P. Ireneo Martín fam

Dicembre 2021

 

 

Il Presepio poliscenico “restaurato”

Il Presepe Poliscenico permanente del Santuario è stato in parte restaurato e in parte modificato in alcuni particolari meccanici. Il presepio di Collevalenza è un’opera sorprendente e bella. E’ la storia di un sogno, la rappresentazione completa di tutta una serie di diorami, sceneggiati, che simboleggiano la storia della Salvezza. Non è un Presepe che si limita, come nella tradizione, alla nascita di Gesù a Betlemme, bensì abbraccia un tempo che va da Adamo ed Eva alla Crocifissione e Resurrezione di Gesù Cristo. Venticinque rappresentazioni costituite da scene curate in ogni minimo dettaglio. Un modo attraente per ripercorrere una storia che ci tocca da vicino, su cui è possibile fermarsi e meditare favoriti da un ambiente particolarmente adatto al raccoglimento. Il cammino di Dio con l’umanità inizia nel giardino dell’Eden. Il Signore, dopo aver dato forma alla terra e vita a ogni essere vivente, creò l’uomo e la donna, li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra". Dopo il primo peccato, l’uomo ha seguitato a peccare. E questo non porta mai bene all’uomo, porta solo rovina e distruzione, come un diluvio. Ma il Signore è pieno di amore e ricco di misericordia. È la storia di Dio con l’umanità, è la storia di un’alleanza mille volte infranta dal suo popolo che cerca un dio a sua misura e si fabbrica il vitello d’oro rifiutando la legge che Mosè aveva ricevuto sul Sinai. Ma il Signore promette a Davide, e in lui ad ogni uomo: "Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio". Per portare a compimento questa promessa, il Signore si servirà dell’amore che lega un uomo e una donna: Giuseppe e Maria, i quali si dicono la reciproca disponibilità e fedeltà, ancora ignari del meraviglioso disegno che il Dio di Israele ha su di loro. Maria, ricolma dello Spirito e di una nuova vita in Lei, con premura si affretta a portare aiuto alla cugina Elisabetta: il primo segno di un Dio che va incontro all’uomo.

E Dio intesse la sua storia di amore e di misericordia nella storia concreta degli uomini, rispettandone i costumi e le leggi. "In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra". Al tempo del re Erode, a Betlemme, in una grotta fuori della città, nasce Gesù. Questo grande evento della manifestazione di Dio, della sua Epifania, non rimane nascosto ad alcuni potenti della terra. C’è chi, come i Magi, parte da lontano, seguendo una stella per venire ad adorare il Figlio dell’Altissimo. La fuga in Egitto, la vita nascosta di Gesù a Nazareth, la vita pubblica e tra i grandi segni compiuti le parabole della misericordia. In fine Gesù inizia il suo ultimo viaggio: muore e risorge per ognuno di noi.

Madonna della Speranza

Il 18 dicembre, festa della Madonna della Speranza, abbiamo ricordato la nostra amata Madre nel giorno del suo onomastico. Nelle varie celebrazioni, in particolare quella delle ore 12.00 la S. Messa del pellegrino presieduta da P. Ireneo Martìn, si è sottolineato come nella vita di Madre Speranza si scorge una somiglianza luminosa tra lei e la Madonna; in Lei la Madre ha sempre confidato come Mediatrice di Misericordia.

Avvento-Natale

Nel mese di dicembre abbiamo vissuto il tempo di Avvento durante il quale si è intensificato l’incontro con la Parola di Dio. Dopo la novena dell’Immacolata particolarmente solennizzata, il 17 dicembre è iniziata la seconda parte del Tempo di Avvento con la novena di Natale, con il Canto delle sette Antifone Maggiori al Magnificat dei Vespri fino alla vigilia di Natale. I giorni del Natale hanno visto una significativa partecipazione di pellegrini, soprattutto alle celebrazioni eucaristiche. Al Santuario durante questo tempo natalizio ogni giorno sono stati molti quelli che si sono avvicinati al sacramento della Penitenza, dove si è notata la presenza di tanti giovani; da rilevare anche la presenza di molte famiglie con i loro bimbi. La S. Messa della notte Santa di Natale delle ore 23,30 è stata presieduta da P. Aurelio Pérez FAM e animata dalla Corale "Madre Speranza". Durante la Celebrazione ci sono stati vari canti natalizi per ricordarci la semplicità che in quella stessa notte, 91 anni fa, nel 1930, nella più squallida povertà ma con tanta tenerezza ed entusiasmo, nasceva la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso fondata da Madre Speranza.

Il 31 dicembre alle ore 18,30 si è concluso l’anno con i primi Vespri solenni di Maria Santissima Madre di Dio e con il canto del Tedeum presieduti da P. Ireneo Martin, il quale ha ringraziato il Signore per i benefici che lungo questi dodici mesi ci ha concessi.

Alcuni eventi

— Da rilevare tra tanti altri eventi il Convegno Regionale dei CVS Centro Volontari della Sofferenza dell’Umbria a Collevalenza nel quale sono state vissute due giornate sul tema formativo: "Aiutare chi soffre con sapienza e intelligenza". L’attualità del carisma del Fondatore il Beato Luigi Novarese, è stato illustrato dalla sorella consacrata Angela Petitti, Presidente della Confederazione Internazionale del CVS. Il convegno si è concluso sabato sera con la testimonianza di Marcella Monicchi che ha proposto momenti di riflessione sul tema: "Il ministero della donna nella Chiesa".

 

— Il 18 dicembre si è svolto un breve incontro con i volontari che prestano con tanta dedizione il servizio nelle Piscine e in altri settori del grande complesso del Santuario. P. Ireneo ha rivolto loro la parola presentando le conclusioni del Convegno Internazionale dei Rettori dei Santuari tenutosi a Roma con le toccanti parole conclusive di Papa Francesco. Ha poi ringraziato i volontari sottolineando l’importanza della bella vocazione che hanno scelto. L’incontro si è concluso con le parole di Madre Lucia all’assemblea dove ci siamo scambiati gli auguri e i doni di Natale.

 

— Il 25 dicembre, giorno di Natale, alle ore 10 nella Cappella della Casa della Giovane, presente la Comunità EAM, P. Ireneo Martín FAM ha presieduto l’Eucaristia nel 75° Anniversario di consacrazione di Suor Matilde Bigolin. L’offerta della vita di questa nostra consorella, fedele Ancella, ritorni come grazia e benedizione sulla nostra Famiglia religiosa, perché tanti giovani siano attirati alla vita consacrata per annunciare al mondo l’Amore Misericordioso.

Concerto di Natale

Come ormai è consuetudine anche quest’anno il Coro Polifonico Madre Speranza, diretto dal maestro Marco Venturi, si è esibito in Basilica domenica 26 dicembre alle ore 17.30 animando prima la S. Messa e poi offrendoci un concerto di grande portata. Ai numerosi presenti è stato regalato un momento musicale che ha fatto calare tutti nel clima tipico natalizio. Il coro si è pregiato della presenza di strumentalisti di eccellente bravura.

La prima parte del concerto ha visto l’esibizione di musiche dal Gloria di Vivaldi. Il giovane Vittorio Scanu ha fatto da speaker presentando i canti natalizi con competenza e esuberante destrezza: "Il canto che incarna la gioia del Natale è il Gloria. Antonio Vivaldi con la sua angelica "musicalizzazione", ha esordito, ci rende partecipi dell’immensa bellezza di questo evento. Noi, proprio come i pastori, disprezzati, disillusi, sporchi accogliamo con gratitudine commossa una bellezza che ci innamora e innamorando ci salva". Nella seconda parte i brani proposti, opere di famosi musicisti come Handel, John Rutter e Bartolucci sono stati magistralmente eseguiti dalla compagine canora. E dulcis in fundo lo speaker ha concluso il suo intervento: "Siamo giunti al termine di questa serata e la musica ha fuso insieme passato e presente, il canto ha fatto risuonare eco antiche, l’annuncio ha riempito il qui e l’ora: la storia di 2021 anni fa è divenuta la nostra storia. I belati e i silenzi delle distese palestinesi sono divenuti i canti popolari e nelle strade addobbate, le cornamuse e le cantilene sono diventate campanelline tintinnanti: in tutto il mondo ogni uomo, ogni cultura ha inventato le sue parole, le sue melodie, le sue tradizioni per ricordare quell’evento che ha cambiato la storia dell’intera umanità. Ci salutiamo dunque così, immergendoci nel fiume in piena della tradizione del Natale, navigando da Adeste Fideles fino a Deck the Halls, da Astro del Ciel fino a We Wish a Merry Christmas per tornare all’unica vera sorgente di questo fiume: un Bimbo che è nato per noi, un Dio che è venuto in mezzo a noi per amore nostro". Il concerto quindi si è concluso in un mare di applausi con l’esecuzione di Christmas Carol, un medley di melodie natalizie con arrangiamenti del Maestro Marco Venturi e i ringraziamenti gli auguri di Buon Natale di P. Aurelio Pérez.

Tedeum del Rettore nell’anno 2021

Carissimi fratelli e sorelle, siamo giunti alla fine dell’anno e come avviene spesso in questo periodo ci si trova a ripensare ai vari avvenimenti, agli incontri, alle celebrazioni e a tutto ciò che questo tempo ci ha donato. Questa pandemia però ha cambiato la visione delle cose e ha fatto emergere fragilità, insicurezze e silenzi. I ritmi abituali dei nostri rapporti sono stati completamente stravolti. Nonostante tutto nessuno di noi deve perdere la speranza. Anche nel buio più profondo, nei momenti più difficili, riempiamo i nostri polmoni con il respiro della speranza. Il Natale di Betlemme è un nuovo inizio. Gesù vuole scrivere con noi un nuovo capitolo della nostra vita. So che la missione non è facile, ma vi prego, anche nei momenti più complicati, siate testimoni di umanità, di compassione e di accoglienza. Grazie a tutti/e se cerchiamo di rendere più umano e più accogliente il Santuario. Essere come Madre Speranza voleva: "i portinai di coloro che soffrono" nel corpo e nello spirito. È una missione davvero natalizia! Grazie a voi volontari/e, grazie a voi Padri, sacerdoti e seminaristi sempre pronti all’ascolto, al sorriso e alla misericordia, con la voglia di fare un pezzo di strada con altre storie di vita. Una presenza in Santuario che non ha prezzo. Un grande progetto, il progetto d’Amore misericordioso che non potrebbe esistere senza di voi, care consorelle, Ancelle EAM, che in maniera semplice e nascosta accogliete con immensa tenerezza sullo stile del Buon Gesù come faceva Madre Speranza. A voi lettori, agli operatori, ai pellegrini, vi dico a mio e soprattutto a nome della Famiglia dell’Amore Misericordioso un immenso: GRAZIE! È vero che la pandemia ha accentuato i bisogni e le difficoltà, ma ha anche visto sorgere una pluralità di azioni diverse. Una comunità unita nel segno del Natale. Un augurio, infine, all’Associazione dei laici dell’Amore Misericordioso che possa continuare a crescere in numero e nella capacità di rispondere ai bisogni di chi bussa alla nostra porta, ad essere un’associazione di donne e di uomini che guardano al futuro con speranza e con lo spirito di accoglienza. Un augurio a ciascuno/a di voi e un augurio speciale perché il nuovo anno 2022 possa ridonarci il tempo per rapportarci meglio e condividere il pezzo di strada che stiamo facendo insieme. I miei vogliono essere degli auguri diversi perché intrisi di riconoscenza e gratitudine al Signore per la vostra collaborazione e la vostra pazienza. Buon Anno 2022! Te Deum laudamus.

Gruppi di pellegrini

Albaredo, Arezzo, Ascoli Piceno, Aversa, Brescia, Caserta, Cosenza, Giffoni Valle Piana, Napoli, Padova, Perugia, Assisi, Roma, Salerno, Gubbio, Caserta, Catania, Caprarola, Cerea, Civita Castellana, Magione, Mantova, Narni, Ronco, Terni, Verona, Viterbo, Bari, Capranica (VT), Castel del Piano (PG), Cava de Tirreni, Cosenza, Forte dei Marmi, Frascati (RM), Frosinone, Gabelletta (TR), Lubriano (VT), Montopoli di Sabina, Pescara, Spello (PG), Sticciano, Tarquinia, UNITALSI di Todi, Acquasparta, Afragola, Napoli, Benevento, Cerveteri, Fermo, Narni, Ancona, Noicattaro (BA), Cesena, Ravenna, Rieti, Rocca Massima (LT), Roma, Montepulciano, Orvieto, Milano, San Benedetto del Tronto, Soriano nel Cimino, Città di Castello, Firenze, Foligno, Spoleto.

Foto di gruppo
Gruppo di pellegrini da Verona con D. Pierluigi      

 

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ultimo aggiornamento 11 gennaio, 2022