Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA DI UNIONE

Compiuti questi passi e giunta a questo punto, nasce nell’anima il desiderio forte di fare grandi cose per il Signore e poter ricambiare la sua generosità.

Sull’esempio di Gesù, si vogliono includere tutte le creature umane nella propria preghiera, che diventa universale, e non a parole né con la lingua ma nella verità (cfr 1 Gv 3, 18) per la grande carità che ormai incendia l’anima.

"Mano a mano che l’anima progredisce nella conoscenza e nell’amore di Gesù, la sua vita si unifica e così la sua contemplazione che diventa sempre più semplice, più elevata, più perfetta, dal momento che l’unico suo oggetto è Dio, la sua bontà, la sua misericordia e la sua carità nei riguardi di coloro che lo hanno offeso.

Quest’anima giunge a sentirsi come rivestita della bontà e della misericordia di Gesù; le sembra di essere un abisso senza fondo, capace di prendere su di sé e annientarle tutte le malvagità dei suoi fratelli. Ed è veramente così, perché essa si slancia verso Gesù implorando il perdono e la misericordia in favore dei poveri peccatori ed Egli non glielo può negare; anzi, al contrario, si compiace di concederle quanto gli chiede in loro favore." (El pan 2,73)

Così l’anima, infiammata d’amore, prega proprio come prega Gesù. E’ ormai giunta, cioè, alla preghiera di intercessione per i propri nemici, culmine della carità.

"Se Gesù permette che una creatura presenti l’amaro calice della calunnia, della persecuzione e del disprezzo ad un’anima che ama il Signore, questa alza gli occhi al cielo e unisce di più il suo cuore a quello di Gesù dicendo: "Questa è per me l’ora di poterti offrire qualcosa; accettalo in riparazione delle tante mie offese e per i poveri peccatori e le anime del purgatorio. Ma non tenere in conto nulla di quanto dicono o fanno queste creature. Sono strumenti che mi aiutano ad unirmi di più a Te e ad amarti. Non sanno di fare il male, hanno molti motivi per agire così e non vedono altro; perdonali. Considera Gesù, che se agiscono male è perché non ne immaginano la gravità e non pensano che Ti offendono. Perdona Gesù mio!"(El pan 2, 136)

"Mi dici Gesù mio che sarai nemico dei miei nemici e affliggerai quanti mi affliggono. Padre di amore e misericordia, ti prego, dimentica, non tenere in conto e perdonali, perché sono accecati." (El pan 18, 655)

Maria Antonietta Sansone

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ultimo aggiornamento 07 agosto, 2018