La rubrica, che accoglie le meditazioni personali di un Figlio dell’Amore Misericordioso vissuto con la Madre, è così suddivisa:

1a parte: Le estasi nei mistici

2a parte: Contenuti spirituali delle estasi nella Madre

3a parte: Temi importanti presenti nelle estasi della
     Madre

Il testo originale è in lingua spagnola e la traduzione è ad opera della redazione.
I testi in lingua italiana degli scritti di Teresa d'Avila sono tratti dai seguenti siti:
http://www.unionecarmelitanateresiana.it/joomla/images/PDF/librodellavita.pdf
https://medjugorje.altervista.org/doc/stdavila/il_castello_interiore/6-5.html

 

Introduzione

Mi avvicino a questo tema "alto", così "segreto" e "misterioso" con grande preoccupazione, perché la Madre non ci ha spiegato né in che cosa consistano né come si verificano questi fenomeni mistici, tipici di anime che hanno raggiunto il più alto grado di santità e che sono state privilegiate da Dio con visioni e con altri fenomeni mistici. Se avesse cercato di spiegarci cosa stesse succedendo in queste "visioni" di Dio, saremmo più sicuri nel parlarne.

Questi fenomeni sono così lontani dalle esperienze umane che neanche i mistici stessi, che li hanno esperimentati, hanno saputo tradurli in parole o immagini. Sono al di là della portata di ogni spiegazione umana. Se questo accade ai mistici, immaginiamo come uno, che è così lontano da quelle esperienze, possa dire qualcosa di vero e sensato su questo dono di Dio ad alcune anime privilegiate.

Tuttavia, ho voluto affrontare questo tema per amore filiale verso la Madre, per amore alla Congregazione e per curiosità spirituale. Non so se ne verrà fuori qualcosa di utile. Mi sentirei soddisfatto anche solo se risultasse un lavoro in cui non ci sono stati gravi errori e affermazioni non vere.

Questo è un argomento in cui molte cose non vere e vaghe sono spesso dette per semplificare eccessivamente i contenuti. Si afferma comunemente che i mistici, in estasi, "vedono" Dio, che Dio è "apparso", dando a quei verbi (vedere e apparire) lo stesso significato che diamo loro nella vita ordinaria di ognuno. Il verbo "vedere" è preso come se il mistico avesse visto Dio con gli occhi umani, come vediamo un oggetto o una persona. Lo stesso vale per il verbo "apparire": Dio appare al mistico in forma umana e così lo vede, capisce quello che dice e risponde come se fosse con un’altra persona.

I mistici, durante l’estasi, hanno l’organo della vista "sospeso", cioè paralizzato, non vedono. Allo stesso modo con i restanti sensi esterni e interni e con le potenze dell’anima.

Ma i mistici "vedono", "ascoltano", "parlano", "godono" della visione di Dio. Come? Il mistico viene trasportato in "un altro luogo", in "un altro mondo", in "un altro modo di vedere", di esprimersi e di un godimento, intimo che lo stesso mistico non riesce a spiegare perché è "un’altra regione" totalmente sconosciuta a lui. È la "regione" di Dio.

L’estasi assume mille forme diverse: ci sono quelle in cui uno solo contempla, gode e ascolta; altre dove il mistico dialoga con Dio usando la parola umana, altre sono "esplosioni" di luce interiore, ecc.

Della Madre abbiamo registrazioni "parziali" e talvolta frammentarie delle estasi "parlate" dalla Madre. Sono suppliche, petizioni, sentimenti e desideri che la Madre espone a Dio che "vede". Sono risposte a Dio e ad alcuni dei desideri di Dio. Da queste "richieste" manifestate a Dio, a volte possiamo intuire ciò che Dio le sta chiedendo. Altre volte danno l’impressione che Dio sia presente davanti alla Madre, ma in "silenzio", parlando in modo divino e lasciando che la Madre risponda a viva voce. Dio è lì per confortarla, per rafforzarla, per manifestare la sua gioia per ciò che sta facendo, o la sua pena per ciò che alcuni stanno facendo. . Altre volte le manifesta i suoi dolori vissuti nella Passione in modo che anche lei si associ alla sua missione salvifica.

Questi "dialoghi" con Dio della Madre sono per noi di incalcolabile valore spirituale. Possiamo identificare direttamente l’"esperienza" che la Madre "ha" di Dio, possiamo "vedere" direttamente i punti fondamentali della spiritualità che preoccupano la Madre, possiamo capire il perché di certe azioni della Madre che, ai suoi tempi, non erano del tutto comprese e condivise; possiamo, vedendo il suo esempio, comprendere meglio le esigenze della santificazione nel A.M. A questo mi atterrò in questo lavoro.

Sono preghiere spontanee della Madre. Sono concise e contengono concetti simili che ci parlano se quelle frasi e quei sentimenti sono collocati in un contesto appropriato. Questo insinua che la riflessione su di loro sembri ripetitiva di alcuni temi. E lo è, ma questi temi, nel loro contenuto peculiare, sono nuovi e originali.

Queste pagine sono, e vorrei che così fossero lette, una "meditazione personale". Sono solo questo, una meditazione personale. Non sono "studio". Vorrei poter conoscere le reazioni, i chiarimenti, le correzioni di chi leggerà queste pagine, ma temo che ciò avverrà nell’estasi del cielo a cui siamo tutti invitati da Dio.

Chi arriva nella sua lettura alla fine di queste pagine è degno che gli sia fatto un monumento per la sua resistenza, pazienza e sofferenza.

Iª PARTE
LE ESTASI NEI MISTICI

LE ESTASI

 

1 - Premessa

Credo che sia molto importante, prima di affrontare la questione dei contenuti della preghiera estatica della Madre, introdurre brevemente il concetto che questo termine comporta e cioè: normalmente in quale atmosfera spirituale si verifica questo fenomeno nei santi e quali manifestazioni lo accompagnano? Questo ci aiuterà a metterci difronte a questa realtà mistica nella verità, senza esagerazioni (che sarebbero di ben poco aiuto a comprendere il dono che Dio dà a chi vuole) e anche senza false cancellazioni che vorrebbero ridurre questa esperienza a fenomeni solo umani e, a volte, a malattie nevrotiche.

 

Brevemente

Sarebbe ugualmente un errore imperdonabile avvicinarsi all’esperienza mistica della Madre solo considerandola come un fenomeno straordinario, senza ulteriori indugi, e ridursi ad analizzare la preghiera della Madre in estasi come fosse una preghiera qualsiasi o, addirittura, una preghiera come le nostre, solo più elevata.

Come si può ben capire, è impossibile arrivare a comprendere questi fenomeni attraverso studi filosofici o psicologici, compresi anche quelli teologici e attraverso la lettura di trattati sull’argomento. Potremo arrivare a capirlo solo raccogliendo con umiltà e riverenza ciò che ci hanno descritto i santi che hanno avuto questo tipo di unione con Dio.

La Madre ha avuto questi fenomeni già dall’anno 1926-27, come ci dicono i documenti che abbiamo. Ma la Madre non ci ha mai spiegato né il perché, né il che cosa fosse, né il come avvenisse questo fenomeno mistico che Dio le ha concesso. Abbiamo solo l’osservazione diretta che la maggior parte dei membri della Congregazione ha potuto osservare, in pubblico o di nascosto, capendo solo che lì, in quel fenomeno, stava accadendo qualcosa di grande e misterioso, ma senza comprendere nulla o poco di ciò che era in realtà e di ciò che avveniva all’interno della Madre. Abbiamo visto solo la parte esterna, le sembianze visibili in cui si realizzava e che lasciava in noi una sensazione di mistero, di qualcosa fuori dall’ordinario. Abbiamo potuto vedere solo l’aspetto esteriore di una persona che è rapita da Dio alla sua presenza, nell’amore, attraverso una preghiera estatica a Dio, mentre Lo vede.

È curioso notare che nelle estasi la Madre "vede" quasi sempre Gesù e non la Trinità, né il Padre, né lo Spirito Santo. Questo fenomeno si è verificato ugualmente anche nei grandi mistici

Per capire qualcosa sulle estasi, è necessario ricorrere a Santa Teresa d’Avila, una donna che è stata anche onorata di questa esperienza mistica e che, per obbedienza, ha descritto nei dettagli e in modo molto preciso ciò che stava accadendo nella sua anima in questo campo. Potrebbe dare l’impressione che volessi fare uno studio su Santa Teresa, ma in realtà è solo il tentativo di comprendere, attraverso di lei, quello che la Madre ha esperimentato.

(continua)

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ultimo aggiornamento 05 settembre, 2019