ricordando ...

 

Suor MARIA FERNANDEZ

Ancella dell’Amore Misericordioso - Madrid (Spagna), 23.12.1943 - Roma, 20.10.2019

 

Nata a Madrid nel 1943, all’età di 18 anni, entra nel Noviziato a Roma e l’anno seguente emette la sua professione religiosa come Ancella dell’Amore Misericordioso.

Ha vissuto la sua consacrazione in diverse Comunità della Congregazione: Collevalenza, Larrondo, Roma e Fermo.

Nel 1995 la Congregazione decide di fondare una Comunità nel Kerala, in India, ella offre con entusiasmo e zelo missionario la sua disponibilità. Resta in India fino al 3 ottobre 2017, quando, manifestatisi i primi segni della sua malattia, è rientrata in Italia, a Roma, dove ha trascorso l’ultimo periodo della sua vita.

Nel suo percorso Suor Maria, carattere deciso, aperto e intraprendente, si è distinta per un grande affetto e apprezzamento per la Congregazione, una operosa laboriosità, un tratto materno verso i bambini ai quali si è dedicata soprattutto negli anni vissuti a Fermo. Ha sempre testimoniato uno spiccato amore per la missione, al punto che, durante la sua malattia, pensava con molta nostalgia alla sua Comunità di Nanthirickal, in India, dove sognava di poter tornare e dove in molti l’hanno ricordata con profonda gratitudine ed affetto, celebrando anche lì una partecipatissima eucarestia. Tra le donne presenti, molte erano coloro che da lei avevano imparato il taglio, cucito e ricamo, diventato per alcune di loro un lavoro con cui sostenere la propria famiglia. È tornata al Padre nella Giornata Mondiale Missionaria.

Commovente un episodio che lei ha custodito nel cuore. Raccontava che un giorno, due ragazzi, uno indù e l’altro mussulmano, bussarono alla casa delle suore cercando di lei. Avevano un rosario tra le mani che le hanno regalato manifestandole gratitudine per quando, in un periodo di grande siccità, aveva dato loro delle bottiglie di acqua dal pozzo del convento.

Suor Maria ha edificato anche quante l’hanno accompagnata nell’ultimo tratto della sua vita, per il modo in cui ha vissuto la sua malattia: con discrezione, nel silenzio e con coraggio, ha offerto la sua sofferenza, partecipando alle vicissitudini della Comunità e con il pensiero costante di non destare la preoccupazione della sua famiglia che si è resa presente accompagnandola con affetto e premura.

Esprimiamo con commozione anche la nostra gratitudine, certi che dopo un lungo periodo di malattia, ora godrà sicuramente della presenza del Signore e della Beata Speranza che ha seguito come figlia fedele nel suo cammino di Ancella dell’Amore Misericordioso.

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ultimo aggiornamento 14 febbraio, 2020