Tadeo Gonzàlez (Messico) Professione perpetua di Vincent Pragasam (India), Marcos Da Silva Brasile) e Tadeo Gonzàlez (Messico) Professione perpetua di Vincent Pragasam (India), Marcos Da Silva Brasile) e Tadeo Gonzàlez (Messico) Professione perpetua di Vincent Pragasam (India), Marcos Da Silva Brasile) e Tadeo Gonzàlez (Messico)
P. Ireneo con il fratello e i nipoti Dalla Siria Da Roma Icontro EAM e FAM
Da Matelica Da Vieste Esercizi Sperituali Frati Minori Conventuali - Sacro Convento - Assisi Da Macerata

 

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ultimo aggiornamento 10 febbraio, 2018