ricordando ...

 

Don Italo Del Bianco
19-10-1928       02-02-2018

Ordinato sacerdote il 1° luglio 1956. In parrocchia dal 1956 al 1967 in Diocesi di Pordenone. Dal dicembre 1985 Cappellano presso l’ospedale civile di S. Vito al Tagliamento. Il 31 luglio 1986, dopo un anno di Noviziato, emette la Prima Professione come Sacerdote diocesano Figlio dell’Amore Misericordioso. Nel 2005, con il consenso del suo Vescovo diocesano, è inviato missionario in Romania, a Barticesti, dove opera per tre anni. Nel 2008 è destinato a offrire il suo servizio presso il santuario di Collevalenza e nel 2010 rientra presso la sua diocesi di origine, a Pordenone, fino al giorno della sua morte, a Casa Betania, il 2 febbraio 2018.

Caro don Italo, il tuo sorriso simpatico e un po’ birbone ci accompagna mentre ti ricordiamo, friulano D.O.C., volitivo, entusiasta e generosamente testardo, ancora in bicicletta con più di 80 anni suonati. Ricordiamo lo stupore del tuo Vescovo di Concordia-Pordenone quando, al momento di "andare in pensione per raggiunti limiti di età", gli hai chiesto di poter andare nella nostra comunità FAM della missione di Romania, dove hai lavorato per più di tre anni, finché la salute te lo ha permesso, e dove ci hai lasciato l’ultima testimonianza del tuo dinamismo instancabile e della tua contagiosa simpatia. Te ne sei andato nella prima mattina del 2 febbraio di quest’anno, a Casa Betania (Pordenone), nella festa della Presentazione del Signore e della vita consacrata. Il 19 ottobre prossimo avresti compiuto 90 anni. Una vita davvero consacrata la tua, prima come Sacerdote della Diocesi di Concordia-Pordenone, poi come Sacerdote Diocesano Figlio dell’Amore Misericordioso, condividendo con noi il carisma di Madre Speranza e il suo amore per i sacerdoti e per i bisognosi. (P. Aurelio Pérez fam)

"Per lunghi anni, sin dal 1994, don Italo è stato vicino alla nostra Diocesi [Iasi in Romania], prezioso alleato nella realizzazione di tante opere che qui ci parlano e ci parleranno di lui. La parte inferiore della nostra Cattedrale, che abbiamo intitolato come Oratorio al nostro Vescovo martire Anton Durkovic, è stata realizzata con marmi che Don Italo ci ha procurato. Gli alpini e i volontari trovati da Don Italo e dalla Congregazione dei Figli e delle Ancelle dell’Amore Misericordioso di Collevalenza hanno realizzato la pregevole cappella all’interno del nostro Ospedale di Barticesti, oltre a pavimentazioni e impiantistica. Prezioso il suo contributo nel procurarci attrezzature mediche, come preziosa e rara la sua capacità di coinvolgere volontari tra le persone più disparate, che riusciva ad aggregare, motivare, contagiare nei suoi propositi di bene". (Don Alois Fechet).

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ultimo aggiornamento 12 aprile, 2018