P. Aurelio Pérez fam

Ottobre 2023

 

 

 

UNA PAROLA DI MISERICORDIA
“… Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo io la do a voi!” (Gv 14,27)

Avverto come una spinta interiore, in questo mese di ottobre, ripetere a me stesso e a voi questa Parola di Gesù ai suoi discepoli, prima di soffrire la Passione. Lui ci lascia la "sua" Pace, che distingue bene dalla pace che dà il mondo, una pace questa basata spesso sugli equilibri della paura e della diffidenza, sugli interessi delle parti, sulla spartizione delle fette di potere politico, economico, giuridico, militare, mediatico, una pace che spesso è solo l’ipocrisia del "si vis pace para bellum" (se vuoi la pace, prepara la guerra). Ciò che stiamo vivendo questi giorni è l’ennesima riedizione di Caino-Abele, che percorre la storia in una scia ininterrotta di violenza e sangue, dove è sempre il fratello più debole a pagare le conseguenze.

Nella catechesi del 15 aprile 2020, prima che scoppiasse la guerra in Ucraina e quella più recente in Israele-Palestina, papa Francesco ci ha detto:

"Il Signore intende la sua pace come diversa da quella umana, quella del mondo, quando dice: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi» (Gv 14,27). Quella di Gesù è un’altra pace, diversa da quella mondana.

Domandiamoci: come dà la pace il mondo? Se pensiamo ai conflitti bellici, le guerre si concludono, normalmente, in due modi: o con la sconfitta di una delle due parti, oppure con dei trattati di pace. Non possiamo che auspicare e pregare perché si imbocchi sempre questa seconda via; però dobbiamo considerare che la storia è un’infinita serie di trattati di pace smentiti da guerre successive, o dalla metamorfosi di quelle stesse guerre in altri modi o in altri luoghi. Anche nel nostro tempo, una guerra "a pezzi" viene combattuta su più scenari e in diverse modalità. Dobbiamo perlomeno sospettare che nel quadro di una globalizzazione fatta soprattutto di interessi economici o finanziari, la "pace" di alcuni corrisponda alla "guerra" di altri. E questa non è la pace di Cristo! …

La vera shalom e il vero equilibrio interiore sgorgano dalla pace di Cristo, che viene dalla sua Croce e genera un’umanità nuova, incarnata in una infinita schiera di Santi e Sante, inventivi, creativi, che hanno escogitato vie sempre nuove per amare. I Santi, le Sante che costruiscono la pace. Questa vita da figli di Dio, che per il sangue di Cristo cercano e ritrovano i propri fratelli, è la vera felicità. Beati coloro che vanno per questa via. Colui che ha detto "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio!", non ha alzato la mano contro nessuno, Colui nelle cui mani è l’universo intero, non ha versato il sangue di nessuno, ma Lui, "Agnello di Dio che prende su di sé e toglie il peccato del mondo", ha dato il suo sangue per tutti, non "per molti" o per alcuni, ma per tutti, perché se "per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita" (Rom 5,18).

Per mettere fine a questa tragedia globale Gesù è salito sulla croce e ha detto: "Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno!". Beato chi rinnova il proprio cuore a immagine di quello di Cristo e diviene operatore di pace. Abbiamo affidato questo desiderio ardente alle mani di Maria, Regina della pace, in questo mese di ottobre, mese del Santo Rosario.

MOMENTI e MOVIMENTI SIGNIFICATIVI DEL MESE

1° e 15 ottobre: Santa Teresa di Gesù Bambino e Santa Teresa d’Avila

Il mese di ottobre si apre con la memoria di Sta Teresa di Gesù Bambino, che quest’anno è stata sostituita naturalmente dalla solennità della domenica. Il 15 del mese ricorre anche la memoria di S. Teresa d’Avila, nel cui giorno Madre Speranza lasciò la casa paterna per entrare nella vita religiosa, spinta dal grande desiderio di diventare santa come lei. Madre Speranza si è sentita intimamente legata a queste due sante carmelitane, viste come modello esemplare di vita santa, di amore totale a Gesù, e si è anche sentita chiamata a continuare la loro opera. Teresina di Lisieux negli ultimi tempi della sua breve vita, ha fatto l’Offerta come Vittima d’Olocausto all’Amore Misericordioso, e M. Speranza ne ha seguito l’esempio e la spiritualità.

Vi consiglio la lettura dell’Esortazione apostolica che Papa Francesco ha diretto alla Chiesa nel 150° anniversario della nascita di S. Teresina "C’est la confiance" (È la fiducia), nella quale scrive: "1. «C’est la confiance et rien que la confiance qui doit nous conduire à l’Amour»: «È la fiducia e null’altro che la fiducia che deve condurci all’Amore!» … 14. Una delle scoperte più importanti di Teresina, per il bene di tutto il Popolo di Dio, è la sua "piccola via", la via della fiducia e dell’amore, conosciuta anche come la via dell’infanzia spirituale. Tutti possono seguirla, in qualunque stato di vita, in ogni momento dell’esistenza. È la via che il Padre celeste rivela ai piccoli (cfr Mt 11,25).

15. Teresina racconta la scoperta della piccola via nella Storia di un’anima: «Nonostante la mia piccolezza, posso aspirare alla santità. Farmi diversa da quel che sono, più grande, mi è impossibile: mi devo sopportare per quello che sono con tutte le mie imperfezioni; ma voglio cercare il modo di andare in Cielo per una piccola via bella dritta, molto corta, una piccola via tutta nuova»."

 

UNITALSI Lombardia (6-9)

Di nuovo ci hanno visitato i fratelli e le sorelle dell’UNITALSI Lombarda, che si sono fermati per tutto un fine settimana, alternando i loro momenti formativi con la partecipazione alle Liturgie e alla preghiera nel Santuario (Liturgia penitenziale, dell’Acqua, Eucaristia). La Madonna del Rosario, di cui celebriamo la memoria proprio il giorno 7, accolga nella sua tenerezza materna i dolori e le speranze dei nostri fratelli e sorelle che il Signore chiama a partecipare più da vicino al calice della sua Passione.

 

Settimana dei Giovani delle Scuole superiori di Collevalenza (9-13)

Presso "Il Roccolo" (struttura che accoglie gruppi di giovani per esperienze particolari presso il nostro Santuario), è stata interessante la permanenza di alcuni giovani delle Scuole superiori, che si sono ritrovati, sotto la guida di sr Lidia e Tamara, a pregare e condividere esperienze di vita e momenti gioiosi di svago… P. Domenico e P. Aurelio li hanno aiutati a riflettere sui temi dell’identità e della relazione.

 

2 momenti di preghiera e digiuno per la pace (17 e 27)

Il 7 del mese, improvvisamente, si è aperto con estrema violenza un nuovo fronte di guerra nella Terra Santa, là dove il Figlio di Dio ha preso carne umana, è vissuto, ha camminato con noi annunciando il Regno di Dio, è morto ed è risorto. Anche noi, nel Santuario dell’Amore misericordioso, abbiamo condiviso i due appelli alla preghiera, al digiuno e alla penitenza per la pace, il primo fatto dal Card. Pizzaballa, Patriarca dei latini in Terrasanta, svoltosi il giorno 17, e il secondo convocato dallo stesso Papa Francesco, e aperto a tutte le confessioni cristiane e agli uomini di buona volontà di qualunque religione, il giorno 27, anniversario della grande Preghiera per la Pace ad Assisi, convocata da S. Giovanni Paolo II. Facciamo nostre queste parole di Papa Francesco:

"Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo la carne di chi subisce i danni. Rivolgiamo lo sguardo a tanti civili massacrati come "danni collaterali" … Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace." (Papa Francesco, Fratelli tutti, n. 261).

PRESENZE DI GRUPPI ORGANIZZATI in questo mese

1 ottobre: Conclusione Convegno nazionale dei Laici dell’Amore Misericordioso.

Roma (Comunità Vittoria di Dio).

2 ottobre: Fermo (Parrocchia Santa Maria).

3 ottobre: Parma (Parrocchia San Lorenzo M. di Vetto).

5 ottobre: Valdobbiadene, terra natale del nostro compianto Fr. Pietro Dall’Acqua, con don Bruno.

6 ottobre: dalla Francia: Fraternità Missionaria della Misericordia;

Arrivo dell’UNITALSI sez. Lombarda.

7 ottobre: Antraccoli - Picciorana – Tempagnano; Montemurlo (esercito di Maria);

Palermo; Isola della Scala; Roma (con mons. Giovanni Celi); Reggio Emilia (con don Ermes); Cerignola.

8 ottobre: Diocesi di Concordia–Pordenone; Acerra; Foggia; Frosinone; Vazzola.

9 ottobre: San Leo-Rimini.

10 ottobre: Milano.

12 ottobre: Como.

13 ottobre: Roma (parr. san Ponziano martire); Roma (Santonastaso); Como; Cuneo; Santeramo; Genova.

14 ottobre: Medicina (BO); Napoli; San Giovanni Valdarno (AR); Sennori (Sassari); Battipaglia.

15 ottobre: Pescara; Sant’Egidio alla Vibrata (TE); Acquapendente (coro della parrocchia del Santo Sepolcro); Macerata (comune di san Ginesio).

17 ottobre: Cagliari (Pellegrini della speranza).

18 ottobre: Marsala; Cagliari; Trevi (Suore sacra Famiglia).

19 ottobre: Panama.

20 ottobre: Pozzuoli; Scalea (parr. SS. Trinità)

21 ottobre: Ravenna (don Claudio con la parrocchia di San Vittore); Viterbo; Papiano (Perugia) con don Gaetano e giovani universitari e lavoratori, animatori della parrocchia; Merone (Como); Verona; Tabiago-Nibionno (Lecco), con il Coro don Olimpio Moneta che ha animato la Messa domenicale; Verona; Lamezia Terme; Salerno, con don Flavio e un numeroso gruppo della sua parrocchia; Isernia.

Segnalo che la sera di questo sabato, con tutti i gruppi presenti abbiamo pregato in Cripta il Santo Rosario, guidato da Don Flavio e i suoi parrocchiani pregando per la pace.

22 ottobre: Tabiago-Nibionno; Cerignola (FG); Benevento; Todi (Comunità di Sant’Egidio); Napoli.

23 ottobre: Fondi, con don Giuseppe e le parrocchie della Regalità di Maria e di san Pio X; Afragola (NA); Madrid, con Don Javier e 42 suoi parrocchiani di Nuestra Señora de la Granada; Marcianise (CE).

24 ottobre: Avola (Siracusa).

26 ottobre: Aspra (Palermo).

27 ottobre: Reggio Calabria, con don Roberto e i suoi parrocchiani; Cava dei Tirreni; Benevento.

28 ottobre: Bari; Bergamo; Orta di Atella; Pomezia; Prato, con don Walter; Roma; Santa Maria Capuavetere (Caserta); Foggia; Isola della Scala; San Zenone degli Ezzelini (Treviso).

29 ottobre: Gallipoli; Lecce; Abbazia Casamari (Frosinone); Sant’Eramo in Colle (Bari).

31 ottobre: Cosenza.

Festeggiamo la Solennità della Dedicazione della Basilica dell’Amore Misericordioso.

Foto di gruppo
P. Rosario Marino FAM Concelebrazione presieduta da Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli Concelebrazione presieduta da Mons. Domenico Cancian, Vescovo Emerito di Città di Castello
Concelebrazione presieduta da Mons. Mario Ceccobelli Vescovo Emerito di Gubbio Concelebrazione presieduta da Mons. Gualtiero Sigismondi Vescovo di Orvieto-Todi

 

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ultimo aggiornamento 18 novembre, 2023