Festa del Santuario

di Antonio Colasanto

Misericordia è la chiave di volta della nostra vita di fede

OMELIA di
Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi., al Santuario dell’Amore Misericordioso il 29 settembre 2019

Prima del termine dell’anno liturgico ci attende un appuntamento molto bello e consolante: la celebrazione della santità di Dio riflessa nel volto e nell’esperienza di vita dei santi, suoi e nostri amici. È sempre una riflessione affascinante perché la santità è il volto bello della Chiesa; senza santità la vita della Chiesa sarebbe un pezzo di museo. Sono espressioni queste seminate dal Papa in alcuni passaggi della sua esortazione apostolica sulla chiamata alla santità del Gaudete et exultate.

Lo ha detto Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi all’inizio della Omelia esprimendo il desiderio che il tema della santità nella vita della Chiesa venga approfondito nel corso del prossimo anno pastorale all’interno delle nostre comunità parrocchiali.

Naturalmente qui si inserisce una nostra riflessione sulla figura e l’esperienza di santità di vita della Beata Madre Speranza.

Sin da adolescente Madre Speranza concepì il proposito di farsi santa, grande santa; diceva alla mamma: "Mamma io voglio diventare santa, come S. Teresa". Il farsi santa per lei diventò una specie di ossessione; era come un’ansia che non lasciava riposare e che si è trasformata in volontà segreta, tenace e progressiva di attuare tale ideale di santità.

Madre Speranza ben sapeva che il battesimo ci ha santificati ontologicamente con il dono della grazia deificante; la quale però reclama la santità etica, essendo quella il punto di partenza di un cammino di santità che non finisce mai in questa vita dal momento che Gesù ha detto: "Siate perfetti come è perfetto il il Padre vostro celeste"(Mt 5,48). Sapeva bene, inoltre Madre Speranza che la professione religiosa costituisce un nuovo e forte titolo per attuare la sequela di piena conformazione a Cristo e un mezzo efficace e spedito per accelerare il cammino di santità fino all’ erosimo. Per questo lei ha effettivamente realizzato il suo sogno giovanile di "assetata di santità eroica", come già riconosciuto ufficialmente con la sua beatificazione che speriamo preludio alla futura canonizzazione.

La santità di Madre Speranza trasmette a noi la misericordia di Dio ci consegna l’amore misericordioso del Padre.

Ciascuno di noi, può fare memoria, in maniera consapevole, con profondo senso di gratitudine, di quante volte, nella propria vita, è stato invaso dalla misericordia di Cristo, dalla sua tenerezza sconfinata.
Ciascuno di noi, può fare memoria, in maniera consapevole, con profondo senso di gratitudine, di quante volte, nella propria vita, è stato invaso dalla misericordia di Cristo, dalla sua tenerezza sconfinata.

Papa Francesco ci dice: "in mezzo ai nostri peccati, ai nostri limiti, alle nostre pochezze, Gesù ci ha visti, si è avvicinato, ci ha dato la mano e ha usato misericordia con noi. Con chi ? me, con te, con tutti noi".

Misericordia : questo nome è davvero bello!

Non si tratta di una questione sentimentale. Dio ha pescato nel fondo di un nostro bisogno reale: quello di trovare una risposta potente alla nostra sete di amore di perdono che non ha fine. E Dio ha risposto con la sua misericordia.

Misericordia è la chiave di volta della nostra vita di fede. Senza Misericordia non si può vivere, non si può camminare… senza Misericordia nessun rapporto avrebbe la possibilità di durare.

Senza l’abbraccio di Cristo che scende fino all’abisso del nostro limite, com’è accaduto ai Santi, semplicemente non potremmo vivere. Perché la Misericordia è una persona, la Misericordia ha un volto. Si chiama Gesù Cristo e si rivela nel rapporto personale con ciascuno di noi.

 

Veramente la Misericordia è una cosa dell’altro mondo in questo mondo!

E per questo sempre in ogni autentica realtà ecclesiale la Misericordia è la bussola di chi guida e di chi segue.

Di Misericordia nella Liturgia si narra, si celebra ma quale immagine di Dio trasmettono le nostre Liturgie? Quale volto di Dio passa? Veramente un Dio misericordioso? D’altronde la Misericordia di Dio è tutto ciò che serve alla vita dell’uomo.

Senza l’abbraccio di Cristo che scende fino all’abisso del nostro limite, com’è accaduto ai Santi, semplicemente non potremmo vivere. Perché la Misericordia è una persona, la Misericordia ha un volto. Si chiama Gesù Cristo

Noi vogliamo un Dio seminatore di Misericordia, di bellezza, che accende il cuore, che rialza la vita e la fa rifiorire… un Dio che brilli di luce sulle mie ferite e sulle mie ombre; un Dio che rida con me o che con me pianga un Dio che porta fessure di cielo e correnti di vita.

Il Vescovo Tuzia ha così concluso la sua Omelia. Vi lascio con una bella affermazione di S. Ambrogio: "Dove c’è Misericordia, c’è Dio. Dove c’è rigore, forse ci sono i ministri di Dio, ma Dio non c’è. Se operi Misericordia generi presenza di Dio, perchè Egli non è presente dov’è assente il cuore".

 

Ai nostri giorni il mondo batte i denti per quel freddo che solo l’amore dei Santi, amore attribuito al cuore di Cristo può riscaldarlo. Questa è la potenza dell’Amore Misericordioso di cui la Madre Speranza è stata Apostola e annunciatrice.

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ultimo aggiornamento 15 ottobre, 2019