P. Ireneo Martín fam

Maggio 2019

 

 

Origine del maggio mariano

"La storia del Mese mariano comincia nel medioevo con il tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura in fiore, sulle quali regnava, come s’è detto, la Regina o Sposa di Maggio. Evocando la Madonna, la creatura più alta, si potevano unire insieme i temi della Natura e della Santa Vergine. Il primo ad associare esplicitamente la Madonna al mese di Maggio, fu Alfonso X° il Saggio, Re di Castiglia e Léon (nel sec XIII°) che la celebrava in Las Cantigas de Santa Maria: Rosa delle rose, Fiore dei fiori, Donna fra le donne, Unica signora, / Tu luce dei santi e dei cieli, via. In una cantiga dedicata alle feste di maggio, vede nella devozione a Maria, il modo per coronarle degnamente e santificarle nella gioia.

Anche il beato Enrico Susso di Costanza (secolo XIV°), componeva Saluti con cui dedicava la primavera alla Vergine. Un secolo dopo e precisamente nel 1677, il Noviziato di Fiesole, in una terra dove era vivissima la tradizione del Calendimaggio, fondò una specie di Confraternita detta "Comunella". "Essendo giunte le feste di Maggio, riferisce la cronaca dell’Archivio di San Domenico, e sentendo noi il giorno avanti molti secolari che incominciavano a cantar maggio e far festa alle creature da loro amate, stabilimmo di volerlo cantare anche noi alla Santissima Vergine Maria...e che non era dovere che noi ci lasciassimo superare dai secolari". Si cominciò con il Calendimaggio poi si aggiunsero le domeniche e infine tutti i giorni del mese. Si cantavano le litanie lauretane, s’incoronava la statua della Vergine con rose e le si offriva alla fine del mese, un cuore d’argento. Sicché alla Regina della Primavera si contrappone la Regina del Cielo. Queste pratiche fiorirono in tutta la Penisola, dalla Chiesa di santa Chiara a Napoli, dove alla fine del secolo XVII° si onorava ogni sera la Vergine coi canti e si impartiva la benedizione, a Mantova dove le domeniche e le feste del mese erano solennizzate da devozioni a Maria.

La formalizzazione del mese di maggio è dovuta però al gesuita Dionisi con il suo Mese di Maria pubblicato nel 1725 a Verona, dove si suggerisce di compiere le pratiche devozionali anche in casa o nel luogo di lavoro, davanti a un altarino della Madonna, con preghiere (Rosario e Litanie), fioretti e giaculatorie, e con l’offerta alla fine del mese, del proprio cuore alla Madre di Dio.

A questo libretto ne seguirono molti altri fino all’Ottocento, quando il Mese mariano si era ormai diffuso in tutta l’Europa e nelle Americhe. Un’ulteriore spinta alla sua pratica venne dalla definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione,  nel 1854". (Da: Alfredo Cattabiani, Calendario (le Feste, i Miti, le Leggende, i Riti dell’Anno)

Gemellaggio di Caselle di Maltignano con il Santuario

L’evento è scaturito dalla presenza nella Chiesa di San Marco di Caselle di Maltignano, Diocesi di Ascoli Piceno, di una copia del Crocifisso dell’Amore Misericordioso del Santuario di Collevalenza, fatta realizzare da don Roberto Di Lorenzo, primo parroco e fondatore della parrocchia a seguito di un pellegrinaggio a Collevalenza, durante il quale il parroco incontrò Madre Speranza. Erano gli anni ’70 e D. Roberto ne rimase fortemente impressionato dal nostro messaggio tanto da promettere alla Madre di farne uno con le stesse dimensioni per la sua futura parrocchia e così avvenne. L’intera comunità parrocchiale, nella ricorrenza dell’anniversario della sua morte, 13 maggio 2013, ha deciso, con senso di gratitudine e concordemente con il Rettore del Santuario, Padre Ireneo Martin e l’attuale parroco D. Bien Aimé Rakotonjanahary, di dar luogo al gemellaggio tra la Parrocchia di S. Marco ed il Santuario di Collevalenza, allo scopo di rendere noto il messaggio dell’Amore Misericordioso e l’esistenza di tale Crocifisso.

"Le giornate 11 e 12 maggio 2019, con il beneplacito del vescovo della Diocesi Mons. Giovanni D’Ercole, hanno visto l’indispensabile presenza dei due ospiti di Collevalenza, il Rettore P. Ireneo Martin e il Prof. Pietro Iacopini, ha scritto il cronista Giovanni Olori, che al termine delle celebrazioni hanno data la loro gradita testimonianza sulla Beata Madre Speranza e sul Crocifisso; P. Ireneo ha presieduto la S. Messa della domenica concelebrata da D. Bien Aimé; hanno partecipato anche il diacono Domenico Morganti, l’accolito Pietro Oresti ed il coro parrocchiale diretto dal maestro Roberto De Angelis; alle celebrazioni erano presenti il Sindaco di Maltignano dr. Armando Falcioni ed i suoi collaboratori, rimasti molto interessati alle testimonianze date dai due graditi ospiti; le due giornate hanno raggiunto lo scopo sperato: far conoscere la realtà della copia del crocifisso sito in Caselle e l’originale del Santuario Dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, forse non tanto conosciuto in questo territorio; tant’è che si è già previsto un pellegrinaggio da Caselle al Santuario di Collevalenza a breve scadenza. In memoria dell’evento sono stati realizzati: una targa apposta, all’esterno della chiesa; redatto un documento in triplice copia (per la Parrocchia, il Santuario e la Curia);donato un quadro della Beata Madre Speranza al parroco D. Bien Aimé per metterlo nella Chiesa; consegnata in fine una pergamena al Rettore del Santuario di Collevalenza".

Maggio mariano

Maggio, il mese delle rose, che la tradizione vuole dedicato alla Vergine Maria, al Santuario è stato un mese carico di eventi, soprattutto di appuntamenti liturgici. Ogni sera del mese di maggio per la Famiglia dell’Amore Misericordioso a Collevalenza è stata cenacolo di preghiera e di riflessioni mariane. Anche quest’anno nei giorni 5, 6 e 7 c’è stato un triduo in preparazione alla festa di Maria Mediatrice. A dirigerlo è stato P. Aurelio Pèrez, FAM, il quale ci ha fatto gustare le dolcezze di Maria nella Sacra Scrittura e il grande amore alla Vergine Santissima di Madre Speranza. L’8 maggio, festa di Maria Mediatrice, abbiamo lodato e ringraziato il Signore per averci dato Maria sua Madre e per il dono inestimabile della nostra vocazione. Nei Secondi Vespri della sera, noi Figli dell’Amore Misericordioso abbiamo rinnovato con gioia ed entusiasmo la nostra consacrazione al Signore.

Venerdì 31 maggio alle ore 17.00, nel V° anniversario della Beatificazione di Madre Speranza, il vescovo di Città di Castello, Mons. Domenico Cancian, ha presieduto la solenne celebrazione Eucaristica in rendimento di grazie al Signore. Alla sera, partendo dalla piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie si è snodata una fiaccolata con la partecipazione delle frazioni della parrocchia di Collevalenza e di molti pellegrini.

"Collaboratori della vostra gioia"

Religiosi e Religiose dell’Umbria si sono trovati insieme per ringraziare Dio per il dono della vocazione, ma anche per riflettere sulla propria identità e il proprio ruolo nel mondo. È questo il senso della tradizionale Giornata Regionale della Vita Consacrata che si è tenuta il 25 maggio al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. La Giornata ha visto la presenza di S.E. Mons. Domenico Cancian, FAM, vescovo di Città di Castello e delegato CEU per la Vita consacrata e di S.E. Mons. Renato Boccardo, vescovo di Spoleto-Norcia. "Collaboratori della vostra gioia" (2Cor 1,24) è il tema di approfondimento della prossima Assemblea Ecclesiale Regionale: "Perché la nostra gioia sia piena. L’annuncio di Gesù Cristo nella terra umbra" (18 e 19 ottobre 2019 a Foligno).

La Giornata ha avuto il suo apice nella Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Boccardo il quale, nella sua omelia, ha ricordato che – come Paolo che ha sentito la voce di un Macedone che lo chiamava ad andare da lui a portargli la Parola – c’è un "urlo" che attraversa il tempo e che continua a chiamarci, ad andare a portare la Parola di Dio, ad essere testimoni fino agli estremi confini della terra. La mattinata si è aperta con la Riflessione di Mons. Cancian che, prendendo spunto dall’espressione paolina in 2Cor1,24 che ha dato il titolo alla Giornata, "Collaboratori della vostra gioia", ha parlato della necessità di riscoprire la gioia di vivere e testimoniare il Vangelo e di portare Gesù, perla preziosa, a tutti. Per fare ciò, ha ricordato, occorre che "noi per primi", ovvero i consacrati, scaviamo in profondità alla ricerca del bene prezioso; la perla infatti "è sotto terra, nascosta sotto altre cose". In superfice – ha continuato Mons. Cancian – "ci sono altri beni, secondari e che rischiano di abbagliarci". Lo stile col quale si cammina e si testimonia Cristo, è la sinodalità. I santi, nella chiesa, ci insegnano che "la comunione ecclesiale è una fonte alla quale attingere in continuazione".

Pellegrini al Santuario

Il mese di maggio ha registrato un notevole flusso di pellegrini sia di passaggio che di soggiorno. Da tante parti d’Italia hanno raggiunto Collevalenza, carichi di speranza e attese, intere famiglie, gruppi, parrocchie, comunità religiose. Sono molti gli ammalati nel corpo o nell’anima che vengono con tanta fede e fiducia per incontrarsi con l’Amore Misericordioso e ripartono da questo luogo benedetto dal Signore con tanta pace nel cuore. Sono proseguite anche le giornate di ritiro spirituale in preparazione alla Santa Messa di prima comunione e alla cresima da parte di gruppi di bambini e ragazzi accompagnati dai loro parroci. Nei sabati successivi alla Pasqua si sono svolte alla sera, ore 21,30 fiaccolate partendo dalla Casa del Pellegrino per arrivare alla Basilica pregando e cantando il S. Rosario meditato con testi biblici e gli scritti di Madre Speranza. Sono stati momenti altamente suggestivi resi particolarmente solenni dalla presenza numerosa dei pellegrini, nonostante la giornata intensamente vissuta in celebrazioni, preghiera personale e incontri con le guide del Santuario. Giornata di intensa spiritualità mariana è stata quella del 9 maggio, organizzata qui al Santuario dal Movimento Sacerdotale Mariano, (movimento di don Stefano Gobbi). Centinaia di pellegrini fin dal mattino hanno gremito la Basilica dove si è svolto il programma della giornata culminato nella concelebrazione pomeridiana presieduta da Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo emerito di Gubbio. Vissuti con entusiasmo sono stati i pellegrinaggi dei Laici dell’Amore Misericordioso, accolti e salutati cordialmente dal Rettore del Santuario P. Ireneo Martìn: sabato 18 maggio da Iesi con Mons. Gerardo Rocconi, il quale ha presieduto la S. Messa del Pellegrino e da Ugento, sabato 25 maggio, con il Vicario generale D. Beniamino Nuzio. Il 21 maggio la Celebrazione Eucaristica delle 17.30 è stata animata dal "Gruppo Alleluia", che ogni anno viene in pellegrinaggio al Santuario.

I Gruppi

Amelia, Andria, Ascoli Piceno, Argentina, Arezzo, Assisi, Avellino, Bagnoli (NA), Battipaglia (SA), Benevento, Besana Brianza, Bologna, Bolzano, Boscoreale, Caivano, Cagliari, Calabria, Cantù, Cariati (CS), Cellole (CE), Cenerente (PG), Centobuchi, Cesenatico, Ceva (AT), Civitavecchia, Collestrada, Como, Diocesi di Aversa, Firenze, Foggia, Foligno, Francia, Fratta Maggiore, Fratta Todina, Frosinone, Gela-Sicilia, Gragnano (NA), Grottazzolina, Grumo Nevano (Na), Imola, Ischia, Iesi (ALAM), Lancusi Bolano (SA), Latina, Lecce, Lecco, Loreto Aprutino, Lucca, Malta, Mantova, Marano di Napoli, Marcon (VE), Mareno di Piave (TV), Marsala, Massa, Mentana (Roma), Messina, Milano, Modena, Monte Buono (Poggio Mirteto), Montecastello di Vibio (PG), Montespertoli, Monza-Brianza, Morro d’Alba, Napoli, Narni, Osimo, Padova, Palermo, Perù, Perugia, Pescara, Pioltello, Poggibonsi (SI), Polistena (RC), Ponte Valleceppi (PG), Prato, Reggio Calabria, Rimini, Rionero in Vulture, Roma, Rovigo, S. Arcangelo di Romagna, S. Severino Marche, Salerno, San Cesareo (RM), San Gennaro Vesuviano (NA), San Giovanni Rotondo, San Giuliano, Sanremo, Santa Croce del Sannio, Santa Maria degli Angeli (PG), Santeramo, Saronno (va), Sassuolo, Spagna, Spinaceto (ALAM), Spoleto, Tagliacozzo (AQ), Terni, Todi UNITALSI, Torino, Treviglio, Treviso, Ugento (ALAM), Verona, Vibo Valentia, Vinci, Wroclav-Polonia.

Foto di gruppo
Da Ascoli Piceno Da Battipaglia Gemellaggio Casale Da Cagliari
Da Como Da Napoli Dal Perù Da Ugento
Don Roberto con i ragazzi della prima comunione della Parrocchia di Cenerente di Perugia. Da Firenze Da Foggia Da Lecco
Giornata di Preghiera per i Religiosi Da Imola Da Lecce Da Grottazzolina
Da Tagliacozzo Da Lecco Da Moreno di Piave Da Osimo
Da Padova - Comunità Alleluja Da Pescara Da Reggio Calabria Da Salerno Romano
Da Jesi Da Pontevalleceppi (PG) Amici del Santuario con P. Roberto Da Firenze
Da Varie città italiane Da Salerno Da San Severino Marche

 

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ultimo aggiornamento 12 giugno, 2019