Il tuo Spirito Madre

a cura di P. Mario Gialletti fam

Maria, mediatrice di grazia

Chi ama la SS. Vergine non deve mai temere, perché lei è tutto e si incarica di arricchire le nostre offerte prima di consegnarle a Gesù. Ricordiamo che non si può possedere Gesù se non per mezzo di Maria. La più grande felicità che si può provare sulla terra e assaporare come anticipo del cielo, è vivere uniti a Maria. Questa felicità è immensa e ci prepara alla suprema felicità di vivere uniti a Gesù; infatti il mezzo più efficace per purificarci e consolidare la nostra unione con l’Amore Misericordioso, è Maria. Io credo che quando andiamo a Gesù per Maria, è doppia la gioia e più pieno il possesso di lui. (El pan 2, 72).

Egli sapeva molto bene che per camminare sulla via del dolore e del sacrificio avevamo bisogno dell’affetto di una madre. Infatti quando c’è la mamma non esistono pene insopportabili, perché il loro peso non ricade tutto e solo su di noi: lei ci è sempre accanto a sostenere il peso maggiore. Gesù, che ben conosce le necessità del cuore umano, ci ha donato Sua madre, avendo prima sperimentato Egli stesso sulla croce l’eroismo di una Madre così buona, la sua fedeltà, il suo amore, la sua incoraggiante compagnia. Gesù aveva presente anche la grande necessità del religioso di essere sostenuto e aiutato da una Madre. Ricorriamo perciò a Maria con affetto e fiducia filiale, ricordando che Gesù, donandoci come madre la Vergine purissima, ha arricchito il suo cuore di misericordia materna, perché avesse compassione delle pene dei suoi figli. (El pan 2, 71).

E tu, Madre mia, che con tanta delicatezza e premura ti sei presa cura del buon Gesù, educami e aiutami nel compimento del mio dovere, conducendomi per i sentieri dei comandamenti. Dì per me a Gesù: "Ricevi questo figlio, te lo raccomando con tutta l’insistenza del mio cuore materno". (Novena A.M. día 1°).

È certo che la SS. Vergine è subordinata alla mediazione del buon Gesù, nel senso che Lei non può meritare od ottenere grazie se non per mezzo del suo Figlio divino. Pertanto la mediazione della SS. Vergine serve a rendere migliore e più efficace il valore e la fecondità della mediazione di Gesù.

Se veramente desideriamo camminare nella perfezione, amiamo e invochiamo Maria Mediatrice. Se desideriamo essere devoti di una Madre così dolce, dobbiamo affidarci interamente a Gesù, a Dio, per mezzo di Maria. (El pan 16, 42-43).

Il modello che noi dobbiamo seguire nella vita religiosa, dopo il buon Gesù, deve essere la nostra amatissima Madre, Maria Mediatrice. Maria è una creatura come noi, ma con una profonda umiltà. Ella non desidera che essere sempre la serva del Signore, come manifestò con il "magnificat" nel momento stesso in cui fu proclamata Madre di Dio. È stata la creatura che più ardentemente ha amato il buon Gesù, che con maggiore generosità ha accettato le prove di una lunga vita di sacrificio, povertà e privazioni, e la dolorosa immolazione del suo Figlio divino sul Calvario.

Maria Mediatrice è il modello più facile da imitare. Si santificò nella vita comune, sempre nascosta sia nel momento della gloria come della tristezza, dell’esaltazione come della più dolorosa umiliazione. Per questo noi dobbiamo sforzarci di imitare la Madre del buon Gesù e Madre nostra, preferendo sempre invocarla come Mediatrice. In tutte le nostre sofferenze e nei pericoli, invochiamo questa eccelsa Madre, sicuri che è il canale per il quale ci giungono le grazie del buon Gesù. Ella si fa intermediaria tra suo Figlio e le anime che lo invocano, con i suoi meriti passati e le sue presenti suppliche. Maria Mediatrice, Madre dell’umanità, intercede e prega anche per coloro che non la invocano e per quelli che tuttora la ingiuriano con orribili bestemmie.

Chiediamo al buon Gesù che ci conceda la grazia di non dimenticare mai la sua SS. Madre. Pieni di fiducia, supplichiamo Lei, Madre misericordiosa, di aiutarci a camminare nella via dello spirito e di intercedere come Mediatrice affinché il suo divin Figlio allontani da noi la sua giustizia e, considerando la nostra debolezza, continui a guardarci sempre con amore e compassione. (El pan 15, 17-19).

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ultimo aggiornamento 01 giugno, 2022