Il tuo Spirito Madre

a cura di P. Mario Gialletti fam

... mi è stato anche detto che "un giorno, il Vicario di Cristo verrà in visita al Santuario" ...

9 Settembre 1965 (El pan 21, 636-659)

«Tanto ieri, come il giorno precedente, mentre vi aspettavo, ho provato tantissima gioia pensando che avrei potuto riabbracciare un buon numero di figlie. Veramente la Congregazione dei Figli e delle Ancelle dell’Amore Misericordioso è grande e sicuramente non ci siamo ancora resi conto della sua grandezza e dell’onore che il Signore ci ha fatto chiamandoci a farne parte.

Questo titolo, Amore Misericordioso è nuovo nella Chiesa; fu conosciuto per primo da un sacerdote santo e intelligente, Padre Arintero, religioso domenicano, che ha lavorato tantissimo per la diffusione di questa devozione. Io, anche se incapace di aiutarlo, mentre ero religiosa dell’altra Congregazione, ho collaborato molto con lui in quest’opera. Il Signore permise che la Chiesa e il Santo Officio non approvassero questa dottrina e Padre Arintero non poté continuare nel suo lavoro…

Spessissimo ho pensato: perché il Signore ha permesso che l’opera di Padre Arintero fosse soppressa dalla Chiesa? Perché?… Perché il Signore voleva che la devozione all’Amore Misericordioso si estendesse nel mondo intero, fate bene attenzione, "nel mondo intero", per mezzo di religiose senza cultura. In seguito ci siamo istruite, abbiamo studiato, ma in quel momento il Signore scelse come strumento per la sua opera, una religiosa povera, poco intelligente e incapace di realizzare una missione così grande e difficile, come quella della fondazione di una Congregazione di religiose e più tardi anche di Religiosi, che hanno la particolare missione di "far conoscere al mondo intero l’Amore Misericordioso del Signore verso i bisognosi e i peccatori".

Quaranta anni fa.

Era il 7 settembre 1965 quando la Madre ha detto questo e il Papa è venuto a Collevalenza il 22 novembre 1981. Quaranta anni fa. Il 1965 fu un anno di particolare sofferenza per la Madre per l’abbandono della Congregazione da parte di un gruppo di sue Figlie; dice essa stessa: "Vi confesso, figlie mie, che la sofferenza che ho vissuto interiormente nell’anno ‘40, nonostante tutto quello che abbiamo sofferto, è stata niente, paragonata al dolore che provo attualmente per non poter chiamare "figlie" quelle che ho educato fin da piccole, vedendole crescere e progredire animate da tanta buona volontà. Mi aspettavo molto da loro e invece oggi le vedo soffrire…". Fu anche l’anno che si iniziò lo sterro per il campanile di Collevalenza (30/6/1965); l’anno che arrivò per il Santuario dalla Francia la statua di S. Teresa di Gesù Bambino (21/7/1965); l’anno della solenne consacrazione ed inaugurazione in Collevalenza del grande Tempio dedicato a Cristo Re Amore Misericordioso; l’anno della solenne chiusura in San Pietro del Concilio Ecumenico Vaticano II (7/12/1965).

Come vedete il Signore ha scelto una persona come me, che non era minimamente capace di ideare e scegliere l’abito delle sue figlie tanto che Egli me lo dovette mostrare indossato dalla sua santissima Madre. (…)

Qualche tempo dopo la fondazione, quando avevo già un bel numero di figlie, il Signore permise la prima persecuzione nell’anno 1940, scatenata da un santo sacerdote: Don Doroteo Irizar. Lo considererò sempre come un grande santo, poiché mi ha aiutato molto a formare le prime Ancelle dell’Amore Misericordioso. Questa persecuzione fu molto forte, mi fece soffrire molto e alcune figlie se ne andarono; ma il Signore, che non voleva nulla di tutto questo, la permise perché mi scuotessi. Fu questa lotta che mi portò al Santo Officio, il Tribunale della Madre Chiesa, severo si, ma dove c’è una rettitudine che non si trova altrove. (…)

Perché il Signore ha permesso che questa religiosa fondasse la Congregazione dei Figli dell’Amore Misericordioso? È il primo caso nella storia della Chiesa: una donna fondatrice di una Congregazione maschile. Cosa poteva dare una povera religiosa ad un sacerdote! Niente, e ciononostante possedevo già le Costituzioni scritte per la Congregazione nascente. Ricordo che un giorno alla Sacra Congregazione dei Religiosi mi dissero: "Si tolga dalla testa, Madre, l’idea di fondare una Congregazione di sacerdoti, perché se anche tornasse S. Teresa e dicesse che deve farlo, non le verrebbe concesso".

Non mi sono impaurita e ho detto al Signore: "Signore non credo che tu mi dica una cosa per un’altra, eccomi, fa’ di me quello che vuoi. Alcuni mesi più tardi, questo stesso signore della Sacra Congregazione venne a dirmi: "Madre, volevo dissuaderla, ma non ci sono riuscito". E perché non ci riuscì? Perché il Signore mi tenne vicino a sé e mi fece capire bene che non sarei stata capace di realizzare un’Opera così grande; e riconoscendo la mia incapacità non potetti insuperbirmi né lamentarmi.

Questo accadde nell’anno ’40 e adesso, dopo alcuni anni, si è scatenata una seconda rivoluzione, la prima per opera di Don Doroteo, che consideravo un santo, la seconda causata da Don Manuel Apellániz; non conosco questo sacerdote, ma credo sia un altro santo; il Signore permette queste prove per la sua e nostra sofferenza. (…)

Vi confesso, figlie mie, che la sofferenza che ho vissuto interiormente nell’anno ‘40, nonostante tutto quello che abbiamo sofferto, è stata niente, paragonata al dolore che provo attualmente per non poter chiamare "figlie" quelle che ho educato fin da piccole, vedendole crescere e progredire animate da tanta buona volontà. Mi aspettavo molto da loro e invece oggi le vedo soffrire; non posso togliermelo dalla testa e vi chiedo di pregare il Signore, perché le aiuti, le illumini, tenda loro la sua mano perché non soffrano.

Sono stata privata dell’affetto di queste figlie che amo tanto. Se tutte tornassero e dicessero: Madre! Le abbraccerei con tanta gioia e direi loro: Figlie, lodiamo il Signore! E ringrazierei Dio nell’accogliere di nuovo nella Congregazione quelle figlie che si sono comportate come vere Ancelle dell’Amore Misericordioso, sono state ingannate e che ora, nella loro cecità, stanno soffrendo. (…)

Smettetela di pensare: questa ha fatto quello, quell’altro, no; lo ha permesso il Signore che, quando vuole ottenere una cosa, usa i suoi santi come strumenti. Non giudicate, né criticate, ma, al contrario, preghiamo per queste nostre consorelle, perché il Signore nella sua misericordia le illumini e le aiuti. Ho sofferto molto quando ho saputo che non potevano fondare né realizzare niente di quanto avevano ideato; adesso cosa faranno da sole e mal consigliate? Se la Chiesa avesse consentito loro di fondare un’opera di beneficenza, sarei stata più tranquilla e le avrei anche aiutate secondo le mie possibilità, ma vedendole così, perseguitate, abbandonate provo un immenso dolore e vi supplico di aiutarmi a pregare per loro, perché si santifichino. (…)

(si esegue un canto di benvenuto alle suore spagnole, poi la Madre continua):

Adesso voglio dirvi un’altra cosa. La notte scorsa dopo aver compreso a cosa servivano le cartoline, di cui vi ho parlato prima, mi è stato anche detto che "un giorno, il Vicario di Cristo verrà in visita al Santuario". Ed io ambiziosa e, ancor più superba, avrei desiderato che fosse stato ora, allora mi è stato detto: "Sai che un secolare l’ha capito meglio di te?»

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ultimo aggiornamento 13 dicembre, 2021