pastorale familiare

Marina Berardi

Santità familiare:
una calamita!

Forse qualcuno ricorderà l’intenso momento di preghiera vissuto il 30 aprile dello scorso anno, quando arrivarono al Santuario le reliquie dei corpi dei santi Luigi e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux. Ad accoglierle con gratitudine il Rettore P. Ireneo Martin fam, insieme alla Famiglia dell’Amore Misericordioso e numerosi pellegrini. P. Ireneo scrisse allora sulla Rivista: "I resti mortali di due genitori Santi, con una figlia Santa, ci fanno ricordare quel misterioso incontro a Santomera (Murcia) tra S. Teresa di Lisieux e la piccola Speranza nel passaggio del testimone del messaggio dell’Amore Misericordioso" (n. 5/2017).

I progetti di Dio partono da lontano e sono preparati da Lui, giorno dopo giorno, ora seguendo le vie ordinarie ora quelle straordinarie. Così, la piccola María Josefa (questo il nome di battesimo di M. Speranza) portò sempre nel cuore una visita speciale che ricevette quando era a servizio presso la casa del parroco, tanto da ricordarla a distanza di moltissimi anni. In occasione dell’arrivo dalla Francia della statua di S. Teresa di Lisieux - che tutt’ora si venera in Basilica - M. Speranza raccontò a P. Arsenio la visione avuta in Spagna e concluse il racconto dicendo: "Lei mi disse: ‘Vedi bambina, io sono venuta a dirti da parte del Buon Dio che tu dovrai cominciare da dove ho finito io’. E mi parlò a lungo della devozione all’Amore Misericordioso che avrei dovuto diffondere in tutto il mondo. A un certo punto mi voltai e la suora non c’era più. Era proprio Lei, sa! Era proprio Lei! E dicendo questo additava la statua di Santa Teresa del Bambin Gesù".

La Provvidenza di Dio, che va tracciando la storia spesso in modo a noi impercettibile, sembra aver voluto suggellare questo incontro quando, durante il Grande Giubileo del 2000, giunsero a Collevalenza le reliquie di Teresa de Lisieux. Si è trattato di un incontro, sia pure insolito, avvenuto lì dove riposa il corpo di Madre Speranza. Nella vita non si sono conosciute, ma sono state unite da una missione, da un ideale1. Le ha unite non solo un legame affettivo ma, soprattutto, un impegno appassionato nella realizzazione di un progetto pensato da Dio per l’umanità e affidato loro nello scorrere della storia. Entrambe hanno avuto famiglie generose e sante che hanno trasmesso loro l’amore a Gesù e ai fratelli. In questo clima è maturata la loro scelta, quella di una vita totalmente consacrata al Signore. La famiglia è la prima culla di ogni vocazione all’amore.

Luigi e Zelia Martin sono i primi santi ad essere stati canonizzati dalla Chiesa come coppia e con la loro vita ancora oggi testimoniano il valore e la forza che sgorgano dal sacramento del matrimonio. Dio continua a parlarci anche attraverso la loro santità. "Essere Santi – si legge nel sito ufficiale2 - significa lasciarsi attraversare dalla luce di Cristo per irradiarla attorno a noi. La Santità di Luigi e Zelia Martin ha permesso alla luce di Cristo di risplendere durante tutta la loro vita. La loro quotidianità è stata impregnata dalla fede in Dio per esserne testimoni verso il prossimo ed in particolare verso i loro figli".

Sebbene Luigi e Zelia siano stati coniugi e genitori nel millennio scorso, non è difficile ritrovarsi nella loro storia e negli aspetti più quotidiani della vita: "Desiderio di consacrarsi a Dio, matrimonio in età più avanzata, preoccupazioni per la sopravvivenza e l’avvenire dei propri figli, Leonia bambina difficile, difficoltà economiche e professionali, inquietudini legate alle incertezze politiche dello Stato, cancro al seno per Zelia, una malattia che provoca gravi turbe mentali nella vecchiaia di Luigi"3, la vedovanza…

La santità di questi coniugi, insieme a quella di Santa Teresa di Gesù Bambino, la definirei la "calamita" che ha attirato e mosso una coppia di amici, Paolo e Cristina, a scegliere di vivere una splendida avventura che continua ancora oggi. Li avevo incontrati in occasione del passaggio delle reliquie dei coniugi Martin al Santuario e li ho rivisti con gioia alcune settimane fa. Al loro rientro in Francia hanno mantenuto la promessa di condividere con noi qualcosa della loro storia.

"Ci chiamiamo Paolo e Cristina, siamo italiani, ci siamo conosciuti il 12 maggio del 2011 e ci siamo sposati il 1° ottobre dello stesso anno, per mettere il nostro amore sotto la protezione di Santa Teresa di Gesù Bambino. In un primo momento lo abbiamo definito un colpo di fulmine, ma poi, lasciando crescere la nostra fede assieme al nostro amore, abbiamo sentito forte e chiaro che era un vero dono di Dio e Lui ha i suoi tempi che non somigliano per nulla ai nostri. Si vede che con noi aveva fretta. 

Quando abbiamo saputo che la Chiesa propone al mondo i coniugi Zelia e Luigi Martin come modello concreto e vero di coppia che ha vissuto la bellezza del Sacramento del matrimonio tra di loro, con i figli, nel lavoro, nella loro città, in parrocchia, abbiamo sentito un forte interesse a conoscerli meglio. Per questo, dopo un periodo di riflessioni e discernimento tra di noi, abbiamo deciso di andarli a conoscere da vicino, a casa loro.

Proprio lì, ad Alençon, in Normandia, nella casa ove hanno vissuto il loro amore assieme alle loro figlie, abbiamo compreso il grande dono che Dio ci aveva fatto riservando Paolo a me, e me per Paolo, e regalandoci il Suo amore immenso per poterci amare tra di noi come solo Lui sa fare.

Questa consapevolezza ci ha travolti al punto tale che non siamo più riusciti a tenere questa scoperta solo per noi: andava donata agli altri! Ecco perché, il 7 gennaio del 2017, abbiamo lasciato la nostra vita in Italia, ove siamo un avvocato ed un medico veterinario, chiuso casa e da allora... abbiamo scelto di metterci a servizio del Signore, dove Lui vorrà mandarci per risvegliare la gioia del Matrimonio e la forza dell’Amore di Dio per ciascuno dei suoi figli.

Per ora il Signore ci ha chiamati presso il Santuario della Famiglia di Alençon, che sorge nella casa dei Santi Sposi Luigi e Zelia Martin, papà e mamma di Santa Teresa di Gesù Bambino.

Non riusciamo a raccontarvi tutto ciò che viviamo ma se vorrete rimanere aggiornati su quanto accade qui potrete sempre curiosare sul sito del Santuario (www.louisetzelie.com). E per venire a trovarci o fare un bel pellegrinaggio in coppia o in famiglia, non esitate a contattarci (paolocristina@louisetzelie.com).

Il 3 marzo scorso siamo ritornati al Santuario di Collevalenza e appena si arriva si viene sempre avvolti da una speciale serenità data dalla consapevolezza che quella è la Casa dell’Amore Misericordioso di Dio. Marina ci ha accolti con un gran sorriso e ci ha offerto un caffé che per noi, in questo periodo che viviamo in Francia, è un lusso sfrenato...

Abbiamo chiesto al Rettore, Padre Ireneo, di conoscerci un pochino meglio perché secondo noi sarebbe molto bello pensare di organizzare qualche incontro per la coppia e la famiglia proprio a Collevalenza, in un Santuario in cui si riesce in un modo del tutto particolare a percepire la carezza dell’Amore di Nostro Signore che si esprime anche nella dolcezza delle carezze tra un uomo ed una donna; nella presenza costante di Gesù in mezzo agli sposi in virtù del Sacramento che li unisce e che li rende, a loro volta, protagonisti della creazione; nella gratuità di un perdono che rigenera; nell’abbraccio di un Dio che è Padre buono e tenera Madre.

Siamo rimasti sorpresi e affascinati dalla storia di Madre Speranza raccontata anche attraverso il nuovo percorso multimediale che viene proposto a Collevalenza e siamo partiti con la voglia di tornare presto e di portarvi un pochino con noi...

Un grande abbraccio. Cristina e Paolo".

Forse è solo un sogno ma nessuno ci impedisce di coltivarlo e, chissà, un giorno anche di realizzarlo con un "viaggio formato famiglia": accogliere l’invito rivoltoci da Paolo e Cristina di un pellegrinaggio Alençon. Lo mettiamo nelle mani dei santi coniugi Martin e della loro figlia Teresa, immaginando che Madre Speranza, in qualche modo, possa così ricambiare loro la visita, portando in pellegrinaggio con noi ad Alençon una sua reliquia. I tempi sono di Dio ma… sognare si può!


1 cf. P. Mario Gialletti, Rivista L’Amore Misericordioso 6/2000

2 http://louiszeliemartin-alencon.fr/it/spiritualite-et-famille/

3 http://louiszeliemartin-alencon.fr/it/la-famiglia-martin/

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ultimo aggiornamento 12 aprile, 2018